20/07/2014
0 recensioniStoria partecipante al contest:
Ossessioni e vetri infranti – III edizione
di Mary Black
Nick dell’autrice: Liberty_Fede
Titolo della storia: Wrong and Dirty
Pacchetto scelto/coppia: pacchetto 7: coppia Draco/Hermione
Rating: Arancione
Contesto: Dopo la II Guerra Magica/Pace
Generi: Drammatico (abbastanza), Introspettivo (mica tanto), Romantico (questo sì, ma dipende da cosa intendete per ‘romantico’). Un po’ Erotico. Angst, forse.
Note/avvertimenti: scappate, finché potete! Un po’ di violenza fisico/psicologica e tentativo di stupro – ad opera di un fantasma mentale (all’inizio); un pochino di violenza fisica – ad opera del fantasma reale (verso la fine). Lime, credo (a metà strada) – consensuale, stavolta! Solo perché non sono capace di scrivere una Lemon. E perché ci sarebbe voluto un rating che non mi posso permettere. Comunque, è più nella One Shot che qui. Contenuti forti, ma non sono troppo convinta. Ossessione non ce n’è molta, forse alla fine e non viene approfondita perché ho decisamente scelto il punto di vista sbagliato.
Nda: Noticine sul titolo… Beh, lo odio. Avrei voluto metterlo in Italiano, ma suonava davvero male e in più svelava chi era sbagliato e chi era sporco. Mh-mh. Niente cliché Dramionesco. Se vedete comportamenti anomali da entrambe le parti, NON è OOC. Soltanto una visione distorta del loro IO. Scherzi a parte, se c’è, l’OOC sarà spiegato con lo scorrere della storia. Quindi, non scappate ù.ù. Per il resto, sappiate che odio con tutto il cuore Mary e i suoi meravigliosissimi (-.-) contest che mi fanno restare sveglia a scrivere dodici ore su ventiquattro. Sono leggermente in ritardo, ma è colpa del mio orologio psicologico che è sempre regolato male. Se volete sapere cosa penso della storia, nota alla fine della OS, secondo capitolo.
Importante: per favore, leggete le sopracitate note, almeno la prima parte, altrimenti, escluso il discorso dell’IO interiore distorto, Draco potrebbe risultare davvero OOC. Praticamente nelle note cercherò di spiegare il suo punto di vista, dal mio punto di vista. Spero di essermi spiegata ‘-.-
Oh, e non lasciatevi ingannare: se pensate che stia per succedere qualcosa, probabilmente quella cosa NON succederà.
Buona lettura
- Fede ♥
Wrong and Dirty
– Prologue –
Agosto 1998
«Ehi, Hermione, mi raccomando: quando sarai a Hogwarts, stai attenta ai Mangiamorte!» La voce scherzosa di Ron risuonò per il corridoio del Ghirigoro dove stava prendendo i libri segnati sulla lista. Un altro rumore fu quello prodotto da alcuni tomi caduti per terra.
La ragazza si voltò, trovando una testa bionda china a raccogliere il materiale scolastico. Draco Malfoy. Represse un brivido quasi di paura e ammonì Ron quando si rese conto che stava tornando alla carica con un’altra delle sue frecciatine.
Draco Malfoy.
Non credeva che immaginarlo nelle vesti di Mangiamorte potesse darle i brividi, eppure spesso si svegliava la notte, sudata e ansimante, con quegl’occhi grigi che la scrutavano dall’alto del suo subconscio, distruggendo tutto ciò che amava.
La ragazza si voltò, trovando una testa bionda china a raccogliere il materiale scolastico. Draco Malfoy. Represse un brivido quasi di paura e ammonì Ron quando si rese conto che stava tornando alla carica con un’altra delle sue frecciatine.
Draco Malfoy.
Non credeva che immaginarlo nelle vesti di Mangiamorte potesse darle i brividi, eppure spesso si svegliava la notte, sudata e ansimante, con quegl’occhi grigi che la scrutavano dall’alto del suo subconscio, distruggendo tutto ciò che amava.
*
Corre sempre più veloce per quel labirinto che è la sua mente.
Destra, sinistra, destra, sinistra.
L’espressione dolce di sua madre, i pomeriggi da bambina passati al parco, sulle giostre, a mangiare gelati.
Destra, sinistra, destra, sinistra.
Harry e i suoi occhi verdi, sette anni di amicizia, di avventure, di esperienze condivise che nessuno sarebbe mai riuscito a cancellare.
