Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: KeyFlame_NaLu    17/07/2014    6 recensioni
Lucy Heartphilia è una ragazza di 17 anni, nuova alunna della Magnolia High School.
La sua vita apparentemente piatta e vuota viene stravolta dal suo incontro con il paranormale, e con esso la Squadra Hunter Fairy Tail, il cui compito è quello di mantere l'equilibrio degli esseri umani e difenderli dagli attacci di demoni ed EU, creature la cui origine è misteriosamente intrecciata con le anzioni del Governo. Ma qual'è la verità?
Cosa succede in un mondo in cui il 1911 accomuna i protagonisti da tragiche vicende?
Leggete se volete scoprirlo :)
Buona Lettura!
ATTENZIONE: CAPITOLI REVISIONATI E SCENE AGGIUNTE :)
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Erza Scarlet, Gray Fullbuster, Levy McGarden, Lucy Heartphilia, Natsu
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Just close your eyes

(Natsu)

Le fiamme ci stavano alle calcagna, fameliche e letali, desiderose di inghiottirci e ucciderci. La nostra corsa non aveva ancora avuto fine; la galleria sembrava quasi infinita, il che era un bene vista la mancanza di un piano.

Ma era comunque strano. Che diavolo di posto appariva all'esterno un normale edificio, e all'interno si estendeva in quel modo? Ero sicuro d'aver percorso almeno un chilometro, eppure il Palazzo Governativo non era tanto largo visto da fuori.

Percepii un dolore bruciante alla schiena e, gemendo, feci un balzo in avanti. Intercettai l'occhiataccia di Mirajane.

< < Non distrarti, altrimenti sei morto! > >-gridò.

Non le risposi, ma accelerai più che potei il passo. Ero stanco, avevo il fiatone ma l'adrenalina scaturita dalla voglia di sopravvivere riusciva a conferirmi una massiccia dose di energia da spendere nella fuga.

Mi voltai, e dietro di me il fiume di fuoco si faceva sempre più impetuoso e maledettamente vicino. Davanti a me correvano Erza e Gray, mentre accanto avevo Mirajane, Lisanna e Loki. Quasi tutti riuscivano a mantenere un'andatura costante, ma non potevamo fuggire per sempre.

< < Attenzione, lassù! > >-gridò d'improvviso Lisanna, indicando un punto indeterminato dal soffitto sopra di noi.

Solo sua sorella Mirajane sembrò capire ciò che aveva appena detto. Guardai il soffitto, ma sembrava che niente stesse per accadere proprio da lì. Mi sbagliai. Dopo pochi secondi infatti il soffitto fu oltrepassato da profonde crepe che si diramavano rapide.

< < Sta per crollare! > >-confermò Erza, che fece un balzo. Saltammo tutti, nello stesso momento in cui i grossi macigni di pietra e terreno si staccarono, pronti a schiacciarci. Sfruttammo la situazione a nostro vantaggio.

Saltellammo sui massi che venivano giù, a mo' di scala. Durò solo qualche attimo, e quando ritoccai terra, fui sicuro di percepire il potente calore del fuoco leggermente meno scottante. Lo avevamo distanziato di qualche metro.

Fu così che mi venne una mezza idea, e fu Gray a completarla. Si voltò verso di me mi urlò qualcosa che fu in parte coperto dal rumore di un altro crollo dietro di noi. Non ci fu bisogno di sentirlo nuovamente, avevo ben capito che ciò che intendeva fare. Se il piano comprendeva qualcosa da distruggere, io ero ben pronto a fare la mia parte.

Estrassi Flame e feci un balzo verso l'alto. La spada liberò fiamme scarlatte che per un attimo danzarono; ma il mio obiettivo non era quello di combattere di nuovo il fuoco con il fuoco. Con un fendente, colpii duramente il soffitto sopra la mia testa. In un attimo grandi masse crollarono rapide, ma non abbastanza. In quell'istante vidi Gray fermarsi, poggiare le mani per terra, urlare qualcosa e poi... il ghiaccio.

Un fiume di appuntite stalattiti di ghiaccio percorsero il terreno dal proprio creatore fino al fuoco poco distante. Mentre l'acqua combatteva il fuoco, le masse di terreno si schiantavano a terra, finendo per essere congelate anch'esse.

< < Vai, Mira! > >-urlò Gray. Non sapendo cosa avessero in mente, guardai i due mentre ritoccavo terra, e Mirajane sfoderò una Katana dal petto. Esclamò qualcosa e tagliò l'aria con un potente colpo.

