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Autore: Doctor Dragon    20/07/2014    5 recensioni
Mi chiedo perche`.
Era tutto cosi` bello, praticamente perfetto, fin dall'inizio.
E ora?
"Ci vediamo dopo. Faro` tardi, non aspettarmi alzata."
Heart of ice.
Quando l'amore finisce.
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: G-Dragon, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 5

 

Benvenuta nella tua nuova casa, Scriciolo!

 

Sono di nuovo in quella radura, sono di nuovo da sola.

Cammino, facendo avanti e indietro, sulla riva del lago mentre mille pensieri e mille domande invadono la mia mente.

Che fine ha fatto JiYong? Perche` sparisce sempre? Avra` delle cose da fare oppure si diverte a lasciarmi in balia di me stessa? Quella misteriosa creatura e` il mio punto di riferimento, il mio unico appiglio: dopotutto e` colui che mi ha donato una nuova vita.

Mi guardo attorno sconsolata, questa radura sara` anche ampia, ma e` uno dei posti piu` isolati e silenziosi che io abbia mai visto. Dubito fermamente che qui ci viva qualcuno, nemmeno gli animali osano avventurarcisi, temo.

Dovro` vivere qui d'ora in poi? Dovro` dormire sotto il cielo stellato avvolta da erba, primule e viole? Non avro` piu` una casa?

A pensarci bene non so nemmeno se io abbia bisogno di dormire, o eventualmente di nutrirmi. E di cosa poi? Che cosa dovrei mangiare per tenermi in forze? Il cibo comune degli umani?

Io sono ancora umana oppure no?

Scuoto la testa e mi avvicino di piu` allo specchio d'acqua per dare una nuova occhiata a me stessa. Dovro` abituarmi al mio nuovo aspetto prima o poi, immagino: la mia pelle, bianca come il latte, mi risulta cosi` estranea: un contrasto troppo grande rispetto alla mia abituale abbronzatura.

Passo delicatamente, ma con titubanza, le dita su tutta la superficie del mio braccio sinistro, tiepido e liscio. Mi sento come se non stessi davvero toccando il mio arto superiore, ma quello di un'estranea. Le mie stesse mani mi risultano estranee: sono piccole, ma con le dita lunghe e sottili; anche le mie unghie sono lunghe e sembrano infinitamente piu` resistenti di quanto non lo fossero in precedenza. Le osservo piu` da vicino, piu` attentamente, e mi accorgo che sembrano quasi fatte di vetro: lucide, spesse e molto resistenti. E` come se possedessi dieci piccole armi in miniatura poste su ogni dito, questo pensiero mi fa accapponare la pelle e decido di concentrarmi su qualcos'altro.

Il mio corpo e` magro e atletico: riesco a percepire la forza dei miei muscoli, nascosti sottopelle, anche se in questo momento non sono sotto sforzo. E` come se sapessi il mio potenziale prima ancora di mettere alla prova il mio corpo, un corpicino basso e minuto, ma non per questo debole. Perche`? Perche` improvvisamente mi ritrovo a ragionare cosi`? E` come se vedessi nel mio stesso corpo un'arma e la cosa mi spaventa.

Mi passo una mano fra i capelli, pensierosa, e le mie dita si infilano senza difficolta` tra le ciocche lunghe e liscissime di un viola accesso, un colore che ricorda forse fin troppo la pelle di JiYong. Nella mia vita ho sempre tenuto i cappelli corti, perche` erano davvero troppo ricci per riuscire ad essere gestiti se fossero stati lunghi, ma ora e` tutto diverso: la chioma che incornicia il mio volto e ricade lungo il mio corpo fino a meta` coscia e` liscia e morbida come la seta e non vi e` la minima traccia di doppie punte o nodi fastidiosi. Un mezzo sorriso nasce sulle mie labbra: i capelli sono, forse, la cosa che mi piace di piu` e che ho gia` iniziato ad apprezzare: ho sempre desiderato avere i capelli lunghi.

Osservo con attenzione il mio nuovo volto: la sua forma e` ovale, leggermente piu` allungata di come lo era nella mia vita precedente, le mie labbra sono morbide e carnose, ma non esageratamente grandi; il mio naso e` piccolo, con la punta leggermente all'insu`. Un viso, tutto sommato, semplice: non troppo diverso da come era in precedenza, se non si conta il pallore cadaverico.

