--> Chiedo
scusa a tutti per il
piccolo errore cronologico commesso nel seguente capitolo, abbiate
pietà! xD Per
fortuna adesso è corretto, grazie alla segnalazione di
Little_Rinoa (Che
ringrazio personalmente ^__^’).
PS: ovviamente, da quando Squall
si sveglia e incontra Rinoa, passa un’ora, non 15 minuti xD
Sorry ^^’
Ginnever
Puntellandomi su gomiti,
osservo confuso la parte del letto vuota che dovrebbe essere occupata
da Rinoa,
come l’aveva lasciata la sera prima lei stessa, poi,
scuotendo la mia
chioma castana per allontanare un ciuffo
fastidioso sull’occhio, mi alzo indispettito. Do
un’occhiata alla sveglia che ha
la lancetta puntata sulle 8.00, prima di andare in cucina, poi in
salotto e
infine in bagno con la speranza di trovarla. Ovviamente, di lei non
c’è traccia.
Penso alle cose
più
strane sino ad arrivare a quelle meno rassicuranti, come
un’aggressione o una
rapina, e mi infilo sotto la doccia, con l’ansia che cresce
ad ogni mio
respiro.
I capelli mi si
appiccicano al volto e al collo, ma io li lascio fare. È
come sentire le sue
mani su di me, il suo tocco vellutato che mi scalda anche sotto una
fredda
doccia.
Rinoa….
Dove sei?
Sospiro, ripensando alla
sera prima.
Maledetto lavoro!
Se non fossi stato
impegnato ad arrangiare qualche appunto per oggi, sarei stato
sicuramente io ad
accompagnare Rinoa alla festa di Quistis per festeggiare la sua
promozione in
un noto albergo di Dollet, e non certo i miei migliori amici, Zell
Dincht e
Selphie Tilmitt.
Ad ogni indumento che
indosso, l’idea di andare da Zell e Selphie prende forma
sempre di più nella
mia mente, fino a diventare una certezza.
Ho bisogno di sapere. E
subito.
Con mia grande sorpresa,
non devo aspettare molto prima che la porta si apra.
“Buongiorno anche a te,
Selphie.” Rispondo con un sorriso.
La ragazza mi guarda un
momento prima di scoppiare a ridere e farmi accomodare sul divano nel
salotto.
“Zell! Abbiamo visite!”
Grida subito, sedendosi accanto a me.
“Visite?? A quest’ora?”
Risponde confusa la voce di Zell dal piano di sopra.
Ma Selphie non si
scomoda a rispondergli, dato che il ragazzo scende in un baleno
sedendosi poi
sul tavolino al centro della stanza e guardandomi con un sorriso un
po’
sorpreso.
“Squall?”
“Sì, scusate
l’orario…”
“Non devi preoccuparti.”
Risponde Selphie scuotendo il capo. “Siamo svegli da un sacco
di tempo.
Evidentemente la festa di ieri sera ha avuto l’effetto
opposto su di noi.”
“Beh, su di lei…”
Mormora Zell dal basso del suo tavolino, ricevendo
un’occhiata torva dell’amica.
“Noi, Zell, noi.”
Replica
la mora, calcando bene il pronome.
Abbozzo un sorriso alla
solita scenetta comica dei due, ma senza però riuscire a
ridere.
Il non sapere nulla di
Rinoa, mi rende nervoso.
“Ecco, è proprio di ieri
sera che volevo parlarvi.” Esordisco, ricevendo occhiate
interrogative da Zell
e indagatrici da Selphie.
“Ieri sera?? Perché, che
è successo?”
“Sta’ zitto, Zell. Continua
pure, Squall.”
Annuisco come a
ringraziarla e riprendo.
“Sapete dove sia finita
Rinoa? Non è tornata a casa stanotte.”
Zell apre bocca per
rispondere, evidentemente, che non sa nulla, ma Selphie lo blocca con
un
braccio, gli occhi azzurri fissi nei miei, altrettanto chiari.