La corrente di energia viaggiò verso le rocce – oltre alle quali si scorgeva ancora il combattimento tra il fuoco e il ghiaccio – . Gray si alzò in piedi, fece un salto e colpì con un solo pugno il terreno. La corrente d'energia di Mirajane si alzò verso l'alto e, come spalmandosi, si cristallizzò. Era diventata una barriera di ghiaccio, oltre la quale vi erano le rocce anch'esse d'acqua congelata, e i residui del fuoco che dopo qualche attimo, si spense evaporando.

Ci guardammo in faccia uno per uno, sbalorditi. Loki sorrise apertamente, Lisanna corse ad abbracciare la sorella e Erza sollevò il pollice, soddisfatta. Io e Gray ci guardammo per un attimo infinito, e poi con una naturalezza che solo un anno prima non avrebbe mai potuto appartenerci, ci demmo il cinque.

< < Non sei solo un fiammifero bagnato, allora. > >

< < E tu non sei solo un ghiacciolo moscio, a quanto vedo. > >

Abbozzai un sorrisetto e Gray fece lo stesso. Tuttavia non ci perdemmo in chiacchiere. Sapevo che quella del fuoco era solo una delle tante trappole e insidie che avremmo incontrato. Alla fine, sfuggire a quelle fiamme si era rivelato fin troppo facile; perché attaccarci con qualcosa come quello, quando Jude avrebbe potuto inviare i suoi EU perfetti e dalla forza sovrumana?

Con questo dubbio che mi pulsava nella mente, proseguimmo il cammino lungo la caverna.

*

Avevamo percorso probabilmente un altro chilometro quando arrivammo d'innanzi a un bivio. Due strade si diramavano ai lati opposti. Ci fermammo, guardinghi.

< < Non vi sembra strano? > >-domandò Lisanna, incerta.

Rimasi in silenzio per un attimo, concentrato nel percepire aure maligne o altro. Ma non sentivo proprio nulla, e questo dava la conferma ai miei sospetti.

< < Credo che Jude stia tentando di rallentarci, in qualche modo. > >-disse Gray, precedendomi. Loki annuì.

< < Lo penso anch'io. Non sento nessuna aura maligna da entrambe le direzioni e inoltre lo scherzetto con il fuoco... Qualunque strada prenderemo, ci ritroveremo di fronte a nemici il cui scopo è solo quello di farci perdere tempo. > >

Strinsi i pugni, nervoso. L'avevano capito tutti ed ormai era comunque troppo ovvio; Jude Heartphilia ci stava prendendo in giro, stava giocando con noi. Poggiai una mano sull'elsa di Flame e, dimenticandomi per un momento di non sottovalutare la situazione e di non fare nulla d'avventato, imboccai il sentiero a sinistra.

< < Natsu, aspetta-! > >

Mirajane non poté terminare la frase, e qualunque cosa avessi in mente di rispondere, non potei dirla. Fummo colpiti da un'improvvisa corrente d'aria gelida che ci spingeva all'interno della strada a sinistra.

< < R-Resistete! > >-urlò Erza, piantando la sua spada contro il terreno.

Feci lo stesso con Flame e Mirajane con la sua spada, mentre gli altri si attaccarono a noi. L'aria ghiacciata mi penetrava le ossa, mi faceva battere i denti e mi mozzava il respiro.

< < Cazzo! Non resisto ancora per molto! > >

Urlò Gray, che era stretto ad una stalattite che aveva fatto crescere direttamente dal terreno. Fu l'unico a dirlo, ma era un pensiero comune. Flame si spostava di un millimetro ad ogni secondo, e la lama si ghiacciava rapidamente.

< < Lurido bastardo! > >-strillai, sperando che Jude mi sentisse.

Che cos'era, una specie di vendetta? Avevamo risposto al fuoco con il ghiaccio, e adesso lui usava la stessa tattica per distruggerci?

< < M-Merda... > >-mormorò Mirajane, prima che la sua lama si staccasse dal terreno.

Lei e Lisanna volarono in direzione del sentiero, e dopo di loro anche Gray e Loki, e infine io e Erza. Venni sballottato contro le pareti e il mio corpo strisciò per diversi attimi contro le increspature del soffitto, spinto da quella gelida forza sovrumana. In mezzo a quel caos fu difficile distinguere i miei compagni, ma udii la voce di Lisanna.

< < P-Preparatevi...! Tra poco a-avverrà l'impatto! > >

Sbattei il volto contro dei grossi frammenti di roccia, e percepii uno strano bruciore al naso. Subito dopo, il sangue colò lungo le mie labbra. La testa mi doleva, e sapevo che ancora qualche attimo e avrei dato di stomaco. Volevo che finisse tutto, che quella tempesta gelida smettesse di abbattersi su di noi.

Poi, senza alcun preavviso, affrontammo l'impatto del quale Lisanna ci aveva accennato. Non fu uno scontro fisico con qualcosa, ma avvertii la stessa sensazione di quando aveva utilizzato il teletrasporto, poche ore prima fuori dal Palazzo.

