Cedric Diggory era il più bel ragazzo della scuola. Tutti lo
pensavano. Molti lo dicevano. Alcuni lo tacevano per semplice invidia.
Cedric Diggory era un ragazzo aperto, spontaneo, sincero e
leale. Inoltre era intelligente, bello, sportivo e, spesso, vincente.
Molti non si capacitavano del motivo per cui era stato smistato
a Tassorosso.
Tutti l’avevano pensato almeno una volta.
Tutti tranne lui.
Sempre fiero di portare avanti il nome della sua casa,
nonostante avesse amicizie in tutte, persino Serpeverde.
Cedric Diggory era il più bel ragazzo di tutta la scuola.
Ed era terribilmente in ritardo!!
Scese le scale di corsa, uscì dal ritratto che separava la
sala comune dal resto della scuola e si catapultò davanti l’aula di
trasfigurazione, naturalmente la porta era già chiusa. Cedric bussò dolcemente
alla porta e, socchiudendola leggermente, fece per entrare.
“Non solo signor Diggory è in ritardo, ma questa non è
nemmeno la sua lezione… oggi è martedì se non se lo ricorda” disse una
sbalordita McGranitt “Se non erro” continuò “dovrebbe avere Incantesimi alla
prima ora”.
Cedric sgranò gli occhi. Non ci poteva credere. Aveva
sbagliato a leggere l’orario. Ed ora si trovava lì, davanti ad una classe di
sconosciuti (eccetto per Potter e i suoi due amici) a fare la figura del fesso.
Per giunta l’aula di Incantesimi era dall’altra parte della scuola.
“Potresti materializzarti nell’aula di incantesimi, non
credo che la professoressa abbia qualcosa in contrario” disse l’amico rosso di
Potter.
“Non ci si può materializzare all’interno della scuola” dissero
Cedric e la riccia seduta affianco a Potter simultaneamente.
Lei continuò “capito Ronald? Quante volte te lo devo
ripetere? Lo sa anche Diggory”
“Non mi chiamare
Ronald, Herm” ribatté Ron “lo sai che lo odio. E poi il fatto…”
“Va bene Ronal,
non ti chiamerò più Ronald” i due
continuarono a battibeccare anche quando Cedric uscì di corsa dall’aula.
Mentre correva un lieve sorriso apparve sulle sue labbra.
Non era l’unico ad aver letto Storia di Hogwarts, allora!