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Autore: saltandpepper    16/07/2014    13 recensioni
Avere un'avventura di una notte da ubriachi fa schifo.
Avere un'avventura di una notte da ubriachi mentre si è al liceo fa più schifo.
Avere un'avventura di una notte da ubriachi mentre si è al liceo e si è un ragazzo è il massimo dello schifo.
La vita di Louis Tomlinson crolla su di lui dopo un incontro con il calciatore Harry Styles mentre erano ubriachi. Tutto ciò che ha mai conosciuto e mai creduto viene gettato fuori dalla finestra e lui è improvvisamente costretto a venire a patti con il fatto che il suo cuore non batte più solo ed esclusivamente per lui.
ATTENZIONE: Questa storia non è nostra. Noi ci limitiamo a tradurla!
Slash, Louis/Harry esplicito.
Genere: Erotico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: Contenuti forti, Mpreg
Capitoli:
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ATTENZIONE: Questa storia non è nostra. Dopo averla trovata in uno dei tanti siti di Fan Fiction Inglesi, abbiamo deciso di tradurla anche qui su EFP, sapendo che sicuramente a qualcuno avrebbe fatto piacere. Tutti i diritti di autore vanno alla fantastica Blindfolded.


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CAPITOLO 23



Perché non vuoi che lo sappiano?


Mercoledì 30 Marzo
Trentadue settimane e due giorni


L’ora di pranzo era troppo rumorosa a scuola. Più o meno questo era l’unico pensiero che avevo in testa mentre camminavo nei corridoi per andare verso il mio armadietto. Il mio zaino pesava all’incirca duecento chili e aggiungeva un ulteriore sforzo alla mia schiena già dolorante, ma stranamente quel giorno ero di buon umore. Mamma non aveva detto nient’altro sulla nostra litigata, nemmeno ieri o questa mattina, ed ero abbastanza contento. Okay, va bene, in realtà non mi aveva parlato per niente, o guardato se è per questo, ma almeno non c’erano state più urla e mi sembrava che non avesse detto niente nemmeno a Ian visto che si era comportato nello stesso modo di sempre durante l’ora di cena l’altra sera. 
Mi rincuorai un bel po’ quando potei togliermi il peso del mio zaino e di tutti i libri che avevo dentro, lasciando solo quello che mi serviva per la lezione dopo pranzo, sociologia. I corridoi erano affollati, ma come al solito, nessuno mi prestò attenzione quando iniziai a camminare di nuovo, procedendo verso la mensa per un pranzo veloce. 
“Ciao”
Disse improvvisamente una voce verso la mia sinistra che mi fece saltare con sorpresa ed emettere un urlo imbarazzante. 
“Scusa, non avevo intenzione di spaventarti,” disse Zayn con un sorrisetto ironico. 
“È tutto apposto,” dissi una volta che il mio cuore riprese a battere normalmente.
Gli lanciai un’occhiata curiosa.
“Che succede?” Chiesi quando passarono un paio di secondi e lui continuava a camminare al mio fianco come se fosse una cosa da tutti i giorni.
“Volevo solo chiedere se va tutto bene,” disse con dolcezza.
“Ho provato a cercarti ieri inoltre, ma sembrava che fossi scomparso dalla faccia della Terra.”
“Oh.. scusa,” fu tutto quello che pensai di dire.
“Nessun problema. Ma comunque, Harry è stato un completo cretino da Lunedì pomeriggio e mi chiedevo se tu avessi qualcosa a che fare con tutto questo.”
“Può darsi,” borbottai. 
“Ma in parte è colpa tua e di Liam,” aggiunsi, rimproverandolo leggermente mentre parlavo. 
Rimase sorpreso.
“Cosa? Come mai è colpa nostra?”
“Gli avete raccontato tutto quello che ho detto sul suo riguardo,” dissi. “tutto questo dopo che Liam mi aveva promesso che non sarebbe andato da Harry a dirgli ogni cosa che vi avevo detto.”
“Oh.. questo è vero, scusa,” disse apparendo un po’ imbarazzato. 
“Ma solo perché abbiamo pensato che fosse nostro dovere farglielo sapere; voglio dire, hai completamente frainteso tutto e abbiamo immaginato che ti avrebbe fatto, sai, capire che lui non prova solo.. compassione.”
“Non ha funzionato molto bene,” dissi stancamente. “Abbiamo iniziato a litigare e tutto è finito con lui che fuggiva.”
Scosse la testa con evidente esasperazione. 
“Siete entrambi due esseri umani completamente anormali, lo sai questo?” Disse. “Nessuno dei due parlerà apertamente l’uno con l’altro senza mentire su cose che vanno affrontate, ed entrambi avete un tempismo orribile e solo.. Gesù, mi sono stancato di vedervi distanti; non credo di voler sapere come sarebbe tipo assistere da vicino.” 
“Noi non siamo due esseri umani completamente anormali,” risposi.
“Solo che.. non comunichiamo molto bene, questo è tutto.”
“Questa è l’affermazione dell’anno,” ridacchiò
"'Non comunicate molto bene’.. si, okay.”
“È vero comunque” dissi sulla difensiva. “Ogni volta che stiamo un po’ insieme va a finire che litighiamo o in una situazione imbarazzante o altro, è come se non potessimo non litigare o essere imbarazzati. Forse c’è qualcosa di sbagliato con i nostri geni.”
