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Autore: Marie16    18/07/2014    3 recensioni
“Com'è andata scuola?” le chiese Natsumi mentre si sedevano a tavola, pronti per mangiare la loro cena. Nana le sorrise, adorava Natsumi e la sua naturalezza, era così spontanea che non aveva problemi a parlare con lei, eppure non si confidava ancora del tutto, perché aveva paura.
“Tutto bene!” disse allegra, cominciando a mangiare con gusto la cena preparata da Natsumi. Mamoru ancora si domandava come facesse a trovare delizioso quello che sua moglie cucinava quando lui, nonostante ormai ci fosse abituato, non riuscisse a farselo piacere.
“Sono contenta! Ti piace la cena?” le domandò, curiosa. La vedeva mangiare tutto con gusto e la cosa la riempiva d'orgoglio. Non che Mamoru non lo facesse, ma lui sembrava quasi forzato. Nana, invece, era spontanea.
“È ottima. Grazie Natsu-chan!” le disse, sorridendo felice.
Genere: Fluff, Sentimentale, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mark/Mamoru, Nelly/Natsumi, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stava ascoltando la lezione e prendendo appunti, il vociare dei compagni ogni tanto la distraeva e tentò di non prestare attenzione a loro finché non le giunse alle orecchie una conversazione:

Ho sentito che alla nostra squadra di calcio si è unito un nuovo membro, hanno detto che dovrebbero presentarlo oggi pomeriggio, che ne dite, ci andiamo?”

Perché no? Sono proprio curioso di sapere chi è.” Nana alzò gli occhi dagli appunti che stava scrivendo, voltò lo sguardo verso il campo da calcio e sorrise leggermente.

Quando torno a casa, chiedo a Mamo-kun di giocare un po' con me.” pensò, portando una mano fra i capelli castani. Nonostante fossero passati due anni da quando Mamoru e Natsumi Endou l'avevano adottata, ma non si era ancora abituata a quella situazione e, infatti, li chiamava ancora per nome. Si portò una mano sull'occhio bendato, chiedendosi come aveva fatto Natsumi ad accarezzarlo con traquillità. Se lo domandava ancora, senza sapere il perché.

Nana-chan, la lezione è finita, mangi con noi?” domandò Tenma con un sorriso a trentadue denti. Nana tentò di rifiutare, pensando che fosse meglio riguardare gli appunti, ma il castano non sentì obiezioni e si vide costretta a seguire lui ed il suo amico Shinsuke.


Quel pomeriggio, il silenzio calò sul campo da calcio. Tutti erano in attesa di questo nuovo compagno di squadra, dalle voci che giravano doveva essere fortissimo, poteva essere d'aiuto per la rivoluzione contro il quinto settore.

Ragazzi, volevo che accoglieste con un caloroso benvenuto il qui presente Ryuu.” disse il coach Endou, facendo cenno al giovane di farsi avanti. Ryuu si avvicinò alla squadra, incrociando le braccia al petto e sorrise divertito.

Io sono Ryuu.” disse solamente, non degnando di uno sguardo nessuno.

Ryuu aveva i capelli castani lughi fino alle spalle, gli occhi azzurri ed un fisico asciutto. L'occhio sinistro era coperto dalla frangia e sembrava molto serio.

Piacere! Io sono Tenma!” rispose subito il castano, Ryuu per tutta risposta scrollò le spalle e si voltò. Il suo ruolo era quello di attaccante, e come tale avrebbe fatto solo il suo dovere.

Tsurugi lo guardò malissimo, quel ragazzo non gliela raccontava giusta, nascondeva di sicuro qualcosa. Ryuu contraccambiò il suo sguardo e gli sorrise beffardo, Shindou non si fece troppe domande su quella reazione, in fondo si era persino abituato al carattere di Tsurugi.

Vediamo di cosa sei capace, Ryuu.” disse Shindou.

Fecero una partita di allenamento ed il nuovo arrivato sembrava conoscere i suoi compagni come se ci giocasse da tempo. Quando la palla finì sui piedi di Ryuu, il ragazzo sorrise e, dopo aver preso un profondo respiro, si preparò al tiro.

Valkyrie's shot!” disse, poi dietro di lui comparve una valchiria che colpì con la sua lancia il pallone nello stesso istante in cui il piede del ragazzo la colpì.

Non ci fu speranza per il portiere, che non ebbe nemmeno il tempo di eseguire la sua tecnica visto che il pallone si insaccò.

Accidenti, questo sì che era un tiro.” sussurrò stupito Tenma che corse a dare il cinque al ragazzo, ma il giovane non fece una piega e, anzi, sollevò le spalle e si avvicinò alla panchina.

Coach Endou, posso andarmi a cambiare?” domandò, Endou gli sorrise ed annuì, dandogli una pacca sulla spalla.

Ma Coach... l'allenamento non è ancora finito!” gli fece notare Kirino, irritato dal comportamento del nuovo compagno di squadra, Endou sorrise solamente e lasciò che la squadra continuasse a prepararsi per la partita contro la Teikoku Gakuen.

Una volta che l'allenamento si concluse, tutti i giocatori cominciarono ad andare a casa. Era difficile non pensare alla partita del giorno successivo.

Ryuu era nella doccia quando i compagni entrarono negli spogliatoi per cambiarsi. Il cuore cominciò a battere forte nel petto e decise che era meglio aspettare che avessero finito loro prima di finire di sistemarsi. Non gli piaceva essere in compagnia, lo metteva a disagio. Attese fino a che le voci non si fecero leggermente più distanti, segno che erano di nuovo nello stanzino dello spogliatoio.

