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Autore: Valerie    17/07/2014    7 recensioni
ElenaxTommy
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Elena sta con Giulio da qualche mese. La affascinava la teoria del 'chiodo schiaccia chiodo', ma a quanto pare non funziona come dicono.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Tommy Martini
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti
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Tommy non poteva credere ai propri occhi. Non aveva fatto in tempo a pensare a Giada quello stesso pomeriggio che l'aveva vista materializzarsi qualche ora dopo ad un palmo dal suo naso.
-Ciao- gli disse la ragazza prendendo posto sull'unica sedia libera accanto a lui.
Deglutì prima di rispondere senza guardarla negli occhi.

Elena se ne stava con gli occhi bassi a fissarsi le punte delle dita impallidite. 
Era totalmente incredula. Come se le cose fra lei e Tommy non fossero abbastanza complicate.
Se qualcuno le avesse chiesto 'Come ti senti?' avrebbe sicuramente risposto che tutto quello era ben rappresentato dall'espressione 'Come sparare sulla croce rossa'.
Era stanca, dolorante nello spirito e nel cuore, eppure i colpi continuavano ad arrivare incessanti e sempre più forti.
Durante la cena Bobò le lanciò eloquenti sguardi preoccupati, ma lei fece accuratamente finta di non notarli.

-Come stai?- chiese Giada a Tommy, mentre gli altri chiacchieravano vivacemente.
-Come vuoi che stia?- chiese lui ironico con una punta di stizza, smuovendo il cibo che aveva nel piatto con la forchetta, poi continuò -Vediamo se rendo l'idea, mi sento come uno che ha appena visto un fantasma-
prese a guardarla.
Giada se ne stava lì, con il suo solito fare pacato, quasi apatico.
Il ragazzo avvertì un insolito fastidio nel guardarla meglio. 
Era nervoso e questo non gli permetteva di capire bene cosa stesse succedendo, cosa sentiva realmente. 
Nel vedere la sua ex ragazza era rimasto inebedito, mano a mano, però, era salita la rabbia. Non aveva di certo dimenticato quanto aveva sofferto a causa sua, poco gli era importato quali fossero stati i nobili principi che l'avessero portata a lasciarlo, rimaneva il fatto che aveva deciso tutto da sola senza interpellarlo, senza spiegargli.

-Come stai?- dopo quella lunga ed estenuante cena, Bobò rivolse ad Elena la stessa domanda che poco tempo prima Giada aveva rivolto a Tommy.
Elena aveva il morale a terra e si sentiva bruciare dalla gelosia, qualche linea di febbre andava ad arricchire il tutto.
-Sto malissimo Bobò. Sarò cattiva, ma vorrei solo che Giada se ne tornasse da dove è venuta-
Bobò guardò la sorella in modo apprensivo. Voleva bene a Giada, ma capiva bene anche sua sorella e non doveva essere affatto facile.
-Già so come andrà a finire- disse poi lei dando un fugace sguardo a Tommy e Giada che parlavano in un angolo della cucina, in disparte -Si chiariranno, faranno pace e torneranno insieme- sentenziò voltandosi di nuovo verso il gemello.
Bobò tenne per sè le proprie considerazioni a riguardo, ma non differivano di molto dalla visione che aveva avuto la sorella.
Aveva notato infatti che dall'arrivo di Giada, Tommy non aveva avuto parole e sguardi che per lei, gli altri avevano semplicemente cessato di esserci.


-Mi dispiace, so di aver sbagliato, ma l'ho fatto per proteggerti!- si giustificava Giada, nel frattempo.
-Avresti dovuto parlarmene. Non decidere tutto istintivamente da sola. In una coppia si è in due!- Rispose Tommy arrabbiato. Si stava redendo conto che la ferita che la ragazza gli aveva lasciato non si era poi rimarginata come aveva creduto.
-Io ti amavo, cazzo!- affermò ancora più con ira.
-Ora non più?- azzardò a chiedergli lei.
-Io...ho imparato a stare senza di te...- fù la risposta confusa di Tommy.
-Potrai reimparare il contrario però...- gli disse Giada, accostando la propria mano al suo viso.
Tommy socchiuse gli occhi a quel tocco.
-No. Non puoi tornare, come se niente fosse successo e cercare di rimettere le cose a posto come prima, non funziona così- interruppe di colpo quel contatto, prendendo distanza da lei -Non puoi, ma soprattutto io non voglio che succeda...- continuò, voltandosi e raggiungendo gli altri nel salone.


