Serie TV > Sherlock (BBC)
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Autore: bubs89    18/07/2014    1 recensioni
Non appena la donna fu uscita dall'appartamento, Sherlock si alzò con foga e si sporse dalla porta.
-Signora Hudson!- ululò -Del tea!- ordinò perentorio per poi tornare a sedersi, contrariato.
-Ma non è partita?- domandò Hailey indicando la porta, dubbiosa.
-Chi?- chiese Sherlock corrugando la fronte.
-La signora Hudson.- ribatté la rossa con una scrollata di spalle.
-Oh. Si.- si ricordò lui inarcando il sopracciglio -D'accordo, allora. Niente tea e tu che ti intrometti nel mio lavoro. Una giornata davvero elettrizzante.- commentò sarcastico tamburellando le mani sulla poltrona.
Genere: Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jim Moriarty, John Watson, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Dannazione, John!- imprecò Sherlock controllando per l'ennesima volta il cellulare. Aveva mandato all'amico un'infinità di messaggi. L'aveva anche chiamato. Senza ottenere risposta. Hailey roteò gli occhi, spazientita. Le dita volavano leggere sui tasti del computer.

-Smettila di provare a contattarlo e renditi utile.- lo imbeccò la rossa. Sherlock le trapassò la schiena con un'occhiata di fuoco.

-John mi aiuta a pensare.- la informò irritato percorrendo la stanza a grandi falcate. Perché? Perché John non rispondeva? Inviò un nuovo messaggio.

 

John, vieni qui.
Subito.
SH


-Dovrai fare a meno di lui. Due ore e venticinque minuti.- gli ricordò sbrigativa. Sherlock guardò il monitor e notò che la ragazza aveva aperto una finestra di conversazione.

-Cosa stai facendo tu?- domandò corrugando la fronte. Le si avvicinò e osservò lo schermo.

 

faber: Ciao Snip, dov'eri sparita?

cais: Cos'è, ti hanno beccata con le mani nella marmellata?

easy: Ragazzi, ragazzi, calmatevi. Tanto Snip non ci esce con voi. Il suo cuore è solo mio.

 

Hailey rise, divertita.

-Oh, e sarei io a perdere tempo, mentre tu puoi chiacchierare tranquillamente con i tuoi amichetti virtuali?- asserì Sherlock sardonico. La rossa scosse la testa, senza voltarsi a guardarlo.

-Sei solo invidioso che loro mi rispondano.- ribatté lei ironica -Le persone che hanno la capacità di creare uno “specchio”, come quello usato da Moriarty nel video, si contano sulle dita di una mano.- spiegò rispondendo ai messaggi -Chiederò in giro. Gli farò controllare le stringhe e forse riusciremmo a risalire al creatore.-

Sherlock la guardò di sottecchi. Controllò ancora il cellulare. Nessun messaggio.

 

snip: Fate i bravi. Vi invio una cosa. Se avete informazioni fatemi un fischio, plz.

 

Hailey caricò il programma. E, quasi immediatamente, le proteste fioccarono sullo schermo.

 

cais: Che scherzo è, Snip? Sola lettura?

faber: Dai, Snip, ci prendi in giro? Non è così che funziona fra noi.

snip: Sry, ragazzi, non è roba con cui giocare. Rly.

easy: Wuu2? Non vuoi farci divertire?

snip: Non questa volta.

cais: Omfgz, Snip, dove l'hai trovato? Questo specchio è una bomba.

 

Hailey si scambiò un'occhiata con Sherlock. Si, una vera bomba.

 

easy: Cosa vuoi?

snip: Voglio sapere chi l'ha creato.

cais: Lo sai che non si fa. Si dice il peccato, ma non il peccatore.

snip: Non lo chiederei se non fosse importante.

faber: Btw, ti faremo sapere. Bye.

cais: c u.

easy: kk.

