Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: Fenrir_23    16/07/2014    3 recensioni
Storia ambientata 25 anni dopo la partenza di Ash da casa. Il protagonista è il figlio di Ash.
"Qual era il Pokèmon migliore per lui? ... Quello che sicuramente l’attirava di più era Charmander."
La pokéball non ebbe nemmeno bisogno di dondolare. Si chiuse al primo tocco. La ragazza misteriosa la raccolse da terra e si avvicinò a Mat, porgendogli una mano per aiutarlo ad alzarsi.
“Piacere, io mi chiamo Maky. E tu?”
Ash osservò il microscopico apparecchio nella mano del professore.
“Un microchip…” Sussurrò, leggendo la piccolissima scritta incisa su di esso. “Team Rocket, fabbrica Dark Pokémon.”
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Delia Ketchum, Gary, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                LA FINE DEL TORNEO VULCANO
 

                                            

Matthew aveva raggiunto Lily e Maky allo stand di cura dei Pokémon, approfittando della pausa di mezz’ora prima dell’inizio delle sfide successive. Guardò di sbieco suo cugino, intento a pavoneggiarsi con il proprio gruppo di ammiratrici, poi la sua attenzione venne attratta da Timmy, che se ne stava in disparte insieme al suo Charizard appena evoluto. Gli si avvicinò con un po’ di timidezza, desideroso di potergli parlare.
“Ciao … ho visto il tuo incontro, sei stato fantastico!”
Il ragazzo lo squadrò con aria incuriosita.
“Oh .. ti ringrazio.” Rispose, sorridendo.” Tu sei il figlio di Ash Ketchum, vero? Quello con il Charmeleon dorato.”
Mat annuì timidamente.” S-si, esatto …”
La loro conversazione venne interrotta da Maky.
“Ecco dove ti avevo già visto!” Disse lei, squadrando con attenzione il ragazzo della sua stessa età dalla chioma riccia e bionda. “Timmy Roll … tu sei quello che ha vinto il campionato Orange sconfiggendo Drake, l’anno scorso.”
Timmy alzò un sopracciglio, sorpreso.” Non credevo che qualcuno mi avrebbe riconosciuto, di solito nessuno segue particolarmente le sfide Pokémon delle isole Orange. Ma del resto la campionessa di Jotho non può non essere informata …”
Lei gli si avvicinò, stringendogli la mano. ”è un piacere conoscerti. Dicono che ora Drake sia diventato molto più forte rispetto ad anni fa.”
Ash s’intromise nella conversazione sbucando alle loro spalle. “Già, è vero, è diventato davvero forte. Anni fa, mi spiace dirlo, ma non era un granché …del resto, a dodici anni ero riuscito a sconfiggerlo, il che è tutto un dire. Ero davvero pessimo a quel tempo.”
Timmy si girò verso di lui di scatto.
“Oddio, signor Ketchum, è un piacere conoscerla di persona, sono un suo grande fan! Mi farebbe un autografo?”
Poi Timmy puntò gli occhi su Pikachu.”Tu sei un Pokémon fantastico!” Esclamò, a gran voce.
Ash si grattò la testa imbarazzato. “Non penso ci sia tempo per gli autografi ora, le sfide ricominciano.”
Guardò Mat sorridendogli appena.
“Andiamo ad accomodarci sugli spalti?”









