I said ooh girl
Shock me like an electric eel
Baby girl
Turn me on with your electric feel
Nick Grimshaw
è
perfettamente consapevole delle sue espressioni facciali. Lui non è Louis Tomlinson.
Sa che, nel mondo dello
showbiz, un semplice sorriso di troppo può scatenare il
putiferio, per questo
si è allenato duramente durante i due mesi successivi alla
chiamata della
British Phonographic Industry.
Ha studiato con
precisione i suoi sorrisi
migliori, la curva delle sue labbra e quella delle sue ciglia, ha
ripassato il
copione a memoria almeno un centinaio di volte e si è
guardato così tanto allo
specchio da potersi perfettamente ritrarre, un giorno di questi.
Quindi, anche se in
questo momento potrebbe seriamente iniziare a tremare,
tutto quello che esce fuori dalla sua bocca è un
“Buonasera, Regno Unito” lascivo, perfettamente
controllato.
Segue un applauso,
qualche fischio di apprezzamento, il suo cuore che potrebbe scoppiare.
Lui
sorride e basta, come da copione.
I BRIT Award 2015
possono finalmente iniziare.
Kendrick alza
il volume
della televisione, con gli occhi scintillanti e il sorriso orgoglioso.
Nick inizia subito a
fare le sue solite battute, coinvolgendo il pubblico in sala e quello
sugli
spalti, senza mai cadere sul banale.
L’appartamento che
condividono conta 300 metri quadrati nel centro di Londra. È
tutto molto etnico
e forse un po’ pacchiano, ma Kendrick ormai non chiamerebbe
nessun altro posto,
“casa”.
Tutto in Nick – sì, quella
testa di cazzo col ciuffo improponibile che è nello schermo
della tv in questo
preciso istante – sa
di casa. E lui è schifosamente innamorato che potrebbe
scoppiare a piangere dall’orgoglio.
Si sono conosciuti alla
festa di compleanno di Harry Styles, lo scorso febbraio. Kendrick
è rimasto in
contatto con Billie anche dopo lo scandalo ‘Plastic
Dolls’. Più che amici,
erano dei sopravvissuti, così come con Leah. Non
c’era dell’affetto, solo della
grande riconoscenza – ripensandoci, Kendrick ha mantenuto i
rapporti solo con
loro due, cambiando agenzia e appartamento.
Così, quando Billie gli
ha telefonato per invitarlo, Kendrick ha risposto che sì, si
poteva fare,
grazie mille. È arrivato al locale senza portare alcun
regalo, ricevendo subito
un caloroso abbraccio da parte di Leah. Lui e Nick si sono conosciuti
lì, con
la musica commerciale nelle orecchie e il bisogno di stare insieme che
si
sentiva già così.
Nick lo ha cambiato,
radicalmente. Gli ha aperto un mondo, e gli ha dato quella speranza che
pensava
si fosse macchiata di cicatrici indelebili. Quando hanno iniziato a
frequentarsi,
Kendrick ha instaurato un solido rapporto anche con Billie, compagna di
innumerevoli uscite a quattro, e con Leah, sempre esuberante e piena di
vita.
Nel salotto regna il
caos, perché con la scusa del “Dai, guardiamo i
Brits tutti insieme!”, Kendrick
ha racimolato quattro dei suoi amici dell’agenzia, tra cui
– ovviamente –
Billie e Leah, la quale è seduta scompostamente di fianco a
lui, euforica.
“Andy, tappati la
bocca!” esclama Kendrick verso il suo amico, sdraiato sulle
gambe di Ronnie,
nell’altro divano blu.
“Non è colpa mia, cazzo!
Ronnie non vuole farmi sedere!”
“Non voglio farti sedere
sulle mie cazzo di gambe! Cos’hai, cinque anni?”
“Ah, ma piantatela! –
sbuffa Leah, ma sta cercando di non ridere – Sembrate dei
bambini”
Andy riesce finalmente a
raggiungere il bordo vuoto del divano, sistemando le sue lunghe gambe
sul
tavolino nero e lanciando un’occhiata divertita verso la
ragazza: “Non è che se
il tuo fidanzato non ti invita ai Brits tu devi prendertela con
me”
Leah alza il dito medio
nella sua direzione, senza replicare.
“Billie, muoviti –
esclama Ronnie, distrattamente – O ti perderai il tuo ragazzo
finalmente
vestito decentemente”
“Lo hanno già
inquadrato?”
