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Autore: All_over_again    17/07/2014    3 recensioni
Mi chiamo Summer Schmidt e ho 16 anni. La sfiga vuole che io abiti con i quattro animali dei miei migliori amici tra i quali anche mio fratello... Sono anche delle famose popstar e quindi non li potrò vedere molto ma le migliori avventure che mi siano mai capitate sono state con loro, non ci si annoia mai!
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Carlos, James, Kendall, Logan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quel pomeriggio passò più in fretta di quanto mi aspettassi. Dopo il grande annuncio di Ellie, ognuno di noi iniziò a ricordare tutti i vari aneddoti successi durante le feste alle quali avevamo partecipato. Inutile dire che in quasi tutti i casini ci finiva sempre Logan.
Fissavo con aria interrogativa l'armadio aperto davanti a me, sperando che qualche vestito mi arrivasse in faccia, mettendo così fine alla mia agonia. Per me era sempre stato un trauma scegliere un fottuto vestito da indossare ad una fottuta festa. Ne avevo talmente tanti che non riuscivo mai a decidere in tempo quale mettere. 
Ragazzina, sei pronta?domandò Logan fuori dalla porta della mia camera bussando a tempo, come al suo solito.
Se me lo chiedi un'altra volta, giuro che ti rimando a Dallas a furia di calci in culo.urlai senza smettere di fissare l'armadio.
Lo sentii ridere al di là dell'uscio.
Lo prendo come un no.disse divertito per poi scendere le scale.
Mi sembrò di tornare all'anno precedente, dove ogni sabato, andare alle feste di sconosciuti era di routine. Era la quarta volta che mi bussava alla porta facendomi la stessa domanda ed ero sicura che di lì a poco, avrebbe mandato su Kendall al suo posto.
Osservai per un'ultima volta i vestiti dentro al mio armadio e alla fine optai per un vestitino nero. Era abbastanza corto, con una scollatura pronunciata sulla schiena, e decisamente aderente, il che lasciava vedere ogni forma del mio corpo. Mi infilai un paio di scarpe con il tacco e terminai di truccarmi. Frizionai i capelli, presi la borsa e aprii la porta.
Appena alzai lo sguardo vidi James a pochi passi da me, intento ad abbottonarsi la camicia con scarsi risultati. Deglutii notando che non la smetteva di fissarmi, forse era per quello che non riusciva a chiudersi la camicia.
Wow! Sum, sei…iniziò in preda al panico.
Wow!esclamò infine facendomi sorridere. 
Beh, grazie.furono le uniche parole che mi uscirono di bocca.
Lo vidi portarsi una mano dietro al collo, il che mi fece intuire che si trovava in forte imbarazzo.
Aspetta, faccio io.dissi andando verso di lui notando che ancora non si era allacciato la camicia.
Iniziai ad abbottonare bottone per bottone, senza alzare lo sguardo da essi. Non avrei retto un incontro così ravvicinato con i suoi occhi, non avrei risposto delle mie azioni.
Ecco fatto.esclamai allacciando l'ultimo bottone mordendomi il labbro inferiore sotto il suo sguardo perforante.
Stargli così vicino mi faceva totalmente impazzire e lui di certo non migliorava la cosa dato che continuava a fissarmi dritta negli occhi. Ero brava a nascondere le mie emozioni ma i miei occhi erano completamente vulnerabili per chiunque, soprattutto per James.
Oh finalmente siete pronti!urlò Kendall quasi in cima alle scale, facendo voltare istintivamente me e James. 
Quanto state addosso tu e quell'altro!dissi io riferendomi a quel rompicoglioni di Logan.
Ti ho sentita!urlò Logan dal salotto facendomi ridere.
In men che non si dica scendemmo le scale arrivando in sala, Logan era seduto sul divano mentre Carlos era occupato a ridere con Ellie. Non appena mi avvicinai a loro, notai che Logan era rimasto in silenzio con gli occhi fissi su di me. Capii subito che era troppo occupato a farmi una radiografia per parlare, ma non ci feci caso.
Dopo qualche minuto eravamo già divisi nelle rispettive macchine.
Kendall ti odio!esclamai io sedendomi al posto del passeggero.
Perché fai guidare Henderson?gli chiesi indicando Logan al posto di guida. Lo sentii ridere dietro di me.
