Erano ore ormai che Zayn e la ragazza si urlavano contro.
Megan,questo era il suo nome.
Era un po così ultimamente,non facevano altro che litigare senza però mai lasciarsi.
Ma,l'amore non è bello se non è litigarello e fin quando litighi significa che c'è ancora interesse l'uno verso l'altro...no?
Eppure entrambi lo sentivano,sentivano di non poter più andare avanti così.
Megan era stanca,stanca di non riuscire più a dormire la notte a causa dei troppi pensieri.
Il suo viso era scavato da profonde occhiaie e,al momento,da lacrime impossibili da fermare.
Zayn dal nervosismo quasi si staccava i capelli dalla testa.
Il problema era la gelosia.
Il ragazzo era morbosamente geloso della sua amata,lo infastidiva perfino una mosca che invadesse lo spazio personale di Megan.
“La gelosia non è una brutta cosa, non è possibile considerarla addirittura una malattia, una fissazione. La gelosia è un’insicurezza, è amare una persona ma aver paura che questa provi quel sentimento per qualcun’altro.” così si giustificava sempre Zayn,con una semplice frase letta in giro su qualche muro che nemmeno ricordava.
E forse aveva ragione,forse si.
La ragazza era forse stanca di tutto questo,ma credeva ciecamente alle parole di Zayn.
Gli credeva come un bambino di quattro anni crede alle favole e a Babbo Natale.
Lei lo amava alla follia.
Ma nonostante l'amore,lei si sentiva come chiusa in gabbia.
Megan non era così,lei era la classica ragazza libertina..quella a cui non piace farsi mettere i piedi in testa e non poter fare come gli pare,o almeno lo era prima di innamorarsi.
Lei lo amava di quell'amore che fa male, che la distruggeva, di quell'amore che è la cosa più bella che gli fosse mai capitata.
Ma l'amore è così,e lei lo sapeva bene.
A volte si fermava a pensare e si incantava,lo faceva spesso.
Pensava a Zayn e a come avesse fatto ad innamorarsi di lui,così cinico e oscuro.
Aveva fatto il misterioso fin dal primo momento e lei,da brava ragazza stronza e orgogliosa,non gli aveva dato corda,al contrario, lo aveva snobbato ferendo il suo ego maschile e incoraggiandolo a provarci solo per puro orgoglio.
Era così che lui si era innamorato di lei,per caso.
Spesso lei dava la colpa al suo sguardo magnetico o al suo corpo scolpito assomigliante ad un dio greco,ma poi si rendeva conto che lo amava per il semplice fatto di essere Zayn.
Amava quando la mattina si svegliava accanto a lei con i capelli scompigliati sembrando dolce,amava quando gli sorrideva,amava quando la abbracciava sovrastandola con la sua figura possente e amava quando con i suoi occhi gli esprimeva tutto l'amore che provava per lei, amava quando le loro labbra si toccavano facendole toccare il cielo con un dito.
Amava Zayn, in tutto e per tutto.
Entrambi si erano messi contro tutto e tutti per stare assieme e,entrambi, se posti ad una lunga riflessione avrebbero ribadito quanto con tutto il cuore avrebbero rifatto le loro azioni mille e mille volte ancora..solo per amarsi come si amavano tutt'ora.
'Non ce la faccio più' mormorò Megan prendendosi la testa fra le mani e gettandosi sul letto.
Era forse arrivata al culmine dopo l'ennesima litigata dovuta alla gelosia di Zayn.
Ultimamente era diventato così paranoico da voler quasi chiudere in casa la ragazza,e lei non ne poteva più.
Diventava pazzo se solo immaginava la sua Megan chiamare qualcun'altro 'amore'.
Lei era solo sua.
Solo lui poteva guardarla,solo lui poteva chiamarla al cellulare e darle il buongiorno,solo lui poteva toccarla e prenderla per mano,coccolarla, baciarla, insultarla..solo lui.
Impazziva all'idea di lei con un altro ragazzo.
