Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Giulia_SerVA CApuleti    18/07/2014    3 recensioni
E' passato un anno da quando Elsa ha posto fine all'inverno perenne che ha causato involontariamente.
Elsa vive felice accanto ad Anna, governando saggiamente Arendelle, che ama la sua Regina.
Anna sta per fidanzarsi ufficialmente con Kristoff, da poco nominato Principe di Arendelle e ormai stabilitosi al Palazzo Reale.
Ma durante un ricevimento in onore della Regina e dei due giovani principi, un misterioso Uomo Nero si presenta ad Arendelle con l'intenzione di servirsi dei poteri di Elsa per creare un mondo buio e gelido. Al rifiuto di Elsa, Uomo Nero rapisce Anna e imprigiona Arendelle nell'oscurità.
Per salvare Anna e il suo popolo, Elsa, accompagnata dal fedele Olaf, dovrà partire alla ricerca delle misteriose Leggende dei Fiordi, gli unici in grado di sconfiggere Uomo Nero, ma soprattutto di colui che ha i suoi stessi poteri...
Mia prima fanfiction su un probabile seguito di Frozen e sulla coppia Jack&Elsa, spero vi piaccia =)
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Olaf, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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6- Nel nome di Elsa

6- Nel nome di Elsa

Mentre Elsa parte alla ricerca delle misteriose Leggende, Kristoff, dopo aver fatto ritorno ad Arendelle la notte prima, riunisce i nobiluomini di Arendelle per spiegare i motivi del suo ritorno e la decisione presa dalla Regina.

Kristoff passeggia avanti e indietro nello studio di Elsa. E' nervoso, agitato.

Non si da pace, davanti a lui scorrono le immagini di Anna stretta in catene nelle mani di Uomo Nero, nella sua testa sente e risente le urla terrorizzate della donna che ama e la risata maligna di Uomo Nero. Kristoff si prende la testa fra le mani, vuole far tacere le voci.

Basta, basta, basta, si ripete stringendo gli occhi.

Kristoff si appoggia alla scrivania, dando le spalle alla porta. Abbassa la testa con un sospiro. Si sentono dei colpi alla porta, ma Kristoff non si volta.

KRISTOFF: Avanti.

La porta si apre ed entra Kai, uno dei domestici. Kristoff si volta verso di lui.

KAI: Vostra Altezza, i Lord sono arrivati e chiedono di voi.

KRISTOFF: Grazie, falli entrare.

Kai fa un piccolo inchino, fa entrare i Lord e si congeda, chiudendo la porta dietro di sé.

Kristoff osserva a uno a uno tutti loro: Lord Deverau, il Conte Max, il duca di Drammen, il Principe Elias di Trondheim e Alecto, il suo ambasciatore. Tutti, tranne Elias, hanno un'espressione preoccupata dipinta in volto.

CONTE MAX: Principe Kristoff, ci avete fatto chiamare?

Chiede il Conte Max, facendo un passo avanti. Kristoff fa un respiro profondo.

KRISTOFF: La Regina Elsa è partita per salvare la Principessa Anna, ma prima di andare ha voluto che io tornassi qui ad Arendelle, per proteggerla finché Sua Maestà e la mia promessa sposa non saranno di ritorno sane e salve.

CONTE MAX: La Regina Elsa è partita da sola?

KRISTOFF: Sì. Non sapete quanto mi costi saperle laggiù da sole, ma Sua Maestà ha deciso così e io non posso fare altro che rispettare la sua volontà e prendermi cura del popolo.

ELIAS: Voi?

Tutti si voltano verso il principe Elias. Il giovane principe si para di fronte a Kristoff, sfidandolo con lo sguardo.

ELIAS: Voi non siete altro che un vile montanaro diventato principe per gli assurdi capricci della Principessa Anna, non sapete neanche come proteggerla questa terra!

Kristoff stringe gli occhi verso di lui. Vorrebbe tanto spaccare la faccia a quell'arrogante. Ha infastidito Elsa fin da quando è arrivato ad Arendelle, pensa Kristoff, ma lei è sempre riuscita a metterlo a posto. Non accetta di essere stato rifiutato da lei, e ancora di più non accetta che ora, secondo Arendelle, io e lui abbiamo gli stessi diritti. Ma non gli darò la soddisfazione di compromettermi davanti ai Lord.

