Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: Leana    20/07/2014    6 recensioni
Blaine Anderson è un papà single di ventun'anni che per accudire sua figlia Melody ha dovuto lasciare l'università, le serate con gli amici, e ogni divertimento. Sa bene che quella bambina lo ha cambiato in meglio, ma ora è deciso a riprendere in mano la sua vita e a diventare un bravo avvocato.
Blaine si mette quindi alla ricerca di una baby-sitter, e scoprirà che Melody non sarà l'unica a fargli compiere scelte che non si sarebbe mai aspettato di fare.
Dal prologo:
Un ragazzo che avrà avuto la sua stessa età stava salendo i gradini del portico con passo aggraziato. Indossava dei pantaloni aderenti, e un dolcevita abbinato. Quello che spiccava di più nella sua figura era sicuramente lo sguardo. Quegli occhi azzurro intenso parlavano da soli.
Quello che stupì tanto Blaine, però, fu il fatto di trovarsi davanti a un ragazzo. Avrebbe giurato che a telefono avesse parlato con una donna.
“Salve”
Blaine tornò in sé, e allungò la mani libera per stringere quella dell’altro.
“Blaine Anderson” si presentò.
“Kurt Hummel” rispose l’altro.

[Future!Klaine, Babysitter!Kurt]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 23

 

 

 

 

"Blaine?" domandò Kurt chiedendo implicitamente una spiegazione.
 
Osservò velocemente il ragazzo che aveva di fronte: era alto, con i capelli lunghi pettinati all'indietro e accesi occhi blu. Senza dubbio era la persona più carismatica che avesse mai incontrato, e senza dubbio era mille volte meglio di lui.
 
Passò qualche secondo di imbarazzante silenzio, prima che il ragazzo in questione non prese la parola.
 
"Tu devi essere Kurt" disse con un sorriso allungando la mano. “Io sono Cooper”
 
Kurt la osservò, decidendo di non stringerla finché qualcuno non gli avesse spiegato cosa stava succedendo. Fece scorrere lo sguardo fino a Blaine, mantenendo un'espressione dubbiosa.
 
Lui si guardò i piedi prima di schiarirsi la voce e iniziare a parlare. “Ecco... non ti ho mai parlato di lui, ma –“
 
“No, aspetta. Non riesco a capire. Tu... chi sei?” lo interruppe Kurt riuscendo a stento a mantenere la calma.
 
“Cooper Anderson, suo fratello” rispose il ragazzo indicando Blaine con un gesto casuale della mano.
 
A quel punto, Kurt era ancora più confuso di prima. Si sentiva uno sciocco per aver pensato che Blaine lo stesse tradendo con quello sconosciuto, ma la storia del fratello... Da quando Blaine aveva un fratello?
 
“Io non credo di...” iniziò a dire senza sapere come continuare.
 
“Ti stavo giusto dicendo di non averti mai parlato di Cooper perché il nostro rapporto è un po'... complicato, ma si, è mio fratello” si affrettò a chiarire Blaine.
 
“Davvero?” domandò Kurt iniziando a cercare qualche somiglianza tra i due che poteva essergli sfuggita.
 
Per quanto Blaine potesse sembrare il ragazzo perfetto ai suoi occhi, Cooper aveva l'aspetto e un atteggiamento decisamente attraente. Probabilmente anche un modello si sarebbe sentito inferiore accanto a lui.
 
“Wow, una cena di benvenuto!” esclamò Cooper avvicinandosi alla tavola che Kurt aveva apparecchiato con tanta cura. “Non ce n'era bisogno, davvero”
 
“In realtà, non credo che Kurt aspettasse ospiti” mormorò Blaine per evitare che suo fratello facesse un'ulteriore figuraccia.
 
“Non preoccuparti” aggiunse Kurt all'espressione smarrita di Cooper. “Posso aggiungere un altro piatto”
 
“Sarebbe fantastico!” rispose lui con entusiasmo. “Dov'è il bagno, vorrei darmi una rinfrescata”
 
“Prendi il corridoio vicino alle scale. Il bagno è la seconda porta a destra” rispose Blaine.
 
Non appena Cooper uscì dalla cucina, Blaine si avvicinò al suo fidanzato.
 
