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Autore: Elcchan    14/07/2014    2 recensioni
Questa storia e la continuazione di "You and I ... we are so different."
Un grave incidente si abbatte sulla vita di Roxy e Jonghyun, riusciranno quei due a risistemare il loro rapporto?
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jonghyun, Nuovo Personaggio, Quasi tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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2. First meet again
 
 
Si erano fatte le 15:00 e Sarah, Jojo e Roxy erano davanti ad un palco nell’atrio del centro commerciale, circondate da fan. Partì una canzone; in quel momento si alzarono le urla del pubblico, di quelle fan scatenate. Roxy l’aveva già sentita quella canzone, in camera di Sarah, era Ring Ding Dong di quei 5 sfigati e come volutosi dimostrare sul palco apparirono i 5 sfigati!
E le urla si fecero ancora più forti, ragazze che cantavano, altre che urlavano e poi c’era lei, Roxy, che sbadigliava e ogni tanto si tappava le orecchie per il volume elevato. Non li poteva vedere, si credevano chissà chi solo perché sapevano ballare e facevano impazzire un branco di ragazzine, senza offesa per Sarah, però non li sopportava.
Non gli prestò molta attenzione. Quando la canzone finì, un ragazzo con i capelli biondi, castano chiaro e castano scuro prese la parola. A Roxy era famigliare quel volto, era lo stesso ragazzo del sogno fatto all’ospedale; magari Sarah l’aveva condizionata con quei 5 sfigati. Il ragazzo incominciò a parlare:
“Siamo i brillanti SHINee, e io sono Jonghyun, ma questo lo sapete già mie care Shawols!” a quelle parole il braco di ragazzine alle spalle di Roxy si mise a urlare, neanche ci fosse stato un incendio! Il ragazzo sorrise: “Dai lo so che sono un figo, ma non occorre urlare così!” Roxy bisbigliò tra sé e sé: “Se tu sei un figo io sono la regina Elisabetta!” la sfortuna volle che in quel momento cadde il silenzio, così il ragazzo la sentì, scese dal palco e le si avvicinò: “Buongiorno maestà!” Roxy rispose: “E, precisiamo, io non sono la regina Elisabetta!” Jonghyun sorrise: “Ma io sono un figo!” Onew sussurrò a Minho: “Certo che questi due non sanno proprio andare d’accordo a prima vista…” Roxy continuò: “Ti sbagli!” Jonghyun sorrise: “Allora com’è un figo?” Roxy rispose: “ Beh per me un figo deve avere dei bei capelli, come i tuoi ci sta, degli occhi stupendi, tipo i tuoi, un bel sorriso, e qua ci siamo, e deve soprattutto… essere alto!” Jonghyun rimase spiazzato da quella osservazione, mentre gli SHINee si misero a ridere, non appena Jonghyun trovò la forza le rispose: “Invece secondo me una ragazza per essere carina deve: avere dei lunghi capelli, come i tuoi…” le accarezzò i capelli: “Degli occhi brillanti come stelle, e anche qui ci siamo, un carattere forte, ma soprattutto…” le si avvicinò all’ orecchio e le sussurrò: “Un bel fisico!” Roxy arrossì poi andò su tutte le furie: “Hey sono un peso forma!” Jonghyun sorrise: “Si magari quando sali con un piede sulla bilancia.” Roxy era indignata, si girò e fece per andarsene, ma Jonghyun le si parò davanti: “Perché non ti sto simpatico?” Roxy rispose: “Ma vedi te! Sei solo un ipocrita che ha preferito spopolare tra le ragazzine, con un aspetto da modello, e canzoni smielate, che affrontare la dura carriera della musica seria. Ammesso che tu sappia cosa sia il rock!” Jonghyun aveva uno sguardo di vittoria: “Allora lo ammetti che sono un figo!” Roxy divenne magenta: “Preferirei Axel Roses con un costume da pollo!” Onew alzò lo sguardo ma si trattenne, Jonghyun bisbigliò: “Come all’ora!” Roxy non capì: “Scusa ma ho altro da fare!” Poi fece per andarsene: “Hey anche io ascolto il rock, non puoi dirmi che non so che cosa sia!”
