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Autore: imjustmar_    18/07/2014    1 recensioni
“Cosa sai di me?” gli domandai mentre mangiavamo
“Un po’ di cose”
“E cosa?” ridacchiai
“Ha importanza?” mi domandò
“Beh si, sai cose di me e io nemmeno ne sono a conoscenza” spiegai
“Ti assicuro che non mi hai detto niente di compromettente” rise
“Perché non mi vuoi dire di che si tratta allora? Come ti ho raccontato tutte quelle cose su di me?” domandai curiosa
“Un po’ di mistero non fa male a nessuno” continuò con quella sua vena enigmatica
“Finirai per farti odiare” lo avvertii
“Correrò questo rischio"
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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BETTER THAN WORDS
 
CHAPTER THREE
 
Ero nell’ansia più totale aspettando che quel ragazzo mi richiamasse. Volevo sapere immediatamente che cosa fosse successo la sera precendente, ero seriamente preoccupata, poteva essere successo davvero di tutto. Mi ha fatto davvero molto strano il fatto che sia stata con lui e che abbia detto alle mie amiche che mi avrebbe riportata lui a casa. Non mi fido mai della gente in generale e per di più di persone conosciute si e no un’ora prima. Continuavo a fare avanti e indietro cercando di non pensare al peggio. Dopo una mezz’ora circa suonò il cellulare e mi precipitai a vedere chi fosse. Comparve la faccia gigante di Harry, probabilmente quella foto gliel’avevo scattata la sera prima, e non esitai a rispondere.
 
“Pronto?” risposi
“Hey Mare, come va?” rispose allegro
“Uhm…Harry?” chiesi dubbiosa sul suo tono tanto allegro e confidenziale
“Si, sono io, mi hai chiamato tu stamattina no?”
“Si…”
“Che ti va di fare oggi? Passo a prenderti e andiamo a fare un giro per New York?” continuò con quel suo tono irritantemente allegro
“No…ho urgentemente bisogno di parlarti, di persona” dissi freddamente
“Ehm…okay…arrivo tra dieci minuti”
“Abito…”
“Me l’hai già detto dove abiti” mi ricordò
“Ecco, fai in fretta”
 
Riattaccai. Il suo tono allegro e confidenziale mi faceva salire la preoccupazione ancora di più. Non poteva comportarsi così solo dopo avermi riportato a casa, doveva essere per forza successo qualcos’altro. Decisi di sedermi sul divano in attesa che arrivasse, speravo in quel modo di non riuscire a pensare ma fu uno sforzo inutile, continuavano a scorrermi le immagini trasmesse davanti agli occhi ma niente, non riuscivo a non pensare a che cosa potesse essere successo. Era assurdo che un po’ di bicchierini di alcol potessero annebbiarmi in quel modo la mente. Era una cosa che odiavo. Dopo poco tempo suonarono al campanello, scattai in piedi ed andai ad aprire. Intravidi Alice salire in camera che mi disse dolcemente “Stai tranquilla”. Feci un bel respiro ed aprii. Mi ritrovai davanti un ragazzo alto, con i capelli castani ricci un po’ spettinati, gli occhi verdi luccicavano, stranamente non mi ricordai dei suoi occhi, erano davvero molto belli, impossibile da non notarli. Indossava una camicia di lino sbottonata fino a metà addome in cui si potevano intravedere dei tatuaggi e un paio di jeans neri attillati.
 
“Hey” si avvicinò per darmi un bacio sulla guancia ma mi scansai
“Ciao” dissi fredda
“Che hai?” domandò spegnendosi
“Ti devo parlare”
“Uhm…dimmi” disse dubbioso
“Entra” dissi aprendo maggiormente la porta
 
Lo feci sedere sul divano e intanto pensai per l’ennesima volta a cosa dire.
 
“Di che si tratta?” chiese scuotendo i capelli
“Io non ricordo assolutamente niente di quello che è successo ieri sera” confessai
“Ah” disse deluso
“Perciò ti chiedo per favore di raccontarmi nel dettaglio che cosa è successo, Alice mi ha detto che mi hai riportata tu a casa” gli spiegai
“Ma non ti ricordi proprio niente?” domandò guardandomi negli occhi. Feci fatica a mantenere il contatto visivo perciò spostai leggermente lo sguardo dietro di lui.
“Mi ricordo che ti sei avvicinato, mi hai offerto da bere e poi abbiamo ballato un po’ insieme, niente di più. C’è qualcosa in particolare che dovrei ricordare?” domandai
“Beh” disse guardandosi i piedi
“Per favore dimmelo, non ti ho chiesto di venire per fare scena muta”
“Ci siamo baciati” confessò
“Solo questo?” chiesi
“Si…però…”
“Però cosa?” chiesi incominciando ad alterarmi
“Per te è stato ‘solo’ un bacio?” chiese ritornando a guardarmi negli occhi
“Ti ho già detto che non mi ricordo niente!”
“Lo so ma sapere che ci siamo baciati non ti ha fatto nessun effetto?”
“Beh sinceramente pensavo a qualcosa di molto peggio e stavo per preoccuparmi seriamente”
“Quindi per te il bacio non ha significato niente?”
“Non ho detto questo, ma dato che non me lo ricordo assolutamente non ti posso dire se sia stato importante o meno, se mi sia piaciuto o se abbia significato qualcosa per me”
“Okay” disse alzandosi
“Ci si vede allora” continuò facendo per andarsene
“Per te ha significato qualcosa?” domandai velocemente. Rimase immobile per un secondo per poi dire un “Si” debole. Per un momento non seppi cosa rispondere, adesso capivo il motivo del suo tono tanto in confidenza, pensava che fosse nato qualcosa tra di noi, o meglio così credevo.
“Beh mi dispiace ma io…”
“Non devi scusarti, non ti ricordi niente a colpa dell’alcol, non è colpa tua” disse velocemente
“Okay”
“Ciao” disse andandosene
“Ciao” lo salutai con la mano
 SPAZIO AUTRICE: 
Con questo capitolo c'è l'incontro di coloro che diventeranno poi i due protagonisti della storia. Per favore recensite e ditemi che cosa ne pensate, ho davvero bisogno della vostra opinione per andare avanti.
   
 
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