“Mi dispiace che tu l'abbia dovuto sapere così, ma avevo bisogno di lui” iniziò infilandosi le mani nelle tasche dei pantaloni.
 
“Potevi almeno dirmi che portavi a casa qualcuno” borbottò Kurt aggiungendo un posto a tavola tra lui e Blaine. “Avevo organizzato una serata solo per noi, e...”
 
“Mi dispiace” ripeté Blaine. “Ma apprezzo molto lo stesso” aggiunse abbracciandolo da dietro.
 
“Sai, per un attimo mi sono spaventato” ammise Kurt godendosi quel contatto.
 
“Cosa?”
“Beh, per un attimo ho pensato che – ”
 
“Hey, piccioncini” li interruppe Cooper rientrando in cucina.
 
Blaine lasciò la presa su suo fidanzato, e andò ad accomodarsi al posto che occupava di solito a tavola.
 
Kurt, invece, non sapeva se dovesse sentirsi a disagio o mostrarsi contento di conoscere il fratello di Blaine, considerando il fatto che fino a dieci minuti prima non sapeva nemmeno della sua esistenza.
 
Cooper non fece complimenti, e non appena Kurt gli servì la cena iniziò a mangiare con gusto.
 
                      
                                                                                                                                       *****

 
“Quindi sei un attore?!” ripeté Kurt non riuscendo nemmeno a capire perché si stupisse tanto.
 
Il suo primo pensiero quando aveva visto Cooper era stato proprio quello, ma riceverne la conferma era un'altra cosa.
 
“Più che altro ho fatto qualche comparsa e degli spot in TV. In questo periodo mi occupo soprattutto di teatro” spiegò lui appoggiandosi con gli avambracci al tavolo.
 
Avevano finito di mangiare da un po', e senza rendersi conto del tempo che passava, Kurt aveva iniziato a fare domande una dietro l'altra.
 
“Qual è il posto più bello in cui sei dovuto andare per lavoro?” fu l'ennesima domanda.
 
“Oh, beh...” mormorò Cooper iniziando a pensare. “Credo che il posto che mi sia piaciuto di più sia stata l'Italia”
 
“Sei stato in Italia?!” continuò Kurt con entusiasmo.
 
Blaine continuava a far scorrere lo sguardo tra i due, non aspettandosi che avessero un'affinità del genere. Aveva previsto una litigata, molto imbarazzo, e parecchie spiegazioni, e invece le uniche domande che stava ponendo Kurt erano dirette a suo fratello.
 
Quel ragazzo continuava a stupirlo.
 
“Perché fai tutte queste domande? Cooper non è certo un attore famoso” chiese di punto in bianco.
 
“Hey, parla per te” rispose suo fratello sentendosi offeso. “Non dargli ascolto, Kurt. A New York tutti conoscono il mio nome” aggiunse infine.
 
“Non ne dubito” rispose Kurt con un sorriso.
 
“Cooper, per piacere”
 
“Cosa c'è fratellino? Non è che sei geloso?”
 
“Cos- No! Perché dovrei esserlo? Vero Kurt?” rispose Blaine incespicando sulle parole.
 
“Non hai nulla da temere” disse Kurt cercando di non ridergli in faccia. Le guance di Blaine erano diventate completamente rosse, ma non gli sembrava carino farglielo notare in quel modo.
 
“Non hai risposto alla mia domanda” riprese il più piccolo degli Aderson per cambiare discorso.
 
“Mi sarebbe piaciuto diventare un attore, anche se la mia prima scelta è sempre stata quella di fare il cantate” ammise infine con un sospiro.
 
“E come mai non ci sei riuscito?” volle sapere Cooper.
 
Kurt tentennò, e Blaine e improvvisamente si sentì in colpa per aver fatto quella domanda. Conosceva abbastanza bene il passato di Kurt da voler evitare che ci rimuginasse troppo sopra.
 
“Non sei costretto a rispondere, lo sai” mormorò anche se suo fratello riuscì a sentirlo lo stesso.
 
