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Autore: Katleck    16/07/2014    0 recensioni
Le cose accadono ,non si sa il perché , non si sa ne quando ne dove , l unica cosa certa é che avvengono e basta , e che noi non possiamo impedirlo.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
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Erano quasi le dieci e io con le mie ciabatte a forma di pinguino e il mio pigiama a pois ero pronta per andare a letto (non per dormire si intende) avrei sicuro prima letto qualcosa, ascoltato un po’ di musica e cazzeggiato come sempre su twitter, era una routine ormai .Entrai in camera e presi la borsa poi guadai l’ orario del giorno dopo e misi dentro qualche quaderno l astuccio e il mio inseparabile portatile, infine vi riposi la maglia di Luke e per fare in modo di non stropicciarla l appoggiai in alto. Sentii il telefono fischiare così mi buttai sul letto e mi misi pancia all’aria a leggere, era lui, " Ehi Vanny domani mattina mio fratello mi porta a scuola con la macchina, lo vuoi uno strappo?", una sensazione di gioia mi si insinuò fin dentro le ossa, mi affrettai a rispondere "certo mi risparmi la fatica di correre dietro a un autobus, grazie :)" Aspettai per un po’ un suo messaggio, ma non arrivò, così mi misi sotto le lenzuola e mi addormentai senza neppure accorgermene. Un suono forte e acuto mi fece saltare, mi resi in fretta conto che era la sveglia così la spensi "merda" dissi, mi ero addormentata con il telefono sotto il cuscino e per poco non mi era venuto un infarto, "che bel buon giorno". In alto c era un messaggio non letto cosi lo aprii "scusa ero sotto la doccia a domai allora, buonanotte H." controllai l ora -spedito alle 11.45- cavolo che doccia lunga che s era fatto, ma vabbè mi aveva augurato la buona notte e ancora una volta in meno di una settimana sorridevo per lui. Presa dai miei pensieri stavo facendo tardi così afferrai subito i jeans chiari, la maglia a giro maniche rossa e le Superga abbinate e mi diressi in bagno, erano le 8 meno venti ed avevo fatto, scesi di sotto e riempii un bicchiere di caffè ma non feci in tempo a berlo che il campanello suonò -eccolo- pensai, "ciao mammaaa io vadoo " la risposta fu un "mmm" fioco, stava ancora dormendo. Mi richiusi la porta alle spalle e mi misi le chiavi in tasca, "ehilà" disse Calum dall’ altro lato del marciapiede "ciao" esclamai, accanto a lui c era Hemmo ,come lo chiamavano gli amici, con lo sguardo ancora assonnato che mi fece un sorriso sbilenco ma a suo modo stupendo ,la mia attenzione pero fù distolta dalla mano del moretto tesa verso di me "non c hanno ancora presentato ufficialmente, piacere Cal" " Vanny" risposi ridendo, una voce alle nostre spalle ci fece voltare "eccomi" annuncio Michael col fiatone io abitavo li da una vita eppure con loro non avevo scambiato mai neppure una parola. "perfetto allora si parte" esordì Luke, Salimmo in macchina, Calum si fiondò sul sedile anteriore affianco a Ryan e io e gli altri due ci mettemmo dietro, il viaggio sarebbe durato poco ma mi appoggiai al finestrino ugualmente e lo stesso fece Micky dall’ altra parte luke allora si avvicinò e con la voce che era ancora un sussurro disse “scusa non ti avevo detto che sarebbero venuti anche loro mi dispiace e ti chiedo perdono se non parlo molto ma di mattina non connetto proprio” “non ti preoccupare, tranquillo” risposi con un sorriso leggero “anche io di solito ,ma oggi ho avuto un brusco risveglio” allora mi guadò e mi fece cenno, come per dire racconta e allora gli spiegai, lui mi ascoltò attentamente e alla fine rise di gusto “povera sventurata” concluse nello stesso istante in cui la macchina si fermò davanti al cancello. Scendemmo tutti e ringraziammo, senza farlo apposta, in coro. Arrivata al mio armadietto mi fermai e mentre gli amici andavano avanti luke si appoggiò allo sportello “che lezioni hai?” gli porsi il foglio “cavolo ne abbiamo solo una in comune alle 14.30 che ne dici di pranzare insieme?” “non so se posso devo andare con Feira, ma ci vediamo appena finisco se vuoi” “certo così andiamo in aula insieme” “va bene” "a dopo allora" lo vidi allontanarsi con la coda dell occhio, era davvero figo pensai . La mattina continuò lenta e noiosa ma fortunatamente fay mi salvò da un tedioso discorso col professore di biologia ,l amavo ancora di più dopo questo .Il cibo della mensa era come al solito una melma indistinta di varie pietanze cosi ne presi pochissima e mi diressi verso il tavolo delle mele ne afferai due poi mi