Billie Newton – 175
centimetri per 53 chilogrammi – entra in salotto con in mano
una bottiglia
grande di Heineken, vestita con un semplice maglione pesante
– di Harry – e un
paio di jeans chiari. Si siede vicino al bracciolo del divano, accanto
a Ronnie,
con le gambe sopra a quelle dell’amico e i capelli legati
alla bell’è meglio.
“Almeno dieci volte –
annuisce Andy – Sembra che esista solo Harry Styles in tutta
la Gran Bretagna”
“Taci!” lo riprende
Kendrick per l’ennesima volta.
Andy non sta’ zitto fino
alla prima esibizione. Che poi è Rihanna e lì sì, che non parla nessuno.
Ancora nessuna
risposta.
Harry si gratta la
tempia con l’indice, poi tira su col naso e si schiarisce la
voce, col rumore
della voce di Rihanna che gli trapana il cervello.
Alza un attimo lo
sguardo dal proprio telefono – infilato sotto la tovaglia del
tavolo perché lui non
è maleducato – e intercetta
subito gli occhi severi di Paul, seduto davanti a lui alla tavolata
rotonda,
vestito in giacca e cravatta. Gli sta implicitamente dicendo di mettere
via il
telefono. Anzi no, lo sta veramente
minacciando.
Harry alza il pollice
nella sua direzione, mormorando un “Un minuto” che
fa sbuffare l’uomo, poi
scrive freneticamente l’ennesimo “Dammi un segno che
sei ancora viva” e ripone
l’iPhone nella tasca dei suoi pantaloni neri.
“Non ti sta tradendo”
sente la voce di Lou Teasdale soffiargli nell’orecchio,
facendolo leggermente
sobbalzare.
Si volta a guardarla,
senza capire, e chissà che qualcuno non abbia ripreso la
scena e che domani non
la spacci per un altro gossip privo di fondamenta. Harry è
troppo stressato per
pensarci.
La donna indossa un
vestito rosa, lungo fino alle ginocchia, in tinta coi suoi capelli
platino
dalle sfumature viola, acconciati in una treccia elegante.
“Cosa?” le chiede, senza
capire.
“Billie – spiega Lou, a
bassa voce, scandendo bene affinché lui le legga il labiale
– Non ti sta
tradendo, vi amate ancora, puoi stare calmo adesso e smettere di fare
il
bambino offeso perché la tua ragazza non risponde”
Harry non capisce molto,
sa solo che quando Rihanna smette di cantare la bolla di applausi e
fischi gli
risucchia i timpani in modo doloroso, facendolo tentennare.
“Non sono un bambino!”
esclama, imbronciato.
Ma si è contraddetto da
solo perché Lou inarca le sopracciglia e lo guarda con
scetticismo, mormorando
un “Seh, certo”
prima di iniziare a
battere le mani.
“Qualcuno
ha visto il
mio telefono?”
Billie ritorna
all’ingresso per la terza volta e per la terza volta tasta la
giacca di Leah, senza
risultati.
“Ragazzi? – richiede
quindi, con più insistenza – Il mio telefono. Lo
avete visto?”
Kendrick fa zapping coi
canali dopo la prima pubblicità dei Brits, e nega col capo
con pigrizia. Andy e
Ronnie invece guardano i propri, di telefoni, senza premurandosi
nemmeno di
risponderle.
Resta quindi Leah, che
si alza dal divano, storcendo le labbra: “Vuoi che ti chiami
così lo senti
squillare?” domanda, tirando fuori il proprio iPhone dalla
tasca dei suoi jeans
neri.
Kendrick abbassa il
volume della musica ma non si sente niente lo stesso.
“Non ti preoccupare –
dice ancora Leah – Sarà tra le pieghe del divano o
l’avrai lasciato a casa.
Vino?”
Billie neanche
rispondere – non c’è né
bisogno – e s’immerge nel corridoio lungo
dell’appartamento, sbucando nell’immensa cucina,
che ha i mobili dipinti di
rosso e un armadio trasparente come dispensa, accanto alla spazzatura
differenziata.
Stappano un vino
francese stipato in frigo, senza chiedersi se a Nick
dispiaccia.
Tanto meglio, se così fosse.
“Che fidanzate pessime –
ridacchia Leah, due bicchieri dopo – Dovremmo tifare davanti
alla tv e invece
ci ubriachiamo nella cucina del presentatore”
È appoggiata coi gomiti al bancone
di legno chiaro e ha i piedi incrociati. Davanti a lei,
Billie tiene il bicchiere di vetro in una mano, mentre con
l’altra si dà la
spinta necessaria per girare piano sul suo sgabello.