“E io sono la regina Elisabetta… e non lo sono!” poi continuò a camminare Jonghyun l’afferrò per un braccio: “Woooow sweet child of mine…” “La sanno tutti!” Jonghyun le si avvicinò e le alzò il mento, era vicinissimo: “Babe, babe babe,  I’ m Gonna Leave You…” Roxy arrossì “Banale… chi non conosce il Led Zeppelin?” Si divincolò e fece per andarsene, Jonghyun non demorse: “Don’t you cry to night a still love you baby…” Roxy si fermò era completamente rossa in viso… però si sentiva offesa. Con che coraggio cantare quelle parole? Erano parole, per lei, intoccabili… una lacrima le scese sul volto, pensando a chi gliele cantava sempre, era ancora girata di spalle, si girò e con le lacrime agli occhi urlò: “Con che coraggio tu esserino insignificante canti degli Dei del rock! Smettila! Tu non sei nessuno!” poi corse via in lacrime. Si fermò solo davanti alla porta del suo appartamento, quelle parole avevano aperto vecchie ferite!
 
Sarah e Jojo entrarono in casa. Sarah guardò Jojo che disse: “Vado io!” Sarah annuì e andò in cucina. Jojo entrò in camera e si sedette sul materasso, vicino a Roxy, facendo cigolare le vecchie molle arrugginite. La ragazza aveva la testa sul cuscino che ormai si era tutto bagnato delle lacrime che scendevano da quegli occhi. Jojo cercò di tirare su il morale all’amica: “Non poteva saperlo.” quelle parole fecero scattare qualcosa nella mente di Roxy, che chiuse gli occhi e vide delle immagini passarle nella mente: l’amica che la rassicurava, e le diceva quelle stesse parole, era però in camera sua e fuori era notte, forse nevicava, non ricordò a chi erano riferite. Decise che l’amica non aveva nessuna colpa, decise di non tenerle il muso: “Tutto ok tranquilla! Vi va una tazza di thè?” la ragazza annuì contenta e guardò Roxy con un po’ di malinconia: non sarebbe stato semplice. Roxy si mise a sedere sul letto, si asciugò gli occhi arrosatisi per le lacrime. Jojo le porse un fazzoletto, Roxy si soffiò il naso poi insieme andarono a fare merenda.
 Sarah aveva preparato la merenda, neanche le avesse sentite! Aveva fatto il thè al limone con i biscotti al cioccolato che a Roxy piacevano tanto! Sorrise e Roxy ricambiò il sorriso poi si sedette al tavolo. Sarah pensò che doveva dirglielo, non poteva certo accantonare una questione così importante: “Roxy, devi incominciare ad andare a scuola!” Roxy la guardò: “Domani?” Sarah annuì: “Sì e poi… beh dovrai metterti questa!” poi appoggiò sul tavolo una parrucca rosso fuoco, Roxy non capiva perché e curiosa chiese: “Perché una parrucca?” Sarah deglutì: “Non lo so… è stata una tua idea!” Roxy era molto confusa: “Perché??” Sarah si strinse nelle spalle: “Se non lo sai tu! Vedrai ti verrà in mente, poi siccome ci sei già stata in quella scuola, ti eri già iscritta non puoi certo presentarti così!”
“No ma scusa… Perché?”
“E che cavolo ne so. Hai insistito tanto e ti abbiamo accontentata e non ci hai detto perché! Non sono mica nella tua testa io!” Roxy sbuffò e annuì, non capiva bene la motivazione ma se lo diceva lei andava bene!
La sera passò in fretta, e presto fu ora di andare a dormire. Roxy aprì la sua valigia per tirare fuori un paio di mutande pulite, notò un paio di pantaloni in ciniglia bianchi, li prese in mano. Erano di un pigiama, non se li ricordava, da dove venivano? Nella sua mente apparve l’immagine di un negozio della sua città, e un sacco di borse di marca, ma nient’altro! Si cambiò e andò a dormire.