“In questo caso, mi dispiace per tuo figlio.”
Sorrisi un po’ a quello.
“Si, il povero ragazzo finirà ad essere un anormale fenomeno da baraccone perché i suoi genitori non la smettono di litigare.”
“Duro inizio di vita.”
“Mm.”
“Il mio punto di vista è che penso che tu ed Harry non smetterete di litigare se non parlerete solo l’uno con l’altro dicendovi ogni cosa che ha bisogno di essere detta. Per esempio, tu hai bisogno di dirgli che provi dei sentimenti per lui prima che arrivi la frustrazione sul fatto che lui non sappia nulla che lui e il ragazzino, ti stia mangiando vivo.” 
“Non voglio dirglielo,” dissi, un po' irritato dal fatto che stessimo ritornando ancora una volta sullo stesso discorso dal quale, a mio parere, ci eravamo passati su una decina di volte.
“Non c’è più bisogno. Lui non li ricambia e renderebbe le cose solo strane.”
“Le cose sono già troppo strane e credo fortemente che un’altra confessione non cambierebbe nulla,” disse seccamente. 
“Non sarebbe una confessione,” dissi. “Lui lo sa già, credo, ma n-non glielo voglio specificare; sa qual è il punto saliente, ma non gliene importa. Questo è tutto quello che ho bisogno di sapere.”
Zayn si fermò improvvisamente, facendoci così guadagnare occhiate sprezzanti dalle persone intorno che stavano quasi per caderci sopra. Li gnorò comunque e preferii invece guardare me con occhi carichi di confusione. 
“Aspetta, cosa intendi con lui lo sa già?” Chiese. 
Avevo il talento di far uscire fuori cose per sbaglio quando non era il caso, vero? 
“È s-solo- no, niente,” balbettai. “Devo pranzare adesso, quindi-”
“No, no, no,” disse, scuotendo la testa con determinazione. “Non puoi dire cose del genere e dopo rifiutarti di specificare, le amicizie non funzionano in questo modo.”
Il mio cuore fece un piccolo salto di gioia quando sentii la parola “amicizia”, ma per non apparire del tutto.. beh, socialmente morto più di quando lo fossi, non commentai.
“È una lunga storia,” dissi dopo un paio di secondi di esitazione. 
“O, non è necessariamente lunga, ma abbastanza.. ridicola, credo. Imbarazzante.”
Mi occhieggiò con aria interrogativa per un momento o due prima di offrirmi un sorriso tenue. 
“Okay, vuoi uscire da qui allora?”
Era così importante?
“Cosa? Perché?”
“Possiamo prendere qualcosa per il pranzo nella caffetteria del cinema e dopo puoi raccontarmi tutta la stravagante storia di cui parli.”
“Ma farò- farò ritardo alle mie prossime lezioni,” dissi, pensando che ci sarebbero voluti più o meno quindici per raggiungere il bar che aveva accennato. “E comunque come ci arriviamo lì?”
“Con la macchina di Liam,” disse semplicemente. “Quindi che dici? Vuoi pranzare con me?”
Ci pensai su un momento, ma velocemente arrivai alla conclusione che se avessi accettato o no l'offerta, in un modo o nell'atro avrebbe scoperto la verità - sembrava che le persone ne fossero capaci in questi giorni. E in ogni caso, ero parecchio affamato e mangiare qualcosa che non provenisse dalla mensa della scuola sembrava parecchio invitante. 
“Si, okay, pranzerò con te,” dissi.
Il suo viso si illuminò.
“Si?”
Annuii, pensando a quanto fosse bello sapere che volesse pranzare con me. Beh, il motivo era perché voleva scoprire cosa fosse successo tra me ed Harry, ma non che mi importasse più di tanto. Potrei anche abituarmi all’intera cosa dell’avere amici.
“Okay, fantastico,” disse “andiamo allora.”
“Cosa? Adesso? Non devi prima cercare Liam per prendere le chiavi della sua macchina?”
“Lo chiamerò mentre usciamo,” disse mentre iniziava di nuovo a camminare. “Ho bisogno di parlare con lui comunque.”
Continuammo a camminare attraverso i corridoi e uscimmo dall’edificio senza urtare troppe persone, comunque notai che Zayn ricevette parecchie occhiate strane, probabilmente dovuto al fatto che stesse camminando con me fra tutti. La macchina di Liam era parcheggiata in un piccolo parcheggio dietro la scuola che veniva usato poco perché era quello più lontano dalla scuola.
“È un po’ paranoico,” rispose Zayn alla domanda che non avevo nemmeno chiesto mentre tirava fuori il suo cellulare dalla tasca.
“Liam, su ladri e cose così,” aggiunse come una spiegazione quando gli rivolsi un’occhiata confusa.
“In realtà ha questa idea che le persone sappiano che noi stiamo insieme, ma invece di attaccarci direttamente, un giorno preferiranno fare qualche danno ai nostri armadietti, alla sua macchina e così via dicendo. Ho cercato di dirgli che è pazzo, ma è come se non capisse.”
