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Autore: alice frost    19/07/2014    1 recensioni
Lakari è un ex agente dello SHIELD. Diede le dimissioni per motivi noti solo a pochi. È una ragazza solitaria, che ha vissuto nell'odio, nella rabbia, e nella paura. Ma con il passare del tempo è riuscita a dimenticare i brutti momenti e ad andare avanti, riuscendo a controllarsi. Ma lo SHIELD avrà bisogno di lei quando Loki attaccherà Manhattan, e dovrà ricorrere alla sua vera identità per sconfiggere i Kitauri. E forse il suo cuore ormai insensibile potrebbe tornare a vivere.
NB: NON FATEVI INGANNARE DALLE APPARENZE! I PRIMI CAPITOLI SARANNO ANCHE UGUALI AL FILM, MA DAL QUARTO CAPITOLO CAMBIA QUASI TUTTO!!
Genere: Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Agente Phil Coulson, Loki, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Era ormai giorno. Il Jet stava volando veloce verso il quartier generale dello SHIELD.  Quando erano arrivati vicino a casa di Rogers, Coulson non aveva avuto cuore di svegliare Lakari, da quando l’aveva vista al bar aveva capito dal suo viso che era sfinita, ed era sceso a prelevare il Capitano da solo. Adesso erano in vista della base, e Lakari ancora dormiva profondamente. Steve Rogers era seduto nei sedili opposti a quelli su cui era addormentata la ragazza, e guardava su di un tablet le cartelle riguardanti i vari membri del progetto Avengers. Coulson gli si avvicinò
-Allora questo Dottor Banner stava cercando di replicare il siero che hanno usato su di me- disse Steve
-In molti ci hanno provato. Lei è stato il primo supereroe del mondo. Banner pensava che la chiave della formula originale di Herskin fosse nelle radiazioni gamma- spiegò Coulson
-Non è andata così, vero?- chiese Steve
-Non proprio. Quando non diventa un mostro è una specie di Steven Howking- disse Coulson. Steve lo guardò con aria interrogativa
-Una persona molto brillante- spiegò Coulson. Steve annuì
-Devo dire che è un onore conoscerla, ufficialmente- disse Coulson. Steve sorrise
-Anche se l’avevo già conosciuta, perché l’ho guardata mentre dormiva- continuò Coulson. Il sorriso di Steve si spense lentamente, assumendo un aria imbarazzata
-Mi spiego, ero presente mentre lei era privo di sensi, per via del ghiaccio- si spiegò in fretta l’agente. Nel frattempo Steve si era alzato
-Sa, è davvero, è veramente un grande onore averla a bordo con noi- continuò Coulson
-Spero di essere l’uomo giusto per questa missione- disse Rogers
-Oh, lo è, assolutamente- rispose Coulson -Ehm, abbiamo apportato delle modifiche all’uniforme, nel design c’è il mio contributo- continuò
-L’uniforme? Le stelle e le strisce non sono un tantino... antiquate?- domandò Rogers
-Con quello che sta succedendo? Con le cose che stanno per essere scoperte? Forse alla gente serve qualcosa di antiquato- rispose Coulson. Steve annuì e tornò a sedersi. Posò gli occhi su Lakari, ancora addormentata
-Chi è lei?- chiese. Coulson vide a chi si riferiva
-È l’Agente Lakari Andhera, una delle migliori. Ha da poco ripreso il suo posto allo SHIELD, dopo cinque anni dalle sue dimissioni- disse Coulson -Farà parte dei Vendicatori-
-Ha qualche potere particolare? La sua scheda diceva soltanto che era una delle migliori agenti che lo SHIELD avesse mai avuto, come mi ha detto Lei- disse Steve. Coulson esitò qualche secondo
-Non è proprio un potere, quello che Lakari ha, ma è di sicuro una ragazza fuori dal comune- disse infine Coulson. Steve annuì. Per il momento gli sarebbe bastato quello. Ma aveva la sensazione che presto avrebbe scoperto il segreto che la ragazza custodiva, e l’idea non gli piaceva per niente.

