L'ultimo decennio per Trent Nixon è stato in continua ascesa.

Il ragazzino timido e paffutello ha lasciato il posto ad un uomo sicuro di se. Contrariamente a tutti i suoi amici, dopo il diploma Trent era rimasto in Ohio e aveva frequentato una scuola alberghiera.

Dopo aver finito gli studi di cucina, aveva preso a girare il mondo.

Aveva lavorato in Francia, per perfezionare la tecnica francese, poi era stato in Italia, era andato in Spagna, Cina, Giappone, aveva appreso quanti più modi e stili di cucina possibili. Aveva assaggiato qualsiasi ingrediente gli proponessero.

Aveva lavorato con i migliori chef al mondo. Fino a quattro anni prima quando era atterrato a Londra ed aveva avuto l'onore di poter lavorare al "Petrus", uno dei ristoranti di Gordon Ramsey, dove aveva fatto carriera ed era arrivato ad essere il primo chef.

Londra era stata una parte importante. Non solo a livello lavorativo, ma anche sentimentale.

Era lì che infatti aveva conosciuto Ezra, il suo ex. Erza era stata la relazione più lunga che avesse mai avuto. Non perchè Trent non volesse una relazione stabile, anzi tutt'altro, ma negli anni aveva viaggiato molto e le relazioni a distanza sono sempre un problema, secondo lui.

Erza, oltretutto, era un ragazzo fantastico. Risciva a capirlo senza che si dovesse spiegare. Era semplice stare con lui. Trent avrebbe potuto dire che Ezra era perfetto, se non fosse stato per un piccolo difetto: era un maniaco dell' esercizio fisico.

Ed era stato grazie a questa fissazione del suo ex compagno se adesso Trent possedeva un fisico allenato e magro.

Certo le cose erano andate come erano andate, ma pazienza, no?

Trent Nixon, 29 anni, prossimo proprietario di un ristorante a New York, era felice.

Non era nemmeno nervoso all'idea di rivedere quello che era stata la sua cotta per tutto l'ultimo anno di superiori aka il suo molto etero compagno di stanza anche comunemente conosciuto come Hunter Clarington.

Era stato Flint ad accorgersi del fatto che Hunter continuava a radiografare la figura di Trent -per lui sarebbe stato impossibile vederlo dato che gli dava le spalle - soffermandosi volentieri a guardare il suo fondoschiena .

E si, Trent ne era stato lusingato che un ragazzo - etero o gay poco importava - lo avesse radiografato. Nel corso degli anni aveva scoperto che gli piaceva che le persone lo guardassero. Ma siceramente si era stupito di se stesso quando, vicino al tavolo delle bevande, aveva chiesto ad Hunter se avesse intenzione di fissargli il culo per tutta la sera.

La faccia che fece Hunter fu una delle cose migliori della serata: un misto fra il sorpeso, l'imbarazzato e il colpevole .

Passare il resto della serata a parlare del più e del meno con Hunter fu semplice e naturale.

Ma fu solo a fine serata che Trent si lasciò senza parole.

"Io me ne vado, tu che fai, vieni con me?"