“A causa di una mia precedente relazione ho deciso di non entrare alla NYADA, una scuola di arti drammatiche a New York, per trasferirmi a Boston e stare insieme al mio ex. Tutti i miei amici hanno provato a farmi capire quanto stessi sbagliando, ma... ero troppo innamorato e non ho voluto ascoltare nessuno. Dopo circa un anno, ho scoperto che mi tradiva frequentemente, e per la carriera che sognavo ormai era tardi. Non lo so nemmeno io perché ho deciso di rimanere a Boston...” raccontò Kurt senza alzare lo sguardo dal tavolo.
 
“Non abbandonare mai la speranza” gli disse Cooper dopo un lungo silenzio. “Se veramente hai talento, potresti ancora riuscirci”
 
“Grazie” mormorò Kurt sapendo che quelle erano nient'altro che parole di conforto.
 
“Comunque anche io ho frequentato per un po' la NYADA” aggiunse. “Ma non l'ho mai finita perché durante uno spettacolo un produttore mi ha notato, e sai com'è...”
 
“Cooper non è il caso” lo ammonì Blaine alzando gli occhi al cielo.
 
“Okay, okay. Allora, io dove dormo?”
 
Kurt scattò in piedi, rendendosi conto di non aver pensato alla sistemazione di Cooper.
 
“Posso prepararti la stanza per gli ospiti, che ne dici Blaine?”
 
“E' un po' piccola, ma sempre meglio del divano” concordò Blaine alzandosi a sua volta. “Vado a prendere i bagagli in auto, intanto Kurt ti fa vedere dov'è”

Con un cenno della testa, Kurt lo invitò a seguirlo, e dopo essere arrivati al piano superiore, si portò l'indice sulle labbra, facendogli segno di far silenzio.

“Melody sta dormendo, se si sveglia ora ci vorrà più di un'ora prima che riesca a riaddormentarsi” gli spiegò Kurt quando furono entrambi entrati entrambi nella camera per gli ospiti.

“Sai che non l'ho mai vista?” mormorò Cooper con espressione assorta.

“Davvero?”

“Ero troppo occupato con il lavoro quando ho saputo di lei, poi si sono messi in mezzo i nostri genitori e... “

Kurt lo osservò mordendosi un labbro. Aveva capito che tra Blaine e suo fratello c'era un passato burrascoso, quindi evitò di indagare più a fondo prima di averne parlato con Blaine.

“Vorrà dire che ti rifarai domani mattina” disse con un sorriso iniziando a fare il letto.

In quel momento, Blaine entrò con due valigie dall'aria pesante che depositò accanto alla porta.

“Se ti dovesse servire qualcosa io e Kurt siamo nella stanza accanto” disse controllando che nella stanza non mancasse niente di indispensabile.

“Ah... tu e Kurt nella stanza accanto...” ripeté Cooper con un ghigno. “E dimmi, fratellino, da quant'è che tu e Kurt state 'nella stanza accanto'?” chiese mimando delle virgolette nell'aria.

Di nuovo, il colorito di Blaine si avvicinò al porpora, e riuscì a malapena a mormorare un “non sono affari tuoi” prima di uscire dalla stanza.

“Prima o poi dovrai raccontarmi com'è successo” continuò Cooper rivolto a Kurt.

“Prima o poi”

 

 

 

 

 

 

Mary's corner:

non sapete nemmeno quanto ginseng mi ci è voluto per riuscire a finire di scrivere questo capitolo (e per fortuna che l'estate serviva a riposarsi).

Mie lamentele a parte, ho deciso di non allungare troppo questo capitolo e di dedicarlo quasi del tutto a Cooper (lo so, vi ho fatto prendere un brutto spavento).

Per chi non lo sapesse, ho aperto una pagina fb dove segnalerò eventuali ritardi e dove potrete venire a insultarmi se vedete che impiego un po' troppo ad aggiornare (sapete come sono fatta): https://www.facebook.com/pages/Leana-EFP/263589750501767

Su gentile richiesta di una persona che segue la mia storia (tu sai chi sei ;)) mi è stato chiesto di scirvere un capitolo POV Melody. Non avendo troppo tempo a disposizione mi farebbe piacere sapere se a qualcuno piacerebbe leggerlo, così se fosse il caso potrei iniziare a dedicarmici. Ditemi voi!

 

-- Leana

   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Leana