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Autore: NinaTheGirlWithTheHat    16/07/2014    1 recensioni
Un cognome oneroso, un destino già deciso? Celine dalla sua solita vita quotidiana spesa tra scuola e le giornate con la cara cugina Dominique approda in un mondo bagnato dal sangue mietuto dalle terribili faide famigliari che lacerano il mondo dell'Impero Centrale, uno dei cinque principali regni della terra di Lyria: da quando l'etera erede al trono è stata deposta con il ferro e il fuoco, sul seggio imperiale siede un'usurpatrice che semina il terrore nella capitale e non solo. Cosa possono fare allora due semplici adolescenti all'ultimo anno di liceo? Una soluzione c'è, soprattutto se un segreto mai detto viene a galla.
Genere: Azione, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: Triangolo
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Immortal Rose: Awakening
 
1. Il sogno del bianco giglio

Cavalieri da ogni angolo del regno giungevano nella capitale mossi dalle voci che narravano della leggendaria bellezza della principessa Naera Leborgne.  Raccontavano che i suoi capelli erano fili di fuoco e di sole, che del suo sguardo dolce e profondo ci si innamorava istantaneamente, che sapesse discorrere delicatamente e con arte e che la sua leggiadra la facesse splendere come una gemma, che la sua pelle era liscia come seta e chiara come l’avorio più puro.
La principessa Naera non sembrava accorgersi, innocente, di tutti gli innamorati che la rimiravano in lontananza. Alcuni giovani, quando ella si recava alla fiera scortata dalle dame, le si buttavano ai piedi supplicandola di accettare il loro disperato amore, stringevano tra le mani tremanti l’orlo della preziosa veste, cercavano le sue sottili dita ma lei con letizia li faceva rialzare e con un sorriso li congedava rimandando soltanto le loro sofferenze al prossimo incontro con la domina del loro cuore.
Successe un giorno che la regina madre Nadja ritenesse opportuno far sposare la propria figlia con uno dei giovani eredi delle altre famiglie reali.  La regina sentiva che presto sarebbe giunta l’ora di ritirarsi a vita privata per poi congiungersi con le sorelle nel sonno eterno, per questo, sebbene conoscesse la natura volitiva della figlia, aveva cominciato a cercare un uomo capace di proteggerla dalle insidie esterne e interne alla corte. La scelta della sovrana ricadde su  Jean Leroux, lontano cugino della principessa, fiero combattente e maestro d’armi. Era un bell’uomo ,alto ,dal fisico temprato dalla guerra, dal viso sereno e maturo; era conosciuto per il carattere onesto e per le buone maniere con cui soleva trattare le fanciulle.
Naera conobbe presto lo sposo e nonostante non lo amasse, acconsentì all’unione.
Il matrimonio venne celebrato in un giorno di maggio: il vestito della sposa era riccamente decorato di preziose pietre che ricoprivano la parte centrale del corpetto, disegnando eleganti arabeschi mentre la gonna cadeva fluida sui fianchi e terminava in un lungo strascico di seta avorio, le maniche invece erano a calla e coprivano i polsi impreziositi di gioielli della sposa.
Lo sposo portava l’armatura, le onorificenze ottenute nelle battaglie, al fianco destro, pendeva dalla cintola la spada e i paramenti  che indicavano la sua nobile posizione.
Il giorno successivo vennero incoronate le due regine: Naera Leborgne e Callia Leroux, cugina di Jean e migliore amica della principessa Naera. Le altre pretendenti al trono come la biondissima Jolene Dupont, cugina di primo grado di Naera, non vennero innalzate al trono.
Callia Leroux era una bellissima fanciulla dai capelli lucidi come il piumaggio di un corvo che cadevano in dolci ricci sulle spalle strette: il viso era piacevolmente arrotondato, dai tratti dolci e affabili, solcato da un sorriso luminoso e amichevole, inoltre dalla fronte spaziosa pendeva spesso una corona di fiori.
In contrapposizione alla delicata e riservata Naera, Callia possedeva una grande vitalità e una natura serena e allegra; le piaceva cavalcare e si dedicava nei giorni di sole alla cura del suo personale giardino.
Le due amiche si completavano come la notte e il giorno, come l’inverno e l’estate. Nella loro diversità stava la loro forza.
Il matrimonio di Naera e Jean, nonostante non fosse dettato da un vero sentimento, si era rivelato pieno d’affetto e rispetto reciproco. Questo matrimonio fu presto benedetto dall’arrivo di un erede: un bambino bello come i genitori e sano come un pesce. Purtroppo il bambino non avrebbe potuto concorre al trono, essendo maschio: la linea ereditaria era quella femminile.
Il piccolo Alain crebbe diventando un fanciullino pacato e sveglio: trovava grande diletto nello studio.
Il padre decise di istruirlo nell’arte della guerra.
Purtroppo Alain arrivò a disprezzare “ l’arte della guerra” come la chiamava il genitore, preferendovi  attività come la poesia, la musica e il disegno.
Naera covava nel suo cuore il desiderio di una figlia femmina, non solo per garantire la successione al ramo della sua famiglia; voleva crescere una bella bambina, cucirle vestiti di broccato e acconciarle i capelli con perle e fiori.
Una notte la principessa fece un sogno particolare: sognò che da un giglio sanguinante cresceva una rosa fiera, ai piedi di essa invece giacevano nove spade; la rosa cresceva rigogliosa intorno all’elsa di una spada dall’impugnatura preziosamente decorata di gemme; la rosa continuava a sbocciare dando vita ad una bambina dagli occhi scuri e profondi ; accanto alla fanciullina si ergevano una fenice e una leonessa.
Naera di colpo si svegliò ricoperta di goccioline di sudore che le scendevano lungo le tempie tremanti. 
Il mattino chiese consiglio alla nonna Anja:
"Ho fatto un sogno strano stanotte"
"Racconta" disse la regina.

 
   
 
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