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Autore: Giusy Gagliardi    20/07/2014    0 recensioni
In un futuro lontano dal nostro, le tecnologie innovative del tempo permisero il trasporto dell'anima di un uomo nel corpo di un animale, il quale, risiede nei meandri più profondi della mente e nel quale ci si può trasformare ogni volta lo si desidera, chiamato Totem. Rei è una quindicenne chiusa, che non si spiega l'atteggiamento dei suoi compagni, dei suoi amici. Un Totem. Tutto questo per un Totem che lei non avrebbe mai desiderato avere e che richiede al suo corpo cose che non avrebbe mai creduto. Presto si scatenerà una guerra, una guerra da cui molti non potranno più tornare.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono sempre stata un tipo chiuso. Non amo le feste, in particolare quelle a tema, mi fanno venire dei fastidiosissimi brividi lungo la schiena, ho pochi amici, o meglio, pochi di cui mi fidi. Non sono esattamente la ragazza più popolare della scuola, ma in molti conoscono la mia faccia, e per questo devo ringraziare lo scivolone in una pozzanghera ad una festa a tema, già, da allora il mio odio è diventato incontrastato verso quel genere di feste. Si può dire tutto di me: imbranata, pigra, scansafatiche, e se devo essere sincera un po’ sono così, però, chissà per quale motivo, a questa lista di aggettivi si aggiunge anche la parola stronza. Non sono la tipica spezza cuori, al contrario, se devo fare un torto a qualcuno ci penso su molte volte, essendo schifosamente empatica, ma da un po’ gira la voce che io sia una di quelle ragazzacce, ed è partito tutto dal giorno della Cerimonia. La Cerimonia e i Custodi dell’ anima. Leslie dice che mi invidiano, ma invidiare cosa? Uno stupido Totem?
Tutto iniziò quella mattina. Passeggiavo con la mia migliore amica Leslie per i corridoi della scuola, ancora una volta eravamo a gironzolare al posto di seguire le lezioni, nonostante il nostro errare per la scuola, entrambe avevamo voti eccellenti, e questo non mi dispiaceva affatto.
“Ehi Rei, Rei a cosa pensi?” squittì Leslie con fare inquisitorio
“Oh, ehm… nulla, sono solo un po’ in ansia per la Cerimonia”
In quel tempo il Governo aveva pagato per degli esperimenti sugli animali, per capire se si potessero unire agli uomini. Le controversie fra natura e civiltà erano sempre maggiori, e i Signori del Governo avevano avuto la brillante idea di racchiudere l’anima umana in un Totem, un animale che identificava la personalità di ognuno, e in cui avremmo potuto trasformarci in qualsiasi momento, oltre alle imposizioni, come fare turni la notte assumendo le sembianze da Totem. C’erano state rivolte, e molti dibattiti, alla fine il genere umano, credendo questo un “potere” divino, aveva accettato la cosa, e si era prestabilito un giorno in cui tutti avrebbero ricevuto il proprio Totem. Quello era il giorno predestinato.
“Andiamo, non essere in ansia, ho sentito che ci sono solo cinque Totem: il cane per le personalità più giocose e leali, il gatto per quelle che amano la casa e il riposo, l’aquila per le persone più sveglie e che sognano molto ad occhi aperti, il topo per chi ama ficcare il naso ovunque e, infine, il più raro, l’orso, chiunque ti guarderebbe male per un Totem de genere, perché significa che sei una persona che vali e che farà grandi cose.” Mi informò Leslie
“Non ho proprio idea di cosa essere, sei sicura che siano solo questi i Totem?” chiesi
“Beh sì, so anche che a volte capita un’aberrazione, che alcune persone hanno una sorta di difetto genetico, e non si adattano ai Totem predefiniti, a loro ne vengono assegnati altri, sinceramente spero non capiti a me, sai come ti guarderanno male tutti poi? E poi non credo il governo voglia delle aberrazioni, ti farebbero del male se lo avessi, forse ti lascerebbero umano.” Leslie era la figlia di uno dei Signori del Governo, quindi riusciva ad estorcere al padre molte informazioni riguardo la Cerimonia. Quando sentii quelle parole il cuore mancò un battito. Avevo una strana sensazione, e non ero sicura di indagare su cosa me la portasse.
