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Autore: robertamichelle    15/07/2014    1 recensioni
[Video musicale ]Michelle è una ragazza di appena 16 anni. Eppure è destinata ad essere la nuova eletta, la nuova ribelle per guidare la rivoluzione contro il regime totalitario che si è impadronito di Suburbia.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Christian, Gloria, Jesus of Suburbia, St. Jimmy, Whatsername
Note: Movieverse | Avvertimenti: Contenuti forti
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La verità non è mai leggera. La verità ti piomba addosso, ti stravolge. E' pesante, come un cielo di cemento. E' complessa, piena di infinite sfaccettature. La verità non è mai assoluta. E' piena di parzialità nascoste, di cose non dette o da scoprire. La verità è come la vita, finchè non la vivi sulla tua pelle non potrai mai conoscerla. Ed è proprio così la verità che mi è crollata addosso in questo momento. La mia vecchia vita. Forse la mia casa è ancora qui intorno, con i vecchi mobili e le foto ingiallite come queste qui di Johanne. Forse avevamo un animale domestico? Un cane, un gattino? Sarà ancora vivo? Forse avevo una stanzetta tutta mia, e tanti giocattoli, tanti peluche, proprio come piacciono a me. Magari avevo un bel balcone su cui oggi sarei potuta uscire e guardare il cielo di questa notte di luna piena.

E magari, lì intorno, c'era il posto in cui avrei trovato la lapide dei miei genitori. Magari su c'era la scritta "A Remedios e Melquiades Victoria, gli eroi che hanno liberato Suburbia dalla tirannia". Il solo pensiero mi fa scattare dalla sedia su cui ero sprofondata. L'adrenalina scorre nelle vene, la sento veloce come una macchina da corsa. Dovevo trovare quel posto e andarci. Dovevo assolutamente rivederli ancora una volta.

"Dove sono i loro corpi?" chiedo a Johanne, che mi guarda con aria interrogativa. "I corpi dei miei genitori, dove sono sepolti?"

Johanne sospira. "Remedios...Non ci sono."

"Non ci sono? Che vuol dire?"

"Vedi...Da quando il regime è tornato a governare Suburbia qualche settimana fa, ci sono stati alcuni...cambiamenti."

"Cambiamenti?"

"Le lapidi dei tuoi sono state distrutte perchè non si alimentasse mai più in futuro la voglia di rivoluzione, per distruggere con esse le imprese che Remedios e Melquiades hanno compiuto. C'è stato un grande incendio qualche giorno fa e..."

"Dov'è la mia casa? La casa dove vivevo?"

"Il punto è proprio questo. Hanno dato fuoco anche alla tua vecchia casa, e anche alla nostra. Non hanno lasciato nulla. Solo tanta cenere."

In un impeto di rabbia, scaravento la sedia a terra.

"Scusami, scusami...Non volevo" dico a Johanne, rialzandola.

Cosa si fa in questi casi? Ho scoperto tutta la verità. Ho visto cosa ha fatto Suburbia a questa gente, la MIA gente. Ho sentito le urla di dolore provenienti da un passato molto vicino a me. Sento la rabbia di persone e persone che sono morte cercando di far valere la libertà, la vita, i diritti degli uomini. Una rabbia incontenibile, una rabbia non mia, ma è come se lo fosse.

Johanne rialza la sedia sorridendomi, tranquilla.

"Devo chiederti un'ultima cosa Johanne. Parlami del regime. Voglio sapere ogni cosa, come si muove, come agisce. Devo sapere tutto ciò che sapete voi."

"Io non sono più tanto informata. Dopo la morte dei tuoi sono stata così delusa da questa città che ho deciso di mollare e ho abbandonato le armi. La gente di Suburbia ormai ha aderito al regime. Si stanno rassegnando tutti. Chissà se c'è ancora speranza per salvare questa città...Se i tuoi fossero ancora vivi, glielo farebbero vedere come si prende in mano la situazione. Comunque, puoi parlare con Kyle. Lui è arruolato nell'esercito."

"Quindi c'è ancora un esercito?"

"Si. Si stanno appena riorganizzando."

"Bene ehm...Kyle, allora...puoi aggiornarmi?" chiedo a Kyle. Sono in imbarazzo, credo che lui non mi odi più, ma si stia sforzando di mantenere le sue posizioni di distacco.

"Ok." Apre nuovamente il vecchio mobile e tira fuori un mucchio di fogli, carte, appunti. Si siede al tavolo sparpagliandoli davanti a sè. Mi accorgo che sono informazioni sull'esercito nemico, foto dei loro membri, reati da loro compiuti. Poi ci sono piantine della città e piani d'azione per eventuali attacchi alla sede principale, che da quanto leggo si trova a Suburbia Nord.