Quel Ryuu è un tipo strano, non credete?” domandò Tenma, mentre usciva dalla doccia e tornava dai compagni, per vestirsi.

Mah, io non sono convinto che sia così forte.” rispose Tsurugi, sollevando le spalle. Molti della squadra concordarono alle sue parole, scuotendo il capo sconsolati. Era troppo arrogante, e per di più era asociale, per ora non aveva parlato con nessuno e non si era nemmeno fermato con loro. Sì, decisamente era antipatico.

Quando tutti uscirono, Ryuu uscì dalla doccia, si vestì e prese le sue cose, pronto per tornare alla sua dimora, dove i suoi genitori lo attendevano.


Natsu-chan, Mamo-kun, sono a casa!” esclamò Nana, portandosi una mano fra i capelli. Era esausta, non aveva fatto altro che girare per la città come una scema, non vedeva l'ora di tornare a casa dalla sua nuova famiglia.

Nana-chan, dove sei stata?” domandò preoccupata Natsumi, corsa ad abbracciarla. Nana ricambiò l'abbraccio e le sorrise. Si preoccupava sempre per lei, quasi fosse davvero la sua mamma. Era felice di ciò.

In giro.” rispose, sorridendole. Natsumi annuì lievemente, la prese per mano e la condusse in cucina. Era così felice di vederla che non stava più nella pelle, quel giorno aveva preparato per un esercito!

Nana-chan, bentornata a casa.” la salutò Endou, alzando una mano con un sorriso dolce dipinto sul volto. La sua piccola Nana si stava finalmente ambientando, era così contento!

Com'è andata scuola?” le chiese Natsumi mentre si sedevano a tavola, pronti per mangiare la loro cena. Nana le sorrise, adorava Natsumi e la sua naturalezza, era così spontanea che non aveva problemi a parlare con lei, eppure non si confidava ancora del tutto, perché aveva paura.

Tutto bene!” disse allegra, cominciando a mangiare con gusto la cena preparata da Natsumi. Mamoru ancora si domandava come facesse a trovare delizioso quello che sua moglie cucinava quando lui, nonostante ormai ci fosse abituato, non riusciva a farselo piacere.

Sono contenta! Ti piace la cena?” le domandò, curiosa. La vedeva mangiare tutto con gusto e la cosa la riempiva d'orgoglio. Non che Mamoru non lo facesse, ma lui sembrava quasi forzato. Nana, invece, era spontanea.

È ottima. Grazie Natsu-chan!” le disse, sorridendo felice. Quando ebbero finito di cenare, Nana si alzò, mise i piatti nel lavandino e si voltò verso i genitori. Diede loro un bacio sulla guancia, poi sorrise, era bello vederli così uniti.

Vado a fare i compiti, poi mi metto a dormire. Buona notte, Mamo-kun, Natsu-chan.” disse, salutandoli con un inchino per poi dirigersi in camera sua.

Natsumi sospirò appena, erano passati due anni da quando l'avevano adottata ma Nana ancora non riusciva a chiamarli mamma e papà e la cosa la feriva un po'. Sentì le braccia di Mamoru circondarla e si lasciò andare all'abbraccio. Mamoru sapeva quanto quella situazione la faceva stare male, ma non voleva vederla giù per una cosa che probabilmente col tempo sarebbe arrivata. Le diede un bacio fra i capelli, poi la voltò verso di lui e, sorridendo, disse:

Natsumi, non devi preoccuparti per Nana-chan. Sono certo che ha solo bisogno di un po' di tempo, purtroppo non ha ancora superato la morte dei suoi genitori biologici, quando l'avrà fatto, sono sicuro che riuscirà a chiamarci mamma e papà.” Natsumi annuì, sorridendogli con serenità. Mamoru era riuscita a tirarle su il morale con quelle parole, non doveva darsi per vinta, prima o poi la piccola Nana avrebbe pronunciato le parole fatidiche e sarebbe stato il momento più bello della loro vita.

Non dovevano forzarla, bisognava solo aspettare.


L'angolo di Marie:

Bene, non so proprio cosa dire. L'avventura di Nana è cominciata, spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto. Abbiate pazienza con me, la serie GO la sto seguendo su Rai Gulp la mattina, quindi se faccio qualche errore sui nomi o cose del genere, fatemelo sapere con gentilezza ok?

Vi posso dire come anticipazione che Ryuu non è quello che dice di essere, nel corso della storia comunque si verrà a sapere la verità sul suo conto.

Spero che Nana non risulti una Mary Sue, faccio del mio meglio per caratterizzarla come si deve, quindi abbiate pietà di me.

Altra cosa: c'è un motivo ben preciso per cui Nana considera “squisito” il cibo di Natsumi e, anche questo, si scoprirà più avanti.

Ultima cosa: Ci sarà un triangolo in questa storia, ma, benché sappia più o meno di chi Nana si innamorerà non credo che alla fine starà con qualcuno.

Poi scoprirete perché.

Ah, mi sono scordata un'ultimissima cosa: Tutti gli ex compagni di squadra di Endou saranno chiamati “zii” da Nana! La storia è collocata prima della partita con la Teikoku.

Bene, detto ciò vi saluto! Spero che la storia vi piaccia.

Un abbraccio cuccioloso,

Marie

  
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