 
La mattina seguente, sentì una voce che le sussurrava all’orecchio: “Svegliati principessa!” Roxy spalancò gli occhi e sobbalzò era appena passata dal mondo dei sogni alla realtà, e questo non le andava a genio: “Buongiorno anche a te Sarah!” la ragazza ridacchiò: “è pronta la colazione!” Roxy annuì poi si alzò e si diresse verso il bagno. Provò a ricordare il sogno, ma per quanto si sforzasse non ricordava niente, aveva come la sensazione che il sogno fosse legato ai suoi ricordi, se solo se lo fosse ricordato! Dopo una deliziosa colazione preparata da Jojo si cambiò e si mise quella scomoda parrucca, che ancora non capiva perché doveva portare.
 
Tutte e tre si diressero verso la scuola assieme, presero il treno e una volta arrivate a destinazione, scesero dal mezzo e si diressero a piedi verso il grande edificio che si poteva vedere anche a 200m di distanza. Una volta davanti alla porta Sarah e Jojo salutarono Roxy: “Scusa Roxy ma quando ci siamo iscritte ti hanno messa in una classe diversa.” Roxy sentì come una pacca sulla spalla, si girò di colpo spaventata: “Ciao Erika come stai?” Roxy era un po’ confusa: “Ch..chi sei? E chi sono io?” era kyung-woo, che era rimasto molto  male da quella risposta: “Ma come? Sono io kyung-woo!” Roxy capì di averlo conosciuto prima di aver perso la memoria, e non capiva perché ma era sotto copertura per qualche ragione. Lo guardò e sorrise: “Scusa ma vedi, qualche giorno fa ho fatto un incidente e … e… ho perso un po’ della mia memoria memoria, non è grave… ricordo  buona parte però non ricordo niente da poco prima della mia partenza dal Giappone!” Disse con aria affranta: “Mi dispiace tanto!” Il ragazzo annuì poi sorrise: “Ti farò ricordare tutto io!” poi salutò Sarah e Jojo e trascinò Roxy in classe la fece sedere al suo posto e incominciò: “Mi chiamo Kyung-woo, mi piacciono i manga e gli anime soprattutto Death note, Full Metal Alchemist, Ao no exorcist, beh ovviamente Naruto, Bleach per stare su i classici ma mi piace guardare anche quelli in po’ sconosciuti!” Roxy sorrise: “Oh, davvero? Anche a me piacciono Full Metal Alchemist e Death note! Domanda che segnerà la tua vita, Elle o Kira?” il ragazzo titubante rispose, come se la risposta la conoscesse già: “Non so scegliere, Kira è così figo e diabolico, mentre Elle e così figo e intelligente!” Roxy rispose: “Risposta corretta! Un'altra domanda fondamentale… Che musica ascolti?” il ragazzo rispose: “Metal e rock principalmente, ma mi piace anche quella classica se suonata con il pianoforte!” Roxy era sorpresa: “Wow, anche a me! Amici?” chiese la ragazza. Lui le sorrise: “Siamo già amici!” poi sorrise felice. Dalla porta entrò il preside di quell’edificio seguito da una vecchia conoscenza di Roxy…
 
L’uomo incominciò a parlare: “Cari ragazzi, la vostra professoressa di Coreano ha avuto uno sfortunato incidente in macchina! Così sarà la professoressa qui presente a sostituirla, la signorina Danfort!” A Roxy gelò il sangue, non poteva crederci, la professoressa squadrò la classe e il suo sguardo si posò su Roxy che cercava di sprofondare fino al centro della terra e uscire dall’ altra parte, in nord America! Sorrise, non l’ aveva riconosciuta ma sapeva che sarebbe stata lei nel suo mirino. Roxy si sentiva morire. Forse sarebbe stato più facile, poi scosse la testa, ma che cosa le veniva in mente! Il preside uscì e Roxy sentì che quella professoressa l’avrebbe uccisa. Ora capiva la copertura. La professoressa sorrise e disse: “Dove eravate arrivati con l’altra professoressa?” la secchiona della classe affermò: “Stavamo facendo Dante Alighieri!” La professoressa sorrise: “Ottimo! Per domani allora voglio che studiate tutte la pagine inerenti alla divina commedia del vostro libro, più una ricerca! Interrogo!” Roxy non poteva crederci, già voleva farsi riconoscere!