“Rinoa non
è tornata a casa?”
Abbasso gli occhi.
“No. Sapete qualcosa?”
La mora scuote il capo,
e la tenue speranza che si era accesa confidando nel loro aiuto,
svanisce.
“Mi dispiace, Squall, ma
sia io che Zell l’abbiamo persa di vista ad un certo punto
della serata e non
l’abbiamo più incontrata.”
"Non avete proprio idea
di dove sia andata? Chi c’era alla festa?”
Stavolta Selphie viene
anticipata da Zell, che alzando la voce, risponde: “Non
sappiamo dove sia
andata, ma chi c’era sì.”
Vedo la mora
schioccargli un’occhiata truce, e il mio cuore perde un
battito.
“Dunque….Edea, il
preside Cid, Quistis, la dott. Kadowaki, molti studenti del garden
veterani
come noi e anche altri non-SeeD…”
Colpito…
“…tra
cui Irvine…”
…e affondato.
Sento il peso del
mondo che mi cade addosso,
lo sguardo preoccupato di Selphie sul mio viso, le parole di Zell
rimbombarmi
ancora nel cervello, beffarde.
Irvine…Irvine…
Maledetto….maledetto,
cosa le hai fatto!
Mi alzo di scatto, la
rabbia che mi bolle come veleno nelle vene, l’agitazione e il
dubbio che mi
appannano la mente.
Rinoa…
Non avrei dovuto
mandarla sola…non avrei dovuto….
Senza dire una parola, mi
avvio verso la porta e agguanto la maniglia con le dita, ma la voce di
Selphie
mi blocca sulla soglia.
“Squall!” Il suo tono è
supplichevole e disperato. Ha capito, ha
capito tutto…
Mi volto. Non si merita
le mie spalle, lei.
“Squall…” Incateno le
mie iridi cerulee con le sue color del cielo che luccicano. E aspetto.
“…ti
prego, non fare sciocchezze…”
Nonostante la rabbia,
nonostante la tensione che le parole di Zell mi hanno suscitato,
nonostante il
rancore che porto ancora nel cuore, le sorrido.
Un sorriso che sa di
amicizia, di grande, amicizia.
Poi mi volto e senza una
parola esco da quella casa accogliente e calda, anteposta alla fredda
aria del
mattino che a contatto con miei capelli ancora umidi, mi gela il
cranio,
facendomi dimenticare solo per un attimo il pensiero delle mani di quel
bastardo sul corpo di Rinoa, la mia
ragazza.
Mi guardo attorno per
qualche secondo, prima di riprendere a correre verso casa mia. La borsa
blu
scintillante mi sbatte dolorosamente contro la coscia destra e il fiato
comincia a mancarmi.
Do un’occhiata veloce
all’orologio da polso che segna le 9.00 e rallento,
ricominciando a respirare
con un ritmo più regolare.
Sento alcuni capelli in
bocca e con una mano li porto tutti dietro l’orecchio.
Riprendo fiato.
La porta in legno
risponde muta al mio sguardo stanco e un po’ sconvolto.
Mi avvicino alla
serratura e con le dita cerco le chiavi nella borsetta. Una volta
dentro la
toppa, le faccio girare senza sforzare troppo, convinta di dover
continuare,
sbagliando, perché la porta mi si apre davanti con uno
scatto e io entro,
totalmente confusa e con il cuore a mille.
Squall sarebbe dovuto
essere a casa, prima del mio ritorno.
Spalanco la porta ed
entro, chiudendomela subito alle spalle. Poi mi mordo un labbro
perché, non ci
sono dubbi, lui si è svegliato ed è uscito, e le
tapparelle alzate ne sono la
prova.
Tutto inutile, quindi.
La mia corsa sfrenata, tutto fiato sprecato.
