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Autore: MaddyFiam    15/07/2014    0 recensioni
“mi dispiace.. so di dirlo spesso ma stavolta ho esagerato. Mi dispiace averti fatto piangere e soprattutto mi dispiace di averti ferito.. sei la mia unica amica ed io non dovevo perderti eppure l’ho fatto. Mi sento perso senza di te, non sopporto quando mi eviti o ignori la mia presenza, quando a cena o a pranzo non tocchi cibo perché io sono seduto al tuo stesso tavolo e soprattutto odio vederti piangere per me”
Non sapevo cosa dire, mi limitai a continuare a mangiare il mio toast, anche se il mio stomaco si era chiuso.
“ a me dispiace” iniziai, lasciando mezzo toast nel piatto “mi dispiace di essermi innamorata di te”
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ero appena uscita dalla doccia. Avevo raccolto i capelli in uno chignon alto e indossato il mio vestitino più carino, bianco con i fiorellini colorati, un paio di ballerine rosse e scesi al piano di sotto.
Giada era seduta in cucina persa nei suoi pensieri. Mi avvicinai a lei e le diedi un bacio sulla fronte
“ciao” mi disse distrattamente
“va tutto bene?”
“si” rispose poco convinta
“hmm stai pensando ad una persona di cui il nome inizia per M?”
“forse”
“ne parliamo?”
“mi ha mollato come una stupida, ed io qua a piangermi addosso perché penso tipo forse è colpa mia, sarei dovuta essere più.. o meno..”
“Giada ascoltami” dissi prendendola per le spalle “non è colpa tua. Tu sei la persona più ragionevole, buona e socievole che io conosca e se lui ti ha lasciato vuol dire che non sa cosa significhi avere accanto una persona pazzesca come te”
“grazie cucciola, e grazie per avermi ospitato qui”
“ma che scherzi?” l’abbracciai “ora, dato che Jess è quasi pronta, ti va un bel giretto in centro? Louis mi ha lasciato le chiavi della Mini” dissi mostrandole le chiavi di Louis
“eccomi” disse Jes entrando in cucina
“bellezza!” dissi guardandola “si va?” chiesi alle mie amiche che annuirono e armate di borsa, contanti e carte di credito uscimmo di casa.
 
Rientrate a casa con pacchi dei vari out-let, ci mettemmo a cucinare per la cena, i ragazzi sarebbero tornati a momenti e poi non saremo riuscite a preparare con Harry e Niall che venivano a stuzzicare qualcosa.
“ciao” entrarono i ragazzi e si buttarono sul divano
“ehy” li salutammo noi dall’altra parte della stanza
“stanchi?” chiese Jessica
“parecchio, ed anche affamati.. cos’è questo profumino?” disse Niall posando la sua chitarra e avvicinandosi ai fornelli.
“sta buono Horan” gli intimai “è quasi pronto”
“ok, apparecchio” disse prendendo le stoviglie
Ci sedemmo a cena e la serata fu abbastanza divertente. Mentre Jessica e Liam lavavano i piatti e ‘socializzavano’ Giada ed io spettegolavamo su di loro e partirono i primi pronostici
“sono carini insieme” dissi osservandoli
“sii” squittì Giada per poi ridere come una pazza “peccato abbia già la fidanzata” osservò la mia amica
“già.. peccato, invece te? Ho visto che chiacchieri spesso con Styles”
“ma anche no” rise, lo faceva spesso dopo aver detto una bugia, come se in quel modo respingesse le bugie
“ah-ah ti piace” dissi ridendo. Mi coprì la bocca con la mano come quando eravamo piccole e non voleva che la verità si sapesse in giro. “non c’è niente di male sai?”
“no è vero, ma sono single da poco, e poi chi ti dice che non mi piace solo guardare?” rise arrossendo
“Giada, Giada, Giada” sorrisi “te lo ripeto che c’è di male?”
“hai ragione, non c’è niente di male.. ma io tra qualche giorno, settimana o checchessia io tornerò in Italia, lui è un cantante a livello mondiale, che può nascere da tutto ciò?”
“beh.. secondo me.. dato che sei tornata single, ora dovresti darti alla pazza gioia, cioè sei praticamente libera da ogni vincolo, riporta in vita la tua amica l’ha sotto!”  Giada scoppiò a ridere
“tu sei fuori, ma hai anche ragione e lo sai mi costa ammetterlo”
 