 
Roxy era sfinita, stava aspettando Sarah e Jojo fuori dal cancello della scuola, guardo l’ora; le 13:00. Le due amiche arrivarono, Roxy sorrise: “Ho una nuova professoressa di italiano, indovinate un po’ chi è?”  A Sarah si raggelò il sangue: “Allora era qui per fare supplenza? La Danfort!” Roxy annuì poi continuò: “Ora devo andare, mi aspettano al centro commerciale, ho un pomeriggio impegnativo!” Sarah disse: “Beh vengo anch’io… aspetto un pochino!” L’autobus arrivò, Sarah e Roxy salutarono Jojo che affermò convinta: “Io vado a trovarmi un lavoro!” Le altre due sorrisero poi salirono sulòautobus diretto a Gangnam.
Erano arrivate al centro commerciale Comex Mall, a Roxy ci vollero 20 minuti prima di riuscire a trovare il ristorante. Il suo capo quando la vide le sorrise e le fece cenno di seguirlo. Roxy ubbidì. La portò sul retro del negozio e frugò tra gli scatoloni impolverati, ne tirò fuori un vecchio paio di pattini che pur essendo datato era in perfette condizioni. Li porse a Roxy che sorrise, poi si sedette su un vecchio sgabello e li indossò, l’uomo le porse anche un grembiule e un pezza poi se ne tornò al ristorante. Roxy pensò “ Uomo di poche parole” poi alzò le spalle e con la pezza incominciò a strofinare i pattini. Finalmente era pronta, i pattini luccicavano e il grembiule le stava a pennello.
Il suo datore le diede un specie di telefono… ma prendeva le ordinazioni, che buffo telefono pensò Roxy. La ragazza non capì poi l’uomo le spiegò come usarlo.
In meno di mezz’ora Roxy correva di qua e di là con le ordinazioni, il suo capo era ben contento di lei. Si fecero presto le 16:00 e su un tavolo era seduto un ragazzo che aveva un strano berretto in testa, un paio di occhiali e il cappuccio tirato su. Colpì la curiosità di Roxy che andò a prendere le ordinazioni, sorrise: “Che posso portarle?” Lui si girò e le sorrise: “Una coppa cioccolato, un bacio e il tuo numero!” Queste parole fecero scattare qualcosa nella testa di Roxy, come la voglia di tirargli una sberla, ricordò che lo aveva già fatto ma non ricordava quando… Forse era in un maid caffè. Sorrise: “Arriva subito!” un ghigno malefico apparve sul suo volto, fece preparare la coppa gelato e una coppetta al bacio, mise il tutto su un vassoio e chiese a Jongmin, un suo collega, di portare il vassoio al cliente. Jongmin era un uomo che lavorava come barista in quel locale, ma aveva anche un altro lavoro part time: il camionista. Era un uomo forte avrà avuto all’incirca 40 anni, sorrise alla richiesta della ragazza e andò a portare il vassoio al cliente che non osò replicare. Roxy se la rideva.
Yui, la cassiera, che aveva origini Giapponesi chiese a Roxy di sostituirla alla cassa, Roxy annuì e si posizionò alla sua postazione. Non ci volle molto perché il ragazzo di prima venisse a pagare, Roxy sorrise: “Ha gustato il suo pasto?” Il ragazzo sorrise e mentre pagava disse: “Certamente, ma non mi hai dato il  tuo numero!” Roxy aveva quello sguardo di vittoria in volto: “Oh che sbadata provvedo subito, tre quattro cinque, sette, novantadue, sei un illuso…” il ragazzo che stava annotando il numero ci rimase male, prese il suo scontrino e se ne andò. Roxy sorrise contenta.