“Io non tifo per quelli! –
esclama, indignata – Vuoi scherzare? Ci sono gli Arctic
Monkeys contro di loro.
Insomma, non c’è proprio paragone”
“Ah, se solo ti sentissero
le fans…” sospira Leah, con la faccia
rammaricata.
“Chiedi a Zayn Malik
quanto la cosa può interessarmi” dice Billie, e si
riempie il bicchiere
un’altra volta, con Leah che intanto scoppia a ridere.
A circa
metà serata,
Nick Grimshaw è meno sudato del previsto. È
comunque completamente vestito di
nero, quindi nessuno lo noterebbe.
Ha in corpo
un’adrenalina pazzesca, simile a quella di Rita Ora dopo aver
vinto il premio
British Female Solo Artist.
Con il microfono ben
saldo nella mano destra, non smette di sorridere neanche un secondo,
ben
sapendo che questo momento è finalmente
arrivato.
Al centro del palco
dell’AO2, si lecca le labbra e si guarda intorno, riuscendo a
vedere solo un
paio di file davanti a lui, prima che tutto cali in un gioco di luci e
buio.
“Allora? – mormora,
senza riuscire a sentire la sua voce se non amplificata
all’inverosimile – Vi
state divertendo?”
Ci sono urla e fischi
l’attimo dopo, e Nick con la coda dell’occhio
intercetta James Corden, seduto
nel suo tavolo accanto a sua moglie, mentre goffamente applaude e
strilla nella
sua direzione.
Il presentatore scoppia
a ridere e “Mi dispiace James per averti fregato il posto
– dice, inclinando
appena la testa – Devi ammettere che sono molto
più bello di te, però”
Risate, James che gli fa
il dito medio – si può fare? – e Nick
che ride, di cuore.
Potrebbe restare su quel
palco per sempre.
“Ad ogni modo –
continua, lascivo – non ti aspettare un bacio come quello
dell’anno scorso. Sai,
il mio super sexy fidanzato non ne sarebbe molto contento”
Partono un sacco di
applausi, subito dopo il sorriso innamorato di Nick. È un
riflesso
involontario.
James fa una faccia
arrabbiata solo per le telecamere, poi stringe con un braccio sua
moglie e fa
un altro dito medio verso il palco.
Nick inizia a tastarsi i
pantaloni del suo completo, leccandosi le labbra e guardandosi intorno
con
incertezza. Tira fuori dalla tasca posteriore il suo iPhone e nel
microfono
mormora un incerto “Secondo voi, posso chiamare il mio super
fidanzato sexy?”
E quell'espressione,
l’espressione curiosa e un po’ preoccupata,
l’ha studiata talmente tanto davanti
allo specchio del suo bagno da avere la nausea.
“Ehm, regia? – richiede,
sovrastando i fischi di approvazione da parte del pubblico –
Una piccola
telefonata? Cinque minuti?”
Fa finta di dare
un’occhiata dietro le telecamere, poi annuisce brevemente e
“D’accordo, spero
che non vi dispiaccia, mh? Alex Turner? Ed Sheeran? Ellie? Vi
dispiace?”
Si siede sul primo
scalino del palco, che dà al corridoio di tavoli davanti a
lui. È una cosa assolutamente
premeditata questa, e a
dimostrazione di ciò è l’iPhone
collegato ai maxischermi dell’arena. L’ha
suggerita James Corden, si vede che c’è il suo
zampino.
Parte la videochiamata
con “BABYBOY”, e il rumore è subito
amplificato dalle casse.
Per un attimo, ha quasi
paura che Kendrick non gli risponda – che non lo stia
guardando, che stia facendo
altro – ma poi l’attimo dopo è il suono
di avvio quello che si sente, seguito
a ruota da un “Ma che cazzo stai facendo?”
Scoppiano tutti a
ridere, mentre il volto ingrandito e sgranato di Kendrick compare sui
maxischermi alle
spalle di Nick, che potrebbe davvero mettersi a piangere se non fosse
che lui, le emozioni, le sa gestire.
“Buonasera anche a te”
mormora, senza staccare gli occhi dal suo telefono.
“No, davvero Nick,
questa cosa è fottutamente imbarazzante – ci sono
altre risate, e il video che
ogni tanto si inceppa – Andy cazzo, cambia! Non
starò davanti alla televisione
a vedere la mia faccia”
“Andy?” Nick aggrotta le
sopracciglia.
