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Autore: terrastoria    03/09/2008    2 recensioni
Si voltò verso Itachi che, da quando era entrata, non aveva smesso di guardarla un attimo.
“Lo sai che sei diventata proprio carina?”
Parole così, dette da un ragazzo così, valevano il triplo.
[Ita-Ino ed un briciolo di Sasu-Saku]
Buona Lettura
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Itachi, Ino Yamanaka, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima di uscire di casa si diede un’occhiata nello specchio appoggiato alla parete, volendo non solo compiacersi della sua figura ordinata, ma anche rincuorarsi

 

Una coppia e due incomodi

 

 

Prima di uscire di casa si diede un’occhiata nello specchio appoggiato alla parete, volendo non solo compiacersi della sua figura ordinata, ma anche rincuorarsi.

- Mamma, esco! – fu il grido rivolto alla madre che, da qualche stanza rispose altrettanto fortemente, quasi con la stessa voce pimpante. Le due si assomigliano parecchio, anche troppo, pensava sempre il padre che, rassegnato, se le doveva piacevolmente sorbire per gran parte della vita.

 

La lunga coda di cavallo le ondeggiava morbida sulla schiena lunga e minuta, la gonna piuttosto corta veniva a momenti agitata dal vento, scoprendo ancor più le belle gambe sode.

La vibrazione del cellulare nella borsa la fece sobbalzare un istante; si fermò in mezzo al marciapiede per vedere chi fosse e soprattutto cosa volesse.

 

Vieni di corsa al bar solito!

Ho bisogno della tua presenza.

Saku

 

Il sopracciglio sinistro tremò un poco, mentre il suo volto sottile si contraeva in un’espressione di fastidio; valutò la situazione frettolosamente, come suo solito, e, gettato il cellulare nella borsa, fece marcia indietro.

 

Fortunatamente il bar non distava molto, in una decina di minuti vi fu di fronte, leggermente affannata per la camminata veloce.

Portò le curate mani alla vita ed allargò le gambe, intenta a scrutare la vetrina: credeva almeno che qualcuno le avesse fatto il piacere di venirla ad aspettare;

“Tu guarda…” sbuffò e si avviò all’interno.

 

A quell’ora della sera il bar era affollatissimo, dovette schivare parecchie gomitate prima di intravedere una chioma rosa. E non solo quella. A quanto vedeva Sakura doveva essere con Sasuke.

 

- Ehy, Ino! Siamo qua! – la voce acuta della sua amica l’invitò nel tavolino più appartato dell’intero locale, ove la musiva giungeva soft e le chiacchiere mormorii ovattati.

- Si può sapere che cavolo succe…- s’interruppe bruscamente, notando una presenza assolutamente inaspettata seduta di fronte ai due fidanzati.

- Itachi è della partita, oggi- disse amabilmente l’amica, regalandole un’occhiata troppo affettuosa.

 

L’unico posto libero era quello affianco al fratello di Sasuke, costretta, vi si sedette, poggiando la sua tracolla sulle gambe, onde evitare che lo importunasse.

Non chiese nemmeno spiegazioni a Sakura: aveva capito tutto.

Doveva semplicemente occuparsi dell’incomodo.

 

Prese ad osservare intensamente i due, notando quanto cercassero di resistersi, nei loro possessivi sguardi reciproci e nello sfiorarsi delle mani; a quanto pareva erano quasi giunti agli sgoccioli della resistenza.

Si accorse di quanto bene stesse Sasuke in camicia bianca e del modo col quale un ciuffo di capelli neri gli ricadesse sensualmente davanti all’occhio destro: ne aveva di classe, quel ragazzo.

Si ritrovò a provare invidia per la sua migliore amica, come tante volte precedenti, d’altronde; per poco non finivano male a causa dei loro battibecchi.

 

- Cosa ordini?- le chiese Itachi abbassato il capo per parlarle con la bocca all’orecchio.

- Oh, un campari- disse cercando di nascondere nella sua voce la sorpresa di tale avvicinamento; si era ritrovata a rabbrividire, mentre un in intenso ma buon profumo da uomo le stuzzicava i sensi.

- Cameriera? Un campari- lui alzò un braccio in direzione della minuta cameriera e alzò la voce per farsi sentire.

Il braccio ricadde sullo schienale della panca dietro di loro, dietro le spalle di lei.

 

Arrossì e d’istinto si voltò verso il ragazzo che, da quando era entrata, non l’aveva smessa di guardare un attimo.

- Lo sai che sei diventata proprio carina?- tale frase le provocò un’accelerazione dei battiti tale da farle quasi mancare il fiato.

Parole così dette da un ragazzo così valevano il triplo.

 

Gli occhi di Itachi erano gli stessi che tanto aveva adorato in Sasuke; i capelli, più lunghi, erano dello stesso colore ed apparivano ugualmente morbidi di quelli del fratello minore, soltanto ch’erano più lunghi e raccolti in un basso codino; il viso possedeva lineamenti fini, ma meno duri che lo rendevano molto più disponibile; non v’era il classico broncio di Sasuke in lui, ma un sorriso sfrontato ed ammiccante; il corpo era più sviluppato e più allenato sotto i jeans scuri e la maglietta dal collo tirato sù.

