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Autore: _HisEyes_    19/07/2014    0 recensioni
Perchè nella vita bisogno sempre scegliere?
Bianco o nero? bhè qui ancora si può trovare una soluzione, miscelie trovi il grigio... ma quando questo non è possibile? Quando la scelta diventa...
Bronzo o smeraldo?
Castano o moro?
Dolcezza o malizia?
Per fortuna avevo il mio fratellone che mi faceva ragionare prima di prendere decisioni avventate... ma era sempre giusto?
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Niall Horan, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Solo poche righe per scusarmi per il grandissimo ritardo abissale e per dirvi che
alcuni momenti di questo capitolo vanno sul
rating rosso! 
Spero vi piaccia e se si, ci leggiamo nel prossimo ultimo capitolo che pubblicherò entro pochi giorni e questa volta sono seria e sicura! LOL
Un bacione.
_HisEyes_
Harry Styles

 
                                                                             Image and video hosting by TinyPic


Aria. Aria.
Quella era aria. Ossigeno puro.
Lei, Juliet.
Le sue labbra gonfie ormai dai nostri baci infiniti, il suo corpo spalmato contro il mio e il suo cuore che batteva come il mio.
Quello era il mio ossigeno e avevo passato troppo tempo senza.
Con che coraggio e con quale voglia potevo lasciarla di nuovo e andarmene?
“Harry…” mi chiamò lei con un filo di voce stordita da quello che stava succedendo.
“Cosa?” chiesi preoccupato, ma forse il mio pensare troppo mi aveva distratto un po’.
“Tutto bene?” chiese e scoppiai a ridere per poi stringerle le natiche con le mie “manone”, come le chiamava lei, e schiacciarla ancora di più contro di me e lei spalancò gli occhi sentendomi.
“Direi che va tutto bene!” commentai e fu lei a scoppiare a ridere ed ecco la sua risata che mi era mancata tanto!  E che non fece altro che eccitarmi ancora di più ancora di più, così tornai ad occuparmi delle sue labbra e della sua pelle, però continuai il discorso…
“Sono io che dovrei chiederlo a te visto quello che sta succedendo … sei tu che decidi …” dissi poi con un filo di voce sperando tanto che non decidesse di fermarsi.
Si forse era egoistico da parte mia, ma la volevo troppo. Da troppo tempo e dopo questo mio pensare, tornai alla fantastica realtà quando sentii la sua mano scendere su di me, accarezzando la mia erezione da sopra i jeans.
Mi si spezzò il respiro.
“Harry, non mi sarei fermata nemmeno quella sera, perché dovrei farlo adesso?” disse sorridendo e in quel momento realizzai che sarebbe veramente diventata mia!
Io sarei stato la sua prima volte e lei voleva me!
Ora potevo andare un po’ in panico… doveva essere tutto perfetto, per lei!
La feci sdraiare sul letto dopo aver chiuso la porta a chiave.
“Non si sa mai…” e la raggiunsi sul letto sdraiandomi delicatamente su di lei intrecciando le nostre gambe.
Baciai di nuovo la sua pelle chiara poi non resistetti alla tentazione, succhiai quella piccola zona pizzicandola lasciandole un segno.
Proprietà privata. Era mia!!
Scesi sul suo petto, le sfilai la maglietta e mi fermai un attimo a guardarla sorridendo.
Lei e le sue guanciotte rosse.
“Perché mi fissi cosi? Mi hai già visto in reggiseno Harold!” sbottò, ecco la Juliet che conoscevo.
“Non così … eccitata, piccola J…”
Sorrise ma si coprì gli occhi con il braccio.
Non avevo più intenzione di parlare, non volevo più sentire nulla se non il suo respiro e i gemiti che le avrei procurato da li a poco.
Baciai il suo seno facendo scivolare il reggiseno al di sotto e la sentii, ma si stava trattenendo, così feci scivolare una mano tra di noi slacciandole i jeans e insinuando una mano sentendo la stoffa dell’intimo sotto le mie dita e feci pressione muovendo la mano.
Eccolo il gemito che volevo e le sue cosce stringersi attorno alla mia mano.
La mia erezione però stava chiedendo pietà, ancora chiusa in quei jeans del cavolo.
Quando tolsi la mano, mi ritrovai July incollata alle labbra sopra di me, la liberai dal reggiseno ormai inutile e sentii i suoi capezzoli turgidi contro il mio petto, pelle contro pelle, mentre lei si muoveva lentamente sopra di me…
“Juliet se continuiamo così rischio di venire nei jeans…” dissi e poggiò la fronte sulla mia spalla, era di sicuro paonazza, ma sbottonò i miei jeans e spostandosi me li sfilò, la stessa così successe ai suoi e all’intimo di entrambi.
Fu di nuovo sotto di me e mi pizzico una natica.
“Mi sei mancata…” dissi spontaneamente, ma quello che rispose mi fece capire che era la pura verità e non solo il momento, mi era mancata quella piccola pulce che giocava a fare la pervertita solo con me e solo con me si comportava per come era veramente e la cosa mi piaceva.
“Harry giuro che se mi fai male, te la potrai sognare per un bel po’!”
“Evviva il romanticismo!”
dissi continuando a baciare giocare con la mia lingua sulla sua pelle bollente.
“Non fare tanto lo spiritoso! Parli proprio tu che dicevi “Non mi importa finire sotto le coperte, anche sopra va bene…”!” concluse imitandomi.
“Potresti finirla per favore?” avevo completamente rimosso quella frase e spalancai gli occhi
“Non dirmi che … aww tenero lui! Sei diventato tutto rosso!” disse divertita continuando ad accarezzarmi la schiena dolcemente.
“Juliet…” dissi non riconoscendo la mia voce che usciva come un miagolio e affondai il viso nel suo collo lasciandomi stringere.
La mia erezione fregò sulla sua apertura. Che sollievo.
J alzò piano il bacino, era pronta e lo si leggeva nei suoi occhi  e nei suoi movimenti.
Le allargai di più le gambe e lentamente entrai in lei…
Ecco quel momento…
Quel gemito…
Era MIA!
  