“Ciao Nick!” si sente di
sottofondo e l’uomo capisce.
“Ah, Andy! –
esclama – Vedo che ti sei dato
da fare questa sera, Kendrick”
Si alza in piedi,
tornando al centro del palco, senza smettere di guardare il suo super
sexy
fidanzato.
“Oh, andiamo! – si
lamenta Kendrick, con il volto che sembra più lungo e magro
– Non farmi passare
per il fidanzato menefreghista! Sono a casa a vedere il tuo fantastico
fondoschiena in televisione, sono solo in compagnia”
Deve aver attivato la
fotocamera esterna, perché l’attimo dopo i
maxischermi inquadrano il loro
appartamento – casa
– e Andy e
Ronnie, stravaccati entrambi sul divano grigio.
“Vedi? – si sente
Kendrick dire, mentre sposta l’inquadratura sulla televisione
muta – E poi
questi due sono i modelli più etero del mondo, non
c’è da preoccuparsi”
Altre risate più basse,
“Siete solo voi?” chiede Nick, con una punta di
orgoglio.
“No, ci sono anche…Leah!
Billie! Venite qui!”
Il secondo maxischermo
inquadra quindi Harry Styles, che cerca di non sorridere – e
non si capisce che
sfumatura abbia – e Louis Tomlinson, che invece è palesemente infastidito anche se sorride.
“Oh! – Nick
sorride raggiante – Le mie bamboline preferite”
L’immagine di Kendrick
si ferma sull’ingresso del salotto, l’attimo dopo
si sentono distintamente le
voci delle due ragazze, un po’ strascicate.
È Leah la prima ad
entrare, mentre “Non sto scherzando, Billie – sta
dicendo, con un risolino
malizioso – è davvero enorme!”
Nell’arena parte qualche
applauso, dei fischi, e Louis Tomlinson che si agita sulla sedia
perché odia queste cose.
Billie entra
nell’inquadratura l’attimo successivo, buttandosi
sul divano in mezzo ad Andy e
Ronnie. Nessuna delle due ha ancora visto il televisore.
“Leah, non può essere enorme
– risponde la bionda, appoggiando
i piedi sul tavolino – Tu non
sei
fidanzata con Harry Styles”
L’arena esplode in
risate sguainate e fischi di apprezzamento, Nick esclama un “Oh!” sorpreso e Harry Styles,
inquadrato
l’attimo dopo, si morde le labbra, arrossisce e guarda nel
suo piatto.
Il boato del pubblico
scuote le due ragazze, che si guardano intorno finché
finalmente non capiscono.
È Billie la prima a notare se stessa nel televisore.
“Porca puttana!”
esclama, balzando in piedi.
“Hai appena imprecato
davanti a tutta la Gran Bretagna, Billie. Dovresti
vergognarti” ridacchia Andy.
“Porca puttana! – ripete
Billie, e lancia un cuscino contro Kendrick, mancandolo – Oh
mio dio, la mamma
di Harry mi ucciderà”
Leah è calmissima,
invece. Si lascia riprendere senza perdere il sorriso, sedendosi
accanto a
Kendrick e poggiandogli la testa sulla spalla.
“Hai semplicemente
elogiato le qualità di suo figlio” borbotta
Ronnie, malizioso.
“No! Io non stavo parlando
del suo – Billie si ferma di scatto, è pur sempre
in diretta nazionale – coso. Parlavo del
suo appartamento! Lui è
ossessionato dalle
case grandi”
Si accascia di nuovo sul
divano, mettendosi entrambe le mani sul volto, disperata.
Nick potrebbe seriamente
piangere dalla contentezza. Adora questo lavoro.
“Nick! – lo chiama Leah,
e Kendrick ritorna sulla fotocamera interna, inquadrando sia lei che se
stesso
– Come vanno le cose?”
“Magnificamente, tesoro
– le risponde, ruotando un po’ per farle vedere la
situazione – Il tuo
fidanzato mi ucciderà, a fine serata”
“Ciao Lou! – Leah alza
la voce, sventolando la mano – Sei bellissimo con quei
capelli!”
Louis Tomlinson stende
le labbra con gli occhi socchiusi, potrebbe quasi arrossire.
“Stranamente sono tutti
belli, gli One Direction – mormora Ronnie, e Kendrick cambia
fotocamera ancora
– Di solito Styles è il pesce fuor
d’acqua”
Billie gli colpisce
forte il braccio. Altre risate.