“Già… ma… sai qualcosa della Cerimonia?” chiesi, ancora in preda ad un battito cardiaco irregolare.
“No, mio padre dice che è un segreto, e tale deve rimanere. Alcune volte è così onesto….” La mia amica non sembrava per niente agitata, io, invece avevo paura di essere l’aberrazione di cui si parlava, era il mio incubo più tremendo. Non erano solo sciocche paranoie da adolescenti, mi sentivo sempre vuota, con un buco nel cuore, una mancanza tremenda che non riuscivo a colmare, neppure con gli amici, neppure con Leslie.
La campana risuonò forte nelle mie orecchie, che iniziarono a farmi male.
“Attenzione studenti, attenzione! Siete tutti pregati di raggiungere le vostre classi entro i sessanta secondi che metteremo a vostra disposizione fra poco, sta per iniziare la Cerimonia, se non sarete all’interno delle vostre classi allora morirete. Buona fortuna, siamo sicuri che il vostro Totem vi soddisferà…. Sessanta… cinquantanove…. Cinquantotto…”
“Oh Dio Leslie corri!” riuscii ad urlare. Il sangue mi rimbombava nelle orecchie, sentivo ogni battito come se fosse un tamburo che mi si rompeva in testa.
“cinquanta…. Quarantanove….”
“Rei! Rei non possiamo farcela la nostra classe è dall’altro lato della scuola!” strillò la mia amica.
“Corri! Corri e non frignare!” le risposi di getto. Lei face una faccia un po’ sconcertata, ma non rispose e si mise a correre con tutte le sue forze.
“quarantadue… quarantuno….”
Avevamo raggiunto la porta della 4C, la classe di mio fratello Francesco, noi eravamo alunne della 2A di quell’anno, e la distanza tra le classi prevedeva altre 5 porte.
“Ventinove… ventotto…”
“Ahi! La caviglia!” urlò Leslie
“Dannazione!” corsi ad aiutarla, non si reggeva in piedi, quindi la presi sottobraccio e la aiutai a proseguire
“quattordici…. Tredici…”
Mancavano solo quattro porte, ma portare Leslie non aiutava ad essere veloci.
“Dieci… nove…. Otto….”
Due porte, potevamo farcela… “Ti prego Leslie resisti ci siamo quasi!” le incoraggiai.
“Non ce la faccio si e storta!” mi rispose lei.
“Cinque… quattro…”
Dovevo solo aprire la porta, solo quello ed eravamo in salvo.
“Tre… due…”
Strinsi la maniglia e spinsi la porta più forte che potevo. Scaraventai Leslie all’interno dell’aula con tutti gli sguardi sgomenti dei nostri compagni e del professore di Chimica.
“uno… tempo scaduto.”
Chiusi la porta con uno scatto e mi ci appoggiai contro. Era tutto finito, eravamo in salvo, nessuno poteva farci del male ora.
“Signorina Brown, signorina Martini, cos’è successo?” ci chiese il professore evidentemente sconvolto.
“noi… ecco.. eravamo al bagno.” Dissi su due piedi. Nel momento in cui io e la mia amica ci sedemmo al nostro posto successe qualcosa di strano, un fascio di luce illuminò la stanza, una luce accecante che proveniva dal centro della stanza, una signorina si materializzò davanti a noi, era bruna e aveva due penetranti occhi verdi, con i quali ci fissò, dopo un po’ aggiunse: “io sono una Custode dell’anima, sono qui per sottoporvi al testi di rilevamento Totem. Tranquilli, non farà molto male, procederemo in ordine alfabetico.” Detto quello si avvicinò alla cattedra e prese l’elenco.
“Amadei Giovanni, prego fatti avanti.” Disse con voce chiara. Il mio compagno si alzò dal banco con occhi sbarrati, non sapeva cosa gli sarebbe successo, così come non lo sapevamo noi.

Spazio Autrice :D
Ciao Ragazzi! Questa è la mia prima storia a capitoli, spero sia almeno un po' interessante ^^ datemi qualsiasi tipo di parere, dalle critiche ai complimenti, qualsiasi cosa, accetto tutto!^^

 
  
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