Juliet Payne
 
Ero sua.
Era dentro di me e la fitta di dolere che avevo sentito, mi fece stringere la presa sulla sua schiena muscolosa.
Cerrcai di prendere più ossigeno possibile.
Quando riaprii gli occhi, mi persi in quei due smeraldi che amavo.
Ero nuda, Harry era dentro di me e non mi ero mai sentita così bene.
Occhi negli occhi e brevi respiri.
Gli baciai dolcemente le labbra e senza togliere lo sguardo, si spinse più dentro di me ed ecco che un altro gemito mi abbandonava, così come altri quando Harry cominciò a muoversi con calma … troppa …  volevo di più!
“Harry … ti prego …” bastò quello e dopo un breve bacio bagnato ecco che il ritmo accelerava e il mio corpo rispondeva al suo senza nessun comando.
Le sua labbra torturavano il mio collo avide, le sua  mani strette tra le mie e i suoi gemiti bassi ad ecco dei miei.
Sapevo di aver sempre voluto lui per quel momento, e non potevo esserne più felice.
Mi scivolò una lacrima che lui asciugò subito con un bacio.
Lui non avrebbe potuto resistere ancora molto tempo e nemmeno io, ma poi con molta calma senza uscire da me, decise di invertire le posizioni.
Mi ritrovai completamente esposta a cavalcioni su di lui.
Harry era la cosa più bella che avessi mai visto, ma io non avevo idea di come muovermi, di che fare.
La sua fronte sudata e i suoi ricci spettinati, era così sexy!
Mosse poi il bacino verso di me e lo vidi eccitato sul serio, le sue mani sui miei fianchi che mi guidava, non mi importava niente altro, volevo vederlo godere sotto di me, come aveva fatto lui per me.
Cominciai a muovermi sotto la sua guida, stringendo le mani sulle sue che affondavano nei miei fianchi.
Dio quanto era bello!
La sua bocca semi aperta e il suo che si inarcava.
Stavo cedendo e in pochi secondo ero di nuovo sotto di lui dove dopo altre poche spinte venni seguita da lui.
“Dio ..Harry!” solo quello riuscii a dire mentre lui si lasciava totalmente andare su di me e lo sentii ridere, i suoi ricci che mi solleticavano il seno.
Stavo dannatamente bene in quella posizione.
Avevo appena fatto l’amore per la prima volta con il ragazzo che amava e che mi voleva. Ero davvero felice emozionata e senza fiato.
Lentamente uscì da me e mi tirò su un fianco, faccia a faccia.
Giocai con i suoi capelli mentre riprendevamo fiato..
La mia mente vuota e leggere con due parole che ronzavano impazzite: ero sua!
Lo sentii irrigidirsi al mio fianco e i suoi occhi spalancarsi all’improvviso.
Capii cosa pensava, così gli sussurrai all’orecchio…
“Sei stato fantastico e … prendo la pillola…” si rilassò visibilmente.
“E quando aspettavi a dirmelo?” chiese
“Direi che non è stata la prima cosa a cui ho pensato  e poi non abbiamo avuto molto tempo..”
“Non quello! Intendo che sono stato fantastico!”
esclamò divertito e tutto goduto (per ovvi motivi), ma poi prosegui…
“Come stai?” accarezzandomi il fianco
“Da dio!” eclamai ed era la verità.
Tutto quel tempo ne era valsa la pena!
“Me ne sono accorto!”
Lo baciai per non sentire altro e perché era già troppo tempo che non avevo le sue labbra sulle mie.
Poi alzai un sopracciglio maliziosa facendo correre la mia mano sui suoi addominali e più in giù, beccandomi un’occhiata meravigliata di Harry, ma con quella scintilla che aveva ogni volta che stavamo insieme.
“Mi meravigli sempre di più… secondo round?” chiese
“NON PENSATECI NEANCHE!” arrivò da un duo un po’ lontano oltre la porta.
Quei due erano a casa, e ci avevano sentito!!
Io e Harry sconvolti scoppiammo a ridere per poi fregarcene di loro al piano di sotto e ricominciare quello che sarebbe diventato il nostro gioco preferito!  
   
 
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