Perché tocca a lui.rispose divertito.
Di fianco a me, Logan, ci fece il verso accentuando le nostre voci. 
Se avete qualche problema sul mio modo di guidare, allora andatevene a piedi.disse con aria offesa.
I problemi ce li hai tu.bisbigliai facendomi sentire mentre lui mi tirò un leggero pugno sul braccio beccandomi il nervo.
Sentii mio fratello ridere alle mie spalle ed automaticamente guardai attraverso lo specchietto retrovisore, ma il mio sguardo incontrò quello di James, seduto di fianco a Kendall. Non appena notai che osservava il mio riflesso indiscreto, abbassai lo sguardo. Come se i suoi occhi avessero appena bruciato i miei.


Dopo qualche minuto arrivammo davanti alla casa di Josh Marks, anche se definirla casa era riduttivo.
Non c'è un cazzo di posto!esclamò Logan girando a vuoto per la terza volta dentro il parcheggio.
Parcheggia qua.dissi io indicando il posto libero appena sorpassato.
È per handicappati.precisò lui.
Appunto.confermai sotto il suo sguardo fulminante.
Kendall e James scoppiarono a ridere mentre Logan accelerò vedendo un posto libero in lontananza. Quando scendemmo dalla macchina, raggiungemmo gli altri che ci aspettavano già all'entrata. Mio fratello mi prese sottobraccio per aiutarmi a camminare più velocemente, mentre Logan e James avanzavano tranquilli davanti a noi. Una volta arrivati dagli altri, entrammo nella mega villa di Josh Marks, pronti a scatenarci.
La musica era altissima e rimbombava per tutta la stanza, che sembrava più una discoteca che un salotto americano. Io ed Ellie ci staccammo momentaneamente dai ragazzi per andare a bere qualcosa in cucina. C'era di tutto di più, un vero e proprio paradiso alcolico su un solo tavolo. Ellie si preparò il suo solito coca malibù mentre io decisi di bermi della sambuca. C'era un sacco di gente che non conoscevo, era da una vita che non andavo a una festa di qualcuno.  
Vado un attimo in bagno.disse dal nulla Ellie facendo una smorfia con la bocca.
Ok, ti aspetto qua.la rassicurai facendole capire che non mi sarei mossa dalla cucina.
La vidi sparire in mezzo alla folla in pista mentre continuavo a sorseggiare il secondo bicchiere di sambuca. Fissavo un punto fisso senza muovermi fino a quando qualcuno non mi si piazzò davanti, facendomi tornare nel mondo reale.
Una ragazza alta e magra dai capelli ricci mi sorrise, come se si aspettasse che le dicessi qualcosa. La osservai attentamente, ricordandomi di averla già vista prima. Vedevo la sua immagine sfuocata dentro la mia testa e di certo l'alcool non aiutava a ricordare.
Ci siamo fatti un bicchierino eh?domandò divertita mostrando il suo caloroso sorriso.
Sbarrai gli occhi scattando in piedi.
Lindsay!esclami andandole in contro per poi abbracciarla.
Lindsay Carter, come scordarsela? Era la ragazza epica di Carlos. Si misero insieme in seconda media e da lì non si lasciarono fino alla terza superiore. Dalla quarta in poi non avevo ancora capito quante volte si ripresero e si rimollarono, ma sta di fatto che dopo Lindsay, Carlos non aveva più avuto nessuna ragazza. Mi ricordai di quella volta in cui mi disse che l'amava, era sincero. Glielo leggevo negli occhi.
Summer! Da quanto tempo.disse lei ricambiando l'abbraccio.
Eh già! Cosa sarà? Un anno che non ci vediamo?approssimai io stando ad alcuni miei calcoli.
Pressapoco.rispose lei facendo un mezzo sorriso.
Non appena ci staccammo dall'abbraccio, notai che lanciò un'occhiata in giro.
Dovrebbe essere in pista con gli altri.dissi sorridendole teneramente.
Sarà contento di vederti..
I suoi occhi blu oceano mi guardarono dolcemente, con una sfumatura di gratitudine. Sapevo che dentro la sua testa mi stava ringraziando in tutte le lingue del mondo. 
