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Autore: OneSun_    14/07/2014    5 recensioni
Cosa faresti se i tuoi genitori decidessero di rinchiuderti in un manicomio?
Cosa faresti se in quello stesso manicomio incontrassi la tua unica salvezza?
Lei. Una ragazza che non conosce se stessa, azzurra come il suo stesso nome.
Lui. Un ragazzo con orribili ricordi alle spalle, verde come il colore dei suoi capelli.
E se questi due si incontrassero? Cosa succederebbe?
Michael Clifford e Azzurra Grey.
Due persone così tanto diverse da essere quasi uguali.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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                                THE INSTITUTE

Ognuno dentro di sé sa quanto possa far bene cambiare qualche volta. Cambiare scuola, gruppo di amici, cambiare casa o persino stato.
Azzurra si chiese se questa volta cambiare fosse una cosa necessaria per se stessa, se fosse pronta per una cosa del genere, così, con la testa appoggiata al finestrino della macchina cominciò a farsi domande a cui non avrebbe mai trovato una risposta, come biasimarla, stava per essere rinchiusa in un istituto. Sua madre in realtà lo chiamava 'Casa per ragazzini con problemi' ma Azzurra sapeva, in cuor suo, che i suoi genitori la credevano pazza. Avevano iniziato a crederlo l'estate prima, quando Azzurra si era fatta prendere dalle sue emozioni ed aveva dato libero sfogo alla fantasia per inscenare ogni genere di suicidio.
Lei voleva morire ma nessuno glielo permetteva, il perché? Azzurra non lo aveva mai capito.


La macchina accostò di fronte ad un grosso cancello verde che delimitava l'entrata dell'edificio, una struttura enorme di color giallo sporco.
Il cancello si aprì dopo lunghi ed infiniti secondi. Il veicolo avanzò.
La prima cosa che catturò gli occhi della ragazza fu l'enorme fontana che si trovava proprio al centro del cortile, una statua a forma di donna gettava rivoli d'acqua, sotto di essa un enorme quantità di rane di pietra. Azzurra pensò che fosse la fontana più brutta che avesse mai visto. La macchina accostò. Suo padre aprì la porta del veicolo e scese a prendere le valige, Azzurra si strinse le gambe al petto. “No” pensò “Non sono pronta per cambiare”. Ma prima che potesse fare qualunque gesto di resa, suo padre bussò leggermente al finestrino, incoraggiando la figlia a scendere dalla macchina. Azzurra lo fece, ma solo perché era costretta.
E prima che qualcuno potesse fermarla, la ragazza era già in cammino verso l'enorme edificio.
Arrivati alla reception, Lenny, il padre di Azzurra, posò le valige a terra e chiese gentilmente alla segretaria di accompagnare sua figlia nella propria stanza.
Prima di rispondere, la giovane donna con un tailleur rosa scuro, osservò attentamente una mappa attaccata al muro. Si voltò verso il padre di Azzurra con fare trionfante.
<< Da questa parte >> fece cenno ad Azzurra lanciandole un dolce sorriso che non venne ricambiato dalla ragazza.
<< Ti mostrerò la tua nuova camera >> aggiunse con molta più convinzione di qualche secondo prima. Azzurra le si avvicinò e si lasciò condurre verso la sua nuova camera.


<< Non è molto grande ma spero che ti piaccia lo stesso >> disse la signora con fare gentile prima di aprire la porta della stanza. Appena entrata Azzurra la squadrò, non rimase molto impressionata, era una stanza come tante altre, con una scrivania, delle piccole mensole ed un letto di ferro.
<< Ora vi lascio da soli >> annunciò la donna prima di chiudere la porta dietro di sé.
Il clima si fece subito spaventosamente freddo. Lenny appoggiò le valige sul letto.
<< Vuoi che ti aiuto a disfarle? >> Domandò alla figlia.
<< No grazie, ora puoi anche andare >> Rispose questa con voce gelida.
Lenny le si avvicinò e la strinse a sé quasi volesse farle capire che le voleva ancora bene ma Azzurra non gli credeva. Rispose all'abbraccio ma con poca decisione. Solo dopo che suo padre varcò la soglia della porta e la chiuse dietro di sé, solo in quel momento Azzurra capì di essere rimasta veramente sola.
Non voleva stare in quella stanza, non voleva disfare le valige.
Decise di fare una passeggiata.


Arrivò davanti ad una porta di vetro che dava su un enorme terrazzo all'apparenza vuoto, Azzurra la aprì e appoggiò i gomiti sul muretto, lanciò uno sguardo al paesaggio e iniziò ad apprezzarne i dettagli, ma quella fontana era proprio un pugno nell'occhio. Immersa nei suoi pensieri non si accorse del rumore della porta che cigolava, nemmeno il rumore dei passi che, lentamente, si avvicinavano a lei.
<< Cosa ci fai qui? >> domandò un ragazzo con dei capelli verdi.
Azzurra si girò e lo squadrò.
<< Cosa vuoi? >> domandò a sua volta. Il ragazzo la fissò.
<< Te lo hanno mai detto di non rispondere ad una domanda con un'altra domanda? >> chiese il ragazzo con un sorriso sghembo.
<< Te lo hanno mai detto di non disturbare la gente che sta cercando un po' di pace? >> Domandò Azzurra.
<< Primo giorno, vero? >> domandò nuovamente il ragazzo.
<< Si >> rispose Azzurra con tono freddo. Si susseguì un lungo silenzio.
<< Per quale assurdo motivo ti hanno rinchiuso qui? >> chiese sempre il ragazzo.
Azzurra lo guardò negli occhi per la prima volta, due meravigliosi occhi verdi.
<< I miei genitori mi credono pazza >> annunciò la ragazza con un sospiro.
<< E tu credi di esserlo? >> domandò nuovamente il ragazzo.
<< Che razza di domanda è questa? >> chiese Azzurra.
<< Mia madre dice sempre che i veri pazzi sono quelli che non hanno il coraggio di ammettere di esserlo >> rispose per la prima volta dopo un'infinità di domande.
Altri minuti di silenzio iniziarono ad incombere sui due.
<< Tu credi di essere pazzo? >> domandò Azzurra titubante.
Il ragazzo le lanciò un sorriso beffardo e la guardò negli occhi, prese il suo tempo prima di rispondere.
<< Io? Pazzo? >> chiese, fingendosi offeso.
<< Assolutamente no. >> aggiunse con un sorriso a trentadue denti.
Si voltò e si chiuse la porta di vetro alle spalle, lasciando una confusa Azzurra sul terrazzo.



 CIAO A TUTTI!
Premetto che ho iniziato una storia nuova ed ho cancellato quella vecchia chiamata "Body & soul" per il semplice motivo che non mi piaceva più, anzi, avevo iniziato ad odiarla. Con questa nuova storia ho voluto strafare perché questo non è proprio il mio genere di scrittura ma volevo cambiare ed aprirmi a diversi nuovi "mondi" se si possono chiamare proprio così.
Questo è un capitolo di prova, poi vedrò se cancellarlo oppure continuare la storia, dipende tutto da cosa ne pensate quindi fatemelo sapere :)

un grande bacio, la vostra OneSun_ <3
 
  
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