Per la prima volta nella sua vita, Matthew era dispiaciuto di non poter fare il tifo per Lily. Era ancora una saputella antipatica, ma non poteva negare di averla presa molto in simpatia nell’ultimo periodo dopo l’incidente con Team Rocket.
In ogni caso Maky per lui rappresentava una vera e propria sorella maggiore, non poteva non essere dalla sua parte.
L’arbitro diede il via alla sfida, mentre i due Pokémon di fuoco si scrutavano, i muscoli tesi fino al limite, pronti a cogliere il segnale d’inizio.
“Attacco rapido, Ninetales!”
“Fai la stessa cosa.” Rispose Maky, prontamente. Il cane e la volpe di fuoco si lanciarono a tutta velocità, smuovendo la sabbia del ring di combattimento e spostandosi così rapidamente che il pubblico faceva fatica a seguirli. Ad un certo punto il cane di fuoco scattò velocemente, colpendo l’avversario a tutta forza e sbalzandolo a diversi metri di distanza. Ninetales si rimise in piedi, pronto a ripartire. Questa volta fu lui ad essere rapido e colpire l’avversario con un potente colpo.
I due Pokémon continuarono così per diversi minuti, nessuno dei due che voleva demordere.
Maky si morse le labbra. Growlithe si sarebbe stancato presto, doveva cambiare strategia. Il Ninetales di Lily era davvero un osso duro.
“Muro di fumo!”
Una cappa scura avvolse il ring di combattimento, facendo tossire e lacrimare gli spettatori che ora non potevano vedere nulla.
“E adesso, attacco fossa!”
Quando il fumo si dissolse, Ninetales era da solo al centro del ring di combattimento.
“Concentrati. ”Lo incitò Lily.” Puoi farcela.”
Le code di Ninetales si alzarono verso l’alto, mentre i suoi occhi si facevano rossi.
Growlithe sbucò alle sua spalle, fra la sabbia, ma la volpe si era preparata e schivò l’attacco con facilità, rispondendo con un lanciafiamme.
Il Pokémon di Maky spiccò un salto, atterrando dalla parte opposta del ring.
La sfida era ancora aperta.
Lily decise che doveva tentare il tutto e per tutto.
“Preparati all’iper raggio, Ninetales.”
Maly si concesse pochi attimi per riflettere. Growlithe non era abbastanza forte per reggere un attacco come quello, ma c’era il rischio che non lo schivasse. Doveva creare un diversivo.
“Fuocobomba!”
I due potenti attacchi si scontrarono al centro del ring di combattimento, ma il Pokémon di Maky si scansò all’ultimo secondo, portandosi rapidamente alle spalle dell’avversario. Ninetales si accorse della sue presenza troppo tardi e, mentre i due potenti attacchi di prima, combinati, si dissolvevano nel cielo, si scagliò furiosamente contro il cane di fuoco, mordendolo.
I due si azzuffarono smuovendo la sabbia, fra ringhi e guaiti.
Growlithe riuscì a liberarsi dalla presa del nemico con un salto agile e poi si scagliò al galoppo a tutta velocità, attaccando con il riduttore.
Ninetales rotolò sulla sabbia per diversi metri, poi cercò di mettersi in piedi per continuare la sfida, ma crollò a terra, senza forze.
Gli spettatori scoppiarono in una fragoroso applauso, mentre l’arbitro decretava la vittoria di Maky e lei andava a stringere la mano a Lily. Mat Aveva saputo fin dall’inizio che la sua rivale non avrebbe vinto, ma doveva ammettere che se l’era cavata davvero bene.
Decise di approfittare di quei dieci minuti di pausa per andare a scambiarsi quattro chiacchere con Maky e farle i complimenti.







“Non fai evolvere Growlithe?” Domandò Mat, avvicinandosi alla sua compagna di viaggio.
Maky lo squadrò pensierosa, tornando ad osservare il suo Pokémon di fuoco, al suo fianco. Lui la guardò adorante, scodinzolando appena. 
La ragazza frugò nella borsa da viaggio che portava a tracolla, estraendone una scatola in metallo decorata con motivi eleganti ed aprendola con fare assorto. Dentro, la pietrafocaia che le aveva regalato Mat sembrava chiederle di essere usata.
Eppure lei richiuse la scatola, riponendola al suo posto, sotto lo sguardo stupito del ragazzino al suo fianco.
“Growlithe ha ancora molto da imparare, non è il momento.”
“Quindi pensi di poter sconfiggere addirittura un Charizard?”
Lei rispose con un mezzo sorriso.”Non ho detto questo.” Poi si spostò i capelli, ormai cresciuti troppo per i suoi gusti, dagli occhi.
“Che io vinca o perda, avrò nel peggiore dei casi il secondo posto, la medaglia ormai è mia … il premio in denaro non m’interessa molto.”
“Non vuoi vincere?” Domandò Matthew, senza capire.
” Sì … ma vincere con Arcanine sarebbe troppo facile. Se vincerò questo torneo, sarà con un Growlithe. Altrimenti mi terrò il secondo posto.”
Il cagnolino di fuoco annuì, abbaiando di felicità.
Mat restò a fissare Maky con aria pensierosa, riflettendo su ciò che gli aveva detto. L’incontro per il terzo e quarto posto, fra Lily e Leon, lo avrebbe seguito da lì.










