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Autore: Shayla_the_angel    03/09/2008    4 recensioni
Ottobre tedesco. Martedì mattina. Un pullman italiano si ferma davanti ad un lussuoso hotel berlinese. Scendono parecchie ragazze. Fanno parte di un coro, ingaggiato per alcuni spettacoli...il titolo centra poco con la storia...l'idea di partenza era un'altra, ma col susseguirsi delle vicende ho dovuto cambiare la trama...il titolo però mi piaceva...beh, spero vi piaccia la mia prima fic sui TH!!
Genere: Romantico, Triste, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E con questo capitolo concludo la mia storia…anche perché tutti i punti in sospeso sono stati sistemati…non odiatemi…non so quando comincerò a scrivere una nuova fic, anche perché il 10 comincio la scuola e devo prepararmi psicologicamente per la maturità (U_U)…

 

41. Papà...e conclusione

 

“Beh, il peggio che può essere successo è che ha scoperto di essere lesbica”disse Tom.

“Non scherzare Tom. Per mandarmi un messaggio del genere deve essere successo qualcosa di grave”

“Senti, se non avete mai scopato…”

Lo sguardo dell’altro ragazzo lo contraddisse.

“Cioè, voi due avete…?”

“Scusami tanto se stiamo assieme”

“Mio Dio! Ma allora non sono il solo malato di sesso! Beh, ti auguro che non sia incinta per davvero!”esclamò, prendendosi la testa tra le mani.

Gustav guardò l’amico.

“Dio! Se è veramente incinta…che cazzo faccio?”

Erano in macchina e si trovavano a meno di mezz’ora da Berlino.

“Georg, stai tranquillo…andrà tutto bene”disse Bill, guardandolo.

Anche lui aveva ricevuto un messaggio simile da Sara.

“Piccolo problemino. Non mi arrivano…ho fatto il test con Giulia e in teoria è negativo. Devo rifarlo tra una settimana…speriamo in bene”

Era rabbrividito nel leggerlo. Era stato un idiota a non pensare di usare le giuste precauzioni.

Guardò fuori dal finestrino.

Un cartello diceva. Berlino 30 km.

“Trenta chilometri e sapremo la verità”sussurrò.

Un messaggio.

“Giulia…sono qui fuori…”disse la ragazza.

La compagnia era sull’orlo di una crisi isterica.

Scesero nella hall.

“Cerca di stare tranquilla…”

“E se poi mi lascia? E se magari mi obbliga ad abortire?”

“Smettila! Lo conosci e sai che non è un mostro! Ora rilassati e cerca di viverla come un’esperienza del tutto normale”

“Certo. È del tutto normale andare dal proprio ragazzo e dirgli, amore sono incinta. Mentre tu sarai in giro per il mondo con il tuo gruppo io me ne starò in Italia con il nostro pargoletto”

“Smettila di essere così negativa. Eccoli!”esclamò, salutandoli.

Georg e Giulia si allontanarono subito.

“Allora? Che è successo?”chiese Tom, saltellando.

“Anche io sono contenta di vederti, Tom! Grazie dell’interessamento”rispose la ragazza, sarcastica.

“Dai…”

“Non sono affari tuoi. Se vorranno dirvelo, allora lo saprete, altrimenti io mantengo il segreto professionale!”

“Cosa sei, un dottore?”

“No, solamente un’amica”

Tom sbuffò e si lasciò cadere su una poltrona.

Bill guardò la ragazza, poi il suo sguardo si fermò sul ventre. E se il test avesse sbagliato e fosse incinta?

Scosse la testa. Non ci voleva pensare. Sarebbe stato troppo complicato. Avevano solo 18 anni…

“Sei un imbecille! Se avessi preso tutte le precauzioni necessarie, a quest’ora non saresti qui a scervellarti!”gli disse una vocina nella sua testa.

Gustav parve avergli letto nel pensiero. Anche lui si mise ad osservare Sara.

Guardò Bill e parve domandargli se anche lei fosse nelle stesse condizioni di Giulia.

Bill scosse la testa.

*

“Georg…io non so proprio come dirtelo”

“Immagino già di cosa si tratti…”

Gli occhi di Giulia si riempirono di lacrime.

“Io…non so…”.

Il ragazzo l’abbracciò.

“Non ti devi preoccupare. La cosa spaventa pure me, ma andremo avanti insieme, come abbiamo fatto fino a questo momento”

Lei annuì contro il suo petto.

“Ho avuto paura che mi potessi lasciare”gli confessò.

“Lasciarti? In queste condizioni? Non potrei mai farlo…mi credi un mostro?”

Lo guardò negli occhi.

“Assolutamente no…solo che la paura mi ha portato a pensare delle cose orribili”

Si baciarono.

“Quando tornerai in Italia sarò con te…ti aiuterò a dirlo ai tuoi genitori”.

“Ma…il tour?”

“Per ora non è la cosa più importante…adesso ci siamo io e te”.

*

“Ve l’avevo detto io! Lo sapevo già!”esclamò Tom, vedendo Georg appoggiare dolcemente una mano sulla pancia della ragazza.

I due giovani li raggiunsero poco dopo.