 
Finalmente il suo turno era finito, Roxy uscì dal grande centro commerciale alla ricerca di una biblioteca dove poter studiare. Ne trovò una proprio difronte al centro commerciale, sorrise e entrò. Non erano passati dieci minuti che al piano terreno, nella stanza proprio sotto Roxy, incominciò a esserci un casino infernale. Roxy sbuffò, voleva sapere la causa di tutto quel casino e punirne il colpevole. Scese al piano sottostante con queste ambizioni, spalancò la porta e si trovò davanti un braco di ragazzine urlanti: “Taemin-ah mi puoi fare un autografo?” “Per favore Onew, accetta questo regalo!” “Minho sono la tua fan numero uno!” Roxy si fece strada fra quelle ragazzine, tra spintoni e pestate di piedi quando intravide un tavolo a cui erano seduti cinque marmocchi. Riconobbe il ragazzo che il giorno prima l’aveva importunata. Sbatté il pugno sul tavolo, e i cinque ragazzi si girarono: “VOLETE FARE SILENZIO??? OPPURE DANTE ALIGHIERI VERRÀ A TROVARVI NEI VOSTRI INCUBI PEGGIORI!! INTESI?” le ragazzine smisero di cercare di attirare l’attenzione degli idol e si misero a inveire contro Roxy. Jonghyun sorrise alle sue fan: “Per favore ragazze fate silenzio!” le ragazzine si ammutolirono, poi lui  guardò Roxy e sorrise: “Dovresti essere brava con Dante Alighieri, è un tuo compatriota!” Roxy era sbalordita, come faceva lui a sapere che era italiana? “Come diavolo lo sai?” Jonghyun mandò giù, non sapeva che dire Key intervenne: “E’ perché hai i tratti somatici italiani… vero Hyung?” Jonghyun annuì. Roxy sbuffò:” Beh, fate silenzio!” Jonghyun le sorrise: “Noi facciamo silenzio se tu prendi un gelato con me…” Roxy lo guardò male: “Avrò da fare per un po’!” Lui alzò le spalle: “Non importa ti aspetterò qui.” Roxy rispose: “Va bene!” poi si girò e se ne andò, tanto quando avrebbe finito il ragazzo se ne sarebbe già andato da un po’. Le ragazze la invidiarono e odiarono allo stesso tempo.
 
Roxy guardò l’ora, le 23:00 “Jonghyun se ne sarà andato da un bel po’” pensò. Sorrise, scese le scale e ringraziò la bibliotecaria. Decise di andare a vedere se quel cretino era ancora là, tanto per esserne sicuri e per testare la frivolezza di quelli come lui.
Aprì la porta e trovò il ragazzo, lì seduto su una sedia a braccia incrociate ad aspettarla. Non era possibile… lui era un tipo così... non le venivano le parole. “Finalmente, ti aspettavo!” A Roxy cadde la cartella, era ancora stupita poi pensò: “Non ci sono gelaterie aperte a quest‘ora!” sembrò che Jonghyun l’avesse sentita: “Vieni ti porto a mangiare quel gelato! Non vorrai rimangiarti la parola?” Roxy scosse la testa, se c’era una cosa che non voleva fare era certo rimangiarsi la parola. Jonghyun la prese per mano e la portò fuori dove era parcheggiata una moto nera sportiva. Qualcosa scattò nella testa di Roxy, lui le porse il caso anche quello aveva già vissuto. Aveva un brutto presentimento…
Roxy e Jonghyun, passavano tutte le strade di Seoul a tutta velocità! Jonghyun rideva come un matto e Roxy aveva una paura tremenda di andare a sbattere contro qualcosa. Jonghyun aumentò la velocità, Roxy di conseguenza si strinse ancora di più… qualcosa le scattò nella mente: stessa strada, stessa ora, stesso semaforo rosso, sangue… scosse la testa! Non le piaceva quel ricordo anche se non lo ricordava bene.