Ninetales schivò l’ennesimo attacco incornata di Rapidash, ansimando per la fatica. La sfida fra i due era ormai cominciata da dieci minuti e, fin dall’inizio, andavano avanti in quel modo, schivando e attaccando a ripetizione, senza riuscire a colpirsi.
“Pestone, ora!” Ordinò Leon.
Ninetales era senza forze e non riuscì a schivare la mossa, finendo per essere scagliato in aria; Rapidash lo colpì con il suo corno, assestandogli un colpo doloroso.
La volpe si rimise in piedi con fatica, lo sguardo a terra e un ringhio basso che gli usciva dalla bocca stretta in un’espressione di rabbia.
Lily si morse le labbra, il suo Pokémon aveva di nuovo perso il controllo.
“GUAAAAAAAAAAAAAARGH!!”
Le code della volpe si alzarono verso il cielo mentre si preparava ad attaccare a tutta potenza. Lily decise che era meglio sfruttare la rabbia di Ninetales e dargli una direzione, invece di tentare di fermarlo.
“Fuocobomba a piena potenza!”
L’aria si saturò di calore sciogliendo la neve che ormai si era accumulata sul ring di combattimento, mentre anche Rapidash si preparava a rispondere con lo stesso attacco..
Le due potenti bombe di fuoco vennero scagliate una contro l’altra, in un tripudio di calore e si bloccarono al centro del ring. Nessuno dei due Pokémon sembrava prevalere sull’altro, anche se si stavano sforzando al massimo.
Il Rapidash di Leon sbuffò fumo dalle narici, nitrendo di rabbia. Cominciava a perdere terreno.
“Fuococarica, ora!” Gli suggerì il suo allenatore.
Il cavallo di fuoco lasciò perdere il fuocobomba e si scagliò al galoppo contro la massa incandescente, facendo forza con le zampe posteriori e usando il corno appuntino per farsi largo fra le fiamme.
Ninetales non si spostò. Incasso il colpo in pieno, andando a sbattere contro le tribune, sotto gli sguardi degli spettatori e non riuscì a rialzarsi.
“Il terzo posto va a Leon Waterflower!” Decretò il cronista, entusiasta. Le urla delle ammiratrici di Leon rimbombarono nello stadio improvvisato, mentre lui si pavoneggiava per la vittoria, mascherando l’amarezza di essere arrivato solamente terzo. Che se ne faceva di una stupida medaglia? Lui si era iscritto per i soldi e per mettere alla prova il suo Pokémon, di quello stupido oggetto non gli interessava niente.
Lily se ne andò a testa bassa, allontanandosi in silenzio.













