Quella appena trascorsa, per Harry era stata una notte insonne: continuava ad avere incubi sulla sua ultima avventura alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Sognava che, in realtà, Voldemort potesse ritornare e riapparire, distruggendo tutto ciò che lui amava. Guardó prima Ginny, che ancora dormiva, e poi la sua sveglia, che segnava le 05:35. Decise di alzarsi, avendo ormai abbandonato l'idea di riuscire a dormire. Tastó il comodino alla ricerca dei suoi occhiali rotondeggianti, ma, invece di riuscire a prenderli, li fece scivolare giù dal mobile, e caddero con un rumore sordo. Li raccolse e, mentre si apprestava a fare la sua ricca colazione, il telefono inizió a squillare. 

Hermione si sveglió dal suo morbido letto in lattice con un sussulto:allungando la mano nel sonno non aveva trovato Ron nel letto accanto a sè.  Aprì gli occhi e ne ebbe conferma, notando solo le coperte disordinate che ricoprivano il materasso.  Lo cercó in tutta la casa, e, non trovandolo , inizió a preoccuparsi. Proprio quando stava per telefonargli, notó un biglietto sul tavolo. Era la scrittura sghemba di Ron, l'avrebbe riconosciuta tra mille. Ciò che c'era scritto, però , era piuttosto preoccupante, e per nulla rassicurante.

Quando Harry riconobbe la voce all'altro capo del telefono esclamó: "Kingsley, sei tu?"
"Sì, ma adesso ti parlo in qualità di primo ministro. Sei convocato al Ministero, vieni il prima possibile".Con queste parole, riattaccó. Harry prese il primo paio di jeans e la prima maglietta che aveva davanti e si vestì in fretta. "Ginny" , disse, cercando di svegliare sua moglie. La donna, però , dormiva placidamente e non rispondeva al tentativo del marito di svegliarla. In compenso, Harry era riuscito a svegliare suo figlio, Albus Severus, il quale guardava il padre con degli occhi interrogativi, e che gli chiese dove stesse andando. Harry rispose :"Albus, torna a dormire, e se la mamma ti chiede perché non sono a casa, dille che devo sbrigare una faccenda per il ministero, e che è molto importante. "Detto ciò si recó al camino, e, con la metropolvere, raggiunse il ministero in un battito di ciglia. 
Hermione, spaventata, lesse il biglietto ad alta voce :"Sono andato al ministero, ho ricevuto un messaggio con patronus dal ministro. Non l'ho mai sentito così preoccupato. Pare ci siano stati una serie di omicidi. Sembra che ciò che successe diciannove anni fa, stia per ripetersi. Quando puoi raggiungimi, firmato Ronald".
"Lui non si firma mai Ronald, dev'essere successo qualcosa di grave", pensó Hermione fra le sue, mentre una figura nera e incappucciata volava all'interno della sua finestra, rompendola