Non era altro che la versione completa di Sasuke, il suo miglioramento.

 

- Non è che lo dici a tutte?- butto lì Ino senza riuscire di trattenersi, spostando altrove davanti a lei, sui due fidanzatini intenti, finalmente, a baciarsi passionalmente.

Per un attimo quasi le venne da ridere trovando la situazione assai buffa, con due incomodi anziché uno.

- Lo dico a chi mi colpisce- sussurrò lui, prendendole una mano da sotto il tavolo.

 

Tutto a un tratto si sentiva come alla prima cotta, guarda a caso per il fratello di questa.

Scoppiò davvero in una risata limpida e godereccia, sapendo che lui la stava sempre guardando; ma adorava essere osservata dagli uomini, e lo dava anche a vedere. Si divincolò dalla sua presa.

 

- Mi ha invitata qui per tenerti a bada e fare il suo comodo, che amica!- si sentì di dire, mentre beveva tutto dun fiato il suo alcolico, mai stato così buono.

- La devo ringraziare. E pensare che volevo infastidire il mio fratellino…-bisbigliò Itachi, riafferrandole la mano.

 

Non s’era nemmeno accorta dell’ordinazione fatta e nemmeno di come avesse buttato giù, senza sentirne il caratteristico sapore, un drink tanto potente.

Si ritrovò semplicemente con la vista un tantino annebbiata e una grande voglia di divertirsi.

Quel poco di alcol in corpo le aveva tolto l’imbarazzo.

 

- Che dici, li lasciamo soli?- propose lui, indicando gli innamorati.

- Mah, se proprio lo vuoi…- mandò all’aria qualsiasi restrizione interiore e si lasciò condurre fuori dall’uomo di cui, improvvisamente, s’era lasciata innamorare.

 

 

***

 

Camminavano l’uno affianco all’altra, tenendosi per mano.

Lei gli arrivava appena sopra la spalla, spesso e volentieri alzava il capo per guardare il suo profilo: quasi tutte le volte si girava anche lui e stavano così a guardarsi e conoscersi, per parecchi istanti.

- Ma quante ne hai avute di ragazze?- chiese Ino, facendosi più vicina.

- Ah, un sacco; a dir la verità ho perso il conto. Anche tu, ne?

- Sì, ma sono fortunata perché li ho tutti alla portata di mano- affermò convinta, regalandogli un sorriso.

- A quanto pare siamo segnati da uno stesso destino….

Divertita si lasciò trascinare fra le braccia maschili e godette dell’incontro dei loro corpi.

- Non facciamo sul serio, vero?- posò le mani coi palmi aperti sul busto di lui, mentre lui giocava coi suoi capelli.

- …però facciamo- s’abbassò e la baciò.

 

Ad ogni curva si fermavano, si guardavano e si baciavano: un gioco sublime.

 

 

 

Erano arrivati davanti a casa sua senza che se ne rendesse conto: roteò gli occhi e s’aggrappò con le dita ai bordi della borsa.

- Eccomi qua…- sussurrò esitante davanti al cancello di casa.

- Sei stata fenomenale, stasera- le disse a bassa voce, scivolandole affianco e baciandole il collo, con passione.

- Io abito qua, ora lo sai- fuggendogli aprì il cancello e s’avviò al portone.

 

Itachi prese un foglietto ed una penna minuscola dalla tasca e, poggiato al muretto, prese a scrivere velocemente.

 

Ino, prima di entrare, lo vide aprire la cassetta della posta e gettare il foglietto.

Al mattino scoprì che v’era scritto il numero di cellulare e un’altra cosa:

 

Ti aspetto al parco, domattina alle 10.

Se vuoi fare sul serio…

 

Erano passate le due da un pezzo che mandò un messaggio a Sakura, nonostante essa l‘avrebbe potuto leggere  sicuramente soltanto il giorno dopo.

 

Stavolta l’hai passata liscia...

Ah, Itachi è cento volte meglio Sasuke, credimi.

E non azzardarti a rubarmelo, chiaro?

Un Uchiha a testa: siamo a posto!

 

 

Si addormentò che era l’alba, si svegliò che era giusta l’ora di andare.

Ora ch’era nuovamente lucida voleva fare sul serio.

 

Era giunto il momento di andare ad incontrare il suo nuovo amore.

 

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Sono tornata!

Sentivo fortemente la mancanza di eep, delle fan fic, delle recensioni…

Ho deciso di ritornare con una fan fic Ita- Ino ed un po’ sasu- saku piuttosto semplice, leggera, un poco ooc, stuzzicante, senza tante pretese; l’ho scritta mentre ero al mare, sotto l’ombrellone ^^ Sarà per quello che mi è venuta così…

La coppia ita- ino ormai mi piace un sacco! E voi che ne dite?

Un commentino sarebbe graditissimo XD Se no mi demoralizzo…

Un bacione

Terra

 

 

 

 

   
 
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