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Autore: louisisdamn    17/07/2014    4 recensioni
In un attimo, tutti gli occhi dei presenti nel locale furono sulla figura che era appena entrata dalla porta, Alec l'avrebbe riconosciuta ovunque : era Magnus. Lo stregone sapeva di attirare l'attenzione dei presenti, infondo chi non avrebbe notato un ragazzo alto, magro, con un bel fisico, la pelle ambrata e degli occhi accattivanti a contornare il tutto? E poi, diciamocelo, anche un cieco lo avrebbe visto con il suo abbigliamento tutto lustrini e paillette. Ma, comunque, egli rivolse il suo sguardo solo al Nephilim dagli occhi color ghiaccio, che era rimasto a fissarlo, con la pancia che faceva qualche leggerissima capriola.
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Bondage
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Alec entrò con passo incerto in casa dello stregone, la sua gola era diventata stranamente secca e i palmi delle mani avevano preso a sudare.
'Datti una controllata, Alec' si impose mentalmente ma la vicinanza di Magnus mandava in cortocircuito il suo sistema nervoso e la sua capacità di dire o fare cose sensate.
"Volevo chiederti se avevi un posto per dormire ma non volevo disturbare... Me ne vado subito"
Era già diretto verso la porta quando una presa ferrea sul suo braccio lo fermò.
"Alexander, non ho detto che devi andare via. In realtà non ho detto nulla ma, bando alle ciance, seguimi così ti indico la tua stanza."
Prima ancora che il Nephilim potesse rispondere, lo stregone era già sparito per il corridoio così Alec lo seguì con passo svelto e per poco non gli andò addosso quando si fermò di colpo davanti alla porta di una stanza.
"Eccoci, questa è la tua camera. Se hai bisogno di qualcosa, io sono in salone. Ah, il bagno è in fondo al corridoio" detto ciò, il figlio di Lilith se ne andò, ammiccando in direzione del cacciatore. 
Alec non perse tempo e si catapultò in camera, aveva sicuramente bisogno di rilassarsi e non c'era niente di meglio che una bella doccia calda, no?
Così, dopo aver preso un bel respiro, uscì e si diresse verso il bagno. 
Non ci mise molto a raggiungerlo, si chiuse dentro e distese i nervi sotto l'acqua tiepida per una buona ventina di minuti. Uscì dalla doccia con il vapore che intasava la stanza e l'odore di sandalo che aleggiava nell'aria. 
'I vestiti!' Era uno stupido, a tutti gli effetti. Davvero, come poteva essersi scordato che non aveva vestiti di ricambio con sé? Non si era nemmeno preoccupato di chiederli allo stregone. 
'Stupido Alec, stupido' sospirò rumorosamente e dopo averci pensato per alcuni minuti fece l'unica cosa che gli venne in mente. 
Si attorcigliò un asciugamano in vita - dopo aver accuratamente controllato che fosse il più grande in tutto il bagno - che gli arrivava sopra il ginocchio, prese un bel respiro e, dopo aver rifatto il nodo del pezzo di stoffa almeno 10 volte, uscì dal bagno.
Si diresse immediatamente verso la camera dello stregone - era molto appariscente grazie ai glitter sulla porta - dato che lui era in salone e non gli sembrava il caso di presentarsi davanti a un gruppo di Nascosti praticamente nudo, scelse quella che era la soluzione più ovvia: cercare dei vestiti nella camera di Magnus. 
Alec entrò cercando di fare meno rumore possibile ma, in quel momento, tutta la sua maestria da cacciatore sembrava essere svanita. Trovò quasi subito l'armadio - era immenso. 
Per prima cosa iniziò a cercare dei boxer con la mano destra, mentre la sinistra reggeva meno forte di prima l'asciugamano.
"Serve aiuto?"
L'asciugamano di Alec cadde mentre lui si girava in direzione del proprietario della voce, Magnus naturalmente.
Le mani del cacciatore corsero a coprirsi le parti intime mentre lo sguardo dello stregone si fermava sempre più spesso su di esse.
"È inutile che cerchi di coprirti, Alexander, ci riusciresti giusto giusto con un'altra mano"
Dopo la frase e il sorriso malizioso che il figlio di Lilith gli aveva rivolto, il Nephilim arrossì ancora di più, se possibile. 
"Io.. Ehm.. I-io.." Alec si schiarì la gola, doveva farcela. "Io stavo cercando dei.. boxer puliti e dei vestiti dato che non ho portato nulla con me."
"Potevi venire a chiedermelo" lo sguardo di Magnus si illuminò di estrema malizia
"Sai, non mi sembrava il caso di presentarmi mezzo nudo davanti a un gruppo di Nascosti, che mi odiano"
"Però davanti a me ti sei spogliato senza scrupoli.. Interessante, davvero davvero interessante.." 
In quel momento lo stregone era la perversione fatta a persona, Alec ne era certo.
Prima che il Nephilim potesse realizzare cosa stava accadendo, Magnus fu a pochi centimetri dal suo orecchio: poteva sentire le labbra del figlio di Lilith sulla sua pelle. Deglutì svariate volte e provò a inglobare quanta più aria possibile, dato che in quel momento le sue funzioni respiratorie non erano al pieno delle loro capacità. 
"Sai Alexander, devi ringraziare il mio forte autocontrollo perché, senza quello, ti avrei già sbattuto sul muro alle tue spalle"
Alec credette di poter morire, ma non per le parole appena dette, no. Era più che altro perché qualcosa là sotto si stava risvegliando, dopo le parole dello stregone. 
'L'angelo mi odia, è ufficiale' pensava Alec, mentre cercava di togliere i pensieri e le immagini poco caste -su di lui e Magnus - che erano apparse nella sua mente.
"I vestiti sono sul letto, scendi appena sei pronto"
Il cacciatore stava per protestare perché, diamine, sul letto non c'era nulla ma quando il suo sguardo si posò sulle lenzuola di raso bordeaux, vide una tuta piuttosto anonima e un paio di boxer che Magnus doveva aver creato apposta per lui. Era in procinto di girarsi per ringraziare lo stregone ma lui non c'era già più.
Alec sospirò rumorosamente, tolse le mani che poco prima coprivano la sua nascente - ormai quasi completa - erezione e, dopo essersi seduto sul bordo del letto, diede libero sfogo ai suoi ormoni. In fin dei conti era un un diciottenne, fare queste cose rientrava nella norma. Cosa forse - solo forse - non era del tutto normale che, durante questi 'momenti privati', la mente del Nephilim pensasse a qualcuno - uno a caso, ovvio. Assomigliava a un ragazzo, altro, muscoloso, dalla pelle mulatta e con due occhi da gatto in grado di stregare il mondo. 
Quando venne sporcandosi la mano, Alec capì che neanche con la maledizione di un demone si sarebbe tolto Magnus dalla mente. 


Angolo delle autrici: innanzi tutto scusateci per il ritardo, siamo state un po' prese da altri impegni e in questi giorni abbiamo un po' trascurato la storia.. Chiediamo umilmente perdono!
Ma ecco ecco che il nostro tenero Alec si risveglia – e non solo lui, eheh
Che ne pensate? Fatecelo sapere in qualche modo, tramite una recensione o su twitter :D
(Ma vi vogliamo bene anche se leggete e basta)
Un bacio e alla prossima, Lu (@baciscambiati) e Virgi (@deloslights)
  
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