Tuttavia la cosa piu` sconvolgente, alla quale non credo riusciro` mai ad abituarmi, sono i miei occhi: grandi e color oro colato, con le pupille verticali. Possiedo due famelici occhi da gatto, che sono le porte attraverso cui si puo` vedere la mia vecchia anima, quella sopravvissuta alla morte e radicalmente cambiata da essa.

Perche` sono convinta di non essere piu` la stessa ragazza che ero solo pochi giorni fa, ma chi io sia di preciso non so dirlo.

I miei occhi cadono sulla pesante massa scura presente sulle mie spalle, questa volta non mi spavento. So bene di che cosa si tratta, l'ho capito osservando attentamente le lunghe e sottili piume nere e lucide: un paio di ali. Ho capito cosa sono anche se non ho ancora avuto il coraggio di spiegarle, non credo nemmeno di sapere come si faccia.

Voglio sapere chi sono, voglio imparare a conoscere il mio nuovo corpo, ma allo stesso tempo ho paura: paura di dire addio definitivamente a cio` che ero e sono sempre stata, per abbracciare invece la mia nuova vita, il mio nuovo io e tutto cio` che saro` d'ora in avanti.

Sospiro sconsolata all'idea che le mille e piu` domande che invadono la mia mente, forse, non avranno mai una risposta.

"Qualcosa non va Scriciolo?" la voce, mistica e misteriosa, di JiYong mi fa sobbalzare. Mi volto di scatto e lui e` li`, a pochi passi da me, che mi osserva, le sue nove code frustano l'aria alle sue spalle.

"Ora ho un nome." gli faccio notare. Lui scoppia in una fragorosa risata.

"Lo so, ma per me sei e resterai sempre il mio piccolo Scriciolo." ribatte lui, con un sorriso beffardo stampato sul volto.

Alle sue parole un turbinio di emozioni si abbatte su di me: fastidio per il fatto di essere, in qualche modo, considerata inferiore a lui; ma anche uno strano piacere, come se quel piccolo nomignolo significasse un qualche legame tra di noi; dubbio pensando al perche` mi abbia fatto scegliere un nome se poi non vuole nemmeno usarlo. Dopotutto ci siamo solo io e lui qui, no?

"Non sono poi cosi` piccola." protesto, ma involontariamente le mie guance si tingono di rosso e sono costretta ad abbassare lo sguardo per impedire che lui se ne accorga.

"Dimmi che cosa ti frulla per la testa, Scriciolo." mi invita, cambiando discorso.

Troppe domande affollano la mia testa, so che non posso esprimerle tutte ad alta voce: devo scegliere, che cosa merito di piu` sapere?

"Io chi sono?" chiedo, dopo un lungo attimo di silenzio.

"E tu, chi sei?" aggiungo, prima che lui possa intervenire.

"Mmmmh... Ottime domande, davvero due ottime domande." si complimenta JiYong sorridendomi.

"Comincio dalla seconda, se non ti dispiace." continua. Io annuisco, avida di informazioni.

"Dunque, mi chiamo JiYong, ma questo tu gia` lo sai. Quindi immagino che ci sia altro che vuoi sapere, ma ti avviso che potrebbe essere un racconto piuttosto lungo." mi spiega lanciandomi una lunga occhiata. Io lo guardo storgendo il naso: deve per forza tergiversare cosi` tanto? Arrivare subito al nocciolo della questione e` troppo difficile?

"Forse sarebbe meglio se ci mettessimo comodi." commenta, con fare pensieroso.

"Metterci comodi? Qui? In questa radura?" ribatto io, guardandolo stranita. Come possiamo essere comodi qui? Non c'e` nulla!

"Non penserai mica che io viva in mezzo all'erba e i fiori." esclama JiYong.

"E dove vivi allora?" gli chiedo immediatamente. Lui scoppia di nuovo a ridere, adoro la sua risata: ha un suono cosi` musicale.

"Vuoi sapere chi sono o dove vivo?" ribatte lui, un piccolo ghigno di sfida appare sulle sue labbra.

Io lo fulmino con lo sguardo mentre arriccio le labbra arrabbiata: non puo` limitarsi a rispondere come fanno tutte le persone normali? Lui, pero`, non sembra accorgersi della mia collera, o forse e` proprio questo che lo fa divertire cosi` tanto.

