Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: malpensandoti    15/07/2014    3 recensioni
Billie entra nell’inquadratura l’attimo successivo, buttandosi sul divano in mezzo ad Andy e Ronnie. Nessuna delle due ha ancora visto il televisore.
“Leah, non può essere enorme – risponde la bionda, appoggiando i piedi sul tavolino – Tu non sei fidanzata con Harry Styles”
~
Nick Grimshaw presenta i Brit Award 2015, Louis è parecchio irritato, Leah un po' ubriaca e Billie ha intenzione di sparire dalla faccia della terra. Harry, semplicemente, la ama.

Ambientata dopo la fine di 'Plastic Dolls'
Genere: Sentimentale, Slice of life, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Pretty hurts'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
ele
Un paio di cose prima di lasciarvi a questo trip mentale:
  • Questa one shot è ambientata dopo la fine di questa storia. Non è necessario leggerla, però molte cose/relazioni/comportamenti possono non essere compresi, senza una base
  • I Brit Award - anche se penso che li conosciate tutti - sono dei premi musicali britannici che vengono consegnati ogni anno durante una serata in diretta
  • Le battute di Nick Grimshaw con James Corden si riferiscono al fatto che James è stato il conduttore dei Brits per 5 anni di fila. Il loro bacio è questo
  • La risposta di Billie nella conversazione con Leah fa riferimento a questo tweet
Ho cercato di essere il più veritiera possibile, purtroppo le mie conoscenze in campo tecnologico sono davvero ridotte. Ad ogni modo, spero davvero che possiate apprezzare tutto questo casino che sono Billie e Harry, ancora.
Fatemi sapere, e grazie di cuore a tutti.

 


electric feel



I said ooh girl
Shock me like an electric eel
Baby girl
Turn me on with your electric feel





Nick Grimshaw è perfettamente consapevole delle sue espressioni facciali. Lui non è Louis Tomlinson.
Sa che, nel mondo dello showbiz, un semplice sorriso di troppo può scatenare il putiferio, per questo si è allenato duramente durante i due mesi successivi alla chiamata della British Phonographic Industry.
Ha studiato con precisione i suoi sorrisi migliori, la curva delle sue labbra e quella delle sue ciglia, ha ripassato il copione a memoria almeno un centinaio di volte e si è guardato così tanto allo specchio da potersi perfettamente ritrarre, un giorno di questi.
Quindi, anche se in questo momento potrebbe seriamente iniziare a tremare, tutto quello che esce fuori dalla sua bocca è un “Buonasera, Regno Unito” lascivo, perfettamente controllato.
Segue un applauso, qualche fischio di apprezzamento, il suo cuore che potrebbe scoppiare. Lui sorride e basta, come da copione.
I BRIT Award 2015 possono finalmente iniziare.

 

 

 