Sara e Giulia si allontanarono per parlare.

“Allora? Che ha detto?”

“Ci sposiamo…”

“Cosa?!?”

“Sì…ha detto che è la cosa più giusta da fare…e anche a me è sembrato così. Ci sposiamo”

“E i tuoi genitori?”

“A novembre verrà anche lui con noi…”

“E il tour?”

“Al momento non gl’importa”

*

“Come? Vuoi sposarla?”chiese Tom, esterrefatto.

“Sì…non posso certo abbandonarla e non mi va di avere un figlio illegittimo”

“Illegittimo? Ma è tuo, no?”

“Sì…solo che non ho intenzione di mettere altra carne al fuoco per la stampa. Sai che cosa scriverebbero se si sapesse una cosa del genere!”

“Sì, ok. Questo te lo concedo, ma arrivare perfino a sposarla!”

“Tom…è la mia vita…è una mia scelta”

“Sì, sì. Per carità, mica voglio metterti i bastoni tra le ruote. Speriamo solo che il mio fratellino venga graziato, almeno per il momento”

Bill lo fulminò con lo sguardo.

“Cosa vorresti dire?”

“Ho visto come guardavi la tua bella…non sono mica scemo!”

Giulia e Sara li raggiunsero in quell’istante.

“Dunque…ora che si fa?”chiese Gustav.

“Vista l’ora…colazione…”disse Tom, adocchiando l’orologio che c’era nella hall.

Nel gruppo si era creato un silenzio imbarazzato.

“Sentite, io non ho intenzione di passare gli ultimi giorni di vacanza in questa maniera! È successo, vabbè poteva capitare a chiunque, ma non è morto nessuno, quindi su di morale e cerchiamo di goderci questi ultimi istanti assieme!”esclamò Tom uscendo dall’hotel.

 Aveva ragione, alla fine non potevano sprecare gli ultimi giorni assieme.

Sara uscì a fargli compagnia e si accese una sigaretta.

“Tom…perché sei così nervoso?”gli chiese.

“Perché ora non avrò più nessuno che mi tiene compagnia mentre fumo in balcone!”esclamò, mettendo il broncio.

Sara rise.

“Dai, ci sono io!”

“Ceeeeerto, con la tua vocina da solista non puoi mica permetterti di fumare quanto fumava Giulia”

“Sai, credo dispiacerà pure a lei…non è un modo molto allegro per smettere”

“Già…da cento a zero in una botta sola…beh, cento no…però”

“Sì…fuma troppo e ora si ritrova a non poter stare nemmeno nella stessa stanza di un fumatore”

Gli altri ragazzi li raggiunsero.

“Beh, tutti quanti assieme non ci stiamo”disse Georg.

“Perché? Siamo sempre saliti in macchina tutti e sei”

“Sì, ma Tom non si era ancora fatto quasi uccidere…”.

Tutti posarono lo sguardo sul piedone gessato del ragazzo.

“Cazzo! Hai ragione!”esclamò.

“Mi sa che per oggi dobbiamo accontentarci della colazione in hotel”disse Giulia.

Gustav si fermò di colpo.

“Hey, che hai?”chiesero i ragazzi.

“Scusatemi un secondo…Dave lo sa che Tom è in stampelle e almeno fino al mese prossimo non può camminare?”

 

Volete sapere come andò il concerto di Sara e Giulia e come la prese la prof, scoprendo che una delle due era incinta?

Beh…diciamo pure che il concerto andò benone, sia per le coriste che per i giornalisti, che si portarono a casa un bello scoop. In molti si chiesero cosa ci facessero i Tokio Hotel ad un concerto di musica classica (^^).

Per Giulia, invece la vita non si prospettò facile…la professoressa chiamò al volo i suoi genitori e la mandò a casa.

Georg la seguì, nonostante le proteste di Dave (Scusatemi se in questa fic l’ho fatto passare per rompi palle…J)

Bill e Sara riuscirono a vedersi pochissime volte.

“Non voglio che vada a finire come per quella sconsiderata della tua amica!”le aveva detto la prof.

Alla fine, a Novembre, i Tokio Hotel e Sara andarono in Italia.

Giulia e Georg erano riusciti a far accettare alla famiglia di lei che lei si sposasse così giovane.

Le nozze si tennero a dicembre. C’erano centinai di giornalisti inferociti. La notizia del matrimonio di Georg sconvolse parecchie fans e molte si presentarono fuori dalla chiesa, per vedere chi fosse la fortunata.

A luglio ci furono gli esami di maturità.

Giulia si vergognava a doverli sostenere con il pancione, ma affrontò la sfida e riuscì a farsi promuovere con un degno 80.

Sara, dal canto suo riuscì a passare con un discreto 99.

Il bambino di Giulia e Georg, che venne chiamato Alessandro, nacque la sera del 14 luglio alle 23.

Beh, spero di non avervi annoiate con questa mia storiella…siccome è la prima non so se l’ho scritta bene. I commenti che mi avete lasciato mi hanno riempito di gioia e se questa storia è finita è solo merito vostro! Forse se non l’avessi pubblicata, non l’avrei mai finita…Küssen girls!

   
 
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