Il Jet atterrò sul ponte del quartier generale dello SHIELD. Lakari si era svegliata, e aveva fatto la piacevole conoscenza del Capitano. Il portellone del Jet si abbassò e lei, Coulson e Rogers scesero a terra
-Portate le attrezzature del Capitano- ordinò Coulson ad un paio di agenti
-Sì signore!- rispose uno di loro e si allontanarono. Al trio si avvicinò una donna alta dai corti capelli rosso fuoco
-Agente Romanoff, il Capitano Rogers- presentò Coulson
-Piacere- disse Steve
-Salve- salutò la donna, poi si rivolse a Coulson -Hanno bisogno di te sul ponte, per l’identificazione-
-Ci vediamo lì- disse Coulson, e si allontanò. In quel momento Natasha si accorse di Lakari
-Oh mio dio... Lakari? Sei proprio tu?- disse in un sussuro sorpreso la donna. Lakari le sorrise
-In carne ed ossa mia cara Natasha- rispose la ragazza, e le due si abbracciarono. Quando sciolsero l’abbraccio si guardarono felici
-Così hai accettato di fare parte dei Vendicatori- disse Natasha
-Mi annoiavo, e poi ne vale la pena- disse Lakari, facendole l’occhiolino. Steve era rimasto zitto tutto il tempo. Natasha fece strada ai due
-Aveva suscitato grande curiosità il tuo ritrovamento nel ghiacciaio- disse Natasha a  Rogers -Pensavo che Coulson sarebbe svenuto- continuò. Lakari fece un piccolo sorriso divertito
-Ti ha già chiesto l’autografo sulle sue figurine di Capitan America?- chiese ancora la Romanoff
-Figurine?- domandò Steve, sorpreso
-Sono vintage, ne va molto fiero- rispose Natasha
-Non preoccuparti, lo farà presto- disse Lakari. I tre sorrisero. Poi Steve adocchiò un uomo che sembrava alquanto spaesato, che si guardava intorno con aria confusa
-Dottor Banner!- chiamò Steve. L’uomo si guardò intorno in cerca della provenienza della voce, poi vide il Capitano che gli allungava la mano e gliela strinse
-Ehm, sì, salve, non sapevo che sarebbe venuto anche Lei- disse il Dottore. Poi Banner guardò Lakari
-E Lei è?- domandò
-Agente Lakari Andhera, piacere di conoscerla Dottore, spero potrò esserle utile in laboratorio- disse Lakari, allungando la mano. Banner gliela strinse
-Sarà un vero piacere- rispose Banner
-Si dice che Lei troverà il cubo- intervenne Rogers
-È questa l’unica voce che gira su di me?- chiese Banner
-L’unica che può interessarmi- rispose Steve. Banner annuì
-Dev’essere strano per Lei tutto questo- disse Banner, guardandosi intorno
-Bah, a dire il vero è molto familiare- disse Steve. Intervenne Natasha
-Signori, vi conviene sbrigarvi a entrare, sarà difficile respirare tra poco- disse. Cominciarono a sentirsi rumori metallici
-Ma è un sottomarino?- chiese Steve. Lakari impallidì. No, tutto tranne che i sottomarini. Banner sospirò
-Sì, vogliono mettermi dentro un conteiner di metallo pressurizzato- disse Banner. Si incamminarono verso il bordo della nave, seguiti da una Lakari molto pallida
-Odio i sottomarini- disse in un sussurro. Si sporsero dal parapetto, e videro che erano spuntate delle enormi eliche che cominciarono a girare, e piano la nave si sollevò
-No no questo è molto peggio- commentò Banner. Invece Lakari sorrise sollevata. Era una struttura volante. Si sarebbe trovata a suo agio in alto. Gli agenti intorno a loro assicuravano i Jet al ponte e si infilavano le mascherine per respirare. Il trio, insieme a Natasha, entrò all’interno. Percorsero un corridoio fino ad una porta trasparente, che si aprì al loro arrivo. Erano nella Sala di Comando. Gli agenti facevano avanti e indietro tra le console. La Sala aveva una vetrata enorme
-Tutti i motori in funzione. Procedura d’emergenza SHIELD 193.6 in vigore. Livello ottimale, signore- disse la voce di una donna che Lakari riconobbe: l’Agente Maria Hill
-Bene, possiamo svanire- disse un uomo su di una piattaforma che sovrastava tutto il resto. Era di colore, portava una lunga giacca di pelle nera, indossava una divisa dello SHIELD e aveva una benda sull’occhio sinistro: era il Direttore dello SHIELD, Nick Fury.
-Azionare pannelli retro-riflettori- ordinò l’Agente Hill. Sul fondo della struttura cominciarono a voltarsi degli specchi, e piano piano la nave-aereo scomparve, mimetizzata con il cielo. Fury si voltò verso Lakari, Steve e Banner
-Signori- disse, incamminandosi verso di loro. Steve tirò fuori una banconota da 10 dollari e la porse a Fury, che la intascò, mentre il Capitano esplorava il luogo. Fury si rivolse a Lakari
-Bentornata, Agente Andhera, è un piacere riaverla con noi- disse
-Il piacere è tutto mio, Direttore, ormai mi annoiavo, e un po’ di movimento mi farà bene- rispose la ragazza
-Dottore grazie per essere venuto- disse poi Fury rivolgendosi a Banner. I due si strinsero la mano
-A lei per averlo chiesto con cortesia- rispose Banner, distogliendo lo sguardo -Ehm, per quanto dovrò restare qui?- chiese
-Una volta messe le mani sul Tesseract, sarà libero di andare- disse Fury
-A che punto siete?- domandò il Dottore. Nick indicò Coulson, che era lì accanto
-Siamo collegati ad ogni telecamera wireless accessibile sul pianeta, cellulari, computer portatili. Se è connesso ad un satellite, lo vediamo e lo sentiamo- disse Coulson
-Non è sufficiente per trovarlo in tempo- ribattè Natasha, che era accovacciata accanto ad uno schermo, che stava visualizzando i dati dell’Agente Barton
-Dovete restringere il campo. A quanti spettrometri si può avere accesso?- domandò Banner
-Quanti ne servono- rispose Fury
-Chiamate tutti i laboratori che conoscete, fate piazzare gli spettrometri sui tetti e fateli calibrare per i raggi gamma. Metterò giù un algoritmo di localizzazione, per riconoscere gli insiemi, almeno possiamo eliminare alcuni luoghi- disse Banner, togliendosi la giacca. Gli unici che parevano averci capito qualcosa erano Fury e Lakari. Fury annuì
-C’è un posto dove posso lavorare?- domandò il Dottore
-Agente Romanoff, puoi accompagnare il Dottor Banner al suo laboratorio?- chiese Fury. Natasha annuì
-Agente Andhera, vada con loro, potrà aiutare il Dottore nelle sue ricerche- disse ancora il Direttore
-Sì signore- rispose Lakari, e si avviò con Natasha e Banner
-Sarà entusiasta, Dottore, abbiamo tutti i giocattoli- disse Natasha, mentre camminavano.