Jonghyun parcheggiò e fece scendere la ragazza che gli gettò addosso il casco bruscamente: “Allora, facciamo in fretta, fuori il dente, fuori il dolore!” Jonghyun ridacchiò… Roxy, la sua Roxy! “Che hai da ridere idiota?” Jonghyun scosse la testa: “Niente!” poi mise il casco sotto il sedile della moto.  Le prese la mano ma lei la scansò: “Che fai? Non ci provare sai!” Jonghyun si accorse dell’errore… Roxy non era più la sua ragazza… avrebbe voluto dirgli tutto ma non poteva. La guardò imbarazzato: “Scu..scusa… ti avevo scambiata per la mia ragazza…” poi si rese conto di quello che aveva appena detto e si ammutolì. Roxy non aveva parole… Cosa aveva detto quell’idiota? Cercò di dire qualcosa ma l’unica cosa che le venne in mente era: IO TI AMMAZZO, e poi fare quello che aveva detto! “ Sei fortunato sai?...” disse guardando da un’altra parte con aria solenne, Jonghyun si era stupito… dov’era Roxy? La ragazza continuò: “Essendo Giapponese… mi darebbero la pena di morte se ti uccidessi!” poi fece uno dei suoi ghigni terrificanti, a Jonghyun gelò il sangue ma poi rise. Sì, era la sua Roxy! Gli mise una mano in testa e gli scompigliò i capelli: “Sì, certo come se ci riuscissi!” poi rise, Roxy era su tutte le furie: “1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10…” poi seguì il ragazzo.
Non si trovavano in un locale, bensì in una casa. A giudicare dalla quantità di foto era casa sua, era un po’ inquietata. La casa era molto disordinata, le dava un fastidio bestiale ma non osò dire niente. Cosa ci faceva a casa di uno sconosciuto? Aveva un po’ paura, non si fidava per niente. Qualcuno sbucò dalla porta della cucina, un viso dolce e sorridente. Roxy non sapeva perché ma quel viso le metteva tranquillità e un nome le saltava in mente, non era esattamente un nome ma un soprannome: Key.
Il ragazzo si avvicinò e disse: “Prego, da questa parte, abbiamo un tavolo libero!” Roxy non capiva che stesse dicendo! Dove l’aveva portata?
Il ragazzo con i capelli neri e fuxia gli  aveva accompagnati in quella che sembrava essere la cucina, a Roxy quel posto ricordava qualcosa… pollo al forno! Alzò le spalle, che le veniva in mente?  Quello che Roxy aveva soprannominato Key gli fece accomodare al tavolo e in cucina arrivò un secondo ragazzo, sembrava un po’ impacciato ma sorrideva, un sorriso magico. Non fece in tempo ad entrare in cucina che inciampò sul tappeto e cadde a gambe all’aria. Roxy ridacchiò, le dispiaceva ridere ma era buffo! Il ragazzo si rialzò e si avvicinò: “Ques..questo è il menù!” poi si giro e se ne andò come fosse un soldatino. Fuori dalla cucina si sentì: “Nemmeno di portare un menù senza fare figuracce sei capace?” Roxy scosse la testa “Che stavano architettando lui e i suoi amichetti?” decise di godersi lo spettacolo, sapeva che ci sarebbe stato da ridere. Guardò il menù, era disegnato e colorato a pennarello, che idioti! Decise di prendere la cosa seriamente.