Sicuramente Squall, dopo
essersi accorto che non c’ero, si sarà catapultato
da Zell e Selphie per capire
dove potevo essere, e loro, nonostante non credo mi abbiano vista
sparire con
Irvine ieri sera, sapevano della sua presenza alla festa,
perciò...come
avrebbero fatto a mentirgli? E comunque, anche se Selphie fosse
riuscita in
qualche modo a nasconderglielo, Zell avrebbe parlato.
Ma da un lato…è meglio
così.
Vivere con il peso del
tradimento per tutta la vita…non mi permetterebbe di vivere.
Scuoto il capo, affranta
e rassegnata, mentre guardando le mura accoglienti della casa che
condivido con
lui, la gola comincia a bruciare e gli occhi pizzicare.
Non piangere adesso,
Rinoa…il tempo per farlo,
verrà.
Maledetta vocina
beffarda…
Oh, Dio!
Io…l’ho
tradito!
Io...ho…tradito…Squall…
Le lacrime cominciano a
farsi strada nella mia gola…le sento….
Mi fissa intensamente
senza parlare. Sento il suo respiro aumentare ad ogni passo,
avvicinandosi a
me. Sento il mio affannoso che si allontana.
Ci guardiamo per un po’,
concentrati uno nelle iridi dell’altro, fin quando non
è lui, a parlare.
Detto da te, sembra un
insulto.
Non riesco, non lo
sopporto. Abbasso lo sguardo, posandolo poi sulla finestra oltre il
tavolo al
centro della cucina.
Ma il suo, capisco
subito, non è un tono accusatorio. Non mi sta attaccando, mi
sta quasi….oddio,
non riesco a dirlo.
Implorando…?
Perché…perché, Squall?
Credi che non sia colpa mia? Credi che Irvine mi abbia stuprata?
“Rinoa, ti prego”
No…Squall… “Dimmi dov’eri
stanotte.”
E con tutto il coraggio
che ho, mi volto verso di lui, e lo guardo.
I suoi occhi…sono
bellissimi.
Di un azzurro prezioso
con fili neri incastonativi, intensi e sempre vivi, adesso rabbiosi e
sofferenti.
Sento un dolore al cuore
pari a quello della morte, ma non sposto lo sguardo.
Devo guardarlo. Lui se
lo merita, il mio rispetto.
Io abbasso lo sguardo.
Sentire il peso della
colpa anche attraverso i suoi occhi, è straziante.
La tensione….mi fa
quest’effetto.
Riempie quei vuoti che
si sono creati e ti scalda il cuore. Ti scalda la mente, ti sussurra
parole, ti
accarezza le guance e ti fa sentire importante.
Ti fa sentire viva. E
pulita.
Anche quando
meno te lo aspetti.
E l’amore, ha poteri
miracolosi. Fa dimenticare, fa capire molte cose, fa perdonare. Fa
amare.
L’amore, fa amare.
Sento i suoi capelli
bagnati profumare di shampoo, sento il suo cuore battere al ritmo del
mio,
sento il suo respiro premere sul mio collo nudo.
Lo sento. Lo sento vivo.
Proprio come lui,
adesso, mi ha fatto diventare.
Viva.
Tra
le sue braccia.
Ecco il 2, spero vi
piaccia^^. Volevo solo dire una cosa: lo scrivere tutto in prima
persona non
era una cosa programmata, all’inizio, infatti contavo sul
fatto di usare la
prima persona con Rinoa, ma poi mi sono accorta che questo rendeva
più
scorrevole la lettura e così…beh, spero vi
piaccia lo stesso^^ Baci,
Gin
_Roxelle_: Ciao! Scusa la
domanda, ma ci sei rimasta male per il fatto che
Rinoa è fidanzata con Squall o perché il
traditore è Irvine? Comunque sono
contenta che ti sia piaciuta, grazie mille^^ Spero continuerai nella
lettura^^
Baci Gin