N.d.a.
Ed eccoci con il terzo capitolo! Ho deciso di pubblicare prima perchè mi sono resa conto che sabato mattina non avrei avuto abbastanza tempo (anche se in effetti è già sabato, essendo 00:46) coooomunque, come avete visto anche in questo capitolo non succede niente di diverso dal film, ma tenetevi pronti, dal prossimo ne accadranno delle belle!
Ringrazio DalamarF16 e fredfredina per aver recensito lo scorso capitolo, ancora DalamarF16, e MeryLaRosa per aver inserito la mia storia tra le Preferite, ed Elkie12, GjXD e Neko483 per averla inserita tra le Seguite! Grazie infinite, non sapete quanto significa per me!
Volevo informarvi che abbiamo raggiunto le 101 letture per Capitolo uno!! Sto letteralmente sclerando!!
E a tutti quelli che leggono.... vi prego.... lo dico ogni volta..... RECENSITE!!!! *si mette in ginocchio* Vi supplico!!
"Tu che supplichi?...Fallo ancora" cit. Malefica, scusate dovevo farlo! XD
Beh, ci vediamo domenica prossima con il prossimo capitolo!
Baci!
-a.f.

[DAL QUARTO CAPITOLO]

"Pensò a Barton. Com’era possibile che fosse stato compromesso? Non poteva averlo fatto volontariamente. Quel Loki, il dio, doveva per forza avergli fatto qualcosa. Fu riportata alla realtà dal rumore di passi in avvicinamento. Dal riflesso sulla vetrata vide avvicinarsi un ragazzo sulla ventina, che appena la vide si bloccò
-Non... non può essere... non puoi essere davvero tu...- balbettò il ragazzo. Lakari raggelò a quella voce. Non lui."
ps: lo so sono cattiva a lasciarvi la suspense, ma mi diverto troppo ;D
  
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