Sorrise e scosse la testa affettuosamente prima di appoggiare il cellulare all’orecchio. Non risposi, sorrisi solo di rimando e mi immersi nei miei pensieri. Loro - Zayn and Liam - rischiavano tantissimo con quello che stavano facendo. Essere in una relazione con qualcuno del tuo stesso sesso quando frequentavi ancora il liceo è sempre stato difficile e duro, e nessuno avrebbe il coraggio di fare un passo avanti ed i gay sarebbero stati sempre coraggiosi ai miei occhi. Ma per due ragazzi che faceva entrambi parte di una squadra di calcio e che stavano insieme? Saranno, senza alcun dubbio, presi a calci in culo se qualcuno mai lo scoprisse. 
Se fosse venuto fuori che i due stessero felicemente insieme e impegnati in una relazione per più di un anno, non importerebbe a nessuno se l’intera scuola li vedrebbe come eroi. Sarebbero stati visti come emarginati, cacciati via dalla squadra di calcio, molti dei loro amici avrebbero potuto tagliare la corda e il loro stato sociale avrebbe potuto affondare come un sasso in acqua. Malgrado questo, tuttavia loro avevano deciso di stare insieme. Non avevano pensato alle possibili conseguenze di ciò che stavano facendo, ma sembrava che si preoccupassero più l’uno dell’altro piuttosto di qualsiasi altra cosa delle loro vita sociale. Mi piaceva molto questa cosa. Era dolce, forse un po’ troppo travolgente.
“Sarà qui in un minuto,” disse Zayn portandomi fuori dal treno di pensieri.
Lo guardai stupefatto. 
“Uhm, cosa?”
“Liam, sarà qui fra un minuto con le chiavi,” ripetè sorridendo sarcasticamente “dove hai la testa?”
“Da nessuna parte, stavo solo... pensando,” dissi vagamente.
“Scommetto che lo hai fatto parecchio ultimamente,” disse sporgendosi verso la macchina e guardandomi con fronte corrucciata.
“Più o meno è l’unica cosa che ho fatto negli ultimi cinque mesi,” dissi ridacchiando. “È un po’ difficile non pensare, sai? Oltre a dover affrontare le normali cose come scuola, famiglia e.. provare dei sentimenti per qualcuno che non mi vuole, c’è anche il fatto che sono completamente responsabile di un’altra vita che cresce dentro di me . Quindi si, ho pensato parecchio ultimamente.”
“Comunque è tutto a posto, vero?”
“Considerano tutto quello che è successo ultimamente, sto bene, si,” dissi con un sorriso e un’alzata di spalle. “E quindi anche il bambino. Almeno riesco a dormire la notte, che è già qualcosa.”
Sorrise.
“Credo che sia così, si. Come.. o, beh, scusa se te lo dico, ma sei parecchio.. grosso-”
“Ma non mi dire,” lo interruppi con uno sguardo miserabile verso il mio stomaco, che, anche con un maglione, una felpa e una giacca, era sempre evidente. 
“Si, beh, è normale comunque,” disse in segno di scusa.
“Ma comunque, non è fastidioso essere sempre in giro tra tutte queste lezioni e cose varie?”
“Certo che lo è,” dissi roteando un po’ gli occhi. “Ma non ho poi così tanta scelta, a meno che non voglia essere bocciato.”
La ruga sulla sua fronte divenne ancora più profonda.
“Ho capito, ma le persone incinte di solito non devono stare a riposo quando arrivano a questo punto?”
“Uhm, no, solo se ci sono delle specie di complicazioni,” dissi, ricordandomi qualcosa che avevo letto un paio di settimane fa da un libro che mi aveva comprato Harry. “E nel mio caso tutto è nella norma. Beh, a parte il fatto che sono incinto ovviamente.”
“Immagino, ma.. non credo sia buono per te e per il bambino che tu sia stressato così tanto,” disse, mangiucchiandosi il labbro. 
“Non sono stressato,” dissi con una piccola risata.
“Vivo la mia vita nella maniera in cui dovrei farlo.”
“Non penso che al bambino piaccia come stai vivendo la tua vita,” disse con un piccolo broncio.
“Beh, se non gli piace, può dirmelo con un calcio o può farmi stare male con dolori molto forti,” dissi “fino a quando non mi dirà niente, continuerò a fare sempre quello che ho fatto.”
Sospirò rassegnato, ma dopo annuii.
“Okay, va bene,” disse “ma per favore, se succede qualcosa di brutto, vai dal dottore e chiama qualcuno immediatamente.”
Vidi lo sguardo preoccupato che aveva in volto e allora sorrisi debolmente.
“Sei preoccupato,” affermai. 
“Beh si, certo che lo sono,” disse. “Siamo amici e tu sei incinto e oltretutto chiaramente stressato, quindi certo che sono preoccupato.”
Le mie guance si riscaldarono leggermente dopo quelle parole e stetti per borbottare “grazie” quando sentii dei passi che si stavano avvicinando dietro me, e mi girai intravedendo Liam venire verso noi.”
“Eccoti qui,” disse Zayn prima di superarmi e avvolgere le braccia intorno a Liam, stringendolo in un forte abbraccio.
“Ci hai messo più di un minuto,” lo sentii borbottare nell’incavo del suo collo.
Fortunatamente, si staccarono l’uno dall’altro dopo un paio di secondi, così da evitare di avere la sensazione di essermi intromesso in qualcosa di personale. 