Quindi doveva stare con lui, acconsenziente o meno.
Zayn la guardava rosso in viso dalla rabbia mentre lei nascondeva il viso tra le ginocchia,accovacciata contro lo schienale del letto.
La guardava e vedeva un pezzo di vetro andare in frantumi.
Fu allora che capì.
La stava distruggendo,letteralmente.
E stava distruggendo anche se stesso,perché la amava più di qualsiasi altra cosa e vederla così lo faceva morire.
La sua adorata Megan si stava distruggendo,schiacciata dalla sua morbosa gelosia.
La guardava dondolarsi freneticamente in avanti ed indietro,piangendo.
Si sentì un mostro.
Le grida e la rabbia e tutte le paranoie svanirono,accecate dalla compassione e dal pentimento.
Si chinò sul letto davanti a lei,prendendole il viso tra le mani e guardandola con compassione...quasi pronto a scoppiare a piangere.
E quando anche la ragazza aveva puntato il suo sguardo negl'occhi di Zayn lui si mosse,posò le sue morbide labbra su quelle di Megan delicatamente quasi con la paura di farle male.
Era questo che forse mancava a quei due da un po.
Un momento di pausa,di tranquillità.
Avevano bisogno di amarsi anche solo per qualche secondo,come non facevano da molto...erano stati accecati e sovrastati dalla monotonia e dalla loro vita frenetica.
Si baciarono per qualche minuto,due,tre...non si sa...e quando il bacio sembrava stesse per finire Zayn si avvinghiò letteralmente a lei.
Aveva bisogno di essere amato.
E infondo la ragazza lo sapeva.
Zayn era come un cucciolo da accudire e da amare,da coccolare ma anche da sgridare solo quel poco che basta per tenere a bada il suo ego.
«Sei il sapore della mia vita» sussurrò lei sulla bocca del ragazzo.
«Allora fai l'amore con il sapore» sorrise Zayn ripensando alla pubblicità dello yogurt che avevano comprato qualche giorno prima,e il fato volle che anche la ragazza ridesse.
Perché si,Zayn la faceva stare bene.
Non importava quante lacrime avesse versato,lui le avrebbe fatte fermare e con il viso ancora bagnato l'avrebbe fatta ridere come sempre.
Megan allora tolse la maglia al ragazzo,scoprendo la sua pelle ambrata e i suoi addominali ben scolpiti.
Pian piano anche Zayn spogliò Megan,e quando tutti i vestiti di entrambi furono a terra lui la fece stendere sul suo letto da una piazza e mezza appoggiandosi sui gomiti per mettersi su di lei senza pesarle.
E fecero l'amore,si amarono come poche volte avevano fatto o,forse,non avevano mai fatto.
Corpo contro corpo,bocca contro bocca..si amarono.
E le loro mani un attimo prima avide ora si stavano stringendo l'una al corpo dell'altro e a volte si intrecciavano proprio come le loro lingue.
E mentre lo facevano Zayn non faceva altro che sussurrarle "ti amo" nell'orecchio e a ripeterle quanto fosse solo sua.
Lei gemeva,gemeva anche al solo sentire la voce roca di Zayn nelle sue orecchie.
Respiro dopo respiro,gemito dopo gemito,arrivarono entrambi al culmine e si lasciarono andare sul letto sul quale avevano appena smesso di amarsi nel migliore dei modi.
Le carezze di notte. Il toccarsi di nascosto. I “ti voglio” sfacciati. E quelli pieni di imbarazzo. Le lacrime di gioia. I baci che finiscono in sesso. I dettagli. Sono i dettagli che ci fregano sempre.
Ma stavolta no,stavolta non era successo.
Si erano amati come nessuno e,come nessuno, avrebbero continuato a farlo.
Perché si,loro avrebbero continuato.
Avrebbero lottato assieme e avrebbero affrontato la vita insieme.
L'uno al fianco dell'altro.
Perché si amavano.