“Domani partiamo per un concerto” mi disse Louis dopo aver fatto l’amore quella notte, ero abbracciata a lui che continuava a darmi baci sulla fronte
“dove?”
“in un posto dell’Inghilterra del nord, ora non ricordo il paese preciso”
“e quanto starete li?”
“un paio di giorni”
“mi manchi già” dissi abbracciandolo
“già anche tu” sorrise e alzandosi su un gomito mi posò un bacio sulle labbra
 
Il mattino seguente non trovai Louis di fianco a me, sul comò in un vassoio con toast alla nutella, un bicchiere colmo di succo di frutta e un semplice fiore rosa c’era un biglietto.
‘Non ti ho svegliato. Siamo partiti, mi manchi già. Louis xx’
Mi ributtai a letto, avrei voluto salutarlo, perché non mi aveva svegliato. Lasciai perdere e mi misi a sedere, mangiai i toast e bevvi il succo poi riportai il vassoio vuoto al piano di sotto per poi tornare di sopra, entrare in camera e saltare sul letto dove Giada e Jess stavano dormendo
“suuu, sveglia”
“fottiti Maddy” disse Jessica
“abbiamo casa tutta per noi, su dai alzatevi dormiglione”
“se mi alzo smetti di saltare sul letto? Mi stai facendo venire il mal di mare” disse Giada
“ok” sorrisi e scesi dal letto, le ragazze si alzarono e afferrando i loro cuscini me li sbatterono addosso
“cosi impari stronzetta!” Giada rise, e senza aspettare il contrattacco corse al piano di sotto seguita da Jessica, le raggiunsi dopo aver curiosato in camera di Louis e trovando una pistola ad acqua, che caricai pronta per l’uso, stavano facendo colazione quando le spruzzai e ci rimasero di sasso.
“hai voluto la guerra?” Jessica mi lanciò la sfida “guerra sia allora bella donzella”
“ok, fatti sotto!” passammo la giornata a farci scherzi e dispetti finchè nel pomeriggio eravamo talmente stanche che decidemmo in una tregua.
“che si fa stasera?” chiese Giada
“potremo.. che so uscire?” suggerii
“dove?”
“negli ultimi due mesi sono andata spesso al Funky Buddha con Liam e i ragazzi.. potremo farci un salto, il bodyguard mi conosce.. credo”  
“si dai” ci incitò Jessica
“allora è deciso!”
 
Eravamo pronte per uscire, avevo ricevuto un solo messaggio da parte di Louis nel quale mi diceva quello che stavano facendo, dove e come. Risposi con le stesse informazioni e poi il silenzio stampa da entrambi.
La serata con le ragazze trascorse tranquilla ma divertente.
Il giorno dopo avevamo deciso di visitare Londra a partire da Buckingham Palace.
“un giorno abiterà qui!” disse Giada sognando “con il mio Harry, il Principe Harry” disse ridendo
“oh anch’io vorrei tanto sposarmi qui, e poi salutare la folla da quel balcone proprio come William e Kate. “ sognai anch’io
“magari” disse Jessica
“sembriamo tre disperate!” esclamai infine “andiamo da qualche altra parte”
Spostandoci per le vie brulicanti di turisti andammo a finire sul lungo fiume del Tamigi
“ho un idea!” urlò Giada “andiamo sulla ruota panoramica”
“la London Eyes” sorrisi
“si vi prego” continuò gioiosa come una bambina
“ok, accontentiamo la fanciulla” disse Jessica prendendola in giro.
Dopo una lunga fila entrammo in una capsula e iniziammo a salire “sapete forse non ve l’ho mai detto, ma soffro per un quarto di vertigini” dissi tenendomi stretta alla ringhiera interna
“stai tranquilla e respira” disse Jess tenendomi un mano sulla spalla “inspira ed espira, semplice no?”
“si.. semplice a dirsi” dissi cercando di calmarmi e respirando esattamente come Jess mi aveva detto finalmente il giro si completò e noi fummo fuori, baciai il suolo con il pensiero.
“bene, ora che si fa?”
“Ora decido io!”  disse Jess “Magazzini Harrods”
Dopo una giornata da turiste rientrammo a casa stanchissime, talmente tanto che decidemmo di farci portare una pizza anziché cucinare noi.
 