“Stai bene Louis?” chiese Liam, guardandomi con un braccio ancora avvolto intorno al girovita di Zayn.
“Sto bene,” dissi, chiedendomi quante volte mi avessero fatto quella domanda nell’ultimo mese.
Sorrise velocemente prima di rivolgere totalmente l’attenzione di nuovo verso Zayn.
“E tu come stai?” chiese poi, la sua voce un po’ più civettuola di quanto mi aspettassi. 
Zayn gli sorrise e vidi che la sua mano si face strada sul  suo bacino.
“Sto benissimo,” disse “e mi stavo chiedendo se sei ancora a favore per quella cosa di stasera.”
“Stai scherzando? Non aspetto altro da un mese,” disse Liam con un sorriso così tenero che fece contorcere le mie interiora; era davvero come se fossi in qualcosa di personale, anche se ero rimasto fermo lì, senza dire una parola.
“Anche se mi rompessi tutte e due le gambe all’allenamento, lo faremo lo stesso.”
Zayn ridacchiò per davvero a quelle parole - e mi trattenni per non ridere - e sporse la sua guancia un po’ di più così che le sue labbra sfiorassero quelle di Liam.
“Bene,” disse.
“Anche io non vedevo l’ora.”
“Lo so,” sussurrò Liam prima di azzerare le distanze e premere un gentile e profondo bacio sulle frementi labbra di Zayn. Durò solo un paio di secondi, ma notai subito come entrambi i loro corpi sembrarono rilassarsi appena le loro labbra si toccarono e le loro mani si cercarono in qualche modo l’un l’altra intrecciandosi lentamente. 
“Noi dovremmo andare,” sussurrò Zayn quando entrambi si staccarono. “Ma ci vediamo dopo alle sette? Ho un lavoretto da sistemare, quindi oggi non vengo all’allenamento. Diglielo al coach, va bene?”
“Si, certo,” rispose Liam dando un piccolo bacio al naso di Zayn prima di lasciare la presa nella sua mano e fare un passo indietro. Tirò fuori un mazzo di chiavi dalla tasca della giacca e lo diede a Zayn, che le accettò con un gentile inchino.
“Aggiornami se succede qualche cosa, va bene?” aggiunse.
“Certo,” disse Zayn con un ampio sorriso.
“Alla faccia della riservatezza,” borbottai.
“Ci vuole più di un cervello per capire il tuo modo di pensare,” disse Zayn con una noncurante alzata di spalle. 
Decisi di non rispondere e invece offrii un sorriso a Liam prima di dirigermi verso il lato del passeggero della macchina e aspettare che Zayn la aprisse. Gli sentii dire un veloce “ciao, amore” a Liam prima che un piccolo click che mi dicesse che aveva aperto la macchina.
“Quindi, pranzo,” disse una volta seduto dietro il volante e chiusa la porta. “Vuoi andare a quel bar o hai qualcos’altro in mente?”
“Finche hanno del cibo, sono felice,” disse dopo aver allacciato la cintura di sicurezza.
“O in verità, qualcosa di salato o di piccante andrà benissimo. Patatine. O.. tacos forse. Non lo so. Scegli tu.”
“Che ne dici se andiamo da TGI Friday’s e prendiamo un hamburger con contorno di patatine  croccanti e salate allora?” disse mentre azionava la leva del cambio e faceva partire la macchina.
“Si, per favore,” dissi con un gemito interno al solo pensiero di.. salate, piccanti, croccanti patatine...
“Forse dovresti lavorare un po’ su quell' espressione,” ridacchiò. “Cerca di non apparire come se stessi per avere un orgasmo quando ti porteranno le patatine, va bene?”
Stavo per dire che qualsiasi faccia stessi facendo in quel momento, probabilmente non era la mia faccia da orgasmo, ma ci ripensai prima di lasciarmelo fare. Fortunatamente. Il mio viso era ancora rosso e borbottai fuori un imbarazzante “va bene, va bene” in risposta.
L’andata in macchina verso Friday’s fu molto breve e quando entrammo all’interno del ristorante - o qualsiasi altro modo possa essere chiamato - non c’erano molte persone. Ero parecchio grato di ciò come se il fatto del condividere un pasto con Zayn non fosse necessariamente una cosa che volessi far sapere a tutti. Una graziosa cameriera bionda con una faccia dolce e un passo galoppante venne verso di noi per servirci e notai, con leggero divertimento, che stesse apertamente e spudoratamente dando un’occhiata a Zayn.
Lo notò anche Zayn a quanto pare, perché appena ci sedemmo su un salottino vicino alla finestra, e la cameriera prese i nostri ordini e andò via, scoppiò a ridere.
“Non credo emani la sensazione di essere gay allora,” disse. “Buono a sapersi, credo.”
“Credevo che non fossi gay,” dissi alzando le sopracciglia “pensavo fossi gay solo per Liam.”
Fece spallucce.
“Credo di si. Non ho bisogno di immaginare come sarebbe stare con un altro ragazzo che non sia Liam comunque, visto che non ho ancora programmato di farla finita con lui da un momento all’altro. Ma non lo so, forse potre stare con un altro ragazzo. È un po’ difficile da dire in questo momento.”
“Stai ancora decidendo se andare all’università allora?” chiesi, ricordandomi ciò mi avevano detto una volta sul fatto che volessero stare insieme dopo il liceo.