 

-Ok. Se scoprono qualcosa mi informeranno.- dichiarò Hailey con un sospiro -Vogliamo darci da fare?- chiese voltandosi verso Sherlock.

-L'unica cosa che abbiamo è quel codice binario. Lettere?- chiese Sherlock mentre la rossa chiudeva la finestra di comunicazione e il timer, insieme alla stringa di codice binario, tornava in primo piano.

 

02.13.35

1110101000111000010000101101000010100011010100100

 

-No, non credo.- rispose Hailey -Forse numeri.-

Sebbene il codice binario non avesse segreti per lei, non voleva rischiare di sbagliare. Attivò un semplice programma di traduzione e vi inserì il codice.

Come aveva immaginato, non si trattava di lettere, ma di numeri: 515054720075428

-Una cifra notevole.- commentò osservando la lunga sfilza -Ti viene in mente qualcosa?- chiese dubbiosa.

Sherlock rilesse l'indizio. Aveva un sacco di cose, in mente.

-In qualche modo questa cifra deve indicare il luogo in cui è posizionata la bomba.- asserì Sherlock, gli occhi che saettavano su e giù per lo schermo.

-Vuoi dire come delle coordinate?- chiese Hailey mordendosi il labbro.

Il consulente investigativo ebbe un piccolo sussulto.

-Cos'hai detto?- chiese in tralice.

-Coordinate. Come quelle del GPS.- ripeté la ragazza con un'alzata di spalle. Sherlock chiuse gli occhi. Poteva essere così semplice? Probabilmente no. Moriarty era tristemente noto per la sua spietatezza e la sua mente contorta. Qualcosa nel profondo del suo essere diceva a Sherlock che non poteva essere così facile.
Come aveva già detto una volta, Moriarty era un grosso ragno al centro di una contorta ragnatela.
Aveva tirato uno dei suoi fili e aveva riportato Hailey in Inghilterra, ne aveva tirato un altro e li aveva indotti a incontrarsi. Chissà quale stava tirando adesso e dove li avrebbe portati.
Preda dei pensieri, quasi non si era accorto che la ragazza aveva già aperto un sito online di mappe, molto famoso ed utilizzato, e stava inserendo il numero ottenuto convertendo il codice binario in decimale, suddiviso in gradi, minuti e secondi.
Lo schermo era centrato sull'intera isola inglese e mostrava le principali vie di comunicazione stradale. Una volta inserite le coordinate, il sito zoomò velocemente, i dettagli si acuirono, i nomi delle vie si affastellarono uno sull'altro. Il Tamigi, dapprima una sottile linea azzurra quasi indistinguibile, crebbe fino a occupare quasi interamente lo schermo.
Un piccolo segnalino rosso si era posato sul Tower Bridge.


Sherlock si era infilato velocemente la giacca e si era precipitato giù per le scale dell'appartamento, mentre Hailey, che lottava per calzare le scarpe senza slacciare le stringhe, aveva afferrato il computer, lo aveva infilato in malo modo nello zaino malconcio, e l'aveva seguito di corsa.
Londra, alle sei meno un quarto del mattino, si stava risvegliando. La coltre perenne di nubi che ricopriva la città iniziava a rischiararsi, passando dal nero notte al grigio cenere.
Un paio di spazzini in tuta arancione con strisce argentate erano impegnati nella pulitura della strada. Poche auto solitarie percorrevano sonnacchiose la via.
Sherlock guardò a destra e a sinistra, frenetico. Finalmente, individuò un black cab cento metri alla sua destra. Si voltò per controllare Hailey e vide la ragazza scapicollarsi fuori dal portone. Lo superò in corsa dirigendosi verso il taxi.

-Allora, vuoi darti una mossa?- gli gridò scansando l'ubriaco che scendeva dal mezzo e lanciandosi sul sedile.

Sherlock corrugò la fronte, un sorriso tirato gli dipinse le labbra, e corse verso la ragazza.

  
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