Elena, che stava seduta sui gradini del soggiorno, si vide sfrecciare accanto Tommy.
Le sembrava nervoso, forse confuso.
Sapeva bene del rancore che il cugino provava per la sua ex ragazza e sperava egoisticamente che quello bastasse per tenerli lontani.
Lo guardò e non potè non notare la tristezza che aleggiava sul suo viso.
In quel momento non avrebbe voluto altro che andare lì, stargli semplicemente vicino, offrirgli un appoggio, uno sfogo. Decise però di non farlo. Non era più lei la persona giusta per tutto quello, non più dopo che si era esposta così tanto.
Accettò semplicemente di dover stare lì, guardare le cose da spettatrice e attendere il temuto finale.


Entrando nel soggiorno, Tommy notò la familiare figura di Elena seduta sui gradini. 
Provò un forte istinto di abbracciarla. In quella situazione assurda la prima cosa che avrebbe voluto fare sarebbe stata proprio andarsi a rifugiare da lei, come in passato.
Gli mancava in realtà. Gli mancava uscire con lei, chiacchierare, ridere, giocare in modo spensierato, confidarle cose più serie e segrete...
Si rese conto in quel preciso istante che Elena gli era sempre stata vicino, ascoltando mille volte i suoi monologhi su Giada, mettendo da parte sè stessa, sforzandosi di seppellire i sentimenti che provava pur di essergli di conforto e di aiuto. Certo, a volte aveva anche vinto l'egoismo su di lei, inventando qualche bugia, ma alla fine aveva sempre confessato i suoi errori, mortificandosi e chiedendo sentitamente scusa.
Seduto sul divano, la vide alzarsi dal gradino del soggiorno 
-Scusate, ma vorrei andare a letto, non mi sento tanto bene- disse.
Notò infatti che aveva gli occhi lucidi, forse era vero, probabilmente gli era salita di nuovo la febbre, ma non escludeva che anche il ritorno di Giada avesse portato le sue conseguenze.
Prima di girarsi verso le scale, vide chiaramente Elena alzare lo sguardo su di lui. Non si aspettava di incrociare gli occhi del cugino, imbarazzata, infatti, li abbassò di nuovo arrossendo lievemente.
Sorrise spontaneo a quella reazione.


Dal canto suo Giada aveva raggiunto gli altri nel soggiorno, seduta accanto a Sara non aveva perso però quel fugace scambio di sguardi e non aveva mancato di notare quel pericoloso sorriso sul viso di Tommy.


Le vacanze di Natale non tardarono ad arrivare. Giada si era sistemata nella vecchia stanza di Sara ed Elena, nel frattempo, si era presa dalla febbre.
Una mattina si erano ritrovate da sole in cucina, Elena era scesa prima per fare colazione proprio per evitare la sua presenza.
Nel vederla gia seduta al tavolo roteò gli occhi scocciata, avere un testa a testa con lei era l'ultima cosa che desiderava.
Quando Giada la vide la salutò con il solito timido sorriso.
Si scambiarono due chiacchiere di circostanza, era evidente che ci fosse qualche attrito in realtà.
La più grande prese a raccontarle della sua città, della nuova scuola per poi immergersi in una malinconia per casa Martini e in particolare per Tommy. Giusto quello che Elena non voleva sentire.
-Lui non riesce a comprendere il perché delle mie scelte, ma sono sicura che gli farò cambiare idea...-
La bionda non disse nulla, limitandosi ad ascoltare, tesa come una corda di violino.
-...lui è importante per me, è stato la mia prima volta...-
Bum.
Un pugno in pieno stomaco.
Ok, sapeva che Tommy era un latinlover, che tutte le ragazze fossero le sue ma non avrebbe voluto mai sapere questo.
Certo se lo immaginava, ma un conto era ipotizzare e un conto era averne la conferma.
La conversazione venne interrotta dall'arrivo di Ave ed Enrica.
Giada non smise di guardare Elena, attenta ad ogni sua piccola reazione, dal canto suo la bionda colse l'occasione per sbrogliarsi da quella conversazione e, senza aver toccato cibo, si dileguò da casa Martini.


