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Autore: FreddiePie    15/07/2014    7 recensioni
Tutto è terminato con due isole distrutte, ma quale miglior inizio se non dopo una fine?
Deciso ad abbandonare ogni vecchia regola e deciso a dare un taglio netto col passato, cosa si inventerà Chris McLean per vincere il tanto desiderato Oscard?
Scoprilo seguendo la mia nuova fanfiction Total Drama: seasons.
Genere: Comico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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«Secondo te... cos'ha in mente Chris?» Chiese una ragazza un po' preoccupata alla sua vicina di posto.

«Spero ci stia portando a fare shopping!» Ridacchiò Lindsay contenta.

«Ehm.. sì…» 

«Lasciala perdere. Tu dalle ragione e lei sarà contenta.» Si intromise LeShawna; seduta proprio nei posti davanti insieme ad Harold «Sei una dell'ultima serie? Samey giusto?»

«In realtà è Sammy...» Rispose timidamente.

«Beh, piacere! Io sono LeShawna e questo stuzzicadenti è Harold.»

«Oh, ma vi conosco! Prima di fare il provino per l'isola di Pahkitew ero una fan accanita di A tutto reality!»

«Spero meno accanita di quell'altra pazzoide lì.» Disse LeSawna indicando Sierra seduta qualche fila più avanti.

«Oh no, non come lei! Ero più una di quelle fans che si limita a guardare la serie in tv e basta.»

«Buon per te!»

«E per noi.» Commentò Harold. «Ci mancava solo un'altra pazza ad a tutto reality.»

 

D'un un tratto il pullman si fermò di colpo; tutti i concorrenti schiacciarono la faccia sul vetro per vedere cosa fosse successo. 
Si ritrovarono in mezzo ad un deserto, soli. Tutt'intorno a loro non vi era niente; né case o vegetazione, soltanto sabbia e rocce. 

 

«Chef che diavolo è successo?!» Domandò Courtney alzandosi ed andandogli incontro. «Perché siamo fermi?!»

«Chiudi quella boccaccia ragazzina. Siamo a secco.» Disse Chef. «Quell'idiota di Chris come sempre non ha pensato al budget per la benzina!»

«E cosa si fa ora?» Chiese Bridgette preoccupata.

«Alzate quelle chiappe dai sedili, si cammina!» Urlò Chef. 

 

Chi incerto, chi preoccupato scesero tutti dal pullman. Si ritrovarono catapultati in un vento caldo, soffocante; che crollò addosso ai ragazzi, rubando loro il respiro.

«Non c'è uno schifo di niente, Chef!» Disse Noah guardandosi intorno. «E siamo sotto al sole.»

«Non è un mio problema femminuccia!»

«E' la Death Valley?» Domandò Cameron sistemandosi meglio gli occhiali. «Cosa ci facciamo in California?!»  

Dakota spaventava controllava le tacche sul cellulare. «Valle della morte un cavolo, non c'è campo!» 

«Possiamo almeno sapere per quanto dovremo camminare?» Chiese Alejandro inutilmente; Chef era era già partito in quarta lasciandoli tutti indietro.

«Stiamo scherzando vero?!» Si lamento Amy.

«Non preoccuparti, se ti stanchi non esiterò a portarti in braccio.» Le disse Alejandro avvicinandosi e stringendole la mano. «Mi sacrificherei ogni giorno per te.»

Amy arrossì per l'imbarazzo. «Oh, come sei dolce!» 

«Qualcuno mi fermi il vomito.» Commentò Heather da lontano.

 

I ragazzi continuarono a camminare e a camminare, finché il sole di mezzogiorno non fu alto nel cielo e gli avvoltoi non volavano in cerchio sulle loro teste.

 

«Scott, Scott!» Chiamò ad un tratto Courtney raggiungendolo. «Hey, come va?» 

«Ciao Courtney.» Le rispose secco Scott affrettando il passo. 

«Sei ancora arrabbiato con me?»

Scott non le rispose, si limitò a camminare tenendo lo sguardo fisso in un punto.

 

«Hey Chef! Non c'è un confessionale o qualcosa di simile in questo schifo?» Urlò Courtney.

«Arrangiati!» Rispose Chef.

La ragazza prese da parte un cameraman e si allontanò dagli altri.

 

Courtney, confessionale 1.

-Ok, Scott? Mi fa arrabbiare! 

 Sento di dover assolutamente chiarire con lui… ma come faccio se non mi considera nemmeno?

 Va bene, aspetterò che sia lui a parlarmi! Sperando però, che prima o poi lo faccia…-

 

Scott, confessionale 1.

-Non sono arrabbiato ancora con Courtney per la storia della coda, ci sono semplicemente rimasto male… ecco tutto.

 Poi ho visto come guardava Duncan sul pullman, non sono nato ieri! 

 Sembrava mia zia Aisha quando guarda il sedere di nonno sul trattore. Lei gli dà una mano a salire ed intanto lo palpeggia. Nonno Jim però non sembra accorgersene… lo farà di proposito?-

 

Passarono le ore, ma all'orizzonte non si vedeva ancora nulla. 

Mike si fermò a riprendere fiato appoggiandosi alla spalla di Zoey. «Moriremo qui, giusto?»

«Sei stanco? Vuoi riposarti cinque minuti?» Chiese la ragazza.

«No, vorrei solo un po' d'acqua...»

«Non ti preoccupare, secondo me siamo quasi arrivati.» Disse Zoey baciandolo sulla guancia. «Resisti ancora un po'.»

 

«Fermi, fermi!» Urlò una voce da dietro. 

