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Autore: MonkeyDRobin    01/09/2008    4 recensioni
E se i componenti della ciurma di cappello di paglia avessero tutti la stessa età e abitassero tutti in una stessa isola, dove c’è una scuola che ha obbligo di frequenza e una di loro arrivasse dopo degli altri su quest’isola…cosa accadrebbe?? Leggete e scoprirete, premetto che ci sarà qualche paring sparso per la storia, resta a voi scoprire quale XD. Buona lettura
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nico Robin
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Premetto che le storie dei personaggi e le loro caratteristiche rimarranno invariate, diciamo che è una leggera modifica alla loro infanzia

Premetto che le storie dei personaggi e le loro caratteristiche rimarranno invariate, diciamo che è una leggera modifica alla loro infanzia.

Naturalmente i personaggi non sono miei ma del maestro Oda, io li prendo solo in prestito XD

Buona lettura!!

 

(I capitolo – L’isola di Gaku e i suoi studenti!!)

 

In un isolotto nel Mare Orientale, tutti i ragazzini che approdavano lì, dovevano obbligatoriamente rimanerci fino alla fine degli studi…si, degli studi, esatto! Perché su quest’isolotto c’era un grande complesso di scuole,per ragazzi dall’infanzia fino alla maggiore età. Il nome di quest’isola era Gaku.

 

Nel complesso dei ragazzini tra i 6 e i 10 anni risaltavano all’occhio sette componenti, tutti con una storia un po’ particolare alle spalle. Alcuni di loro avrebbero preferito continuare il loro viaggio, altri erano indifferenti su quale fosse il luogo dove stare, ma tutti avevano in comune una cosa: erano orfani!!

Ora passiamo alla descrizione di questi strani ragazzini, tutti di 8 anni circa.

Cominciamo dall’unica ragazza: una bella ragazzina dai capelli rossi e gli occhi vispi e furbi, diceva che doveva racimolare una grande somma di denaro per aiutare il suo villaggio, lei era infatti una di quelli che voleva proseguire il suo viaggio, perché stando lì non sarebbe riuscita a raggiungere il suo obbiettivo.

Un’altro era un ragazzino dai capelli verdi molto corti, con una vera e proprio fissazione per le spade e gli allenamenti, diceva sempre che era andato in quell’isola per poter allenare anche il cervello, ma la verità era che si era perso per mare e non sapeva più come tornare a casa.

Il terzo era un ragazzino biondino coi capelli lunghi sempre posati sopra l’occhio sinistro e sull’occhio destro sfoggiava un bel sopracciglio a ricciolo. Il suo sogno era quello di trovare l’All Blue, un mare dove tutte le specie di pesci si riunivano, infatti lui era anche un cuoco del mare, anche se ancora troppo piccolo per reputarsi un esperto.

Il quarto era un gran bugiardo, aveva i capelli neri e ricci e un lungo naso alla Pinocchio che confermava la sua abitudine di dire bugie. Narrava spesso in giro le sue gesta eroiche, anche se tutti sapevano che si era solo trasferito di isola dopo la morte della madre.

Il quinto non era proprio un ragazzino, era più un essere mezzo uomo mezzo renna, infatti aveva mangiato il Frutto del Diavolo Homo Homo che da renna l’aveva fatto diventare un mutante, anche se era un cucciolo dal cuore d’oro che era stato cacciato via dalla sua isola per il suo aspetto e quindi si era rifugiato in questo piccolo isolotto per poter studiare le scienze mediche.

Il sesto non era neanche lui molto normale, aveva i capelli blu sparati in aria e un naso di metallo, infatti, era un Cyborg, però solo per metà, in quanto solo la sua parte anteriore era realmente meccanizzata, questo è accaduto perchè fu abbandonato dai suoi genitori pirati in mezzo al mare e a causa di un incidente perse le funzioni di gran parte del corpo, quindi lui stesso decise di ricostruirsi, infatti era un abile meccanico nonostante la sua età.

L’ultimo, un ragazzino dai capelli ribelli, neri come la pece e dal carattere vivace, era il più strano tra tutti, perfino più strano del ragazzino-renna e del ragazzino-cyborg, perché lui era di gomma…si, di gomma!! Anche lui, come il ragazzino-renna, aveva mangiato un Frutto del Diavolo, il suo si chiamava Gomu Gomu, e l’aveva fatto diventare di gomma, cosa che agli occhi degli altri bambini era persino più mostruoso della renna che parla, perché secondo i bambini la renna era carina e pelosa come un peluche, mentre lui che poteva allungarsi era da considerarsi un vero e proprio mostro.

 

Facendo un passo indietro, la storia dei Frutti del Diavolo è semplice. Sono degli strani frutti con delle spirali incise sul dorso che donano a chi li mangia straordinari poteri, ma ci sono sempre i pro e i contro. Il contro di questi strabilianti frutti era che perdevi la capacità di nuotare, per sempre!! Non potevi neanche più stare troppo immerso nell’acqua di mare che cominciavi a perdere tutte le forze, quindi se volevi possedere un grande potere, dovevi pagare anche un caro prezzo!

 

Tornando alla nostra storia, i sette ragazzini avevano molte cose in comune, ma mai si erano salutati pur essendo nella stessa classe, ognuno conosceva la storia dell’altro, perché ormai erano diventati popolari all’interno del complesso, ma mai nessuno di loro aveva tentato di fare amicizia con l’altro, anche perché, anche se famosi, erano pur sempre distanti dagli altri, ognuno isolato nel proprio mondo, soprattutto chi tra di loro aveva qualche diversità o qualche problema di socializzazione.

Nami, Sanji e Usopp, la bimba, il cuoco e il bugiardo, erano gli unici che bene o male riuscivano ad avere un rapporto con gli altri, anche se erano alla fine loro stessi a non volere un vero e proprio rapporto di amicizia con nessuno.

Rufy, Chopper e Franky, il bimbo di gomma, il ragazzo-renna e il ragazzo-cyborg,  invece volevano fare amicizia, ma venivano allontanati per il loro aspetto e per le loro capacità, mentre Zoro, lo spadaccino, era proprio isolato dal resto del mondo, l’unica cosa che gli interessava erano i suoi allenamenti e le spade, e guai a chi lo toccava nell’orgoglio.

 

I giorni nell’isola passavano tutti uguali durante il periodo estivo, c’erano sempre degli orari ben definiti per la sveglia, i pasti e il momento di tornare a dormire, come per il resto dell’anno scolastico, ma i ragazzi erano più liberi durante il resto della giornata.

Una mattina di Settembre, pochi giorni prima che cominciasse il nuovo anno scolastico, una bambina su una piccola imbarcazione si stava dirigendo verso l’isola, inconsapevole che fosse proprio l’isola di Gaku.

 

 

Allora che ne pensate??? XD se vi è piaciuta lasciatemi un commentino, e anche qualche suggerimento per migliorarla. Se non vi è piaciuta lasciatemi un commentane per dirmi cos’è che vi ha fatto schifo, così la modifico in base ai vostri consigli XD!!!

Alla prossima

NicoRobin92

   
 
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