Fanfic su artisti musicali > Mika
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Autore: giuliamika99    15/07/2014    0 recensioni
Ciao, mi chiamo Michael Holbrook Penniman Jr. meglio noto come Mika, ho 23 anni e vivo a Londra. Sono abbastanza timido e mi innamoro facilmente, non mi importa di chi. Mi è sempre piaciuto scrivere canzoni e il mio sogno è diventare un cantante.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Fortunè Penniman, Nuovo personaggio, Paloma Penniman, Zuleika Penniman
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta
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Il giorno era arrivato, dovevo partire per New York. Avevo deciso di portare anche Allison con me, mi sarei preso io la responsabilità di rifornirla d’ossigeno e di darle tutte le medicine di cui aveva bisogno. Era arrivata l’ora di salire sull’aereo, abbiamo salutato i nostri genitori, sorelle e fratelli e ci siamo imbarcati. “Il nostro posto è il 2B” ha detto Allison “si, eccolo lì, ti aiuto io, andiamo” “no, ce la faccio, grazie Michael”. Ci siamo seduti, è passata la hostess dicendoci di spegnere i cellulari, li abbiamo spenti e ci siamo messi comodi, nel frattempo Allison salutava i suoi genitori dal finestrino, così feci lo stesso. Il pilota ci avvisò che era ora di decollare. Allison ha detto:“Michael, ho paura che i miei polmoni non possano farcela durante il decollo” “Allison Grace, dammi la mano e stringila” ho detto io. Lei mi ha dato la mano, era imbarazzata ma entrambi abbiamo fatto finta di niente. Eravamo in volo, ci siamo messi a parlare un po’, poi lei si è addormentata e io ascoltavo la musica. Dopo molte ore ho sentito un suono e una voce che disse che tra 20 minuti saremmo atterrati, così ho svegliato Allison, le ho messo altro ossigeno nel BiPAP e le ho detto:”va tutto bene?” “si, sto bene” “Okay” “Okay” poi ho aggiunto:” “Okay” è il nostro stile di vita, è la nostra parola” lei ha detto “già, “Okay” è il nostro per sempre.” “Okay” ho detto ridendo. Stavamo atterrando, Allison mi ha di nuovo stretto la mano. L’aereo era atterrato, siamo scesi e ci siamo diretti verso il check-in per recuperare le valigie. Prese le valigie, ho chiamato un taxi che ci accompagnasse all’hotel. Arrivati in hotel, abbiamo preso le chiavi della camera e siamo saliti con l’ascensore in camera, all’ottavo piano. Lei mi guardava con un sorriso sbilenco e io le sorridevo. Non riuscivo più a resistere. Mi sono avvicinato lentamente a lei, ho appoggiato le mani allo specchio. Ci stavamo per baciare. Le mie labbra hanno delicatamente toccato le sue, lei non mi respingeva, mi ha messo le mani sul viso e dopo anche io, poi le nostre lingue iniziavano a ballare un lento. È stato bellissimo. Il suono dell’ascensore che era arrivata all’ottavo piano ha interrotto il nostro bacio, ci siamo separati di scatto e siamo usciti come se niente fosse. Ho aperto la camera 116 con le chiavi, siamo entrati e abbiamo lasciato cadere le valigie per terra. Allison mi ha detto:”sai, ho abbastanza ossigeno per poter resistere 3 ore senza la BiPAP…” Io credevo di aver capito cosa voleva. Ho preso il filo della BiPAP e gliel’ho staccato poi le ho afferrato i fianchi e ci siamo buttati sul letto, io sopra di lei. Ho iniziato a baciarla dolcemente sul collo, lei aveva gli occhi chiusi e ogni tanto sussurrava “ti amo da impazzire, Michael”. Le ho preso il viso tra le mani e ci siamo baciati, le nostre lingue danzavano di nuovo, dolcemente, sentivo che lei iniziava a sbottonarmi la camicia, così la lasciai fare. Mi ha tolto la camicia e l’ha lanciata sul pavimento, mi sfiorava dolcemente gli addominali e il petto, nel frattempo le ho sfilato di dosso la t-shirt che indossava e le ho sganciato il reggiseno, lanciando tutto sul pavimento. Mi guardava, con quei bellissimi occhi verde smeraldo. Dalle labbra passai al suo seno, baciandolo e tirando dei morsi qua e là, lei mi stava sbottonando i jeans e me li sfilava piano piano, mentre io ero nella zona addominale, anche io ho iniziato a sbottonarle i jeans. Insomma, dopo qualche minuti ci siamo ritrovati completamente nudi. “sei sicura? Sei pronta?” le ho chiesto io “si, Michael, sono sicura” “bene, ti amo Allison Grace”. Lei non ha detto niente. Ho messo il preservativo, lei si è messa sopra di me, stavo entrando in lei delicatamente, attento a non farle troppo male, quando gemeva mi fermavo immediatamente o la zittivo con un bacio pieno di passione. È stata la notte più bella della mia vita.Il mattino dopo (eravamo ancora nudi) ho visto che era di nuovo collegata alla BiPAP, respirava a fatica ma stava bene. Le ho detto “Buongiorno Allison Grace” lei ha aperto gli occhi ancora assonnati:”Buongiorno Michael” “andiamo a fare colazione?” “si, un attimo che mi vesto” “Okay, anche io” ci siamo alzati, le ho dato un bacetto, ci siamo vestiti e siamo scesi a fare colazione.
   
 
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