Il mio stomaco sembrò ribaltarsi per qualche attimo, e poi le mie braccia toccarono dolcemente terra. Per un attimo, mi parve d'essermi svegliato da un lungo incubo. Il pavimento roccioso feriva le piccole escoriazioni della mia pelle, ma non mi era mai sembrato di poggiare contro qualcosa di più comodo.

Aprii gli occhi, tossii e vomitai. Non ci fu molto da rimettere in realtà, il mio ultimo pasto risaliva a circa venti ore prima. Mi sollevai con le braccia e guardai i miei compagni, quasi tutti nelle mie stesse condizioni.

< < S-State tutti bene...? > >-domandò Loki, sopprimendo un altro rigurgito.

Tutti annuirono, me compreso. Mirajane si pulì la bava dalla bocca e sbatté un pugno sul pavimento.

< < Che diavolo era quel vento...? Una tortura o che altro? > >

Mi alzai aggrappandomi alle pareti. La galleria sembrava ancora girare.

< < Credo che Jude ci abbia portato esattamente dove voleva... > >-rispose Erza, rimettendosi anche lei in piedi.

Capimmo tutti ciò che intendeva dire, e per la prima volta ebbi dei dubbi sulla nostra vittoria. Dopo un attimo percepii una massiccia dose di aura maligna. Ciò che ci attendeva poteva essere un demone potentissimo, oppure un numeroso gruppo dalla scarsa energia.

In ogni caso, avremmo perso tempo ed energie che non potevamo più spendere alla leggera. Per quanto si sforzasse di apparire ben eretta, Erza era quasi verde in volto. Non l'avevo vista vomitare, e questo era un male. Mi guardai per un momento intorno e mi accorsi che la galleria in cui eravamo era un po' diversa dalla precedente; era più larga e molto più alta. Inoltre le pareti non erano per niente appuntite e tortuose, ma quasi lisce. Che non fosse un caso?

Dovetti mettere da parte le mie curiosità, perché il demone di cui avevamo percepito l'energia si presentò davanti a noi. Alto circa due metri e mezzo e largo quattro, somigliava ad un immensa piovra nera, dai tentacoli talmente possenti che avrebbero potuto schiacciare con il loro peso una persona.

Loki indietreggiò di un passo, Gray strinse i denti e Erza fece un respiro profondo. Io sfoderai ancora una volta Flame, e sperai caldamente di uscire indenne dallo scontro. Ma chi poteva dirlo?

< < Ok ragazzi. Facciamo arrosto questo figlio di puttana, che ne dite? > >-feci io, mettendo da parte la negatività. I miei compagni si sforzarono di sorridere e sfoderarono le loro armi.

Il demone non si mosse, ma ben presto emise un fastidiosissimo suono acuto, simile a quello prodotto dalle unghia su una lavagna. Ci tappammo le orecchie; pensavo che i timpani mi stessero per scoppiare, ma sapevo che facevo solo il suo gioco.

< < Attenti! > >-urlai.

L'enorme piovra mosse i suoi tentacoli contro di noi; balzammo da un tratto di terra a un altro, nel tentativo di evitare che quei maledetti e viscidi tentacoli ci schiacciassero. Il demone aveva un enorme occhio giallo al centro della testa, che scrutava attentamente i nemici, me compreso.

Probabilmente il demone intercettò il mio sguardo di sfida, perché aprì l'enorme bocca e spruzzò un disgustoso liquido nerastro contro di me. Mi spostai, evitando ciò che per logica doveva essere inchiostro. Questo finì sulle pareti rocciose; il liquido sembrò evaporare, ma le pareti presero ad assumere una strana conformazione.

Sembrava si muovessero con andamento irregolare, come le onde del mare. Che diavolo stava succedendo?

Il demone si accorse della mia disattenzione, perché un attimo dopo mi ritrovai il suo tentacolo stretto attorno alla mia gamba. Udii gridare il mio nome, mentre il tentacolo si muoveva rapido con me al suo seguito. Ecco, di nuovo la sensazione di vomito. Tenni stretto a me Flame e mi ci volle un po' per reagire. Sembrava di essere in una giostra, in uno spaventoso giro della morte, come sulle montagne russe.

Girando a testa in giù, scorsi Erza che combatteva contro un altro tentacolo, così come facevano Mirajane e tutti gli altri. Perché non eravamo ancora riusciti a fare a fette nemmeno uno degli otto bracci del cefalopode?

< < M-Merda...! Lasciami andare, lurido stronzo! > >

Con Flame tagliai con un colpo secco il tentacolo che mi stringeva la gamba. Il polpo emise un verso di dolore, mentre io caddi violentemente a terra.