Non fece in tempo a girarsi per dirigersi verso la pista, che si bloccò di botto. Solo dopo aver allungato lo sguardo oltre la sua testa capii il perché. Riconobbi le figure di Carlos, James e Kendall, il quale fissava la ragazza con gli occhi sbarrati. Difficilmente Carlos andava in panico, ma quando si trovava davanti Lindsay era inevitabile.
Lindsay.disse debolmente continuando a fissare la ragazza.
Carlos.bisbigliò a sua volta la mora imitandolo. 
Kendall!esclamò quel deficiente di mio fratello di fianco all'amico impanicato.
Alzai gli occhi al cielo domandandomi continuamente se esistesse al mondo un idiota più idiota di mio fratello.
Forse è meglio andare a parlare da un'altra parte.disse Carlos a Lindsay lanciando però un'occhiata fulminante a Kendall.
I due ragazzi si volatilizzarono in una manciata di secondi, lasciando me, Kendall e James da soli in cucina. I miei occhi incontrarono per l'ennesima volta, nel corso della serata, quelli di James. Come al solito fui io ad abbassare lo sguardo per prima, da brilla ero ancora più vulnerabile.
Vado a farmi un giro.disse frettolosamente James lanciandomi un'occhiata.
Lo seguii con lo sguardo fino a che non scomparve anche lui in mezzo alla folla.
Sai, dovresti dirglielo a Maslow.mi disse dal nulla Kendall facendomi voltare automaticamente verso di lui.
Dirgli cosa?domandai io non capendo a cosa si riferisse.
Che ti piace.rispose secco sorridendomi.
Lo fissai sbarrando gli occhi, mordendomi il labbro inferiore.
Ne abbiamo già parlato Ken.dissi con un tono di rimprovero, sapeva quanto odiassi parlare dei miei sentimenti così apertamente.
Ascolta, perché non la finisci di ragionare col culo e non inizi a fare qualcosa in proposito?propose divertito prendendomi la mano e fissandomi negli occhi.
Osservai il suo sguardo attentamente, capendo immediatamente dove volesse andare a parare.
Okay. Okay, vado.esclamai alzandomi dalla sedia.
Aspetti tu Ellie, vero?gli domandai retoricamente.
Mi fulminò con lo sguardo, dopo di che mi fece segno con la mano di andarmene e così feci. Attraversai quasi tutta la villa, fino a quando non notai una porta finestra enorme che dava direttamente sul giardino posteriore. Non appena misi piede fuori vidi James girato di spalle, intento a scrutare ogni cosa lo circondasse. 
Da fuori si poteva sentire il rimbombo della musica che mettevano dentro. Riconobbi immediatamente Timber e mi venne da sorridere pensando a quanto ne fosse ossessionato il ragazzo che avevo davanti agli occhi. In quel momento, James girò la testa verso di me, come se in qualche modo avesse percepito la mia presenza. Sorrise ed io feci lo stesso. Avanzai titubante verso di lui fino a che non mi affiancai perfettamente.
Come mai sei uscito?azzardai a chiedergli rompendo il silenzio. 
Avevo bisogno di prendere aria.disse girandosi verso di me.
Ho un pensiero fisso che non riesco a togliermi dalla testa..
Deglutii fissandolo nei suoi bellissimi occhi verdi.
A-ah sì?balbettai io mentre il suo viso si avvicinava sempre più pericolosamente al mio.
Sì.bisbigliò avvicinandosi ancora di più.
In quel momento James sfiorò le mie labbra carnose con le sue.
C-che stai facendo?domandai io letteralmente in estasi.
Quello che avrei dovuto fare tempo fa.disse guardandomi negli occhi.
Mettere fine alla nostra amicizia..
Si spinse più vicino, chiudendomi il labbro superiore tra le sue labbra. Automaticamente gli circondai il collo con le braccia fino a che non sentii le sue dita tra i miei capelli. In un attimo approfondì il bacio, dischiudendomi le labbra con la lingua e infilandomela lentamente nella bocca. Ricambiai quel bacio tanto desiderato aggrappandomi a lui, dimenticandomi di tutto il resto. James mi prese il volto tra le mani, facendomi aprire ancora di più la bocca per avere un maggior accesso mentre il suo corpo si attaccava pericolosamente al mio.
Una cosa era certa, nessuno dei due aveva intenzione di interrompere quel bacio dal sapore di menta e miele.

 
  
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