Teatro e Musical > Romeo e Giuletta - Ama e cambia il mondo
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Autore: RomeoGiulietta98    20/07/2014    0 recensioni
Questa storia parla del periodo di preparazione/prove del musical e della messa in scena areniana! I personaggi sono diversi perché inventati da me e in parte autobiografici.
Buona lettura!!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAP.2 Come previsto quella notte non chiusi occhio. La mia mente si rifiutava di riposare troppo presa a esplorare molti possibili futuri, anche se con la tendenza al pessimismo. Durante il viaggio di ritorno le mie amiche avevano chiesto lumi sul grande Zard visto che non condividevano la mia passione per i musical e il teatro e una volta scoperto chi fosse, iniziarono a immaginarsi per me chissà quale grande futuro da attrice a Brodway o nei più grandi teatri del mondo mentre io mi rendevo conto che era stata una pura follia accettare, che non avevo il talento necessario per un musical del genere. Questa consapevolezza mi travolse come un fiume in piena mentre mia madre, che mi conosceva come nessun altro, mi rassicurava e mi diceva che comunque ormai ero in ballo. Il giorno dopo raccontai alle mie amiche dello strano avvenimento e in breve io, che cercavo sempre di evitare di stare al centro dell’attenzione, mi ritrovai sommersa dai miei compagni di classe compresi quelli con cui non avevo mai parlato davvero che si congratulavano con me. Le due repliche mattutine si svolsero tranquillamente ma la mia testa era altrove, nell’attesa di poter andare a casa a controllare le mail. La fatidica mail era effettivamente arrivata e conteneva molte informazioni interessanti: la data del casting per il ruolo della giovane Capuleti, 5-6 luglio, alcune informazioni di base su come raggiungere il luogo, per la precisione un centro sportivo naturalmente nella bella Verona, il nome del regista, un tale Costantino Valsecchi e della coreografa, Valentina Valsecchi e poi un allegato che conteneva i testi e gli spartiti di due canzoni, il veleno e ama e cambia il mondo, e di due scene recitate, una un monologo e una in coppia con Romeo, entrambe chiaramente inventate ma molto belle. Il mese di preparazione passo velocemente, forse troppo velocemente. Mia madre come al solito mi obbligò a fare l’animatrice al CRE, anche se per fortuna solo per due settimane, e nel resto del tempo fingevo di fare i compiti e studiavo spartiti e copioni e luglio arrivò. Io e mia madre partimmo per Verona il 4 in modo da essere già sistemate e pronte per il giorno seguente, e nel viaggio da Bergamo a Verona grazie a mia madre e alla sua inaspettata loquacità riuscii perfino a dimenticare l’ansia per il casting, il senso di inadeguatezza e di sfiducia in me stessa. Verona era sempre una città meravigliosa. Essere lì, sentirsi parte della storia di amore, dolore, talento e follia che aleggiava sulla città mi diede un senso di sicurezza che non avevo mai avuto, per la prima volta da più di mese mi resi conto che forse potevo farcela. La mattina del 5, davanti al cancello su cui campeggiava il logo del musical, la vista era scoraggiante, ad entrare erano quasi tutte donne bellissime e sicure di se, donne che guardavano me e le poche altre adolescenti che avevano osato presentarsi con evidente disgusto. Presi un respiro profondo ed entrai. All’interno era pieno di persone di entrambi i sessi perché quel giorno si tenevano i provini anche per Romeo. Subito all’entrata c’era un banco a cui bisognava registrarsi, dopo averlo fatto una donna corpulenta sui 60 venne da me e da mia madre. “Piacere sono Paola Neri, la vocal coach di questo musical.” Si presentò sorridendo. “Piacere sono Paola” rispose mia madre “e questa è mia figlia Chiara”. Io ero troppo nervosa per parlare. “Oh so benissimo chi lei sia” disse accennando a me “ David mi ha parlato molto del suo talento. Ora dovete sapere che il giorno dopo averti vista al prova, David e Clemente sono andati ad assistere allo spettacolo della gemella di Violante che va al liceo Sarpi e lì hanno avuto modo di conoscere un ragazzo della tua età perfetto per il ruolo di Romeo. Allora David ha pensato di andare in giro per i corsi sia di teatro che di danza moderna non professionistici e ha creato una sorta di cast d non professionisti a cui proposto di partrecipare ai casting naturalmente senza garanzie come per te. David mi ha detto di far conoscere te e il ragazzo che ha scoperto credo per vedere la vostra chimica.” Era una pura follia, creare un cast privo di esperienza!!! Qualcosa mi diceva che era molto nello stile di Zard. Dopo aver schivato un buon numero di persone raggiungemmo un punto relativamente calmo dove alcune persone stavano ripassando i copioni. Ci dirigemmo a un tavolino dove erano seduti una donna più o meno dell’età di mia madre con i capelli castano chiaro tagliati corti e un ragazzo più o meno della mia età che sfogliava febbrilmente delle pagine. Vedendoci arrivare la donna si alzò e picchiò leggermente nel ragazzo che si alzò a sua volta. Era decisamenta carino ma non uno di quei tizi che si credono dei grandi fighi e vanno in giro pieni di gel e pircing, aveva gli stessi capelli chiari della madre tagliati a spazzola e occhi verde-azzurro. Era alto ma non uno spilungone e di corporatura normale. Ma soprattutto il suo sguardo non era quello di quasi tutti i nostri coetanei, lui aveva uno sguardo simpatico e intelligente, non stupido e idiota. “Scusate ma devo andare” disse la Neri prima di ritornare al banco di registrazione. “Piacere, sono Paola Bianchi” si fece avanti mia madre. “Jane Anderson, piacere” rispose la donna con un delicato accento inglese. “Chiara Merolli” sorissi stringendo la mano della donna inglese che precedentemente aveva stretto quella di mia madre. “Tristano Colleoni” si presentò a sua volta il ragazzo sorridendo. Ci sedemmo insieme a loro e mente le madri iniziavano a chiacchierare io e Tristano ricominciammò a ripassare. Verso le 8 una voce chiese il silenzio. “Benvenuti a tutti, io sono Costantino Valsecchi e sono il regista. Adesso vi chiameremo uno alla volta alternando femmine e maschi in ordine alfabetico. Ci farete sentire le canzoni soliste cioè il veleno per le ragazze e io tremo per i ragazzi e in seguito il monologo, a fine giornata vi diremo chi vogliamo risentire domani. Grazie a tutti”. Subito dopo iniziarono a chiamare la prima aspirante Giulietta. Più l’alfabeto andava avanti più l’ansia cresceva. Verso le 9:30 chiamarono Tristano, che con passo lento si diresse verso il luogo dove si teneva il casting vero e proprio. Dopo circa venti minuti ritornò sorridendo e dicendo che gli sembrava andata bene e che era una sensazione fantastica dimostrare di valere qualcosa. E poi alle 12:30 chiamarono “Chiara Merolli”. Toccava a me dovevo dimostrare quanto valevo. Mio angolo: Grazie a tutti quelli che perderanno tempo a leggere, spero di avervi dato qualcosa per cui vale la pena. Vi prego recensite per dirmi dove posso migliorare. Piccola nota: il corso di teatro al Sarpi me lo sono inventata, non credo che esista ma mi serviva per lla storia. Grazie ancora e a presto R&G98
  
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