Non ci volle molto che arrivò un altro ragazzo… lui doveva essere Taemin, Sarah le aveva parlato molto di lui… ormai le era uscito dalle orecchie. Taemin era un po’ imbarazzato: “Cosa posso portarvi?” Roxy lo guardò negli occhi e il ragazzo arrossì imbarazzato: “Una coppa fragola, ah e complimenti, sei stato bravissimo a fare questi bei menù sei un grafico niente male!” Taemin aveva le guance completamente rosse per l’imbarazzo: “G..gra..grazie…” poi annotò velocemente quello che la ragazza aveva chiesto. Jonghyun guardò Taemin: “Per me un semi freddo alla nocciola!” Quelle parole ricordavano qualcosa a Roxy: Sempre quel maid caffè… qualcun altro aveva ordinato un semifreddo alla nocciola, ma chi?” scosse la testa. Il ragazzo si era allontanato, Jonghyun le chiese: “Come hai fatto a capire che i menù li aveva fatti lui?” Roxy guardò Jonghyun: “Hai visto le sue mani? Erano sporche di pennarello!” Jonghyun annuì: “Ah davvero?” Roxy annuì poi disse: “Ma in che locale mi hai portato? È un po’ disordinato, ci vorrebbe una cameriera!” Jonghyun sorrise: “Eh, lo so… ma purtroppo ha avuto un incidente!” Roxy chiese preoccupata: “E come sta?” Jonghyun annuì: “Bene bene, anche se deve rimettersi!” Roxy pensò un secondo, quella casa era un porcile, ma cosa  poteva fare lei? Gli dava sui nervi che quel posto fosse uno schifo tale… poi arrivò alla soluzione: “Se vi procurassi una ragazza che fa le pulizie?” Jonghyun la guardò, aveva lo sguardò che brillava: “Sì, sarebbe fantastico! La pagheremmo bene!” Roxy annuì: “Sarah sarà contenta!” lo sguardo di Jonghyun cambiò subito espressione… non era possibile! Ma sorrise. Un ragazzo entrò in  cucina, teneva un vassoio con due coppette. Guardò Roxy e le sorrise, aveva uno sguardò così dolce e aveva quel tocco di classe, come un vero cameriere era… carismatico. Appoggiò le coppette e disse in tono gentile: “Offre la casa!” Roxy gli sorrise cortese. Che gentile che era!
Roxy assaggiò il suo gelato: era molto buono! Guardò il ragazzo e vide che si era sporcato mangiando il suo gelato “Baka!” pensò poi gli porse il tovagliolo: “Pulisciti!” disse con aria indifferente. Jonghyun sorrise: “Grazie!” lei continuò: “Domani sono a scuola, però per Domenica non dovrebbero esserci problemi… Sarah, dovrebbe essere libera- Però ancora non mi spiego una cosa: ci sono miliardi di fan che pagherebbero oro per essere al mio posto… perché io, che vi detesto, sono qui?” Jonghyun la guardò e sorrise: “Perché mi piaci, sei simpatica, diversa alle altre ragazze, tu non ci fai foto alla sprovvista o ti accampi nel nostro giardino!” Roxy lo guardò confusa: “Ma quale persona con un briciolo di cervello farebbe una cosa del genere? Neanche foste capaci di fare qualcosa! Infondo non siete altro che cinque…” Jonghyun riconosceva in quelle parole la sua Roxy, la Roxy che amava! Era tentato di zittirla con un bacio ma poi pensò che la ragazza non avrebbe troppo apprezzato il gesto… fece finta di ascoltare, non perché non volesse, ma perché si era perso in quegli occhi indifferenti e in quelle labbra rosse che non facevano altro he blaterare! Avrebbe voluto urlaglielo “Roxy… Ti amo!” ma anche questo non l’avrebbe capito… poi pensò… : “lei non mi ha ancora detto il suo nome!” La ragazza si interruppe: “Tu, che ne pensi?” Jonghyun, che non aveva ascoltato una parola, non sapeva che dire: “… sono… d’accordo con te…” Roxy lo guardò sbalordita, capì che il ragazzo non la stava ascoltando: “Quando, di solito, si invita una persona a mangiare qualcosa, si ascolta quando parla!” Jonghyun diventò rosso: “Scusa… è… che … io…” Jonghyun si fermò “Ti amo! Abbiamo passato delle settimane fantastiche insieme e ci siamo innamorati, abbiamo vissuto l’uno per l’altra… non posso vivere senza di te Roxy” no, non poteva dirglielo così… Continuò: “Stavo pensando che… non mi hai ancora detto il tuo nome!” Roxy rifletté, infondo era vero, ma non aveva intenzione di dirglielo: “Beh… visto che dopo questa sera non ci vedremo più cosa serve che ti svelo il mio nome?” Jonghyun pensò “Cavolo… e se mi viene a chiamarla per nome come faccio?” sorrise: “Lo scoprirò!” poi le sorrise…
Avevano finito di mangiare e Roxy sbuffò: “Bene, ora posso andare a casa? Sarah e Jojo mi staranno aspettando da 3 ore se tutto va bene!” Jonghyun sorrise: “Beh, ti accompagno!” Roxy scosse la testa: “No, non è molto lontano, vado a piedi o prendo un taxi!” Jonghyun scosse la testa: “No, è pericoloso!” Poi la afferrò per un braccio, i suoi occhi erano seri prendeva la cosa molto sul serio, teneva a lei. Roxy sbuffò: “Come desideri, almeno non devo pagarmi la corsa!” Jonghyun sembrò sollevato, le sorrise, le prese la mano e uscirono. Jonghyun e Roxy correvano per le strade di quella città illuminata da mille luci, faceva quasi invida a New York!