Kendrick alza il volume della televisione, con gli occhi scintillanti e il sorriso orgoglioso.
Nick inizia subito a fare le sue solite battute, coinvolgendo il pubblico in sala e quello sugli spalti, senza mai cadere sul banale.
L’appartamento che condividono conta 300 metri quadrati nel centro di Londra. È tutto molto etnico e forse un po’ pacchiano, ma Kendrick ormai non chiamerebbe nessun altro posto, “casa”.
Tutto in Nick – sì, quella testa di cazzo col ciuffo improponibile che è nello schermo della tv in questo preciso istante – sa di casa. E lui è schifosamente innamorato che potrebbe scoppiare a piangere dall’orgoglio.
Si sono conosciuti alla festa di compleanno di Harry Styles, lo scorso febbraio. Kendrick è rimasto in contatto con Billie anche dopo lo scandalo ‘Plastic Dolls’. Più che amici, erano dei sopravvissuti, così come con Leah. Non c’era dell’affetto, solo della grande riconoscenza – ripensandoci, Kendrick ha mantenuto i rapporti solo con loro due, cambiando agenzia e appartamento.
Così, quando Billie gli ha telefonato per invitarlo, Kendrick ha risposto che sì, si poteva fare, grazie mille. È arrivato al locale senza portare alcun regalo, ricevendo subito un caloroso abbraccio da parte di Leah. Lui e Nick si sono conosciuti lì, con la musica commerciale nelle orecchie e il bisogno di stare insieme che si sentiva già così.
Nick lo ha cambiato, radicalmente. Gli ha aperto un mondo, e gli ha dato quella speranza che pensava si fosse macchiata di cicatrici indelebili. Quando hanno iniziato a frequentarsi, Kendrick ha instaurato un solido rapporto anche con Billie, compagna di innumerevoli uscite a quattro, e con Leah, sempre esuberante e piena di vita.
Nel salotto regna il caos, perché con la scusa del “Dai, guardiamo i Brits tutti insieme!”, Kendrick ha racimolato quattro dei suoi amici dell’agenzia, tra cui – ovviamente – Billie e Leah, la quale è seduta scompostamente di fianco a lui, euforica.
“Andy, tappati la bocca!” esclama Kendrick verso il suo amico, sdraiato sulle gambe di Ronnie, nell’altro divano blu.
“Non è colpa mia, cazzo! Ronnie non vuole farmi sedere!”
“Non voglio farti sedere sulle mie cazzo di gambe! Cos’hai, cinque anni?”
“Ah, ma piantatela! – sbuffa Leah, ma sta cercando di non ridere – Sembrate dei bambini”
Andy riesce finalmente a raggiungere il bordo vuoto del divano, sistemando le sue lunghe gambe sul tavolino nero e lanciando un’occhiata divertita verso la ragazza: “Non è che se il tuo fidanzato non ti invita ai Brits tu devi prendertela con me”
Leah alza il dito medio nella sua direzione, senza replicare.
“Billie, muoviti – esclama Ronnie, distrattamente – O ti perderai il tuo ragazzo finalmente vestito decentemente”
“Lo hanno già inquadrato?”
Billie Newton – 175 centimetri per 53 chilogrammi – entra in salotto con in mano una bottiglia grande di Heineken, vestita con un semplice maglione pesante – di Harry – e un paio di jeans chiari. Si siede vicino al bracciolo del divano, accanto a Ronnie, con le gambe sopra a quelle dell’amico e i capelli legati alla bell’è meglio.
“Almeno dieci volte – annuisce Andy – Sembra che esista solo Harry Styles in tutta la Gran Bretagna”
“Taci!” lo riprende  Kendrick per l’ennesima volta.
Andy non sta’ zitto fino alla prima esibizione. Che poi è Rihanna e lì , che non parla nessuno.

 

 

 

 

Ancora nessuna risposta.
Harry si gratta la tempia con l’indice, poi tira su col naso e si schiarisce la voce, col rumore della voce di Rihanna che gli trapana il cervello.
Alza un attimo lo sguardo dal proprio telefono – infilato sotto la tovaglia del tavolo perché lui non è maleducato – e intercetta subito gli occhi severi di Paul, seduto davanti a lui alla tavolata rotonda, vestito in giacca e cravatta. Gli sta implicitamente dicendo di mettere via il telefono. Anzi no, lo sta veramente minacciando.
Harry alza il pollice nella sua direzione, mormorando un “Un minuto” che fa sbuffare l’uomo, poi scrive freneticamente l’ennesimo “Dammi un segno che sei ancora viva” e ripone l’iPhone nella tasca dei suoi pantaloni neri.
“Non ti sta tradendo” sente la voce di Lou Teasdale soffiargli nell’orecchio, facendolo leggermente sobbalzare.
Si volta a guardarla, senza capire, e chissà che qualcuno non abbia ripreso la scena e che domani non la spacci per un altro gossip privo di fondamenta. Harry è troppo stressato per pensarci.
La donna indossa un vestito rosa, lungo fino alle ginocchia, in tinta coi suoi capelli platino dalle sfumature viola, acconciati in una treccia elegante.
“Cosa?” le chiede, senza capire.
“Billie – spiega Lou, a bassa voce, scandendo bene affinché lui le legga il labiale – Non ti sta tradendo, vi amate ancora, puoi stare calmo adesso e smettere di fare il bambino offeso perché la tua ragazza non risponde”
Harry non capisce molto, sa solo che quando Rihanna smette di cantare la bolla di applausi e fischi gli risucchia i timpani in modo doloroso, facendolo tentennare.
“Non sono un bambino!” esclama, imbronciato.
Ma si è contraddetto da solo perché Lou inarca le sopracciglia e lo guarda con scetticismo, mormorando un “Seh, certo” prima di iniziare a battere le mani.

