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Autore: LoveCupcake    16/07/2014    0 recensioni
-Tutto ad un tratto mi mancò il fiato-
“Tu chi saresti?”
Uno sguardo vale più di mille parole, uno sguardo può far provare mille emozioni, lo sguardo è la chiave di ogni persona.
Il tempo si bloccò è una voragine si scatenò dentro di me.
Lui. Io. Noi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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-Tutto ad un tratto mi mancò il fiato-
“Tu chi saresti?”
Uno sguardo vale più di mille parole, uno sguardo può far provare mille emozioni, lo sguardo è la chiave di ogni persona.
Il tempo si bloccò è una voragine si scatenò dentro di me.
 Lui. Io. Noi.
 
“Buongiorno ragazzi! Questa è radio Londra. Sono le 06:06 e cominciamo subito con una canzone di Jason Derulo, buon ascolto!”.
Come ogni mattina Radio Londra fa compagnia al mio risveglio, mi guardo allo specchio e comincio la giornata. Mi chiamo Aria Mongomery, vengo dall’Italia precisamente Torino in Piemonte. Ho diciotto anni. Ho una sorella maggiore di nome Macy, mia madre Marienne e mio padre Steve. Mia sorella abita a Londra, mia madre è tornata in Italia e mio padre è in giro per il mondo navigando. Insomma sono piuttosto sola in una cittadina abbastanza tranquilla come Doncaster. Abito con i miei tre cugini: Jacopo il più grande, Simone l’intermedio e Lorenzo il più piccolo. I miei zii lavorano nel campo dell’ hair stylist e sono piuttosto occupati nella grande Londra, non hanno voluto spostare i loro figli della riparata Doncaster.
Ed eccomi qui a fare da babysitter quindi! Meno male che ho solo più un anno di scuola. Mi lego i capelli alla rinfusa e scendo a preparare la colazione: tovagliette, tazze, biscotti, tea, tovaglioli, fette biscottate, frutta, cucchi, marmellata…
Prendo una pesca dal frigo e la mangio mentre vado a svegliare i tre mostriciattoli: “Jaco, Simo, Lory sono le 6:30 alzatevi!” dissi. Feci una doccia veloce e mi misi un jeans stretto, una canotta bianca e le scarpe con il tacco largo nere. Mi truccai con un po’ di blush, il correttore sotto gli occhi, la matita nera e il mascara. Afferrai la borsa e scesi. Erano tutti in cucina: “buongiorno ragazzi, sbrigatevi che sennò perdete il pullman” successivamente indossai la mia amata giacca nera di pelle e presi le chiavi dell’auto: “ah, sparecchiate eh! Ciao” e uscii. Salii in macchina e riaccesi la radio, ora davano Story of my life dei One Direction, mi piaceva come band ma preferivo tenerlo solo per me questo segreto. Andavo in una scuola alberghiera, nella mia famiglia erano tutti bravi in cucina perciò sono finita qui.
Scesi e mi recai al mio armadietto dove presi i libri per le prime due ore: Alimenti e Chimica. Amo chimica è una di quelle materie di cui non hai bisogno di studiare ma solo di ragionare.
La giornata passò in fretta insieme ai miei amici e le due arrivarono. Io, Marco, Viktorya, Simone e Alessia andammo a mangiare al mc donald’s. Loro sono fantastici: Marco è divertente e scherzoso anche se un po’ timido, Viktorya è una di quelle ragazze che non hanno peli sulla lingua, Simone è un ottimo ballerino ed è simpatico ed infine Alessia è una di quelle ragazze molto devote allo studio ma che nel complesso sono simpatiche.  
Tornai a casa e trovai la casa silenziosa, era molto strano. Tutto ad un tratto una ragazzina bionda dell’età di Jacopo mi venne a tirare uno schiaffo e mi disse: “non ti vergogni?” e corse di nuovo in salotto.
La seguii e trovai Jacopo seduto sul divano con i piedi sul tavolino, cinque ragazzi girati di schiena e questa ragazzina.
-Tutto ad un tratto mi mancò il fiato-
Due occhi azzurri si girarono e mi mandarono in tilt la testa.
“Tu chi saresti?” chiesi alla biondina.
Tutto ad un tratto uno dei ragazzi si alzò e mi venne incontro: “non permetterti di usare questo tono con mia sorella!” disse, “sei a casa mia come ti permetti tu? Non so chi tu sia!” “Sono Louis, Louis Tomilson e lei è mia sorella Lottie, come dormi la notte? Non ti vergogni? E’ un ragazzino!”.
  
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