Tommy si stava preparando per uscire, Giada lo aveva chiamato il giorno prima chiedendogli di vedersi, voleva parlargli. Non aveva saputo dirle di no.
Di rimando si era convinto di essere padrone della situazione, che fosse lui a guidare il gioco.
Arrivò davanti casa Martini di buon mattino. Parcheggiò il motorino, si tolse il casco e si diresse verso il viale.
A qualche passo di distanza avanzava Elena.
La ragazza si bloccò e trattenne il respiro nel vedere il cugino.
Quando Tommy la vide rallentò il passo. Non ci voleva proprio.
Nel vedere l'espressione tipica di chi non sa comportarsi, Elena scattò come una molla.
-Non preoccuparti, non ho intenzione di stare qui a elemosinare attenzioni, per quanto mi riguarda il tuo è un capitolo chiuso. Adesso va, non vorrai far aspettare troppo la tua bella. Anche  perché lei è dentro che aspetta 'La sua prima volta'-
Gli erano uscite parole dalla bocca senza neanche pensarle. Era ferita, stava male e voleva solo attaccare. Faceva sentirla momentaneamente meglio.
-Ma che stai dicendo?- Tommy la guardò confuso.
-La tua Giada sta mattina ha visto bene di raccontarmi che lei ha avuto la sua prima volta con te- 
Basta bugie, basta cose contorte. Voleva solo dirgli come si sentiva, semplicemente quello, senza metafore, senza intermediare.
Voleva essere semplicemente Elena, con le sue difficoltà, i suoi difetti, il suo dolore. 
Il ragazzo abbassò le spalle chinando il capo.
-Mi dispiace che tu lo sia venuta a sapere...-
-Anche a me...- rispose iniziando a piangere.
Non voleva essere la solita Elena piagnucolona. Cercò di trattenere le lacrime e darsi un contegno, senza un buon risultato.
Al vederla così, Tommy non riuscì più a controllarsi. Lasciò cadere il casco con un tonfo e la raggiunse con poche falcate. 
Elena si sentì avvolgere dal suo abbraccio. Il respiro più affannato vicino al proprio orecchio.
-Perchè me?- le chiese affondando il viso fra i suoi capelli -Non potevi innamorarti di uno meno stronzo e meno complicato?- era stufo di vederla soffrire a causa sua.
-Scusa se questo ti da pena..- fece lei fra i singhiozzi.
La strinse ancora di più a sè.
Avrebbe voluto dirle mille cose, rassicurarla, accarezzarle il viso, ma non voleva compromettersi.
Doveva prima sistemare la questione con Giada.

Elena non capiva il perché di quell'abbraccio, ma sarebbe voluta rimanere così per ore.
Non l'aveva mai stretta così forte. Sentiva chiaramente il suo petto alzarsi e abbassarsi affannosamente, mentre lei se ne stava aggrappata alla sua maglia come se fosse un'ancora di salvezza.
-Ora devo andare...- fece lui d'un tratto, riportandola alla realtà.
Si staccò bruscamente.
-Sì, hai ragione...Giada ti aspetta...- disse, passandosi la manica del giacchetto sugli occhi.
-Sì...- rispose lui senza aggiungere altro.
Per Elena suonò come una condanna. Capì che aveva deciso di tornare da lei.
-Buona fortuna allora...- fece ancora, evitando di guardarlo negli occhi e allontanadosi quanto più possibile.
Tommy la lasciò andare via senza dire nulla.
Buttò la testa all'indietro chiudendo gli occhi e stringendo i pugni.
La testa lavorava a più non posso, mentre il cuore combatteva per rompere gli argini della razionalità.