“Si, sicuramente,” disse con un lieve sorriso. “Noi non- o, sai, abbiamo trascorso così tanto tempo insieme furtivamente e roba varia adesso che abbiamo solo voglia di uscire e andare via, così da poter stare insieme come qualsiasi altra coppia senza esseri giudicati e tutte queste cose.”
“Deve essere fastidioso,” meditai. “Da quanto tempo state insieme?”
“Non tengo un vero e proprio conto come Liam,” disse con un sorriso sbilenco “ma circa un anno e tre mesi, credo. Il nostro primo anniversario è stato tre giorni dopo la vigilia di Natale, quindi.. si, circa un anno e tre mesi.”
“Un anno e tre mesi,” dissi. “È davvero tanto tempo trascorso in modo così soppiatto.”
“Beh, noi abbiamo in pratica.. non lo so, cazzeggiato e cose così mezzo anno prima di metterci davvero insieme, quindi è piuttosto come se fosse un anno e nove mesi.”
“Wow, quasi due anni interi a nascondersi allora,” dissi scuotendo leggermente la testa. “È davvero.. impressionante. Sono davvero sorpreso del fatto che non siate ancora stati scoperti da nessuno.”
“Ci siamo avvicinati un paio di volte, credimi,” disse. “Niall ha davvero una brutta abitudine di non bussare mai prima di entrare in una stanza e molte volte abbiamo dovuto inventare un paio di scuse non molto convincenti. Ad esempio per quale motivo, mentre lui entrava in camera, eravamo sdraiati mezzi nudi l’uno sull’altro. È troppo rilassato o pigro per pensare troppo su cosa vede o sente comunque, quindi dubito sospetti qualche cosa. Harry è l’opposto.. lui legge tutto e qualsiasi cosa e anche se ci ha visti quasi una volta, non penso di averlo convinto che non fosse nulla.”
“Si, lui.. lui in verità me ne ha parlato,” dissi muovendomi un po’ sul mio posto.
“Credo di averlo messo fuori pista,” aggiunsi velocemente quando gli occhi di Zayn si spalancarono in modo ridicolo.
“Ma mi ha detto che quando era entrato in camera, tu e Liam stavate praticamente rimbalzando l’uno sull’altro.”
Zayn sospirò e si pizzico la punta del naso.
“Credo che dovremmo iniziare a chiudere le porte, huh?”
“Non è una cattiva idea se non volete essere scoperti, no,” disse seccamente.
Feci una breve pausa, ma dopo iniziai a parlare di nuovo.
“Ma.. se mi permetti di dirlo,” iniziai esitante, guardando la sua reazione. “Non credo che a Harry o Niall importerebbe se faceste coming out. O, non conosco Niall molto bene, ma a Harry starebbe bene, ne sono sicuro.”
La cameriera arrivò con i nostri ordini poco dopo e mise una pausa alla nostra conversazione mentre appoggiava sul tavolo i due bicchieri di Coca che avevamo ordinato, mostrando un ampio - e dal mio punto di vista - ridicolo sorriso, dopodiché si allontanò scuotendo esageratamente i fianchi.
“No decisamente non emani nessuna sensazione di essere gay,” dissi guardandolo dopo con le sopracciglia alzate.
Ridacchiai prima di bere un sorso di Cola e deglutire. Passarono due o tre secondi e poi sospirò.
“Non è che siamo preoccupati sul fatto che loro potrebbero non essere d'accordo con tutto questo,” disse. 
Fui confuso per mezzo secondo prima di capire di  cosa stesse parlando.
“Oh, giusto,” dissi allora. “Allora perché non volete che lo sappiano?”
“La maggior parte delle persone che conosciamo riesce a perdere il controllo molto più semplicemente di noi,” rispose. “Non che lo direbbero a qualcuno per farlo apposta, ma sai.. potrebbero ubriacarsi ad una festa e subito dopo lo potrebbero urlare a chiunque oppure potrebbero parlarne in qualche luogo pubblico e qualcuno potrebbe sentirli per caso. Cose così. E comunque è solo ancora per un paio di mesi. Glielo diremo non appena ci saremo diplomati e tutto.”
“Beh, se può essere da consolazione, Harry mi ha detto già due volte che non gliene importerebbe se voi due steste insieme, quindi se reagisse male, molto probabilmente sarebbe perché glielo avete tenuto nascosto per così tanto tempo, non per l’attuale parte del fidanzamento.”
Sorrise.
“In realtà ci aspettiamo che si arrabbierà molto per questo, ma capiranno una volta che avremo spiegato tutto, ne sono sicuro.”
“Per il vostro bene, spero che sia così.”
“Cosa? pensi che loro non capiranno?”
Feci spallucce, sentendomi indifeso tutto ad un tratto. 
“Non lo so. Se foste state miei migliori amici e mi aveste tenuto una cosa del genere nascosta per così tanto tempo, mi sarei arrabbiato parecchio e sarei rimasto scioccato che non vi foste fidati di me per dirmelo. Ma poi di nuovo, credo che capirei una volta venuto a conoscienza delle ragioni.”
“Spero che lo facciano,” disse con uno sguardo apparentemente preoccupato ai miei occhi.
“Sono sicuro che lo faranno,” dissi cercando di fingere un sorriso di conforto.