Trent agitava un braccio per farsi notare mentre con l'altro reggeva Sky, svenuta. «Ha avuto un'insolazione. Presto, ci serve dell'acqua!»

«Non l'abbiamo.» Disse Cameron sentendole il polso. «Dobbiamo trovare un posto fresco!»

«E dove genio? Non c'è nulla!» Commentò Heather.

«Oh, oh, io lo so!» 

I ragazzi si girarono fiduciosi verso la ragazza che aveva appena parlato, perdendo però subito la speranza non appena videro Izzy nell'intento di mangiare un legnetto. 

«Una volta, quando mi sono persa nel deserto, abbiamo ucciso uno dei nostri cammelli e ci siamo nascosti dentro il suo cadavere!» 

«Scherza vero?» Domandò Sam preoccupato.  

Geoff gli diede una pacca sulla spalla. «Magari scherzasse, amico.»

«Aspettate ragazzi, dove sono gli altri?» Chiese Duncan guardandosi intorno. 

 

Chef, Topher, Cody, Sierra, Dawn, Lindsay e Ann Maria erano scomparsi. 

I concorrenti rimasti si sentirono persi ed abbandonati al proprio destino.

«Qualcuno ci verrà a salvare, vero?» Balbettò Sammy.

«Ovvio, non possono lasciarci morire!» Disse Courtney convinta.

Heather rise isterica. «Poveri illusi. Non avete imparato nulla da questa serie? Più qualcuno si fa male, più Chris gode. Anzi, secondo me ci sta guardando proprio adesso.»
Alzò lo sguardo al cielo ed iniziò ad urlare. «Chris, so che mi senti! Vieni subito a prenderci!» 

Nulla.

«Chris, razza d'idiota!» Disse lanciando sassi in aria. «Oh, al diavolo!»

 

Non aveva senso continuare a camminare senza una meta precisa; sarebbero rimasti fermi dov'erano, sotto al sole, sperando nell'arrivo dei soccorsi. 

I minuti diventarono ore, il giorno diventò notte e i concorrenti si sentirono sempre più spacciati.

«Va meglio Sky?» Le chiese Owen aiutandola ad alzarsi.

«Mi sento tanto debole…»

Trent si mise una mano in tasca ed estrasse un pacchetto di gomme da masticare. «Vuoi l'ultima? Forse un po' di zuccheri ti possono aiutare.»

«Grazie, anche se mi aiuterebbe di più una caraffa d'acqua frizzante…»

 

Ad un tratto Leonard, che era sempre rimasto seduto a terra, si alzò in piedi euforico. «Ragazzi, so come farci trovare!»

«Chissà perché, sono sicura che sarà una cavolata.» Commentò Amy annoiata.

«No, no sentite!» 

Estrasse una bacchetta da una manica della tunica e disse: «Expecto Patronum!» ma non successe nulla.

«Di solito funziona… Ci dev'essere una magia di protezione qua in giro.»

«Ma quell'incantesimo non serviva solo per cacciare i dissennatori?» Chiese Sam.

«No, serve anche per mandare messaggi.» Disse Heather con gran sorpresa di tutti.

«Tu sai di cosa stanno parlando?» Le domandò Alejandro inarcando un sopracciglio. 

«Harry Potter! Ma dai, non l'avete mai visto? Eppure lo conoscono tutti…» Cercò di giustificarsi Heather. 

Improvvisamente si ritrovò accerchiata da Leonard, Harold e Sam. «Wow sei una potterhead!?»

«Non me lo sarei mai aspettato da te, Heather! Per caso ti piacciono anche i film della Marvel?»

«Qual'è secondo te il libro più bello? Io ho adorato il terzo, anche se l'ultimo mi ha commosso.»

 

Heather, confessionale 1.

-Chiariamo una cosa fin da subito, a me NON piace Harry Potter! Insomma, è così da sfigati! 

 Io sono popolare!

 Cosa c'è di bello in un maghetto che frequenta una scuola di magia?! Nulla!

 Ok, va bene… forse mi piace un po' Harry Potter ma vi posso assicurare che è l'unica cosa da sfigati che amo! Ehm, no, no… non ho veramente detto che amo, avete sentito male!

 Ridammi immediatamente la cassetta! Torna subito qui, cretino di un cameraman! 

 

«Ragazzi, ma siete qua.» Disse improvvisamente una voce.

«Topher?!?» Esclamò sorpresa Amy. «Dov'eravate?!? Ma sopratutto, perché mi sembri così ben riposato?»

«Io e gli altri siamo arrivati in hotel. Ci siamo fatti una dormita, abbiamo mangiato, fatto una sauna e poi siamo venuti a cercarvi.»

Sky, con l'aiuto di Trent, si tirò su. «Mi state prendendo in giro? Sono quasi morta!»

 

Poco dopo arrivò un elicottero a prenderli. 

Il viaggio durò pochissimo, appena dieci minuti. Dal finestrino, ammirarono il paesaggio cambiare da una spenta valle della morte, in una città piena di vita e di luci. 

Le strade brulicavano di persone, locali, insegne luminose, jet privati che atterravano da tutte le parti ed imponenti edifici che sfidavano il cielo notturno. 

Geoff trattenne il respiro. «Las..»

«..Vegas.» Terminò Duncan.






 

COMMENTO ICANANAS:

Mmm… in questo capitolo se ci pensate bene non ho detto praticamente nulla… sto andando un po' lenta con la trama.

Vi prometto che il prossimo sarà più veloce! Parola di scout ;)

E ricordate, 1 recensione = 1 euro per la salvaguardia degli opossum viziati.

   
 
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