 

 

 

 

 

“Qualcuno ha visto il mio telefono?”
Billie ritorna all’ingresso per la terza volta e per la terza volta tasta la giacca di Leah, senza risultati.
“Ragazzi? – richiede quindi, con più insistenza – Il mio telefono. Lo avete visto?”
Kendrick fa zapping coi canali dopo la prima pubblicità dei Brits, e nega col capo con pigrizia. Andy e Ronnie invece guardano i propri, di telefoni, senza premurandosi nemmeno di risponderle.
Resta quindi Leah, che si alza dal divano, storcendo le labbra: “Vuoi che ti chiami così lo senti squillare?” domanda, tirando fuori il proprio iPhone dalla tasca dei suoi jeans neri.
Kendrick abbassa il volume della musica ma non si sente niente lo stesso.
“Non ti preoccupare – dice ancora Leah – Sarà tra le pieghe del divano o l’avrai lasciato a casa. Vino?”
Billie neanche rispondere – non c’è né bisogno – e s’immerge nel corridoio lungo dell’appartamento, sbucando nell’immensa cucina, che ha i mobili dipinti di rosso e un armadio trasparente come dispensa, accanto alla spazzatura differenziata.
Stappano un vino francese stipato in frigo, senza chiedersi se a Nick dispiaccia. Tanto meglio, se così fosse.
“Che fidanzate pessime – ridacchia Leah, due bicchieri dopo – Dovremmo tifare davanti alla tv e invece ci ubriachiamo nella cucina del presentatore”
È appoggiata coi gomiti al bancone di legno chiaro e ha i piedi incrociati. Davanti a lei, Billie tiene il bicchiere di vetro in una mano, mentre con l’altra si dà la spinta necessaria per girare piano sul suo sgabello.
“Io non tifo per quelli! – esclama, indignata – Vuoi scherzare? Ci sono gli Arctic Monkeys contro di loro. Insomma, non c’è proprio paragone”
Ah, se solo ti sentissero le fans…” sospira Leah, con la faccia rammaricata.
“Chiedi a Zayn Malik quanto la cosa può interessarmi” dice Billie, e si riempie il bicchiere un’altra volta, con Leah che intanto scoppia a ridere.

 

 

 

 

