Prompt: “Nagisa si sloga una caviglia perché corre vicino alla piscina. Rei si saprà prendere cura di lui.”
‹‹Mi fa male, Rei-chan...››
‹‹Sarebbe strano se non te ne facesse. Hai fatto un volo.››
‹‹Mmh...››
Nagisa tira su col naso e strizza leggermente gli occhi ad una fitta più dolorosa alla caviglia. Si sta gonfiando e la sente pulsare, a causa della storta che ha preso poco prima, ma la presenza di Rei riesce a tranquillizzarlo e a distrarlo appena un po’ dal dolore, nonostante sia consapevole del fatto che a breve arriveranno i suoi rimproveri. Si sta prendendo cura di lui con precisione e attenzione e Nagisa è certo del fatto che, se ci fosse stato un altro dei suoi amici al suo posto, non sarebbe riuscito a sentirsi protetto come si sente adesso.
‹‹Dovresti saperlo che non bisogna correre sul pavimento bagnato. Avresti potuto farti ben più male di così›› gli dice Rei, mentre, con sguardo serio, analizza la sua caviglia e pondera l’eventuale presenza di una frattura. ‹‹Riesci a muoverla?››
Nagisa coglie una lieve nota di premura nel suo fare meticoloso, ma non si azzarda a farglielo notare. Piega leggermente il piede, per dimostrargli che ci riesce, col solo scopo di rimuovere un po’ di quella preoccupazione che legge negli occhi di Rei.
‹‹Ce la faccio, ma mi fa male.››
Lo sguardo di Rei si solleva dal gonfiore e si sposta sul volto dell’altro ragazzo. La sua espressione è inequivocabilmente piccata, a causa dell’irresponsabilità di Nagisa.
‹‹La prossima volta, non correre. Il coefficiente d’attrito dinamico di un pavimento bagnato è pressoché-››
‹‹Ma io stavo correndo da te, Rei-chan.›› Inconsapevolmente, Nagisa prova ad addolcirlo e a racimolare ancora un po’ di attenzioni e premura, perché, in fondo in fondo, sa che Rei non riesce ad essere duro con lui troppo a lungo.
Lo vede sospirare, infatti, ed accantonare la parte seria e severa della sua personalità, in favore di un leggero rossore sugli zigomi. Gli accarezza delicatamente la caviglia ed incurva lievemente le labbra in un sorriso arreso, ma dolce.
‹‹Non farlo mai più. Non c’è bisogno di correre, ti aspetto per andare alle docce.››
‹‹D’accordo… Scusami, Rei-chan.››
Il ragazzo scrolla lievemente le spalle, come a dire “Ormai non ha più importanza”, e dal basso della sua postura – inginocchiato ai piedi di Nagisa – si china appena per posare un bacio delicato sulla sua ferita.
‹‹Ti vado a prendere del ghiaccio, non ti muovere.››
Nagisa riesce soltanto a mormorare la sua risposta e ad annuire impercettibilmente, mentre Rei si alza e si allontana. Quel gesto non solo lo ha sottratto dal dolore, ma gli ha anche rubato qualche battito di cuore in più.
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