Finalmente erano arrivati, Roxy scese dalla moto, guardò il ragazzo sì girò e disse: “Addio…”  Jonghyun sorrise e pensò “Col cavolo addio, ti ho fatto innamorare una volta ce la farò anche la seconda!” Roxy entrò nella sua stanza d’hotel, appoggiò la cartella e si tolse le scarpe, che  serata! Andò in camera sua, si lanciò sul letto e si addormentò.
 
La mattina seguente la sveglia suonò troppo presto, Roxy sbatté piano le palpebre, che sogno bizzarro. Aveva sognato che Jonghyun, il ragazzo della boy band che piaceva tanto a Sarah l’aveva invitata per un gelato a casa sua e che gli altri membri del gruppo erano i camerieri, che scema. Si alzò, e buttò l’occhio sullo specchio che stava nella sua stanza, era tutto vero, indossava ancora i vestiti della sera precedente. Andò subito a farsi la doccia e si svegliò un po’. Poi si diresse in cucina, Sarah e Jojo non si erano ancora svegliate. Preparò la colazione e sgranocchiò qualche biscotto al cioccolato, sì lavò i denti e mise la parrucca. Controllò che Sarah e Jojo dormissero, entrò nella loro stanza e le osservò: sul comodino di Sarah c’era qualcosa di strano, si avvicinò e lo prese in mano: un copic. Sarah non aveva molti soldi, come l’aveva comprato? Notò che c’era anche una scatola piena di quei pennarelli. Magari aveva vinto qualche concorso! Prese il suo cellulare per mettergli la sveglia visto che era sicura che se la fosse dimenticata! Afferrò il cellulare rosa, e lo sbloccò, notò che le era arrivato un messaggio, il mittente era Taemin… non era possibile! Come faceva a conoscere Taemin?!
 
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Angolo della scrittrice che si finge morta:
Hey gente? Piace il nuovo angolo della scrittrice? Diciamo che ha un nome più azzeccato!
No beh, a parte gli scherzi scusate la mia assenza, di solito sono una persona molto puntuale ma… no non cerco scuse. Beh è un bel pezzo di capitolo no?
Erika: Voi siete tutte brutte persone!
Io: Dai non essere così cattiva! Ma ammetto che ci siamo rimaste male dalle poche recensioni… ç^ç Ringrazio di cuore ma proprio tanto Tissy e Wyatt White che ha un nome improponibile… Scherzo tesoro ti voglio bene (è il mio migliore amico <3 ) Beh non ho molto altro da aggiungere. Spero recensiate altrimenti Lucifer verrà a prendervi ù.ù Scherzo ogni persona è libera di fare ciò che vuole ù.ù
Grazie a Sacchan per disegno (che precisa essere fatto MOLTO velocemente e piuttosto maluccio, e si, sono io Sacchan, che scrive questo pezzo mentre corregge- avevo bisogno di puntualizzare.) e correzione <3
Un bacione
Ecchan che si finge morta :3
  
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