Dalle tribune, Matthew, Ash, Lily e Leon si preparavano ad assistere allo scontro finale del torneo Vulcano, quello che avrebbe decretato il vincitore finale, conferendogli il titolo di miglior allenatore di Pokémon di fuoco di Cinnabar Island.
Ai lati opposti del ring di combattimento, erano schierati Timmy Roll, con il suo Charizard da poco evoluto, e Maky, insieme al fedele Growlithe.
Aveva ripreso a nevicare in abbondanza e, ormai, il ring di combattimento si era saturato di neve, destinata a sciogliersi sotto gli attacchi dei Pokémon che stavano per combattere.
L’arbitro si portò al centro del ring, pronto a sollevare la bandiera verde e dare il via al duello.
Mat deglutì sonoramente, scambiandosi un’occhiata con Charmeleon, al suo fianco, che era uscita dalla Pokéball per assistere alla sfida.
“Che l’incontro abbia inizio!” Urlò il cronista, stringendo saldamente il megafono.
Charizard si alzò subito in volo con un possente ruggito, scagliandosi verso Growlithe.
Maky strinse i pugni nervosamente. Non le capitava da tempo di essere totalmente impreparata su come affrontare una sfida, nella mezz’ora di pausa prima dell’inizio aveva pensato molto a come provare a combattere contro Charizard, ma non le era venuto in mente nulla. Growlithe era troppo in svantaggio; non era abbastanza forte da contrastare con i propri gli attacchi quelli del nemico, non aveva il vantaggio del tipo, non poteva volare e quindi la sua agilità nel muoversi su quel ring risultava pressoché inutile, Charizard avrebbe potuto facilmente localizzarlo dall’alto. In ogni caso non si sarebbe arresa, doveva tentare il tutto e per tutto.
“Va sotto la sabbia!” Ordinò al suo Pokémon.
Growlithe scavò rapidamente, prima che Charizard potesse raggiungerlo e scomparve  alla vista dell’avversario e del pubblico.
Timmy non sembrò preoccuparsene.
“Usa il lanciafiamme per obbligarlo ad uscire da lì sotto!
Ben presto il ring di combattimento si fece incandescente sotto le fiamme del drago di fuoco, tanto da rendere quasi impossibile restare nelle vicinanze. Maky si asciugò il sudore dalla fronte, riponendo la propria fiducia nel suo Pokémon di fuoco. Il caldo non era certo qualcosa che lo intimoriva, ma fin quando avrebbe potuto resistere?
Notò con piacere che il lanciafiamme di Charizard si faceva più debole. Si stava stancando, a furia di sputare fiamme. Solo un altro po’ e per Growlithe sarebbe arrivato il momento di passare all’azione. Ma come?
Charizard smise attaccare, respirando affannosamente per la fatica.
“Attacco morso!” Ordinò la campionessa di Jotho, rapidamente.
Growlithe saltò fuori dalla sabbia bollente con un balzo impressionante, alle spalle di Charizard. Si aggrappò saldamente fra la spalla e l’attaccatura dell’ala del drago di fuoco, facendolo ruggire di rabbia. 
Charizard si alzò in quota per poi lanciarsi in una serie di acrobazie aeree che misero a dura prova la resistenza delle mandibole del povero Growlithe, che stava facendo di tutto per non mollare la presa. Il drago di fuoco, in un impeto d’ira, si lanciò in una picchiata vertiginosa verso il basso, con l’intenzione di far schiantare a terra Growlithe.
“Molla la presa, ora!” Urlò Maky all’ultimo momento.
Il cagnolino di fuoco si staccò appena in tempo per evitare l’impatto con il suolo. Charizard non fece in tempo a virare all’ultimo e finì per schiantarsi a terra, smuovendo una nuvola di sabbia.
La tensione era alle stelle, arbitro, pubblico e cronista guardavano il ring di combattimento assorti, in attesa che la sabbia si dissolvesse permettendogli di vedere qualcosa.
Growlithe era in piedi, il respiro pesante e Charizard era sdraiato a terra, dolorante per la brutta caduta.
“Ce la fai a rimetterti in  piedi?” Gli domandò il suo allenatore, Timmy.
Il drago di fuoco si rialzò con un ruggito, sbuffando fumo dalle narici. Per un Pokémon come lui, era intollerabile che un piccolo Growlithe l’avesse ridotto in quel modo.
Maky si lasciò sfuggire un sorriso tirato. Nemmeno per un istante aveva creduto che l’incontro fosse finito, quando aveva visto Charizard schiantarsi a terra. Quei Pokémon erano decisamente troppo tosti per arrendersi così facilmente.
Lanciò un’occhiata a Growlithe, ansimante per la fatica. Era davvero bravo ed obbediente, ma chiedergli di combattere addirittura contro un Charizard era troppo. Comunque non si era ancora arresa.
Mentre il fuoco sulla punta della coda di Charizard si faceva più vivo e scoppiettante, preparandolo ad un potente attacco, lei si scambiò un’occhiata con Growlithe.
“Ti va di provare a rispondergli?” Gli domandò, a bassa voce.
Il cane di fuoco annuì abbaiando, poi chiuse gli occhi per concentrarsi al massimo.
Charizard ruggì, poi attaccò con un lanciafiamme di notevole potenza.
“Ora, fuocobomba, Growlithe!”
Growlithe riuscì a contrastare il nemico per qualche secondo, ma era troppo stanco. Lentamente, cominciò a perdere terreno fin quando il fuoco di Charizard combinato al suo, gli arrivò addosso, investendolo in pieno.
Matthew, dagli spalti, rimase a fissare la scena a bocca aperta.
Growlithe era steso fuori dal ring senza forze, incapace di continuare a combattere. Timmy e il suo Charizard avevano vinto. Maky aveva perso, incredibile.
Pensava che lei avesse qualche asso nella manica, invece aveva deciso di non far evolvere il suo Pokémon nella piena consapevolezza di andare incontro alla sconfitta. Forse anche quello voleva dire essere maestri di Pokémon? In ogni caso Growlithe aveva dato filo da torcere al drago di fuoco.
Maky e Timmy si strinsero la mano fra gli applausi incessanti del pubblico, mentre il cronista annunciava quest’ultimo come vincitore del torneo e invitava i primi tre classificati e i loro Pokémon a schierarsi al centro del ring per le premiazioni finali.