A circa metà serata, Nick Grimshaw è meno sudato del previsto. È comunque completamente vestito di nero, quindi nessuno lo noterebbe.
Ha in corpo un’adrenalina pazzesca, simile a quella di Rita Ora dopo aver vinto il premio British Female Solo Artist.
Con il microfono ben saldo nella mano destra, non smette di sorridere neanche un secondo, ben sapendo che questo momento è finalmente arrivato.
Al centro del palco dell’AO2, si lecca le labbra e si guarda intorno, riuscendo a vedere solo un paio di file davanti a lui, prima che tutto cali in un gioco di luci e buio.
“Allora? – mormora, senza riuscire a sentire la sua voce se non amplificata all’inverosimile – Vi state divertendo?”
Ci sono urla e fischi l’attimo dopo, e Nick con la coda dell’occhio intercetta James Corden, seduto nel suo tavolo accanto a sua moglie, mentre goffamente applaude e strilla nella sua direzione.
Il presentatore scoppia a ridere e “Mi dispiace James per averti fregato il posto – dice, inclinando appena la testa – Devi ammettere che sono molto più bello di te, però”
Risate, James che gli fa il dito medio – si può fare? – e Nick che ride, di cuore.
Potrebbe restare su quel palco per sempre.
“Ad ogni modo – continua, lascivo – non ti aspettare un bacio come quello dell’anno scorso. Sai, il mio super sexy fidanzato non ne sarebbe molto contento”
Partono un sacco di applausi, subito dopo il sorriso innamorato di Nick. È un riflesso involontario.
James fa una faccia arrabbiata solo per le telecamere, poi stringe con un braccio sua moglie e fa un altro dito medio verso il palco.
Nick inizia a tastarsi i pantaloni del suo completo, leccandosi le labbra e guardandosi intorno con incertezza. Tira fuori dalla tasca posteriore il suo iPhone e nel microfono mormora un incerto “Secondo voi, posso chiamare il mio super fidanzato sexy?”
E quell'espressione, l’espressione curiosa e un po’ preoccupata, l’ha studiata talmente tanto davanti allo specchio del suo bagno da avere la nausea.
“Ehm, regia? – richiede, sovrastando i fischi di approvazione da parte del pubblico – Una piccola telefonata? Cinque minuti?”
Fa finta di dare un’occhiata dietro le telecamere, poi annuisce brevemente e “D’accordo, spero che non vi dispiaccia, mh? Alex Turner? Ed Sheeran? Ellie? Vi dispiace?”
Si siede sul primo scalino del palco, che dà al corridoio di tavoli davanti a lui. È una cosa assolutamente premeditata questa, e a dimostrazione di ciò è l’iPhone collegato ai maxischermi dell’arena. L’ha suggerita James Corden, si vede che c’è il suo zampino.
Parte la videochiamata con “BABYBOY”, e il rumore è subito amplificato dalle casse.
Per un attimo, ha quasi paura che Kendrick non gli risponda – che non lo stia guardando, che stia facendo altro – ma poi l’attimo dopo è il suono di avvio quello che si sente, seguito a ruota da un “Ma che cazzo stai facendo?”
Scoppiano tutti a ridere, mentre il volto ingrandito e sgranato di Kendrick compare sui maxischermi alle spalle di Nick, che potrebbe davvero mettersi a piangere se non fosse che lui, le emozioni, le sa gestire.
“Buonasera anche a te” mormora, senza staccare gli occhi dal suo telefono.
“No, davvero Nick, questa cosa è fottutamente imbarazzante – ci sono altre risate, e il video che ogni tanto si inceppa – Andy cazzo, cambia! Non starò davanti alla televisione a vedere la mia faccia”
“Andy?” Nick aggrotta le sopracciglia.
“Ciao Nick!” si sente di sottofondo e l’uomo capisce.
“Ah, Andy! – esclama – Vedo che ti sei dato da fare questa sera, Kendrick”
Si alza in piedi, tornando al centro del palco, senza smettere di guardare il suo super sexy fidanzato.
“Oh, andiamo! – si lamenta Kendrick, con il volto che sembra più lungo e magro – Non farmi passare per il fidanzato menefreghista! Sono a casa a vedere il tuo fantastico fondoschiena in televisione, sono solo in compagnia”
Deve aver attivato la fotocamera esterna, perché l’attimo dopo i maxischermi inquadrano il loro appartamento – casa – e Andy e Ronnie, stravaccati entrambi sul divano grigio.