La testa mi girava terribilmente; mi sollevai sulle braccia e guardai confuso il corso della battaglia. Loki e Lisanna spararono simultaneamente con le loro RoseGun ad uno dei tentacoli, che si staccò dal corpo principale e scivolò via.

Ma non passò neanche un attimo che l'arto amputato si rigenerò. Fissai sbalordito la scena e udii Gray imprecare, quando anche lui s'accorse dell'inutilità del nostro attacco. Tagliare non serviva. Dovevamo cambiare strategia, ma come?

< < Erza, attenta! > >-urlò Lisanna.

Mi rimisi in piedi, e vidi la ragazza albina spingere via Erza. Le due scesero a terra, mentre il tentacolo che stava per acciuffare la mia compagna catturò al suo posto qualcun altro. Mirajane era infatti stretta nella morsa del tentacolo che la circondava dalle gambe alla vita.

< < Mira! > >-urlò sua sorella, disperata.

Mirajane tentò di liberarsi, ma la spada le scivolò di mano quando la stretta attorno al suo corpo aumentò. Non perdemmo tempo; io e Gray ci lanciammo verso di lei, con le spade pronte all'attacco. Evitammo gli altri sette tentacoli con parecchio sforzo.

Gray atterrò direttamente sul quello che stringeva Mirajane e poggiò la mano destra sulla superficie viscida. Il tentacolo di congelò, indurendosi. Il demone si mosse convulsamente, e per Gray restare lì sopra divenne difficile. Intervenni subito.

Deposi Flame nel fodero, e con la mano impregnata della sua fiamme scarlatte, tirai un gancio destro all'arto congelato. Si frantumò in mille pezzi e la presa attorno a Mira cessò. Lei cadde, semi-svenuta.

Tentammo di prenderla prima che toccasse terra, ma il polpo ci colpì. Venimmo scaraventati contro il soffitto, mentre Mira venne colpita all'addome e scagliata contro la parete. Fu allora che successe qualcosa di assurdo. Benché Mira sembrava essere sveglia, era in pericolo forse ancor più di prima. Affondava rapidamente nella parete che ricordava le sabbia mobili.

< < S-Sorellona! > >

Lisanna le venne incontro e l'afferrò per il braccio, tirandola verso di sé. Le gambe di Mira erano ormai dentro le pareti, e buona parte della schiena anche.

< < Ma che diavolo sta succedendo?! > >-si chiese Gray, spiazzato.

Udimmo un urlo, e quando guardammo a sinistra, vedemmo che anche Loki era nella stessa situazione. Le pareti lo stavano inghiottendo rapide e inesorabili. Erza tentava di tirarlo fuori, scagliando fendenti contro la parete, ma niente. Il demone tornò ad attaccare, e la rabbia mi montò ancora di più. Non aveva tempo di continuare a giocare con lui. Digrignai i denti, feci un balzo e tirai di nuovo fuori Flame.

< < Vedi di non rompere, tu!! > >

La mia Katana strisciò lungo la sua iride, accecandolo. Spruzzi di sangue nero mi macchiarono. Il demone urlò straziato, ma mi ritirai subito dopo. Corsi da Mirajane, mentre Gray cercava di aiutare Loki insieme a Erza. Mirajane aveva il viso contratto dalla paura, ma sua sorella aveva smesso di aiutarla.

< < M-Mira, calma... Ti prometto c-che andrà tutto bene...! > >

Mirajane annuì convulsamente, come se avesse dovuto convincersi necessariamente di quelle parole. Io tuttavia non rimasi affatto calmo, anzi divenni quasi isterico.

< < Eh no! Dove diavolo pensi di andare, eh?! > >

La afferrai per la mano, nonostante quasi metà del suo braccio fosse ormai stato totalmente inghiottito dalle pareti. Lei scosse la testa, madida di sudore freddo.

< < N-Natsu... Se Lisanna dice che va bene, allora va bene... > >

Lisanna annuì, assurdamente sicura di ciò che solo loro due dovevano aver capito. Io invece, continuai testardamente nel mio inutile tentativo.

< < Che diavolo vuol dire?! Questa cosa ti sta inghiottendo, e a te va bene così? Non prendermi in giro! > >

Mirajane respirò affannosamente, tuttavia continuò ad annuire. Lisanna le strinse l'altra mano, ormai sull'orlo di scomparire così come il resto del suo corpo.

< < Mi-Mira, ascoltami. Una volta dall'altra parte, tu e Loki dovete cercare Cana! H-Ho un brutto presentimento. Hai capito? Solo Cana! > >

Guardai Lisanna ad occhi spalancati; di che diavolo stava parlando? Era forse impazzita?