sedetti al solito posto nell angolo tra il muro e la vetrata e attesi che arrivasse anche faira iniziammo a chiacchierare " e poi si chiedono perche sono cosi magra , non posso essere diversamente se mi danno questa poltiglia immangiabile" "mmm si bhe... si" "oi mi stai ascoltando?? terra chiama feira " ma il suo sguardo era perso alle mie spalle, mi voltai per vedere cosa stava guardando di cosi interessante, sul prato c era Michael che giocava a frisbie con calum "carino eh?" provai a dire toccandola col gomito "ehh no ma che dici, ti sei fritta il cervello?" rispose irrirata ma dopo circa un secondo scoppio in una fragorosa risata scuotendo la testa, era cosi carina, piccolina, con la sua carnagione olivastra, la frangetta e i capelli neri ma si nascondeva dietro quella montatura d occhiali e si rintanava in laboratorio quasi per non farsi vedere ,e da una parte aveva ragione era meglio stare lontana dall amore l avevo provato sulla mia pelle. Continuammo a mangiare tranquillamente quel pasto indecente ,la nostra pausa era praticamente volata. Sentii due mani pesanti appoggiarsi sulle mie spalle, alzai lo sguardo dal piatto e vidi fay sbiancare , lo sapevo,sapevo chi era, ma non volevo voltarmi "ei Vanessa da quanto tempo" "Jess" risposi con tutto il disgusto possibile ,la panca si curvò sotto il suo peso ,si sedette e poggiò le due dita sulla mia coscia quasi per accarezzarla "lasciami Jess" dissi con le labbra tremanti ma lui non smise "ti prego ,vattene via" continuai , cercando di pronunciare quelle parole con fermezza. "L' hai sentita ? ha detto di lasciarla ,sei sordo per caso?" Luke era apparso dal nulla , tutta la mensa era voltata verso di noi "novellino, mi stai per caso dando ordini?" luke non rispose mi prese per mano e mi fece alzare ,allora Jess scattò in piedi furioso ,ma lui si parò tra noi allontanandomi ,poi ci voltammo e con uscimmo dalle porte sul retro dove Michy e Cal che ci stavano aspettando "Non finisce qui" stillò Jess ma la sua voce mi arrivo come un suono attutito "tutto apposto?" chiese Michael, Luke assentì con il capo ma non rispose, tutto mi sembrava lontano come se fossi nell acqua e gli altri mi parlassero da fuori. Feira arrivò di corsa e mi abbracciò "o mio dio tesoro" sobbalzai ma appena mi resi conto che era lei la strinsi, dopo un pò mollai la presa "tranquilla ,sto bene, é tutto apposto" "non ci posso credere,ancora..." la campanella suono "vai , o farai tardi ci vediamo dopo lezione" "ma tu non?io..." "vai ,dopo scuola vieni a casa mia ti va?" "certo,a dopo allora" mi diede un bacio poi guardando luke mimò un grazie con le labbra e infine scappò via. Mi sedetti sui gradini e appoggiai le mani sul viso , le braccia di lui mi avvolsero , allora alzai lo sguardo "grazie , davvero, ma non dovevi , non sai nemmeno in quale colossale casino sei appena cacciato , ed é tutta colpa mia , mi dispiace cosi tanto " lui allora mi fissò attentamente " tu sei mia amica e miei amici non si toccano é solo un bulletto che si diverte a fare lo stronzo ne ho visti di peggio" "tu non sai di cos é capace" "ti fa paura e questo l ho capito ma ci sono io , ci sono michael e calum e fino a quando respireremo ti assicuro che lui non ti sfiorerà neppure con un dito,diventeremo le tue guardie del corpo" non sapeva niente ,non mi conosceva neanche bene eppure stava rischiando per me ,e questo era più di quanto chiunque là dentro avesse mai fatto per me "senti, non penso sia il caso di tornare a lezione sarebbe inutile, nessuno di noi seguirebbe ormai , io sonon troppo incazzato e tu troppo scossa" rimase zitto per circa un secondo "vieni, ti faccio vedere una cosa" si alzò e fece qualche passo poi mi guardo "chi arriva primo alla fermata vince un gelato,ci stai?" "ci sto" dissi ridendo "allora al 3... uno...tre" inizio a correre e io inizialmente rimasi spiazzata ma poi lo inseguii e a metà strada lo raggiunsi "non vale"strillai "hahaha con me vale tutto" lo seminai nel tragitto restante ,eh si io correvo bene , ero veloce , mi allenavo, ma ero convinta che lui mi stesse facendo vincere apposta e la cosa mi piaceva ,non sapevo dove mi stava portando ma avevo la sensazione che sarebbe stato fantastico per il semplice fatto che ci sarebbe stato lui . *SPAZIO AUTORE* Scusate la lunghissima attesa ma sono stata presa da milioni di impegni finalemente eccolo un nuovo capitolo , che ne dite? scusate gli eventuali errori di battitura. Ci vedremo nella prossima puntata. A presto KAT♥
  
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