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Autore: fenrir93    20/07/2014    2 recensioni
Celine è scappata dalla Germania per sfuggire al suo compagno licantropo, Seth.
E' debole e umana ma la forza del suo amore verso il suo figlio le farà stringere i denti e sopportare ogni avversità.
Ma il passato è in agguato, un passato con i denti e zanne implacabili che cercherà in ogni modo di trascinarla nuovamente nell'oscurità della Foresta Nera.
Un passato dagli occhi d'ambra che aspetta nell'ombra letale e silenzioso.
Genere: Erotico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Sovrannaturale
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Animalesca voluttà

 

Celine trattenne un attimo il fiato prima di socchiudere la porta e far entrare Shanna.

Entrò con passo marziale all’interno dell’appartamento e cominciò a squadrarlo con occhio critico.
Non un saluto, un minimo accenno di rabbia o tristezza nelle parole dell’ospite, solo un muto e opprimente silenzio.

Celine decise di farsi forza, strinse i pugni facendosi quasi penetrare le unghie nella carne, ma non riuscì a emettere nemmeno una sillaba.
La venuta di Shanna faceva riaffiorare tutti i ricordi  della sua vita precedente alla Foresta Nera, un capitolo della sua esistenza che voleva sigillare per sempre nel suo cuore.


-Quindi è qui che ti sei nascosta, appartamento piccolo ma dai toni caldi, proprio il tuo stile.-

Se il tono di voce avesse potuto gelare Celine  a quest’ora sarebbe stata avvinta da spire ghiacciate e letali.

-Non credo tu ti sia scomodata dalla Germania per venire ad apprezzare i miei gusti in fatto di arredamenti, tanto più che mi sono trasferita- e Celine calcò bene quest’ultimo termine- a Londra.-Una risata priva di allegria si espanse per l’appartamento.

-Celine mi credi stupida? Trasferita? Tu sei scappata e ora vedo che sei in un mare di guai, come la vogliamo mettere con lui?-

Un gesto eloquente del capo fece intendere a quale “lui” si riferisse la donna.

Una piccola testa dalle ciocche corvine si stagliò da dietro lo stipite della porta in cucina per poi avvicinarsi lentamente alla madre studiando con occhio critico l’ospite.
Celine non poté trattenere un gemito, Markus era identico a Seth, aveva le stesse movenze lente e cadenzate, il passo sicuro nonostante la giovane età e  occhi da predatore che ora stavano squadrando quella donna mai vista prima.

-Dio è identico a lui… Ha intenzione di mangiarmi?-

Il tono era di scherno ma lasciava trapelare un certo nervosismo.
Celine accarezzò amorevolmente il capo del figlio per poi sussurrargli di andare in camera.
Il bambino si staccò dalla madre a malincuore e si diresse in camera non prima di aver scoccato un’ultima occhiata a Shanna.

Dopo aver ascoltato l’uscio della porta che si chiudeva Celine invitò l’amica  a sedersi.
Perché Shanna era stata l’unica amica che Celine poteva annoverare tra le sue conoscenze.
Tutti l’avevano tacciata come sgualdrina per come aveva messo la parola fine al matrimonio tra Seth e Anja, le donne del clan  soprattutto l’avevano attaccata senza pietà mentre gli uomini le riservavano una rigida e formale cortesia.

Parvenza di pietà?

Assolutamente no, i licantropi semplicemente riuscivano a capire meglio quanto il richiamo fosse una chiamata  atavica della natura, impossibile opporcisi, unica soluzione  era l’accettazione del legame che la Natura imponeva.


-Celine ascolta…-

Shanna si accarezzò nervosamente le lunghe ciocche corvine, mentre i suoi occhi verdi si muovevano freneticamente da un lato all’altro della stanza, sembrava avesse perso tutta la fiducia iniziale.
Quel silenzio non faceva presagire nulla di buono.


-Seth sta per essere investito della carica di Alfa, dato che il padre è ormai anziano-

Al sentire pronunciare il nome del compagno Celine ingoiò a vuoto e represse un fremito del suo corpo, massaggiandosi insistentemente le braccia.
Uno scambio di sguardi e l’amica proseguì.


-All’inizio non mi interessava neppure avvisarti, eri sparita all’improvviso senza avvisare nessuno neppure me. Non sai quanto mi sono sentita tradita … Ma ho deciso di venire a dirtelo di persona, nonostante trovarti sia stata un’ardua impresa.-

Un ulteriore silenzio aleggiò tra le due.

-Shanna parla, non ne posso più di questa tensione!-

-
Quando Seth diverrà Alfa, il clan vorrà una compagna al suo fianco e Anja è stata designata a questo scopo, dato che tu sei fuggita.-

Una pugnalata avrebbe fatto meno male, quindi era stata rimpiazzata, meglio per lei ora poteva vivere in pace senza angustiarsi per Seth dato che finalmente poteva convolare a nozze con l’amata Anja.
 


-Non potrai mai scappare da me Celine, ovunque andrai io ti troverò, sei mia-Una stretta dolorosa e possessiva accompagnò eloquentemente le parole del compagno intrappolandola nel letto.

-Mi hai definito una ragazzina ingenua che crede nel principe azzurro, testarda e orgogliosa. Perché mi vuoi allora al tuo fianco? Hai detto che tu non sei l’uomo giusto per me.-

Celine doveva approfittare di quei pochi momenti in cui Seth abbassava ogni difesa con lei, quelli in cui i loro corpi si univano senza riserve creando un’armonia che difficilmente trovavano al di fuori dell’intimità coniugale.