“Com’è comunque?” chiesi, cercando di portare i suoi pensieri su qualcosa di più leggero.
Mi rivolse uno sguardo interrogativo.
“Com’è cosa?”
“Tu e Liam, la vostra relazione, avere un ragazzo. Tutto questo.”
“Oh” disse, la sua voce improvvisamente più morbida e un piccolo sorriso che sbucò agli angoli delle sue labbra. “È.. fantastico, praticamente.”
“Aha, così affascinatamente elaborato,” dissi, incapace di evitare un espressione divertita.
Guardò verso il basso per un paio di secondi, apparentemente immerso in pensieri profondi, ma poi alzò lo sguardo e sorrise in modo meraviglioso. 
“È davvero incredibile,” disse, giocando con le sue mani, che riposano sul tavolo. “Tu hai il miglior amico al mondo, ma ti fidi di lui come se fosse un membro della tua famiglia, capisci cosa intendo? Ed è come.. se tu avessi qualcuno che ti scopasse fino a perdere i sensi su un materasso finche non vedi le stelle e non ti senti più le gambe, come un amico-vantaggio o qualcosa del genere, ma allo stesso tempo qualcuno che ti porti a cena, che ti coccoli, che ti baci la fronte e che ti invii stupidi e dolci messaggi nel bel mezzo della notte senza alcuna ragione.” 
Si fermò lì e iniziò a ridere leggermente prima di continuare.
“Suona stupido, ma è davvero.. eccezionale. Avere qualcuno che conosci che ti ama e che si butterebbe difronte ai tuoi occhi sotto ad un autobus per te.”
“Suppongo che tu non voglia che accada comunque,” dissi sarcasticamente.
“Preferibilmente no, ma il punto è che io so che lo farebbe. È bello. Da un... macabro punto di vista.
“Hm, si. Come vi siete messi insieme comunque?” Non credo che nessuno di tutte e due sia sbucato dal nulla e abbia detto ‘hey, mi piaci, vuoi uscire qualche volta?’”
“No, non esattamente,” ci pensò su. 
“Noi.. beh, avevamo questa maratona di film con Harry e Niall durante le vacanze estive appena finito il nostro primo anno. Si era fatto parecchio tardi, tutti avevamo bevuto un paio di birre e Harry e Niall erano già svenuti. Liam e io eravamo tipo seduti insieme sul divano e non so come, ma entrambi ci ritrovammo l’uno sull’altro più o meno e alla fine finimmo per baciarci. Non andò molto oltre a quello, ma senza ombra di dubbio fu imbarazzante per un paio di settimane dopo, prima di avere un buon senso di sederci e di parlarne. Allora ci mettemmo d’accordo che era stato solo un errore da ubriachi e che avremmo dovuto dimenticarcene. Lo odiavo davvero, ma non ero in grado di alzarmi e dirgli che quel bacio mi era davvero piaciuto, quindi lasciai perdere, sai?”
“Qualcosa mi dice che questa non è la fine della storia.” 
“No, abbiamo iniziato a trascorrere più tempo insieme, in realtà non so chi abbia cominciato, ma comunque, di solito eravamo solo noi due, e un giorno è tipo.. successo, credo. Non ci fu nessun dramma o altro, ci baciammo di nuovo e basta, allora abbiamo parlato e abbiamo deciso di fare tutto con calma. E subito dopo Natale stavamo insieme. Non è di certo una storia così interessante come avevi immaginato.”
Sorrisi e feci spallucce.
“Non sempre tutto è così eccitante.” dissi. “È bellissimo anche con cose semplici. Non con troppi drammi e problemi e.. si.”
Il nostro cibo arrivò subito dopo, ma diedi solo un morso al mio hamburger - concentrandomi di non fare nessuna faccia da orgasmo - prima che Zayn parlasse di nuovo.
“Okay, me lo vuoi raccontare adesso? Cosa è successo fra te e Harry?”
Mi fissò con aria impaziente e io ingoiai la patatina che avevo appena messo in bocca prima di sospirare.
“Vuoi che te lo dica adesso?”
“Potrei avere qualche intrattenimento mentre mangio, quindi si grazie.”
Roteai gli occhi.
“Grazie per vedere i miei problemi come un intrattenimento,” dissi.
“Prego. Adesso svuota il sacco.”
E così glielo dissi. Gli raccontai della conversazione fra lui ed Harry che avevo origliato, gli dissi del discorso che avevo affrontato con Harry mentre eravamo a casa mia, di quanto avessi lavorato pur di evitarla, ma che poco dopo era ritornata a galla, di come lui aveva intenzione di baciarmi, ma che quella era solo per avere una risposta se mi piacesse o meno, di come avessi reagito chiudendomi poi in bagno e piangendo, di come avessimo litigato subito dopo finendo di nuovo a baciarci dopo tutto, come se fosse stata una sorta di premio di consolazione per quello che aveva fatto.
Quando finii di raccontare la storia senza fermarmi per oltre quindici minuti, Zayn mi guardava a bocca aperta. 
“Okay, prima di tutto,” iniziò, ancora con la stessa espressione. “Mi dispiace che tu abbia sentito la nostra conversazione.”
Scossi la mano sprezzante; quella non era più la parte che mi facesse preoccupare più di tanto.
