Teatro e Musical > Romeo e Giuletta - Ama e cambia il mondo
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Autore: RomeoGiulietta98    20/07/2014    1 recensioni
Questa storia parla del periodo di preparazione/prove del musical e della messa in scena areniana! I personaggi sono diversi perché inventati da me e in parte autobiografici.
Buona lettura!!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~                                        CAP. 1
Ciao a tutti, prima di leggere questo delirio/sogno irrealizzabile qualche piccola precisazione:
1) Abbiate pietà di me per le cavolate che scriverò (e saranno tante)!
2) Le informazioni riguardanti la creazione e  la messa in scena del musical si basseranno su interviste, racconti e sulle mie scarsissime esperienze personali perciò mi scuso in anticipo per gli errori.
3) I personaggi saranno completamente diversi dal cast originale ( loro sono meravigliosi ma ho immaginato così la storia perciò non uccidetemi), prenderò qualche nome e qualche caratteristica, ma saranno diversi.
4) Continuerò questa storia in ogni caso anche se dovesse fare schifo tentando di migliorarmi  perciò non vi libererete di me tanto facilmente whaahhah.
Bene, ho finito di rompere, buona lettura.

Me ne stavo lì, su quel piccolo palco nero che era uno dei miei posti preferiti, sotto le luci caldissime dei fari che ci illuminavano e illuminavano in parte la platea, una platea piccola come il palco, 200 posti al massimo se tutta riempita e con solo un corridoio di circa 3 metri in mezzo per permettere agli spettatori e agli attori del minuscolo teatro San Giorgio, o come lo chiamavano tutti teatro prova, di muoversi.
Lo spettacolo, Molto rumore per nulla di Shakespeare, era appena terminato e io mi trovavo su quel minuscolo palco ad accogliere gli applausi che quel pubblico un po’ di parte fatto di familiari e amici ci tributava.
Il mio nome era Chiara Merolli e avevo quasi 17 anni (in realtà li compio i primi di luglio però dai chi non gonfia la sua età quando marca circa un mesetto al suo compleanno?) e venivo da Albano Sant’Alessandro, un minuscolo paesino in provincia di Bergamo con decisamente troppe chiese o altarini in relazione al numero di abitanti.
Ero su quel meraviglioso palco perché una delle poche cose che la mia scuola, il liceo delle scienze umane Secco Suardo, faceva era proprio questa, un corso di teatro che io, sfidando il mio carattere assurdamente timido e introverso, facevo fin dalla prima perché recitare era la cosa più bella del mondo e il teatro era sempre un emozione sia che ti trovassi sopra sia sotto il palcoscenico.
Dopo le parole di ringraziamento di Lory, la nostra insegnante, e i successivi applausi io e i miei compagni, ragazzi ma soprattutto ragazze di tutte le età che si potevano trovare in un liceo ci dirigemmo chiacchierando nella stanza dietro il palco che fungeva da camerino, ci stavamo cambiando e chiacchierando dello spettacolo quando arrivò Lory dicendomi di andare con lei e che doveva parlarmi, così per metà vestita normale per metà con il “costume di scena” seguiì fuori la mia insegnante.
L’adrenalina ancora mi pulsava nelle vene tenendomi sveglia ma iniziava velocemente a diminuire e la stanchezza a farsi sentire. Perché Lory doveva parlarmi proprio a ques’ora, non poteva aspettare domani? Raggiungemmo il piccolo ufficetto e dentro c’erano i miei genitori con mio fratello Andrea, da me soprannominato Il Nano, i miei nonni, le mie amiche Caterina e Francesca e due uomini che non conoscevo, uno sull’ottantina con i capelli ormai grigi che mi sembrava di aver già visto e uno sui 40 con i capelli scuri.
Quando entrai tutti mi guardarono in modo strano, ma che stava succedendo? L’uomo più anziano si fece avanti.
“Ciao Chiara, piacere di conoscerti sono David Zard, forse hai sentito parlare di me”. Certo che avevo sentito parlare di lui, quell’uomo aveva prodotto Notre Dame de Paris e aveva portato in Italia alcuni dei più grandi artisti internazionali della storia, era una specie di leggenda!
“Ehm, piacere” fu la cosa più intelligente che riusciì a tirare fuori. Aspettate perché un uomo così influente nel mondo dello spettacolo si trovava al prova e soprattutto, perché stava parlando con me?
Fu lui a rispondere prontamente alle mie domande silenziose.
“ Ero qui per vedere mia nipote Violante e vedendoti ho pensato di avere un occasione da proporti, sto producendo un musical, Romeo e Giulietta Ama e Cambia il Mondo e stavo pensando che tu saresti perfetta per il ruolo di Giulietta, ti andrebbe di provare a partecipare ai casting? Naturalmente sei molto giovane e non hai esperienza perciò non posso garantirti niente però anche se non ti dovessimo prendere sarebbe comunque una bellissima esperienza che ti farebbe crescere tanto sia artisticamente che personalmente e avremmo i tuoi dati per contattarti tra qualche anno.”
Il mio cervello aveva ufficialmente smesso di funzionare, era una cosa completamente folle!!
Mi girai verso i miei che annuirono incoraggianti, ma si dai, sarebbe stata una figata e al diavolo la timidezza.
“ Va bene, ci proverò”
“Perfetto! Domani mio figlio Clemente ti manderà una mail con maggiori informazioni” e mi sorrise incoraggiante mentre mi indicava l’uomo accanto a se.
Dopo questo strano episodio andai a finire di cambiarmi in stato praticamente comatoso e allo stesso modo affrontai il viaggio di ritorno con Cate e Fra che parlavano eccitate.
L’adrenalina aveva ripreso a scorrere, quella notte sarebbe stata una gran bella impresa riuscire a dormire.

Ritorno a rompere anche qui.
Grazie se avete avuto il coraggio di leggere fin qui e se volete farmi sapere cosa ne pensate le recensioni sono sempre ben accette, sia positive che negative.
Baci e a presto
RG98

  
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