"Coraggio, dammi la mano Scriciolo. Ti mostro la mia dimora." esclama, senza smettere di sorridere. Questa volta sorrido anche io e, senza perdere altro tempo, gli porgo la mia mano.

Vengo di nuovo avvolta dall'oscurita`, ormai ci sono abituata a questa stranissima sensazione di apnea quindi non mi spavento piu`: dentro di me ribolle solamente il desiderio di risposte.

Quando, dopo pochi secondi, la luce riappare, davanti ai miei occhi si staglia uno spettacolo che mi lascia ammutolita: di fronte a me si erge un gigantesco maniero, a meta` tra una chiesa gotica e un castello ottocentesco. Le alte mura in pietra sono di un grigio cupo e molto scuro, il tetto e` altissimo e spiovente, di un nero pece. Le finestre sono enormi e dalla forma arcata, il vetro e` colorato e le raffigurazioni che crea sono alquanto originali: riesco ad identificare parecchi simboli e ideogrammi, ma non riesco a riconoscere nulla. L'edificio non e` molto alto, sara` suddiviso al massimo in tre o quattro piani, ma i muri sono altissimi cosi` da rendere ogni piano alto il doppio se non il triplo di quelli di una casa comune. Il gigantesco portone d'entrata, sempre dalla forma arcata, e` in legno di mogano finemente intagliato e si staglia proprio al centro, in cima ad un'ampia scalinata in pietra: i corrimano sono in ferro abilmente lavorato in modo da creare due enormi serpenti con le fauci spalancate a mo' di avviso per i visitatori indesiderati.

Questo spettacolo mi lascia senza parole e con il cuore colmo di meraviglia, tanto che stento ad accorgermi che JiYong ha lasciato andare la mia mano e che, con uno scatto fulmineo, ha raggiunto la cima delle scale.

"Allora, che dici? Si entra?" esclama, voltandosi verso di me. Io sono ancora ammutolita da tanta magnificenza cosi` mi limito ad annuire e lo raggiungo velocemente in cima alle scale. JiYong posa la mano sulla maniglia del portone e lo apre, cosi` come se nulla fosse, immagino che non gli servano un paio di chiavi per tenere al sicuro la sua casa: avra` sicuramente utilizzato qualche trucco magico, oppure lo stesso maniero si trova in un luogo irraggiungibile. Sono sempre piu` ammaliata!

L'interno del maniero non ha nulla da invidiare alla magnificenza dell'esterno: i muri sono, come avevo previsto, altissimi e bianchi decorati con numerosi affreschi neri; il pavimento, invece, e` in marmo nero con varie sfumature verde scuro. Nell'entrata ci sono due ampie scalinate che occupano per intero i due lati opposti del salone, una a destra e una a sinistra, mentre al centro, in fondo, vi e` un'altra alta porta arcata in legno di mogano lavorato. Dal soffitto pende un enorme lampadario di quelli fatti a candelabro arricchito da centinaia e cintinaia di piccole pietre luccicanti, come se fossero gocce di pura luce.

"Wow!" riesco a malapena a dire, completamente sconvolta da tanta bellezza.

"Benvenuta nella tua nuova casa, Scriciolo!" esclama JiYong. Mi volto verso di lui e scopro che mi sta sorridendo: un sorriso ampio, felice e sincero.

 

 

 

Buongiorno e buona domenica a tutti :)

Ecco a voi un nuovo capitolo!

Spero davvero che vi piaccia perche` ci ho messo secoli per scriverlo (siccome non andava mai bene e lo correggevo in continuazione).

Vorrei ringraziarvi tutti per l'enorme supporto che mi state dando!

Tutte queste recensioni!! OMO non credo di averne mai ricevute cosi` tante! *^*

Grazie, grazie, grazie grazie!!! <3

Ogni vostra parola, ogni vostro pensiero mi riempie di gioia! <3

Perche` voi siete VIP, dico bene? ;)

Non so se avete sentito l'ultima intervista di GD ma io sono sclerata!! :O

Asdgfghkjhl!!!

Ok, la smetto xD

Grazie mille a tutti :*

Vi voglio bene <3

xXxJeyDragonxXx

  
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