Farewell, my brother

 
 


Clary osservò Sebastian ma la prima cosa che notò erano proprio i suoi occhi, non più neri come la pece, come l’oscurità, ma verdi.
Occhi verdi, occhi verdi del ragazzo della sua visione, occhi verdi come i suoi, occhi verdi di un ragazzo, occhi verdi normali.
Cadde a terra, sentendo un peso troppo grande da poter sostenere, cadde e non fece caso al dolore che le attraversò il corpo, troppo sorpresa e incredula.
Sebastian, il ragazzo che Valentine aveva forgiato fin dalla tenere età non esisteva più, il Fuoco Celeste lo aveva distrutto, eliminandolo e lei aveva davanti ai suoi occhi, Jonathan.
Suo fratello.
Il ragazzo che non aveva mai conosciuto.
-Io… Clary mi dispiace.-
Le mancò il respiro e si abbassò un po’ di più verso di lui, Sebastian non avrebbe mai pronunciato quelle parole, ma lui sì, il ragazzo che possedeva anche il suo sangue lo avrebbe fatto.
-So cosa ho fatto… So cosa ho fatto e non ho scuse per le mie azioni, ma Clary nonostante il sangue di demone so per certo che tutto quello che ho fatto era per te.-
-Per me?- chiese incredula.
-Nostro padre mi ha forgiato a sua immagine e somiglianza.- prese un respiro profondo, capendo che il dolore al petto doveva essere insopportabile da tollerare, che la ferita lasciata da Eosforos facesse male.
-Ma non gli è mai bastato, a me non è bastato perché io ero invidioso di te.-
-Di me?-
Chiuse le mani a pugno, senza rendersene conto e il cuore le face male, male per quel ragazzo che non avrebbe mai conosciuto per colpa di suo padre, male per quel fratello che gli era stato rubato.
-Lui non mi ha mai parlato di te, ma quando parlava di tua madre sentivo come se mi nascondesse qualcosa e quando ti ho visto la prima volta ho capito cos’era: lui voleva anche a te.
Voleva un’altra figlia da trasformare, e nonostante abbia usato su di te il sangue dell’Angelo, sapeva che non avrebbe ottenuto lo stesso risultato ed io poi ho deciso.- tossì e nelle sue mani uscì una piccola chiazza di sangue.
Clary cercò di toccarlo, ma non ci riuscì, la pelle pallida e gli occhi cercati di rosso, stava morendo.
-Ho capito che avrei fatto tutto quello che era in mio potere per dimostrare a nostro padre che io valevo più di te, che io sarei stato migliore e Sebastian ha usato tutti i mezzi a sua disposizioni per riuscirci, anche abusare di te, per lui voleva dire ottenere la vittoria, ottenere il potere.
Solo che io non lo avrei fatto.-
-No?- chiese stupita.
-No, se io non fossi nato in quel modo tu forse riusciresti a perdonarmi, ma la verità è che non lo farai mai.-
-Saresti cresciuto diversamente se Valentine non ti avesse cambiato, ma… Ti perdono Jonathan.- sussurrò e senza poterlo evitare gli posò una mano sulla sua, stringendola poco.
Lui sorrise e per la prima volta Clary riuscì a esaminare tutti gli atteggiamenti del fratello, l’odio verso sua madre, l’amore eccessivo nei suoi confronti, e il desiderio di conquistare il mondo.
 
È stato Valentine a renderlo così, è stato lui a iniettarli il seme dell’invidia, della collera, della rabbia, e della solitudine, è stato lui a uccidere mio fratello quando era ancora in grembo, è stato lui che mi ha portato via tutto.
“Hai tua madre, hai Luke e Jace, non hai perso tutto.”
Sì invece, perché mio padre mi ha strappato via la mia famiglia.
“Lo hai ucciso tuo padre.”
Ed adesso ho ucciso anche mio fratello.
 
Quando Clary alzò lo sguardo vide sua madre, con in grembo la testa di Jonathan, e lei intuì il perché delle lacrime che le scendevano lungo il viso.
Piangeva ancora per quel figlio che aveva tanto sognato, solo che questa volta lo aveva davanti, lo aveva sempre sognato con gli occhi verdi e il viso più simile al suo che a quello del padre e adesso che sia lei che Jocelyn l’avevano davanti era un pugno al cuore.
Uno scherzo del destino.
-Madre…?- ansimò il ragazzo, rivolgendo alla donna uno sguardo carico di rimpianto e di scuse.
Suo fratello, conosceva la portata di quei sentimenti, aveva il suo stesso animo quello dei Farchild ma Valentine lo aveva plagiato come Morgenstern.
-Jonathan.- sussurrò sua madre, accarezzandogli la guancia.
-Sono felice di avervi viste, veramente, almeno una volta.-
Clary distolse lo sguardo l’attimo cui suo fratello chiuse gli occhi e anche lei, senza rendersene conto aveva iniziato a piangere, non conosceva suo fratello ma quei pochi attimi con lui le avevano dato la speranza, che forse per lui ci sarebbe stata la pace, dall’altro lato.
Si alzò in piedi e sentì le mani di Jace stringerla leggermente la vita.
-Andrà tutto bene.-
-Se ci sei tu sì.-
Chiuse un attimo gli occhi per lasciarsi cullare dal sapore di lui, dal ritmo del suo cuore, avrebbe avuto bisogno di Jace per il resto della sua vita ma prima di tutto doveva trovare un modo per uscire da Edom.



Buon Pomeriggio a tutti, vi presento questo mio piccolo lavoro, oggi ho finito di leggere Città Del Fuoco Celeste e per chi come me lo ha letto forse concorderà o meno con questa mia idea: Jonathan alla fine voleva davvero bene a Clary, il vero lui intendo, non Sebastian, per questo ho scritto questa piccola one-shot, sperando di riscattarlo un poco nonostante tutto.
Ed ho voluto esaminare diversamente i sentimenti di lei, dandole un pò di spazio e rendendola un pò più triste per la morte del fratello, è vero che lei lo piangerà con Jace al lago Lyn, ma volevo che provasse qualcosa prima, prima di quel momento.
Quindi spero che vi piaccia e che apprezziate il risultato!
XOXO
_Giuls17_