< < Che stai dicendo, Lisanna? Che vuol dire “dall'altra parte”?! > >

Mirajane strinse con violenza la mia mano, costringendomi a guardarla negli occhi. Mi fissò istericamente, e rimasi quasi ipnotizzato da quelle iridi così blu.

< < Lisanna... Vede il futuro... Fidati... di lei! Te l'affido, n-non fare s-stronzate. > >-sibilò, caricando nel suo tono di voce tutto quello che provava.

Paura, rabbia, smarrimento, ma anche profonda fiducia in sua sorella. Mi era stato accennato di quell'incredibile capacità, ma solo ora mi rendevo conto di quanto ci fosse stato utile, con il crollo del soffitto e nel momento in cui aveva spinto via Erza, ancor prima che il tentacolo agisse. Mi voltai verso Lisanna che mi guardò; si asciugò gli occhi e poi annuì.

< < M-Mi stai dicendo che lei e Loki...? > >

< < Non moriranno, andrà tutto bene. Ma devono cercare Cana, solo lei. > >

Mi voltai indietro, e vidi che Loki era già sparito, inghiottito dalle pareti e spedito chissà dove. Poi pensai a quel che avevo detto Lisanna, e un rantolo di terrore mi assalì. Mentre Mirajane chiudeva gli occhi e scompariva oltre il muro di pietra, afferrai Lisanna per le spalle, spaventato.

< < P-Perché solo Cana, eh?! Che succederà a Lucy? Lisanna, COSA HAI VISTO?! > >

Lei mi rispose, ma non riuscii ad udire ciò che aveva appena detto. Il demone polpo emise nuovamente quel suono stridulo, e dovemmo tapparci le orecchie. Ceco dal suo unico occhio, sbatté i suoi tentacoli contro il terreno con molta più violenza di prima.

Delle profonde crepe si diramarono su tutta la superficie rocciosa, e ne risentì anche il soffitto. Grandi masse di pietra precipitarono, facendo ancor più pressione sul terreno in stato precario. Lo avevamo fatto incazzare, e la cosa era reciproca. Ero stufo di lui.

Io e Lisanna ci avvicinammo a Erza e Gray. Da non credere, in meno di un minuto eravamo rimasti in quattro. Mi asciugai il viso dal sudore e dal sangue secco delle ferite aperte. Osservammo il polpo, che ci dava la caccia pur non essendo in grado di vederci. Capii all'istante: avevamo fatto più volte a fatte quei suoi maledetti tentacoli, ma questi si erano rigenerati. L'occhio però, non aveva sortito lo stesso effetto.

< < Dobbiamo colpire la testa. > >-annunciò Erza, anticipandomi.

< < Sarà un gioco da ragazzi. > >-rispose Gray, nascondendo il timore e la stanchezza estrema.

Guardai infatti i miei compagni, pieni di ferite e di escoriazioni. Eravamo esausti, e quello che avevamo di fronte non era altro che un pesce piccolo. Il mio pensiero si rivolse per un attimo a Gildarts e Layla, e poi a Lucy e a Cana. Cosa stavano facendo in quel momento? E Lucy, stava bene? Sapevo che non sarei mai riuscito a combattere senza saperlo, perciò mi rivolsi di nuovo a Lisanna.

< < Cosa stavi dicendo prima? Che diavolo hai visto... su Lucy? > >

< < Sta bene Natsu, ma lei e Cana si separeranno in futuro. Non so quando, ma succederà. > >

Annuii, strinsi i denti e chiusi gli occhi per un attimo, alla ricerca della sua viso. Era viva, stava bene, e questo mi bastava. Sbattei un pugno contro la mano aperta.

< < Bene. Andiamo! > >

Tutti e quattro facemmo simultaneamente un balzo verso il polpo. Non avevamo concordato ad una strategia, ma combattevo con Erza e Gray da così tanti anni che non avevamo bisogno di parlare per intenderci.

Erza amputò tutti i tentacoli con un unico e potente fendente della sua spada, permettendoci di arrivare alla testa senza intralci. Lisanna sparò con la sua pistola un ulteriore colpo all'occhio del demone, indebolendolo ulteriormente. Gray atterrò sulla testa del demone, poggiò la mano destra e in un attimo l'intero corpo del demone si ghiacciò.

< < Natsu! > >-urlò.

Non lo feci attendere. Sfoderai Flame, mentre altre piccole o medie rocce cadevano dal tetto che il demone continuava a percuotere con i suoi tentacoli appena rigenerati. Flame si impregnò di fiamme, le stesse di cui fui a mia volta impregnato interamente. Ero diventato come una palla infuocata. Gridai per lo sforzo, e affondai la mia lama dritta nella testa del demone, appena sotto le mani di Gray. Il demone andò letteralmente a fuoco.

