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Autore: Miky Horan    19/07/2014    0 recensioni
Quando una persona diventa il nostro raggio di sole, riesce a scaldarci in ogni situazione, a darci una piccola speranza, una consolazione... anche quando fuori nevica forte
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dicembre. Ormai l'inverno è arrivato e con esso non manca la neve, l'aria pungente, le strade e gli edifici imbiancati e una voglia immensa di stare a casa al caldo con una tazza di cioccolata fumante in mano e un buon libro. 
Purtroppo quel giorno quel pensiero mi accompagna mentre cammino per le strade di Londra. Grandi fiocchi di neve cadono dal cielo posandosi ovunque, ovviamente io sono senza ombrello e ormai il continuare a stringermi nel cappotto non ha più il risultato di prima dato che ormai il tessuto sta diventando sempre più bagnato così come il resto del mio corpo. Spero solo che non arrivi una bufera o non arriverò più a casa. Detesto i corsi universitari di pomeriggio! Finiscono troppo tardi . Alle 6 c'è già buio e tornare a casa a piedi non è il massimo della sicurezza, soprattutto per una ragazza!
Mi scaldo come posso le mani; le nocche ormai hanno assunto sfumature che variano dal blu al viola così come le mie orecchie e il mio naso. Ad un tratto una macchina dai vetri oscurati accosta di fianco a me. Presa da un attimo di panico accellero il passo.
-Signorina vuole un passaggio a casa?- mi volto verso la persona che a parlato. Vedo un signore un po' anziano, vestito come un'autista di limousine scendere dalla macchina di poco prima. Scuoto la testa energicamente, non faccio in tempo a ricominciare a camminare che una seconda voce mi chiama.
-come puoi non rifiutare un passaggio? Guarda che non ti mangiamo.. e poi sei tutta fradicia!- mi volto incredula di aver sentito la voce di Harry. Un po' incerta salgo in macchina con lui, almeno mi portano a casa e mi evitano di fare il pezzo poco illuminato che porta al mio appartamento. Però quella macchina non sta facendo la strada per andare a casa mia, si sta allontanando sempre di più dal centro. Dopo una decina di minuti la vettura accosta davanti ad un hotel enorme, sicuramente a cinque stelle. Harry scende per primo. Lo seguo dentro a quella specie di palazzo e saliamo le scale. Arrivati davanti alla porta numero 21 lui mi saluta dicendomi di andare fino alla camera 24. Non so se credergli o se tornare indietro. Di certo non posso tornare a casa a piedi! Cammino fino alla stanza numero 24 e busso, con il cuore a mille un po' per la paura e un po' per l'emozione. Appena la porta si apre, mi trovo davanti l'angelo più bello di tutti. Mi sorride facendomi entrare.
-io sono Niall, piacere!- come se non sapessi chi sei.
-io sono Michela- dico stringendogli la mano che mi aveva appena porto. La mia mano gelida al contatto con la sua bollente mi provoca un brivido e inizio a tremare. 
-vieni ti do le cose necessarie affinchè tu possa farti una doccia calda!- mi porge un accappatoio pulito, e dei vestiti. Lo ringrazio poi mi chiudo in bagno infilandomi sotto la doccia bollente togliendomi tutti quei vestiti zuppi. Quando esco però ho ancora freddo dato che i vestiti che mi ha dato Niall sono un po' leggeri. Lui è sul letto con la sua chitarra che ripassa una canzone. Quando mi vede mi sorride.
- va meglio?- annuisco stringendo le braccia al petto per evitare che noti i miei brividi. Ma a quanto pare è tutto inutile. Posa la chitarra sul letto e viene vicino a me.
-posso scaldarti?- annuisco. Mi abbraccia stringendomi contro di lui e strofinando le sue mani contro la mia schiena. Metto da parte la timidezza e lo abbraccio a mia volta per scaldarmi ancora di più contro di lui.
-io ora devo andare! Tornerò verso le 11.. Se non ti va di aspettarmi puoi chiedere all'autista di portarti a casa- prende la chitarra e prima di uscire mi bacia la fronte.
- se non ci vediamo ti saluto ora; è stato bello conoscerti!
-per me lo è stato ancora di più!- mi sorride poi esce. 
Aspettare 4 ore non è il massimo, ma almeno posso mangiare qualcosa. Ho deciso di aspettarlo, per ringraziarlo come si deve e non alla toccata e fuga come poco prima! Dopo aver mangiato qualcosa mi sdraio sul letto e mi avvolgo nella coperta pesante. Guardo i fiocchi scendere sulla città finchè i miei occhi non si chiudono. 
Alle 11.30 sento a porta aprirsi. Contro luce scorgo l'immagine di Niall con a chitarra in mano che entra cercando di fare il minimo rumore possibile appena mi vede sul letto. Apre un'anta dell'armadio e tira fuori un'altra coperta poi me la posa addosso. Si toglie le scarpe e si sdraia di fianco a me.
-che bello che mi hai aspettato- sussurra. Gli sorrido anche se, a causa del buio, non vedo praticamente nulla. Solo qualche sagoma sfuocata. 
- grazie per tutto quello che hai fatto!- gli sussurro a mia volta. Prendo entrambe le coperte e me le tiro su fino alla bocca per evitare che quasiasi spiffero si intrufoli dentro e mi faccia rabbrividire ancora di più.
-soffri davvero tanto il freddo- dice dopo qualche secondo toccando la mia mano ancora gelida
-troppo!- intreccia le sue dita con le mie stringendole affettuosamente. Tenendo la mano intrecciata mi giro su un fianco trovandomi a pochi centrimetri dal suo petto. Con il braccio libero mi stringe a sé. Inspiro il suo profumo mentre il calore del suo corpo scalda il mio.
- sei stato così gentile ad "ospitarmi" nella tua stanza!
-non c'è di che!- alzo appena lo sguardo. Un lampione illumina il suo viso. Riesco a scorgere gli occhi incastonati nei miei le labbra rosse che abbozzano un sorriso. Avvicino le labbra alle sue e gliele sfioro appena. Un altro brivido mi percorre il corpo. Gli stringo la mano intrecciata alla sua e lui sorride di più poi annulla le distanze tra i nostri visi baciando le mie labbra. 
- se questo è un sogno non svegliarmi ti prego!- sussurro sfiorandogli ancora le labbra senza baciarle.
- no stavolta no!- mi giro dandogli le spalle e lui preme il suo petto contro la mia schiena lasciando le nostre dita intrecciate. 
- notte, mio raggio di sole!
-domani mi spiegherai perchè mi chiami così!
-per il semplice fatto che riesci a scaldarmi dentro ogni volta! Anche quando fuori c'è una bufera- dico alludendo alla neve che scende fitta.
- nessuno mi aveva mai detto nulla del genere!
- io si! In ogni sogno!


Ciao a tutti :)
questa one shot è basata su un sogno che ho fatto. In tanti mi hanno spinto a scriverla così eccola qua.. spero vi piaccia!
un abbraccio
Miky
  
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