“Vedi? – si sente Kendrick dire, mentre sposta l’inquadratura sulla televisione muta – E poi questi due sono i modelli più etero del mondo, non c’è da preoccuparsi”
Altre risate più basse, “Siete solo voi?” chiede Nick, con una punta di orgoglio.
“No, ci sono anche…Leah! Billie! Venite qui!
Il secondo maxischermo inquadra quindi Harry Styles, che cerca di non sorridere – e non si capisce che sfumatura abbia – e Louis Tomlinson, che invece è palesemente infastidito anche se sorride.
Oh! – Nick sorride raggiante – Le mie bamboline preferite”
L’immagine di Kendrick si ferma sull’ingresso del salotto, l’attimo dopo si sentono distintamente le voci delle due ragazze, un po’ strascicate.
È Leah la prima ad entrare, mentre “Non sto scherzando, Billie – sta dicendo, con un risolino malizioso – è davvero enorme!”
Nell’arena parte qualche applauso, dei fischi, e Louis Tomlinson che si agita sulla sedia perché odia queste cose.
Billie entra nell’inquadratura l’attimo successivo, buttandosi sul divano in mezzo ad Andy e Ronnie. Nessuna delle due ha ancora visto il televisore.
“Leah, non può essere enorme – risponde la bionda, appoggiando i piedi sul tavolino – Tu non sei fidanzata con Harry Styles”
L’arena esplode in risate sguainate e fischi di apprezzamento, Nick esclama un “Oh!” sorpreso e Harry Styles, inquadrato l’attimo dopo, si morde le labbra, arrossisce e guarda nel suo piatto.
Il boato del pubblico scuote le due ragazze, che si guardano intorno finché finalmente non capiscono. È Billie la prima a notare se stessa nel televisore.
“Porca puttana!” esclama, balzando in piedi.
“Hai appena imprecato davanti a tutta la Gran Bretagna, Billie. Dovresti vergognarti” ridacchia Andy.
“Porca puttana! – ripete Billie, e lancia un cuscino contro Kendrick, mancandolo – Oh mio dio, la mamma di Harry mi ucciderà”
Leah è calmissima, invece. Si lascia riprendere senza perdere il sorriso, sedendosi accanto a Kendrick e poggiandogli la testa sulla spalla.
“Hai semplicemente elogiato le qualità di suo figlio” borbotta Ronnie, malizioso.
“No! Io non stavo parlando del suo – Billie si ferma di scatto, è pur sempre in diretta nazionalecoso. Parlavo del suo appartamento! Lui è ossessionato dalle case grandi”
Si accascia di nuovo sul divano, mettendosi entrambe le mani sul volto, disperata.
Nick potrebbe seriamente piangere dalla contentezza. Adora questo lavoro.
“Nick! – lo chiama Leah, e Kendrick ritorna sulla fotocamera interna, inquadrando sia lei che se stesso – Come vanno le cose?”
“Magnificamente, tesoro – le risponde, ruotando un po’ per farle vedere la situazione – Il tuo fidanzato mi ucciderà, a fine serata”
“Ciao Lou! – Leah alza la voce, sventolando la mano – Sei bellissimo con quei capelli!”
Louis Tomlinson stende le labbra con gli occhi socchiusi, potrebbe quasi arrossire.
“Stranamente sono tutti belli, gli One Direction – mormora Ronnie, e Kendrick cambia fotocamera ancora – Di solito Styles è il pesce fuor d’acqua”
Billie gli colpisce forte il braccio. Altre risate.
“Che c’è! – il ragazzo si lamenta – Il tuo fottuto fidanzato è milionario e si veste come un barbone, non è colpa mia!”
Lei lo colpisce ancora, più forte. Poi sbuffa e gli tira un calcio sul polpaccio: “Harry non si veste male – dice, marcando bene le parole – Solo…non si veste bene, ecco”
“Povero Harry…” mormora Leah, dispiaciuta, e forse non dovrebbe bere in situazioni come queste.
“Tanto lo sa che lo amo e che non vedo l’ora di vederlo”
E c’è un boato, nell’arena, che lei riesce a sentire nettamente anche attraverso l'audio indistinto del telefono di Kendrick, come se fosse lì. Lo ha appena ammesso davanti a tutta la Gran Bretagna.
Si sente avvampare tutta, mentre si copre un’altra volta la faccia, mugolando qualcosa di incomprensibile.  
“Guardate Harry come arrossisce!” esclama Nick, contento, e la telecamera inquadra il ragazzo che a sua volta si nasconde dietro la spalla di Lou Teasdale, che scoppia a ridere.
“Va’ a fare il tuo lavoro, idiota – Kendrick s’inquadra per l’ultima volta, il sorriso amorevole – E smettila di importunarmi”
“Ai tuoi ordini, love” e detto questo, chiude la videochiamata, più sudato e innamorato.