Agitò i suoi tentacoli, emise un grido straziato per l'ultima volta e poi si divise in grandi pezzi. Le fiamme sparirono sia dal mio corpo che dai miei pugni, ritornando al proprio punto d'origine, in Flame. Mi lasciai cadere, senza forze. Atterrai al di sopra di una grande increspatura.

Vidi Erza e Gray atterrare subito dopo di me, e vedendoli sani e salvi, mostrai un sorriso. Pensai per un momento di aver vinto, che tutto fosse andato bene, ma...

< < Natsu! > >

Lisanna gridò il mio nome, corse verso di me e mi spinse via dal punto in cui ero atterrato. Nello stesso istante in cui venni allontanato di qualche metro, ciò che rimaneva del corpo enorme e abominevole del demone cadde con pesantezza proprio nel punto in cui il pavimento si era quasi del tutto spaccato.

Fu così che la terra sotto i nostri piedi crollò, trascinandoci giù con essa. Prima che potessi rendermene conto mi ritrovai sempre più in basso, e ancor prima che potessi udire le grida di Lisanna o di Erza, subii il durissimo impatto con una massa di macerie e detriti di cemento.

Atterrai con violenza, sbattendo la spalle e procurandomi chissà quante contusioni.

Tutto intorno era un polverone di cemento e pietra. Non riuscii a muovermi per parecchi minuti; temevo che il mio corpo si fosse sbriciolato in un milione di pezzi o che mi fossi quantomeno rotto tutte le ossa. Ma non fu così, faceva solo dannatamente male. Fu comunque il silenzio tetro a farmi rabbrividire sul serio.

< < Gray... Erza, Lisanna...? > >

Eravamo atterrati in un altro dannatissimo corridoio uguale al precedente. Alzai la testa e scoprii che i piani dell'edificio ad essere crollati erano due, non uno. Dai giganteschi fori dei soffitti sopra di me proveniva della luce, mentre il resto del corridoio era completamente al buio.

C'erano anche lì porte e stanze, tutte senza alcuna utilità. Richiamai i miei compagni e fu solo quando riuscii a rialzare il busto che li vidi. Gray e Erza erano semi svenuti, compivano movimenti appena percettibili con le dita o con la semplice respirazione e buona parte dei loro corpi erano sotterrati da macerie; i volti erano sofferenti.

Era un bene, in teoria. Non erano morti e questo mi bastava. Udii poi una vocina flebile come il miagolio di un gattino morente.

< < N-Natsu...- > >

Sentii la voce di Lisanna da qualche metro più in là e allora mi rialzai in piedi, gemendo ad ogni movimento. Ero coperto di sangue – non sapevo bene se del mio o di quello del demone – e avevo male dappertutto. Scesi dalla collinetta di pietre e cemento, e la vidi. Schiacciata dal cadavere del bastardo che aveva causato quel crollo, il viso contratto dal dolore e il respiro affannoso. In un attimo le fui vicino.

< < Lisanna! Tutto ok? > >

Lei si mostrò sollevata e sorrise, nonostante il creare quella semplice espressione le procurasse affanno.

< < Meno male... S-Sono riuscita a salvarti. S-Sono stata utile in qualche modo... > >

Abbozzai un sorrisetto di rassicurazione, anche se avevo uno strano presentimento.

< < Hai battuta la testa, per caso? Dai, ora ti libero. > >

Lei scosse la testa trattenendo a stento le lacrime, aprì la bocca e tossì, sputando piccolo gocce di sangue. La fissai allarmato; il corpo del demone la schiacciava dal petto in giù ma un braccio era libero e cercava la mia mano. Strinsi la sua, ignorando le nostre reciproche ferite lungo la pelle.

< < I-I-Io... H-Ho freddo. > >

Dicendolo batteva i denti, pur continuando a sorridere. Un peso di più di cento chili le schiacciava il corpo; come poteva avere freddo? Con forza sollevai quella carcassa e spostandola la lasciai cadere sulle rocce vicine. Quando tornai a guardare Lisanna la paura mi paralizzò. Oltre agli evidenti graffi e tagli sia in viso che nelle gambe e nelle braccia, i miei occhi si soffermarono sulla gigantesca chiazza rossa che si espandeva sulla canotta bianca.

Una trave i ferro non molto spessa le trapassava il ventre. Dalla ferita zampillava il sangue con lentezza angosciante. Mi ritrovai in ginocchio accanto a lei.

< < N-Non fare quella faccia. Non fa male... > >-mormorò, tentando di mantenere quella falsa espressione tranquilla.