-Ho detto che non sono l’uomo giusto per te, ma non per questo mi farò da parte, sono un egoista dopotutto.- 


-Celine ti prego non piangere…-

Piangere?

Celine la fissò stralunata non riuscendo a capire fino a che non sentì le sue gote umide.

Era vero, Seth aveva ragione, era una ingenua nonostante temesse che potesse venire a reclamarla in realtà era quello che più bramava.

Celine represse i singhiozzi che chiedevano di essere liberati e con voce malferma disse – Grazie per avermi avvisata Shanna, ora posso finalmente vivere senza una spada di Damocle sul capo.-

Tuttavia Celine vedeva che il nervosismo dell’amica non si era dissipato anzi sembrava ancora più consistente.

-Tutto bene?- chiese Celine.

- Lui è qui a Londra.-

Cinque parole che ridussero Celine un fascio di nervi.


-Cosa? Non doveva stare con Anja?-

Non sapeva se ridere o piangere della testardaggine di Seth.

-In questi anni Seth si è fatto ancora più cupo e solitario, è freddo e implacabile. Tutte le donne che si avvicinano possono solo ottenere  una breve notte di piacere dato che le scaccia all’alba senza mezzi termini. L’unica volta in cui sembrava essere impazzito è stato il giorno in cui aveva realizzato che tu eri fuggita. Si è trasformato in licantropo e ha sfasciato la vostra camera matrimoniale, nulla è rimasto intatto, dopo di che è sparito giorni nel bosco per poi tornare alla tenuta totalmente cambiato.-

-Perché è a Londra?-

Celine era paralizzata dal terrore se Seth avesse scoperto di Markus cosa avrebbe fatto?

-Lui ti rivuole, al consiglio è stato irremovibile e nessuno ha osato contraddirlo. Per questo sono qui, volevo avvisarti, probabilmente è in cerca di vendetta e vuole riportarti a casa. Inoltre gli hai dato anche un figlio quindi sei nei guai grossi, per non dire giganteschi.-

-E’ tutto?-

Shanna la guardò come se fosse impazzita.

-Tutto? Ti sto dicendo che un licantropo furioso ti sta cercando e tu mi chiedi se è tutto?-

Celine scrollò le spalle- cosa devo dire? Scapperò di nuovo, se vedesse Markus non so che farebbe e poi io non voglio tornare in quella maledetta tenuta e rivedere tutte quelle arpie con Anja al comando.-

-Posso farti una domanda che non ho mai avuto occasione di farti?-

Celine guardò Shanna negli occhi e annuì – Se lo amavi perché sei fuggita?-

-Io non lo amo- protestò Celine ma l’occhiata dell’amica la fece desistere da quella pietosa bugia.

- Lui era una presenza che mi opprimeva, spesso mi odiavo per la mia incapacità di resistergli. Ero creta tra le sue mani e questo per la donna indipendente che sono è inammissibile. Odiavo poi la sua freddezza, non è mai riuscito ad accettarmi completamente, come io non riuscivo ad accettare la presenza di Anja sempre al suo fianco. C’era un muro invalicabile fra noi due che nessuno è mai riuscito a superare.-
 
Shanna accarezzò la testa di Celine come se fosse una bambina, per poi dirle- Se è il tuo desiderio scappare nuovamente da lui io ti aiuterò, ma sappi che la fuga non risolverà i tuoi problemi.-


-Lo so, ma non so cosa fare ora.-Shanna si diresse alla porta e poi le disse prima di congedarsi – Verrò domani per aiutarti con i bagagli.-
  • -Grazie.-
Uno scambio complice di sguardi fece intendere l’affinità ritrovata delle due giovani.

Dopo aver chiuso l’uscio Celine si raccolse i capelli in una crocchia disordinata e si diresse nella camera del figlioletto addormentato l’abbraccio e giurò che l’avrebbe protetto a qualsiasi costo, poi vinta dalla stanchezza cadde tra le braccia di Morfeo.
 
Un bussare secco alla porta fece aprire di scatto gli occhi a Celine, guardò la radiosveglia del figlio che segnava le otto di mattina, si diresse assonnata all’uscio maledicendo mentalmente la puntualità impeccabile dell’amica, non prima di essersi versata una generosa dose di caffè in una tazza.
Il bussare continuava insistente contro la porta così con la crocchia disordinata e un semplice pigiama estivo aprì la porta senza nemmeno controllare chi fosse e con voce impastata disse

- Shanna ma ti sembra…-

Le parole le morirono in gola mentre la tazza si infranse sul pavimento.

Davanti a lei in tutta la sua stazza si ergeva Seth.

Vestiva un semplice jeans con una maglietta nera che metteva in risalto i pettorali gonfi per il nervosismo dell’uomo, gli occhi blu la fissavano imperscrutabili e con quelle pagliuzze dorate che erano un segno tangibile di come stesse a fatica mantenendo la furia animalesca.

Celine cercò di chiudere la porta ma Seth fu più veloce e bloccò la porta, spinse la ragazza all’interno dell’appartamento per poi chiudersi la porta alle spalle.
 


-Non potrai mai scappare da me Celine, ovunque andrai io ti troverò, sei mia- 
 


N.d.A= Ta-da! Allora? Ecco che Seth fa la sua comparsa, volevo un po’ inquadrare inquadrare la situazione! Capitolo noioso? Alla prossima settimana.
 
 
 
 
 
  
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