 

 

 

 

Succede che gli One Direction vincono il premio Best Video e British Single.
Un’ora dopo la fine del programma, Harry è seduto dietro i sedili dell’auto a noleggio, mentre l’autista sta guidando fino all’appartamento di Nick.
Ha il sorriso stanco, quello che ha sempre dopo queste situazioni, e le mani ansiose di toccare un corpo caldo.
Quando arrivano a destinazione, lui ringrazia l’uomo al volante, dicendogli che non ci metterà molto. Quello annuisce e basta.
L’appartamento è al decimo piano, la receptionist lo riconosce e lo lascia passare senza storie, lui s’immerge nel caldo dell’ascensore e chiude gli occhi per un istante, con le dita premute nelle tasche del cappotto pesante.
La porta – l’unica del pianerottolo – è socchiusa e Harry riesce a sentire i rumori anche da lì. La apre lentamente, sentendosi vagamente a disagio, ma è stanco e vuole solo tornare a casa.
“Permesso?” dice, avanzando piano.
Kendrick gli va incontro quando raggiunge il salotto, con un sorriso dolce: “Harry! – gli dà una pacca sulla spalla – Ciao”
“Hey, mh. Mi dispiace piombare qui all’improvviso ma, ecco…” non riesce neanche a parlare.
Il sorriso di Kendrick si allarga, ha già capito. “Billie è in cucina” lo informa, indicandogli poi il corridoio.
“Grazie”
Lei è seduta su uno sgabello, con le gambe incrociate e il suo maglione addosso, che le fa le spalle più grosse ma le cosce più piccole. Ha i capelli legati e il volto stanco ma contento, che s’illumina di sorpresa – e di altro, ovvio – quando lo vede entrare nella stanza.
“Il mio salvatore! – esclama, alzandosi in piedi e andandogli incontro – Grazie, non ci speravo più”
Gli stringe la vita, appoggiando qualche istante la propria guancia contro il suo cappotto. Lui le sfiora la schiena sopra il maglione, poi le lascia un bacio piccolo sul collo.
Salutano Leah – Louis sta arrivando, si è fermato insieme a Niall per parlare di calcio con James – e poi Kendrick, che sta sistemando il salotto alla bell’è meglio.
“Dov’è il tuo telefono?” le chiede Harry, in ascensore.
“Credo di averlo lasciato a casa – risponde Billie, sovrappensiero, poi lo guarda e sorride – Perché? Volevi chiamarmi anche tu?”
Lui le prende la mano, le bacia le nocche e poi “Idiota – ride, smorzando la situazione – Forza, andiamo nel mio enorme appartamento”

 

 

 

 