Il mattino dopo mi ritrovai sul pavimento del salotto con la mano di Giada sulla testa e Jessica sul divano.
“ehy” le chiamai “che cavolo abbiamo fatto ieri?”
“ci siamo scolate tre casse di birra!” disse Jess stiracchiandosi, mentre Giada non dava nessun segno di vita, poi si mosse per strofinarsi il naso.
“che ore sono Jess?”
“le dieci credo..” controllò il cellulare “si le dieci”
“ah ok..” Ok? Ok? Mi alzai di botto e controllai anch’io l’ora, era tardi e i ragazzi sarebbero arrivati a momenti, il salotto era talmente in disordine che avrei dovuto chiamare un’impresa di pulizie per rimetterlo a posto “ragazze alzatevi e muovete il culo, è tardi e se i ragazzi rientrano ci beccano in questo stato”
“sono d’accordo” disse una voce fuori campo, alzai lo sguardò e vidi Niall seduto alla penisola con un biscotto in mano “buongiorno!” sorrise
“merda” sentii Jessica imprecare
“Niall.. ciao”
“siete sconvolte” rise “tranquille.. i ragazzi non sono ancora rientrati.. ma lo faranno presto.. detto tra noi.. io metterei a posto tipo..” controllo il suo orologio e sorridendo tornò a guardarci “ora”  non avevo mai fatto un casino del genere, piccoli pezzi di ricordi mi tornarono in mente, Giada ed io che cantavamo in piedi sul divano, Jes che si scolava una bottiglia di birra senza mai staccarsi e noi che la incitavamo. Eravamo veramente sconvolte quel mattino ma in tempo record avevamo sistemato la stanza.
Stanche infine ci buttammo sul divano. “non voglio più sentire parlare di birra”
“non sei l’unica”
“mi spiegate che ci fanno quei vestiti sulla mensola dei trofei?” chiese Niall e noi ragazze ci voltammo a guardarli “ma soprattutto.. di chi sono?” piegai la testa di lato e il ricordo della sera prima affollò la mia mente. Jessica aveva quei vestiti in mano, non sapevamo però dove li avesse presi, so solo che d’un tratto se li era ritrovati in mano e noi ci avevamo giocato e lanciato addosso finche non erano finiti lassù
“e un'altra cosa.. la cucina era un vero campo di battaglia quando sono rientrato” rise “ho sistemato io.. poi parlano di noi ragazzi.. ve la siete spassata in questi giorni eh?”
“beccate” Niall sorrise ci fece una smorfia ed uscì dalla stanza
 
I ragazzi rientrarono poco più tardi. Louis aveva uno strano sguardo glielo si poteva leggere in faccia che aveva avuto una brutta giornata. Non si fermò molto a parlare, andò al piano di sopra e si chiuse in camera. Durante il week-end ci eravamo sentiti solo una volta con quell’unico messaggio.
“che prende a Louis?” chiesi e li vidi guardarsi tra di loro. Il bello di aver dei buoni amici è che qualunque cosa succeda manterranno il segreto a vita. Fecero spallucce ed io sprofondai nel divano. Mi feci coraggio e salii da lui. Era sotto la doccia per cui attesi che uscisse dal bagno sedendomi davanti alla sua porta, continuavo a sbloccare e bloccare il cellulare, ogni tanto premevo l’icona della galleria fotografica e altre volte guardavo solo l’ora finché lo schermo non andava in standby.
Uscii dal bagno e senza dire una parola rientrò in camera lasciando la porta semi aperta come se quello bastasse ad invitarmi dentro. Si raccolse i capelli in un codino spettinato e aveva indossato un paio di boxer blu notte “dunque.. ti hanno rubato la parola?” chiesi senza ricevere una risposta immediata, si stava vestendo e dopo aver indossato una t-shirt bianca si voltò a guardarmi, come se fino ad allora non ero stata li, come se fossi entrata solo in quel momento.
“io esco stasera” non mi diede altre spiegazioni, ne sul dove andava ne con chi. Mi passò accanto infilandosi un paio di Vans ed uscii dalla stanza. Che gli prendeva?
“ehy Lou” dissi seguendolo al piano di sotto e poi fuori “ma che ti prende”
“puoi dormire da me stanotte.. tanto credo che non  rientrerò per la notte” e senza aggiungere altro si infilò in macchina e uscì in strada. Rimasi a guardare la sua auto andar via, scioccata e devastata. Che significava tutto ciò? Che gli era successo quel week-end?







Recensioni di ogni tipo è più che gradita. Allora come vi pare? Fatevi sentire 
M. xxx
  
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