“Seconda cosa,” continuò. “Non ci credo che è stato così idiota. Far finta di baciarti pur sapendo che ci fosse una possibilità che ti piacesse? È parecchio insensibile.”
“Questo è quello che pensavo anche io,” dissi, sentendomi un tantino miserabile quando ripensai a quel giorno. “Dopo si è scusato, ma lo fa sempre, sai? Fa le solite stronzate e poi si scusa, aspettando che dopo si sistemi tutto. È frustante.”
“Si, lo so,” disse, massaggiandosi la fronte. “È un’abitudine che ha sempre avuto.”
“Dovrebbe cercare di smetterla.”
“Dovresti dirglielo.”
“L’ho fatto. Lunedì.”
“Cosa? Ci hai parlato Lunedì?”
“Si, mi ha riportato lo zaino che avevo dimenticato in-”
“Oh, si, giusto, te lo dimenticasti sul tavolo in mensa.”
“Si. Quindi abbiamo iniziato a litigare e gli ho detto, o urlato, che doveva smetterla di dire e fare tutte quelle stronzate che apparentemente faceva senza accorgersene. In realtà non so nemmeno se abbia capito, ma alla fine gliel’ho detto.”
Mi fissò per qualche momento come se mi stesse valutando, ma dopo sospirò e si strofinò la mano sul viso.
“Guarda, io non- io non posso dire con sicurezza cosa sta accadendo nella testa di Harry tutto il tempo e ultimamente si è comportato in modo misterioso più del solito. Ma non penso che ti abbia baciato solo perché si sentiva in colpa. Non lo credo per davvero. Harry non va in giro a baciare tutti come una puttana che apre che le gambe e.. so che non mi crederai appena dirò questo, ma onestamente penso che abbia scelto di baciarti perché volesse farlo. Forse non era cosciente con se stesso al cento per cento, ma credo per davvero che ti abbia baciato perché prova i tuoi stessi sentimenti.”
“Tu sei pazzo,” dissi, le guance bollenti. “Se fosse stato così, me lo avrebbe detto quando ha scoperto che provo qualcosa per lui.”
“Non necessariamente. Ha una ragazza e insiste ancora che sia etero, quindi lui-”
“Zayn, per favore,” lo interruppi supplichevole. “Non voglio sentire questo, non ho bisogno di sentirlo, rende le cose solo peggiori. Ti ho detto cosa è successo adesso, quindi possiamo.. lasciar perdere?”
Mi rivolse un piccolo sorriso triste e annuii.
“Si, certo.”
Mangiammo il resto del nostro pranzo in un silenzio confortevole e non appena finimmo, l’orologio segnava quasi le due del pomeriggio e a quel punto decisi che era inutile tornare a scuola.
“Ti dispiacerebbe accompagnarmi a casa?” Chiesi mentre pagavamo il conto e tornavamo alla macchina. 
Mi indirizzò uno sguardo sorpreso. 
“Sicuro, ma non hai nessun’altra lezione?”
“Si, ma sono stanco e il mio corpo è tutto indolenzito,” dissi. “Credo abbia bisogno di sdraiarmi per un paio di ore.”
Il suo stupore si camuffò in preoccupazione.
“Sei sicuro di stare bene?”
“Si, ne sono sicuro.” dissi con un leggero sospiro di esasperazione. 
“È da tanto che non fai una visita dal dottore?”
“No mamma, non è da tanto.”
Sorrise appena.
“Sono serio.”
Arrivammo allora alla macchina e aspettai di rispondere non appena fummo entrambi seduti all’interno del veicolo e Zayn fece partire il motore.
“È da un po’,” ammisi.
“Sarei dovuto andare questo Venerdì, ma.. beh non è stato possibile perché mi sono addormentato, dimenticandomi di mettere la sveglia, e non ho più avuto modo di prefissarne un altro.”
“Fallo allora,” disse mentre usciva dal parcheggio e iniziava a percorrere la strada principale. “Seriamente, prenota un altro appuntamento il più presto possibile.”
“Gesù, sei assillante.” dissi con una piccola risata.
“Voglio solo il meglio per te e per il bambino.”
“Si, lo so. Grazie. Chiamerò il dottore non appena arrivo a casa.”
I suoi occhi erano rivolti sulla strada, ma lo vidi sorridere.
“Bene.”
Trascorremmo il resto di quel breve viaggio in macchina parlando di scuola, finali, progetti per l’università e cose così, e quando arrivammo difronte a casa mia, disse un veloce “stai attento, va bene?” prima di dare una piccola pacca sulla mia spalla.
“Si, certo,” dissi.
“E tu divertiti al tuo.. appuntamento?” aggiunsi, guardandolo curiosamente.
Sorrise in modo gioioso. 
“Si, stiamo andando ad un ristorante a Manchester.”
“Manchester?” chiesi sorpreso. “È tipo un’ora da qui.”
“In pratica zero possibilità di essere scoperti,” disse come una spiegazione. “E i suoi genitori e le sue sorelle sono fuori città inoltre, quindi dopo abbiamo casa tutta per noi.”
“Capito capito,” dissi, sentendo le guance riscaldarsi leggermente.
“Non pensare male, sicuramente finiremo con il vedere un film e addormentarci sul divano.”
Alzai le sopracciglia mentre ghignava.