“Che c’è! – il ragazzo
si lamenta – Il tuo fottuto fidanzato è milionario
e si veste come un barbone,
non è colpa mia!”
Lei lo colpisce ancora,
più forte. Poi sbuffa e gli tira un calcio sul polpaccio:
“Harry non si veste
male – dice, marcando bene le parole –
Solo…non si veste bene, ecco”
“Povero Harry…” mormora
Leah, dispiaciuta, e forse non dovrebbe bere in situazioni come queste.
“Tanto lo sa che lo amo
e che non vedo l’ora di vederlo”
E c’è un boato,
nell’arena, che lei riesce a sentire nettamente anche
attraverso
l'audio indistinto del telefono di Kendrick, come se fosse
lì.
Lo ha appena
ammesso davanti a tutta la Gran Bretagna.
Si sente avvampare
tutta, mentre si copre un’altra volta la faccia, mugolando
qualcosa di
incomprensibile.
“Guardate Harry come
arrossisce!” esclama Nick, contento, e la telecamera inquadra
il ragazzo che a
sua volta si nasconde dietro la spalla di Lou Teasdale, che scoppia a
ridere.
“Va’ a fare il tuo
lavoro, idiota – Kendrick s’inquadra per
l’ultima volta, il sorriso amorevole –
E smettila di importunarmi”
“Ai tuoi ordini, love”
e detto questo, chiude la
videochiamata, più sudato e innamorato.
Succede che
gli One
Direction vincono il premio Best Video e British Single.
Un’ora dopo la fine del
programma, Harry è seduto dietro i sedili
dell’auto a noleggio, mentre
l’autista sta guidando fino all’appartamento di
Nick.
Ha il sorriso stanco,
quello che ha sempre dopo queste situazioni, e le mani ansiose di
toccare un
corpo caldo.
Quando arrivano a
destinazione, lui ringrazia l’uomo al volante, dicendogli che
non ci metterà
molto. Quello annuisce e basta.
L’appartamento è al
decimo piano, la receptionist lo riconosce e lo lascia passare senza
storie,
lui s’immerge nel caldo dell’ascensore e chiude gli
occhi per un istante, con
le dita premute nelle tasche del cappotto pesante.
La porta – l’unica del
pianerottolo – è socchiusa e Harry riesce a
sentire i rumori anche da lì. La
apre lentamente, sentendosi vagamente a disagio, ma è stanco
e vuole solo
tornare a casa.
“Permesso?” dice,
avanzando piano.
Kendrick gli va incontro
quando raggiunge il salotto, con un sorriso dolce: “Harry!
– gli dà una pacca
sulla spalla – Ciao”
“Hey, mh. Mi dispiace
piombare qui all’improvviso ma, ecco…”
non riesce neanche a parlare.
Il sorriso di Kendrick
si allarga, ha già capito. “Billie è in
cucina” lo informa, indicandogli poi il
corridoio.
“Grazie”
Lei è seduta su uno
sgabello, con le gambe incrociate e il suo maglione addosso, che le fa
le
spalle più grosse ma le cosce più piccole. Ha i
capelli legati e il volto
stanco ma contento, che s’illumina di sorpresa – e
di altro, ovvio – quando lo
vede entrare nella stanza.
“Il mio salvatore! –
esclama, alzandosi in piedi e andandogli incontro – Grazie,
non ci speravo più”
Gli stringe la vita,
appoggiando qualche istante la propria guancia contro il suo cappotto.
Lui le
sfiora la schiena sopra il maglione, poi le lascia un bacio piccolo sul
collo.
Salutano Leah – Louis sta
arrivando, si è fermato insieme a Niall per parlare di
calcio con James – e poi Kendrick, che sta
sistemando il
salotto alla bell’è meglio.
“Dov’è il tuo telefono?”
le chiede Harry, in ascensore.
“Credo di averlo
lasciato a casa – risponde Billie, sovrappensiero, poi lo
guarda e sorride –
Perché? Volevi chiamarmi anche tu?”
Lui le prende la mano,
le bacia le nocche e poi “Idiota – ride, smorzando
la situazione – Forza,
andiamo nel mio enorme
appartamento”
Harry si sta
sciacquando
il volto nel bagno privato della loro stanza. Schizza anche lo specchio
dove
poi, alzata la testa, vede Billie, appoggiata allo stipite dietro di
lui, con
le braccia incrociate e l’espressione indecifrabile.
Indugia nel parlare, lui
si ferma ad osservarle le gambe nude.