KRISTOFF: Sì, è vero, io sono un montanaro, una persona semplice. A stento so cosa significhi essere Principe. Ma se c'è una cosa che non mi appartiene, quella è la viltà!

ELIAS: Essere entrato nelle grazie di una stupida principessina e di una Regina che sarebbe pronta a distruggere tutto non vi...

KRISTOFF: NON OSATE parlare in questo modo della Principessa e della Regina Elsa!

Kristoff, non potendo sopportare oltre, punta il dito contro Elias.

KRISTOFF: La Regina Elsa ha lasciato ME in carica, ed io non esiterò a difendere Arendelle da qualsiasi minaccia, che venga da Uomo Nero...

Kristoff si guarda intorno rivolgendosi ai Lord, per poi guardare di nuovo negli occhi Elias.

KRISTOFF: O da un tradimento!

ALECTO: Ma come vi permettete?

Interviene l'ambasciatore, ma Elias fa un cenno con la mano, intimandogli di tacere. Elias e Kristoff si guardano in cagnesco ancora per un po'. Kristoff si volta verso gli altri Lord.

KRISTOFF: Miei Lord, questo è il mio compito, ma come ben sapete non posso occuparmi di tutto da solo. E perciò io, a nome della Regina Elsa, chiedo a voi di stare al mio fianco.

Kristoff stesso si meraviglia di come parla, spera di essere stato capace, o almeno convincente. I Lord si guardano l'un l'altro. Kristoff osserva le espressioni dei volti dei Lord con aria nervosa. Incrocia di nuovo lo sguardo di Elias, che sembra compiaciuto nel vederlo in preda ai dubbi. Kristoff lo fulmina con lo sguardo. Il Conte Max e Lord Deverau fanno un passo avanti.

CONTE MAX: Principe Kristoff, avete tutto il nostro appoggio.

Tutti, tranne Elias e il suo ambasciatore, annuiscono. Kristoff li guarda duramente. Elias ricambia lo sguardo con altrettanta ostilità e china il capo dicendo:

ELIAS: E anche il nostro, principe.

Accentua sprezzante l'ultima parola.

KRISTOFF: Molto bene. Lord Deverau?

Il vecchio Lord baffuto china il capo.

KRISTOFF: Venite con me. E voi, Conte Max, date ordine di aprire le porte. Il popolo deve sapere che la famiglia Reale non li abbandonerà!

CONTE MAX: Sarà fatto, Altezza.

Kristoff lascia la stanza insieme a Lord Deverau e al duca di Drammen. Il Conte Max e i Lord di Trondheim si congedano.

Kristoff guarda le porte aprirsi. Piccoli gruppi di persone cominciano a riversarsi nel cortile. Kristoff sorride debolmente, per poi alzare gli occhi al cielo per osservare il sole, oscurato da quella luna che tante volte aveva ammirato con Anna nei tanti momenti passati insieme.

Una luna oscura, la luna di Uomo Nero, un nero che ha paura possa risucchiare tutta Arendelle e distruggere per sempre le persone che ama.



Angolo dell'autrice:

Un saluto a tutti! Voi lettori aumentate sempre di più e (anche se mi ripeto...) non posso fare altro che dirvi grazie. Neanche il piccolo intoppo del sito dell'altro giorno vi ferma, a voi!

Intoppi a parte, questo capitolo mi è venuto un po' corto, ma... spero apprezziate comunque!

Kristoff è tornato ad Arendelle, ma a quanto pare non tutti sono d'accordo sul fatto che sia lui a guida di Arendelle... nello scrivere la risposta di Kristoff a Elias ho ripreso la frase di Hans rivolta a Weselton in Frozen, secondo me la più bella pronunciata da Hans (anche se, vista la fine, suona molto falsa!). Comunque, aspetto le vostre recensioni e ci vediamo al prossimo capitolo, ciao da Giulia! =)

   
 
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