Matthew si caricò lo zainetto da viaggio in spalla e guardò fuori dalla finestre, imprimendosi negli occhi il bel tramonto invernale di Cinnabar Island, poi uscì dalla sua stanza del centro Pokémon, raggiungendo gli altri che lo stavano aspettando nel salone principale.
Lily lo fulminò con un’occhiataccia, non aveva preso bene il fatto di dover restare su quell’isola ancora per una settimana, mentre lui invece sarebbe partito, solo perché gli era andata bene. Era successo tutto quella stessa sera mentre, dopo le premiazioni del torneo, erano andati a cenare per festeggiare il secondo e terzo posto di Maky e Leon.
“Domani si parte per Pallet … oh no, aspetta, cugino, tu non puoi, devi ancora prenderti la medaglia!” Il ragazzo dai capelli rossi aveva preso in giro Mat con il suo solito modo di fare irritante. Lui gli aveva lanciato un’occhiata fra le peggiori del suo repertorio, ma Leon non aveva smesso di ridere, poi aveva borbottato qualcosa di incomprensibile, frugando nelle tasche dei propri pantaloni.
Mat aveva spalancato gli occhi quando si era visto davanti la medaglia vulcano appena vinta dal cugino, poi gli aveva rivolto uno sguardo interrogativo.
“Io non me ne faccio niente di questa roba.” Aveva detto lui, con tono sprezzante. “Puoi tenertela.”
Matthew aveva esitato. La tentazione era forte, ma gli dava fastidio prendersi qualcosa che non si era guadagnato e, per di più, era un regalo di quell’arrogante di Leon!
“Forza, prendila.”L’aveva incitato il cugino sotto lo sguardo stupito dei presenti.”Se io non mi fossi iscritto al torneo, magari saresti riuscito a vincerla.”
Matthew alla fine aveva preso la medaglia, un regalo era pur sempre un regalo.



“Ciao Lily … “ La salutò imbarazzato, sentendosi un po’ in colpa nei suoi confronti. Lei rispose con un’espressione stizzita, voltando la testa dall’altra parte.
“Ci rivediamo alla lega Pokémon, Matthew Ketchum.”
Mat annuì, poi raggiunse il resto dei suoi compagni di viaggio. Aveva convinto tutti a partire quella sera stessa, perché era troppo impaziente di rivedere sua nonna Delia. 
Ash si era offerto di accompagnarlo a casa a dorso di Charizard, invece di prendere il ponte, costruito recentemente, che portava alla sua città natale. Maky e Leon li avrebbero seguiti con Fearow. Sarebbero arrivati a Pallet a notte fonda.
“Sto arrivando, nonna!”












Eccomi qui! Nel prossimo si torna alla cara vecchia Pallet, fa un certo effetto dirlo! Ovviamente, non è mica finita qui, Matthew deve ancora guadagnarsi due medaglie!


Ringrazio i miei lettori abituali, mi fa davvero piacere sentire le vostre opinioni capitolo per capitolo, ci sentiamo!


