“Riguardo quel servizio
fotografico…” inizia Billie, e lui alza gli occhi
al cielo nel voltarsi, perché sapeva
che sarebbe andata a finire
lì, la conversazione.
“Te l’ho già detto,
Billie – la interrompe subito – No. È
inutile che cerchi di convincermi. No”
Lei sbuffa e rotea gli
occhi, dandogli le spalle e tornando in camera.
Lui la segue, già
spazientito. “E non fare quella faccia – le dice
– Come se fosse una cosa anormale
che io sia contro a quel
lavoro”
“Quello è il mio
lavoro” precisa Billie, risoluta.
Adesso indossa solo il
suo maglione scuro, che le casca sulle cosce, con le maniche arrotolate
e
qualche macchia di vino. Ha sciolto i capelli.
“Sì, beh, non
m’interessa – sbotta Harry, iniziando a slacciarsi
i bottoni della sua camicia
bianca – Non starò di certo a guardare senza
intervenire”
“Tu dovresti
supportarmi, invece! – esclama Billie, alzando la voce
esasperata – Non puoi
fare queste scenate! Non è corretto”
“Non è corretto?
– ripete lui, allibito – Porca
miseria, Billie! Tu non farai mai
quel servizio fotografico nuda, è chiaro?
Toglietelo dalla testa”
Si libera della camicia
con un gesto nervoso, gettandola per terra per poi passarsi una mano
tra i
capelli e sugli occhi. Il suo petto tatuato si alza e si abbassa ad un
ritmo
intenso.
Billie gli osserva i
tatuaggi delle braccia tese, l’inchiostro che sembra sfumare
con il colore
della sua pelle, la linea accennata dei suoi muscoli, il profilo duro,
la
mascella scolpita, le venature eleganti delle sue mani grandi.
Schiude le labbra, deglutendo.
“Solo…solo tu, vero?” mormora, piano.
Lui alza di scatto la
testa nella sua direzione, guardandola con
un’intensità da farle togliere il
respiro e tremare appena le ginocchia appuntite. L’abatjour
sul comodino rende
il tutto più intimo, privato.
“Cosa?” chiede Harry,
col medesimo dopo.
“Solo tu puoi vedermi
nuda, giusto? – Billie rimane immobile, ma le sue mani hanno
un piccolo spasmo
involontario – Solo tu puoi vedermi senza niente addosso,
come quando facciamo
l’amore”
Harry si tende come un violino,
respirando bruscamente e “Non lo fare, Billie”
l’avverte.
Lei si alza il maglione,
gettandolo per terra, restando solo con gli slip neri davanti a lui,
nuda,
eterea, priva di paure.
Harry emette un suono
quasi disperato.
“Billie…” il suo petto si
fa più pesante come i suoi respiri.
“Solo tu hai il diritto
di toccarmi, adesso – continua lei, facendo un passo avanti
– I miei punti
deboli, quelli che ti piacciono di più”
“Sei una… - Harry chiude
gli occhi di scatto, cercando di trattenersi. Quando li riapre, lei sta
sorridendo compiaciuta – Ti odio”
Lei ridacchia, allunga
una mano. “Non è vero”
Harry la stringe
l’attimo dopo, forse con un po’ troppa foga. La
bacia con disperazione, fa
scontrare i loro denti per poi scendere e morderle una spalla, il
collo. Le
sfiora i fianchi magri, la schiena, il seno piccolo e rotondo.
“Hai ragione – annaspa,
facendo finire entrambi sul letto – Su tutto, intendo
– le sue dita si chiudono
a coppa intorno alla sua pelle sensibile, facendola ansimare un
po’ – Non ti odio,
ti amo. E sì, solo io posso toccarti. Solo io posso
vederti”
E forse un po’ la odia.
Specie quando lo provoca così, senza freni. Quando il suo
lato da manipolatrice
salta fuori d’improvviso. Ma poi Billie si scioglie tra le
sue mani e diventa
docile sotto i suoi baci e tra i suoi mormorii disconnessi, e capisce
che non
c’è paragone. ‘Che magari,
l’amore è anche questo.
È sentirsi così tanto
vicino a qualcuno da smettere di chiedersi quali sono i propri respiri
e i
propri brividi, condividere i lati buoni, quelli cattivi, quelli che
fanno
arrabbiare. E lasciarsi andare al fatto che qualcuno è in
grado di spezzarti
per costruirti più forte, senza necessariamente togliere i
pezzi difettosi.
Harry odia Billie quando
fa così, ma non la cambierebbe per nulla al mondo.