In realtà stava soffrendo e anche tantissimo, lo vedevo dalla luce che si andava affievolendo nei suoi occhi blu. Le strinsi nuovamente la mano, attendendo invano che lei ricambiasse la stretta.

< < S-Sono contenta c-che tu sia bene. > >

Strinsi i denti e senza sapere bene ciò che stavo facendo, premetti una mano sul suo ventre vicino alla spranga di ferro, nell'inutile speranza di fermare l'emorragia.

< < D-Di che stai parlando? Certo che sto bene, dimentichi con chi stai parlando. > >

Le parole che aveva pronunciato pochi minuti prima mi risuonarono nella mente.

Meno male, sono riuscita a salvarti.”

Ricostruii allibito gli eventi, aggiungendo al puzzle il momento in cui mi aveva spinto via. La guardai atterrito e dal suo sorriso capii tutto.

< < N-No, Lisanna, ti prego. Non dirmi che... > >

Lei annuì debolmente, mentre io pensai rapidamente anche alla frase di Mirajane, la sua testarda e scontrosa sorella che l'aveva affidata a me. 

Lisanna vede il futuro. Fidati di lei.”

Lisanna tossì di nuovo e la quantità di sangue che uscì dalla sua bocca fu tanto vasta da schizzarmi il viso. Le mie lacrime le bagnarono il polso.

< < Avevi previsto la mia morte, non è così? Per questo mi hai spinto, poco fa? > >

Lei rispose con un sorriso e anche i suoi occhi ricominciarono a lacrimare. Avvertivo un lacerante dolore al petto e un insopportabile groppo in gola.

< < D-Dannazione... Perché l'hai fatto?! > >

< < Perché solo tu puoi salvarci. > >

No, non potevo accettare quelle parole. Aveva previsto la mia morte, aveva fatto in modo che non avvenisse solo per poi rimanerne coinvolta lei stessa? No, era assurdo.

< < Sei una stupida... Non avresti dovuto arrivare a tanto...! > >

Tirai su con in naso, mi sentivo malissimo. Mi costrinsi a guardare quel pezzo di ferro infilato nella sua pancia, domandandomi quanti danni avesse provocato, quanto in profondità fosse arrivato e quanta sofferenza le stesse procurando.

Nel frattempo sotto di noi si andava lentamente formando una piccola pozza di sangue, il colorito della sua pelle non era più roseo ma di un candido pallore di morte. Era fredda, respirava male, forse non riusciva nemmeno a farlo.

< < Natsu, n-non preoccuparti. S-Sarei morta lo stesso... Non sono in grado di c-combattere. > >

La sua voce era appena udibile.

< < Ti avrei protetta io! - gridai - Lo avrebbero fatto i tuoi fratelli! Non parlare di morte, è chiaro?! Perché tu sei viva e vivrai, Lisanna! > >

Per quanto sperassi che quelle parole fossero vere, sapevo che erano solo false promesse. Non potevo fare nulla, ero totalmente inutile. Al momento quel pezzo di ferro tappava l'emorragia interna e se l'avessi rimosso sarebbe morta in pochi attimi.

Ma qual era l'alternativa? Farla soffrire e lasciarla morire in una lenta agonia? Disponendo solo di quelle due uniche possibilità, mi resi conto della situazione: Lisanna stava morendo per davvero. Cosa dovevo fare? Lei emise un gemito di dolore e tentò di parlare, ma io poggiai le dita insanguinate sulle sua labbra.

< < N-Non parlare. Non dire niente. > >

Parlai con voce sommossa, reprimendo l'insopportabile consapevolezza di come tutto sarebbe finito. Mi sedetti accanto a lei e con cautela le sollevai la testa e la appoggiai sulla mia coscia.

< < S-Sto morendo, non è così? > >

Strinsi i denti e guardai in tutte le direzioni prima di risponderle. Non potevo mentirle, non avrebbe avuto alcun senso. Non conoscevo poi da molto Lisanna Strauss e lei non conosceva me. Ma pur essendo un estraneo aveva sacrificato la sua stessa vita per salvarmi. Le dovevo almeno quello.

< < S-Sì... Sì, stai morendo. > >

La voce mi uscì più grave di quanto avessi mai voluto. Mi asciugai gli occhi.

< < Non deve fare per forza così male... > >-mormorai.

Lei non domandò a cosa mi stessi riferendo, era fin troppo ovvio. Avrei potuto mettere fine alle sue sofferenze in maniera indolore. Lo avrei fatto, se me lo avesse chiesto.

< < Non sento più dolore... Davvero. H-Ho solo molto freddo... > >

Socchiuse gli occhi, continuando a respirare con la bocca. La pozza di sangue aumentava di circonferenza. Mi voltai e vidi gli occhi atterriti di Gray e quelli tristi di Erza. Da quanto erano svegli? Non dissi nulla. Il tremolio delle spalle di Erza era più che sufficiente.