EXTRA
(ho degli extra un po’ particolari questa volta, penso siano sintomo della mia pazzia galoppante e della mia mania di “catalogare” )

(Nel prossimo, anche quelli di Mat xD)

P.S: nello scriverle non ho tenuto conto dei dati generali sui Pokémon riportati nei videogiochi sul Pokédex, che a mio avviso sono … ridicoli. Come diavolo fa un Wailord – una balena enorme, in pratica – a pesare 398 Kg? In realtà, è praticamente il peso di un cavallo. Non ha senso. Ovviamente tutto quello che ho scritto è una mia interpretazione … siete liberi di non pensarla così!

Pokémon di Ash (I sei piu forti)

 Pikachu di Ash: 
Età: 27 anni 
Altezza (senza orecchie): 42 cm.
Peso: 7 Kg 
Sesso: M
Carattere: Solare, intraprendente, coraggioso, furbo.

Note: La vita media dei Pikachu è di circa 50 anni ma, come tutti i Pokémon, raggiungono la maturità  molto presto, a soli 2 anni nel loro caso. L'altezza media di un adulto va dai 35 ai 45 cm, il peso dai 5 agli 8 Kg. Sono tendenzialmente Pokémon allegri e determinati, ma possono essere anche molto timidi.


  Charizard di Ash:
Età: 32 anni
Altezza: 230 cm
Peso: 430 Kg
Sesso: M
Carattere: Coraggioso, orgoglioso, fiero, competitivo. Con l'età ha acquisito un certa saggezza.

Note: La vita media di un Charizard è di circa 300 anni, è un Pokémon molto longevo. Raggiunge la maturità come Charmander a 5 anni. L'altezza media va da 170 cm per un Charizard appena evoluto, ai 300 cm, accrescendosi in base al livello e dell'età del Pokémon. Pesa dai 200 ai 500 Kg.
I Charizard hanno un carattere orgoglioso e combattivo, ma anche molto pigro. Spesso possono diventare aggressivi.



  Sceptile di Ash

Età: 28 anni
Altezza: 215 cm
Peso: 130 Kg
Sesso: M
Carattere: Riflessivo, astuto, combattivo

Note: La vita media di uno Sceptile è di circa 120 anni. Raggiunge la maturità come Treecko a 4 anni. L'altezza media va da 180 cm – per uno Sceptile appena evoluto - a 230 cm, a seconda del livello e dell'età. Il peso va dagli 80 ai 170 Kg.
É un Pokémon dal carattere tendenzialmente schivo e solitario, riflessivo, che ama molto il confronto, può essere anche impulsivo e testardo.


  Greninja di Ash:
Età: 23 anni
Altezza: 165 cm
Peso: 60 Kg
Sesso: M
Carattere: Combattivo, sveglio, gran stratega.

Note: La vita media di un Greninja è di circa 100 anni. Raggiunge la maturità come Froakie a 3 anni. L'altezza media va dai 150 ai 185 cm, a seconda del livello e dell'età e il peso dai 45 agli 80 Kg. É un Pokémon sempre attivo e pronto al combattimento, mai aggressivo e piuttosto smaliziato.



  Krokodile di Ash:
Età: 27 anni
Altezza: 220 cm 
Peso: 500 Kg
Sesso: M
Carattere: Divertente, allegro, ingenuo e onesto

Note: La vita media di un Krokodile è di circa 150 anni. Raggiunge la maturità come Sandile a un solo anno di vita. L'altezza media va dai 170 cm ai 280 cm. Sono Pokémon molto pesanti, che partono dai 400 Kg fino ad arrivare ai 600 Kg.
Hanno una mente semplice e sono schietti e leali, ma quelli selvatici possono diventare pericolosi.

  Heracross di Ash
Età:  28 anni
Altezza: (senza corno) 160 cm
Peso: 100 Kg
Sesso: M
Carattere: Spensierato, coraggioso, goloso

Note:
La vita media di un Heracross è di circa 50 anni. Raggiunge la maturità a 5 anni, l'altezza media va dai 145 ai 170 cm, il peso dai 70 ai 110 Kg. È un Pokémon  riservato e tranquillo.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: Fenrir_23