Kyle prende in mano uno dei fogli. "Che lavoro hai detto che fa tuo padre? Beh, dovrei dire il tuo patrigno." chiede all'improvviso scrutando gli appunti con aria torva.

"Non l'ho detto..Non lo so precisamente, tempo fa mi disse di essere un semplice addetto alla sicurezza..."

"Modesto il bastardo", ringhia Kyle passandomi il foglio. Sopra di esso campeggia il nome scritto in rosso "Jorge Barça: generale dell'esercito nemico di Suburbia".

Il documento proseguiva con la sua foto e i dati anagrafici.

"Bene, ora sai che è meglio per te prendere le distanze da questa gente."

"Già fatto, Kyle". Non sono affatto preoccupata o spaventata da questa scoperta. Provo solo una rabbia indescrivibile e una sensazione di ribrezzo per aver vissuto sotto lo stesso tetto con quel mostro.

"Devo chiederti delle cose, Kyle. E' il regime che vi ha ridotto in questo stato di povertà? E poi... Perchè le foto di quando ero bambina le hanno i miei...beh, loro? E perchè mi hanno adottato? Una persona come il colonnello Barça non dovrebbe essere a conoscenza delle mie origini?"

"Per quanto riguarda le nostre condizioni economiche, si, Suburbia ci ha ridotti così. Devono aver capito o solo sospettato che ci fossero dei ribelli in questa famiglia. E così hanno smesso di farci arrivare luce e gas. Lo stesso vale per la linea telefonica. L'unica cosa che ancora ci è concessa è l'acqua, ma a giudicare dalla quantità ci toglieranno presto anche quella. Delle foto non so nulla di certo, ma ci sono molte voci che dicono che l'esercito nemico dopo aver ucciso i tuoi genitori sia entrato nella tua vecchia casa e abbia fatto razzia di qualunque cosa trovasse. Trovate le foto, queste sarebbero state consegate all'allora colonnello Barça."

"Perchè?"

"Perchè si è quasi certi che il mandante dell'omicidio di Remedios e Melquiades e del tuo rapimento sia stato il generale in carica prima di Barça, Bartero. Lui ti avrebbe fatto rapire per far si che tu non fossi mai venuta a conoscenza delle tue radici. Sapeva bene che i Victoria erano molto amati dal popolo, non poteva rischiare che un giorno tu formassi un nuovo esercito per annientare Suburbia. Insomma, il vecchio generale avrà pensato che buon sangue non mente, e quindi decise di affidarti al suo fidato colonnello Barça, che si affrettò a costruire una copertura efficace, ovvero a creare dei ricordi plausibili del tuo passato con loro, per non farti mai dubitare della tua appartenenza a quella famiglia. Così rubò le foto in cui apparivi solo tu, e il gioco era fatto."

Non sapevo più se provare rabbia per i crimini di questo orribile regime o ribrezzo per aver vissuto a stretto contatto con delle persone così malvagie.

"Un'ultima domanda Kyle: di cosa si occupa il regime ora? Perchè è tornato? Cosa vuole da Suburbia?"

Kyle sospirò. "Vuole finire quello che aveva iniziato: conquistare le menti delle persone ed espandere il territorio. Pensaci: cos'è più potente dell'unità degli uomini, della concordia tra le personee? Nulla. E' questo il motivo della propaganda di omologazione. Devono tutti sentirsi parte di qualcosa di più grande che li abbraccia, li fa sentire importanti. Devono sentirsi tutti uguali. Devono avere gli stessi mezzi di comunicazione, gli stessi vestiti, persino lo stesso modo di pensare...E il regime non fa altro che far finta di dargli ciò che loro vogliono: unità, benessere, tecnologia avanzata. Un regime furbo non inizia una guerra per conquistare un popolo: un regime furbo dà al popolo quello che vuole....e sarà proprio il popolo a decidere quando entrare in guerra.”

"Quindi...secondo te prima o poi ci sarà una guerra?"

"Si. E quando tutta Suburbia avrà aderito al regime...Beh, ogni singola persona che vedi oggi per strada sarà parte del loro esercito. Bisogna stare pronti.”

“Bene. Io mi arruolo nell'esercito. Voglio combattere.”

“Perfetto” disse Kyle con un sorrisetto, e si affrettò a scrivere il mio nome nella sua lista. Johanne si girò a guardarmi con un'aria malinconica e gli occhi pieni della luce dei ricordi. “Remedios Victoria...Proprio come ai vecchi tempi”, concluse.

   
 
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