< < C-Ci credo. Che razza di clima, e dicono che sia Luglio? > >

Ero uno stupido, tentavo inutilmente di alleviare le sue pene facendo dello spirito ma non era per niente divertente. Una lacrima scese lungo la sua guancia.

< < N-Natsu... Ti prego... D-Dì a mia sorella e a mio fratello che voglio bene a entrambi. Mira e Elfman... loro... > >

< < Lo farò. > >

Presi a carezzarle i capelli.

< < Riporta tutto alla normalità, ti prego... > >

La sua voce era flebile, il suo respiro era profondo e affannoso. Tirai ancora una volta su con il naso e sentii un singhiozzo di Erza o di Gray, chissà quale dei due aveva ceduto per primo. Annuii con decisione, lasciando che altre lacrime cadessero sul suo viso.

< < S-Sta tranquilla, lascia fare a me. > >

Lei sorrise. La sua temperatura era probabilmente sui trentaquattro gradi, era gelata. Non riuscivo a guardarla, perciò fissavo il soffitto crollato. Quando avevo intrapreso quella missione non avevo pensato neanche per un attimo alla possibilità che qualcuno, per davvero, sarebbe morto.

Ma stava accadendo proprio sotto il mio naso. Non era giusto.

< < Credi nel paradiso...? > >

La guardai con tristezza negli occhi, certo che quelli sarebbero stati i suoi ultimi momenti. Dovevo rispondere in fretta e con convinzione. Non volevo che morisse avendo paura, sarebbe stato davvero troppo crudele.

< < Sì. Ci credo. > >

Probabilmente non era affatto vero, ma quella era l'unica risposta ch'ero capace di darle. Chissà, forse esisteva davvero un luogo così. Forse, allontanandosi da un mondo folle come quello, era in qualche modo più furba e più fortunata di tutti noi.

< < Ho paura... > >-sussurrò.

< < Non devi averne. Tu non sei sola, ci sono io. Chiudi gli occhi... > >

Lei lo fece e sorrise per un'ultima volta. Attesi insieme a lei per circa un minuto, poi esalò il suo ultimo breve e affannoso respiro e se ne andò, quasi serenamente. Smise di vivere nello stesso modo in cui aveva vissuto nei momenti in cui l'avevo brevemente conosciuta: con dolcezza, senza attirare l'attenzione, in silenzio. Percepii la mano umida di Erza sul braccio e la sua fronte sulla mia spalla.

< < Natsu... dobbiamo andare... > >

La voce autoritaria di Erza era adesso affabile e rotta dal pianto. Annuii, asciugandomi gli occhi gonfi. Poggiai con delicatezza la sua testa sul pavimento e mi rialzai. La guardai per un ultima volta; quel delicato fiore bianco immerso in quel fiume cremisi. Le lacrime ancora umide sul volto pallido e quell'orribile pezzo di ferro sullo stomaco. Lo tirai fuori con estrema fatica e lo gettai lontano da lei.

< < Credo sia in un posto migliore. E' banale da dire ma, credo che sia davvero così. > >

Gray si voltò, impedendoci di guardare le sue evidenti lacrime.

< < Lo so. > >-risposi.

Guardai il corridoio buio che proseguiva a destra, e decisi di incamminarmi. Avrei voluto sotterrare il corpo di Lisanna, oppure portarlo ai suoi fratelli. Normalmente e umanamente, avrei dovuto fare così. Ma non potevo. Per quel che ne sapevo, quello era il posto più sicuro dove il corpo di Lisanna avrebbe potuto riposare.

Gray e Erza si scrollarono la polvere e le pietruzze dai vestiti, dalle ferite ancora sanguinanti e mi seguirono. Andammo avanti, continuando la nostra missione contro Jude Heartphilia e il suo piano folle, che aveva appena mietuto la prima vittima.

E non sarebbe stata l'ultima.

*

Angolo Autrice:

Salve a tutti :) ecco finalmente un nuovo capitolo di questa incasinatissima storia!
Ringrazio tutti coloro che continuano a seguirmi e sostenermi, grazie a tutti!
Come vi avevo anticipato, ci saranno tre morti e quella di Lisanna è una di queste ): La sua morte potrà sembrare scontata, ma ho ritenuto che un sacrificio “leggero” fosse indispensabile!
E' sempre brutto uccidere un personaggio al quale ti eri affezionata >___<
Spero di aver reso lo scontro avvincente :')
Il prossimo capitolo riprenderà la storyline di Lucy e Cana e quella di Gildarts e Layla, tranquilli non mi sono dimenticata di loro :33
Un bacio e alla prossima <3

   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: KeyFlame_NaLu