“Okay, probabilmente no,” disse. “È da un po’ che non stiamo soli insieme, quindi-”
“Va bene, va bene,” lo interruppi, il mio viso sempre più caldo.
“Adesso devo andare, quindi.. si, ciao, buona serata.”
Stava ancora sorridendo malignamente quando uscii dalla macchina e lo vidi iniziare a ridere quando andò via. 
Ero di buon umore e stavo davvero sorridendo a me stesso quando mi avvicinai all’entrata di casa; mi ci stavo abituando a trascorrere un paio di ore con qualcuno che non facesse parte della mia famiglia o Eleanor senza prendermi in giro in un modo o nell’altro, e sembrava che Zayn si fosse divertito. Mi diedi un batti cinque mentale.
Ma dopo essere entrato in casa il mio buon umore scomparve così velocemente come.. beh, come qualcosa che scompare in fretta.
“Ciao mamma,” dissi non appena entrai in cucina dopo essermi tolto scarpe e giacca.
Era seduta al tavolo, leggeva un giornale e non mi guardò nemmeno quando mi sentii parlare, ovviamente non rispondendo al mio saluto, e il mio cuore sprofondò leggermente. Da quando era diventata così fredda con me? Non mi aveva parlato nemmeno ieri o questa mattina e... adesso era pomeriggio ed era ancora arrabbiata con me? Okay, un giorno non era poi così tanto, ma era tanto sentirsi ignorati totalmente tutto il giorno da tua madre. 
“Okay, allora vado,” dissi prima di girarmi e salire in camera. Afferrai il mio zaino da terra affianco alla scala e iniziai a salire lentamente. Della musica proveniva dalla stanza di Owen e invece di andare in camera, mi diressi verso la sua. Bussai un paio un paio di volte, ma la musica non si fermava e non ricevetti nessuna risposta, quindi bussai di nuovo.
E di nuovo. 
E di nuovo.
Quando bussai la sesta volta, la musica si abbassò un po’ e un brusco “cosa?” risuonò dall’altra parte della porta.
“Sono io,” dissi. “Posso entrare?”
“Oh, certo,” gli sentii dire, un po’ più calmo adesso.
Aprii la porta ed entrai, trovando Owen buttato a braccia aperte sul letto.. con una sigaretta accesa in mano, mentre faceva fuoriuscire il fumo dal naso?
“Tu fumi?” chiesi, alzando un sopracciglio mentre chiudevo la porta dietro di me e mi buttavo sulla poltrona affianco alla scrivania. 
“Non per davvero,” disse con un sospiro stanco. “Solo qualche volta quando sono stressato o altro.”
“Puoi essere stressato quando non sono qui allora? Il fumo non fa bene al bambino.”
“Oh, giusto,” disse, mettendosi dritto con un movimento lento e spegnendo la sigaretta in un posacenere sul tavolo al lato del letto.
“Che succede?” mi chiese quando si sdraiò di nuovo. 
“Ho detto tutto alla mamma e adesso mi odia,” dissi schiettamente, immaginando che non ci fosse nessuna ragione per girare intorno alla questione. 
“Aha, quindi è per questo che si comporta come una stronza da ieri.”
Feci spallucce senza speranza.
“Credo. Scusa.”
“Perché glielo hai detto allora? Sai com’è, sapevi che sarebbe finita male,” disse, comunque non sembrando arrabbiato, solo un po’ confuso.
“Non ho avuto molta scelta,” dissi. “Ha insistito che iniziassi a correre, ma ovviamente non posso farlo e non voleva cedere perché beh, è mamma, e sono andato su di giri gridandole che sono incinto. Non è finita così bene, e sa che sono gay inoltre. Non che abbia davvero creduto che fossi incinto. O che fossi gay per qualche ragione, ma comunque adesso è incazzata.”
Roteò gli occhi.
“Uno di questi giorni chiamerà un prete, ne sono sicuro,” disse. “Per cercare di esorcizzarti o qualcosa del genere.”
“Si, grazie per avermelo detto,” dissi facendo una smorfia, pensando comunque che la possibilità che mamma volesse esorcizzarmi non fosse poi così improbabile. 




HI FELLAS!
Eccomi qui con questo ATTESISSIMO capitolo.
Mi scuso immensamente con ognuna di voi per non aver risposto a tutte le recensione del 21° capitolo e per non essere riuscita a pubblicare il capitolo una settimana dopo quello di Giulia.
Lo ammetto, è un periodo orribile; ultimamente sono sempre un po’ giù, ma come sempre cerco di non farlo vedere, odio lamentarmi.
Quindi vi chiedo immensamente perdono, sarò molto più puntuale, ve lo meritate.
Adesso passiamooo alla storia: Louis cucciolo - gli amorevoli Ziam e quella faccia di culo Jay.
Confesso che Jay è il personaggio che più odio nella storia, e capirete anche il motivo molto presto ;)
Detto questo, se c’è qualche Ziam shipper nei paraggi apprezzerà molto questo capitolo, vero? Oh ci credo eccome pft. 
Diciamo che questo capitolo è di passaggio, la storia si evolverà un po’..? *zip*
A prestissimo e scusate ancora. 
Ps @itbeatsfortwo_ non osate a non contattarci su twitter, vi aspettiamo sempre :)
Un bacio 

Ana x.
  
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