Elena aveva percorso quasi cinque minuti di strada a piedi. 
Si dava mentalmente della stupida per aver preso quell'abbraccio compassionevole che sembrava non avere alcun significato.
Non si voltò quando sentì dei veloci passi raggiungerla, fino a che un affannato Tommy non le si parò davanti.
Lo guardò in modo interrogativo.
-So che quanto sto per dire sarà motivo di un sacco di problemi, che mi spaventa un casino, perché non lo so gestire, ma forse non è neanche necessario che io sappia farlo, perché devo smetterla di essere così razionale e testardo...però mi manchi- disse tutto d'un fiato e in modo confuso -Mi manca ridere, giocare, passare del tempo con te...- 
-Io non posso essere più tua amica, Tommy- lo interruppe lei.
-Lo so...e se te lo dico, forse è perché non mi interessa più così tanto averti come amica...-
Elena non capiva.
Il ragazzo si schiarì la voce.
-Quella sera che ti ho visto con Giulio ho perso la testa. Una folle gelosia mi è salita fino al cervello. Al pensiero che ti avesse toccata o...peggio...sono diventato una bestia, avrei solo voluto spaccargli la faccia e rompergli tutte le ossa. Non avrei mai immaginato di poter reagire così. Mi sono spaventato perché non ho saputo gestire la cosa. Mi spaventava la reazione che mi suscitava saperti con qualcun altro e ho dovuto trovare una scusa per allontanarti, per schiarirmi le idee. Ad un certo punto mi sono detto che forse era normale, che ti vedevo come una sorella, volevo proteggerti...però la cosa non ha retto molto a lungo. Avevo paura che tu mi chiedessi spiegazioni e quindi ti ho tagliato fuori dalla mia vita. Ho cercato di colmare il vuoto che mi aveva lasciato il dirti addio, sbagliando. Mi sono fatto mille problemi perché non volevo metterti nei guai in famiglia. Poi è arrivata Giada-
Gli occhi di Elena si fecero cupi.
-Non fare così...- le disse guardandola insistentemente -La sera che è tornata le ho detto che ho imparato a stare senza di lei. Niente di più vero. Questo è stato possibile solo grazie a te-
Elena continuava a non capire cosa volesse dire, dove volesse arrivare. Non osava sperare in realtà, aveva paura che scoppiasse tutto in una bolla di sapone. 
Se ne stava lì ad ascoltare, tesa, seguendo quell'escalation di frasi con fiato sospeso.
-Giada se ne stava lì con tutte le sue giustificazioni e a me faceva solo rabbia, mi dava fastidio addirittura. Poi ad un certo punto ho guardato te e ho pensato che sarei voluto venire a rifugiarmi tra le tue braccia, allora ho ripensato a tutte le volte che, stupido, mi sono messo a raccontarti le cose che riguardavano me e lei e tu, paziente, stavi ad ascoltarmi, ignorando il male che tutto quello ti stesse facendo. Questo non mi ha lasciato di nuovo indifferente...-
Prese una pausa e le si avvicinò, con fare inesorabilmente lento.
Elena potè avvertire un leggero tremolio quando lui le carezzò il viso con il palmo della mano.
Tommy non le staccava gli occhi di dosso. Si era lasciato andare e le sensazioni lo avevano travolto come un fiume in piena.
Si avvicinò di più con il viso, fino a sfiorarle il naso con il proprio. 
Espirò dolcemente sulle labbra della ragazza, toccandole appena.
Elena chiuse gli occhi d'istinto, provando un forte vuoto all'altezza dello stomaco.
-No, guardami...- la rimbeccò lui con dolce fermezza, sussurrando appena.
Elena puntò lo sguardo nel suo. Stettero così alcun secondi, mentre lui la coccolava con lievi carezze sul viso.
Le passò una mano dietro la nuca, la intrecciò fra i suoi capelli e piano la attirò a sè, fino a far toccare le loro labbra.
Un bacio semplice, leggero, libero.
Tornarono a guardarsi dopo lunghi minuti.
-E adesso...che succede?- chiese Elena con flebile voce
-Succede che voglio stare con te...- rispose Tommy, sorridendo e posandole un nuovo bacio sulla bocca.
-E Giada?-
-Oggi stesso voglio sistemare la cosa, non provo più niente per lei-
La biondina sorrise felice. 
Felice come non lo era mai stata prima, felice davvero.








Ecco il nuovo capitolo!
Scusate il grande ritardo ma non ho più la connessione a casa e mi si è rotto anche il cellulare, quindi non potevo aggiornare in alcun modo.
Ringrazio tantissmo le quattro ragazze che hanno commentato l'ultimo chap: Harryswagger, principessa1793, Love kodocha, _Sun1D
Fatemi sapere tutti voi cosa ne pensate, attendo con ansia le vostre recensioni.
Un bacio a tutti,
_Val_
   
 
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