Harry si sta sciacquando il volto nel bagno privato della loro stanza. Schizza anche lo specchio dove poi, alzata la testa, vede Billie, appoggiata allo stipite dietro di lui, con le braccia incrociate e l’espressione indecifrabile.
Indugia nel parlare, lui si ferma ad osservarle le gambe nude.
“Riguardo quel servizio fotografico…” inizia Billie, e lui alza gli occhi al cielo nel voltarsi, perché sapeva che sarebbe andata a finire lì, la conversazione.
“Te l’ho già detto, Billie – la interrompe subito – No. È inutile che cerchi di convincermi. No”
Lei sbuffa e rotea gli occhi, dandogli le spalle e tornando in camera.
Lui la segue, già spazientito. “E non fare quella faccia – le dice – Come se fosse una cosa anormale che io sia contro a quel lavoro”
“Quello è il mio lavoro” precisa Billie, risoluta.
Adesso indossa solo il suo maglione scuro, che le casca sulle cosce, con le maniche arrotolate e qualche macchia di vino. Ha sciolto i capelli.
“Sì, beh, non m’interessa – sbotta Harry, iniziando a slacciarsi i bottoni della sua camicia bianca – Non starò di certo a guardare senza intervenire”
“Tu dovresti supportarmi, invece! – esclama Billie, alzando la voce esasperata – Non puoi fare queste scenate! Non è corretto”
“Non è corretto? – ripete lui, allibito – Porca miseria, Billie! Tu non farai mai quel servizio fotografico nuda, è chiaro? Toglietelo dalla testa”
Si libera della camicia con un gesto nervoso, gettandola per terra per poi passarsi una mano tra i capelli e sugli occhi. Il suo petto tatuato si alza e si abbassa ad un ritmo intenso.
Billie gli osserva i tatuaggi delle braccia tese, l’inchiostro che sembra sfumare con il colore della sua pelle, la linea accennata dei suoi muscoli, il profilo duro, la mascella scolpita, le venature eleganti delle sue mani grandi.
Schiude le labbra, deglutendo. “Solo…solo tu, vero?” mormora, piano.
Lui alza di scatto la testa nella sua direzione, guardandola con un’intensità da farle togliere il respiro e tremare appena le ginocchia appuntite. L’abatjour sul comodino rende il tutto più intimo, privato.
“Cosa?” chiede Harry, col medesimo dopo.
“Solo tu puoi vedermi nuda, giusto? – Billie rimane immobile, ma le sue mani hanno un piccolo spasmo involontario – Solo tu puoi vedermi senza niente addosso, come quando facciamo l’amore”
Harry si tende come un violino, respirando bruscamente e “Non lo fare, Billie” l’avverte.
Lei si alza il maglione, gettandolo per terra, restando solo con gli slip neri davanti a lui, nuda, eterea, priva di paure.
Harry emette un suono quasi disperato.
“Billie…” il suo petto si fa più pesante come i suoi respiri.
“Solo tu hai il diritto di toccarmi, adesso – continua lei, facendo un passo avanti – I miei punti deboli, quelli che ti piacciono di più”
“Sei una… - Harry chiude gli occhi di scatto, cercando di trattenersi. Quando li riapre, lei sta sorridendo compiaciuta – Ti odio”
Lei ridacchia, allunga una mano. “Non è vero”
Harry la stringe l’attimo dopo, forse con un po’ troppa foga. La bacia con disperazione, fa scontrare i loro denti per poi scendere e morderle una spalla, il collo. Le sfiora i fianchi magri, la schiena, il seno piccolo e rotondo.
“Hai ragione – annaspa, facendo finire entrambi sul letto – Su tutto, intendo – le sue dita si chiudono a coppa intorno alla sua pelle sensibile, facendola ansimare un po’ – Non ti odio, ti amo. E sì, solo io posso toccarti. Solo io posso vederti”
E forse un po’ la odia. Specie quando lo provoca così, senza freni. Quando il suo lato da manipolatrice salta fuori d’improvviso. Ma poi Billie si scioglie tra le sue mani e diventa docile sotto i suoi baci e tra i suoi mormorii disconnessi, e capisce che non c’è paragone. ‘Che magari, l’amore è anche questo.
È sentirsi così tanto vicino a qualcuno da smettere di chiedersi quali sono i propri respiri e i propri brividi, condividere i lati buoni, quelli cattivi, quelli che fanno arrabbiare. E lasciarsi andare al fatto che qualcuno è in grado di spezzarti per costruirti più forte, senza necessariamente togliere i pezzi difettosi.
Harry odia Billie quando fa così, ma non la cambierebbe per nulla al mondo.




  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: malpensandoti