Destra, sinistra, destra, sinistra.
La presenza rassicurante di Ron, prima grande delusione d’amore quando si era resa conto che non era disposto a mettere in gioco la loro amicizia per qualcosa di più.
Destra, sinistra, destra, sinistra.
Hogwarts, la sua seconda casa, la sua seconda famiglia. Dove aveva imparato non solo dai libri, ma anche da ciascuna delle persone che abitavano il castello.
Destra, sinistra, sinistra, sinistra.
Draco Malfoy e gli anni di scherno, di insulti, di indifferenza reciproca. Quando un ragazzino ti chiama ‘Mezzosangue’ e ti inietta il male puro nelle vene.
Sinistra, sinistra, sinistra, sinistra.
E ora eccoli lì, con lo stesso male negli occhi, la bacchetta alzata di fronte alla Scuola di Magia ricostruita a fatica, una formula sulle labbra.
Adesso non può scappare. Né destra, né sinistra, né destra, né sinistra.
«Ardemonio.»
Vorrebbe correre verso lui, fermarlo, ma non riesce a muovere nemmeno un muscolo.
Vorrebbe chiedere gli occhi e svegliarsi, ma non riesce a muovere le palpebre.
Osserva rapita, terrorizzata, le fiamme che scaturiscono dalla sua bacchetta, che avvolgono il corpo di sua madre.
Ardemonio. Morte, devastazione.
Di Harry, di Ron.
Ardemonio. È un incubo – si ripete – semplicemente un incubo.
Le fondamenta di Hogwarts crollano e in pochi minuti dell’antico castello resta soltanto polvere.
Vorrebbe gridare, ma non ha più fiato.
Le lacrime scorrono rapide sulle sue guance, mentre invano cerca di svegliarsi.
È un incubo. Un incubo. Svegliati, maledizione!
Sono rimasti solo loro. Lei, Malfoy e le macerie.
Si avvicina, piano, quasi fluttuando, tant’è che nemmeno se ne accorge.
Poi le sue labbra le accarezzano piano la bocca e finalmente la sua mente si riempie di oscurità.
Aprì gli occhi e respirò forte, accasciandosi contro la testiera del letto.
Scosse la testa con violenza e ricacciò indietro le lacrime. Affondò il volto angosciato nel cuscino cercando un conforto che non sarebbe mai arrivato.
È solo un incubo. Solo un incubo.
Destra, sinistra, destra, sinistra.
L’espressione dolce di sua madre, i pomeriggi da bambina passati al parco, sulle giostre, a mangiare gelati.
Destra, sinistra, destra, sinistra.
Harry e i suoi occhi verdi, sette anni di amicizia, di avventure, di esperienze condivise che nessuno sarebbe mai riuscito a cancellare.
Destra, sinistra, destra, sinistra.
La presenza rassicurante di Ron, prima grande delusione d’amore quando si era resa conto che non era disposto a mettere in gioco la loro amicizia per qualcosa di più.
Destra, sinistra, destra, sinistra.
Hogwarts, la sua seconda casa, la sua seconda famiglia. Dove aveva imparato non solo dai libri, ma anche da ciascuna delle persone che abitavano il castello.
Destra, sinistra, sinistra, sinistra.
Draco Malfoy e gli anni di scherno, di insulti, di indifferenza reciproca. Quando un ragazzino ti chiama ‘Mezzosangue’ e ti inietta il male puro nelle vene.
Sinistra, sinistra, sinistra, sinistra.
E ora eccoli lì, con lo stesso male negli occhi, la bacchetta alzata di fronte alla Scuola di Magia ricostruita a fatica, una formula sulle labbra.
Adesso non può scappare. Né destra, né sinistra, né destra, né sinistra.
«Ardemonio.»
Vorrebbe correre verso lui, fermarlo, ma non riesce a muovere nemmeno un muscolo.
Vorrebbe chiedere gli occhi e svegliarsi, ma non riesce a muovere le palpebre.
Osserva rapita, terrorizzata, le fiamme che scaturiscono dalla sua bacchetta, che avvolgono il corpo di sua madre.
Ardemonio. Morte, devastazione.
Di Harry, di Ron.
Ardemonio. È un incubo – si ripete – semplicemente un incubo.
Le fondamenta di Hogwarts crollano e in pochi minuti dell’antico castello resta soltanto polvere.
Vorrebbe gridare, ma non ha più fiato.
Le lacrime scorrono rapide sulle sue guance, mentre invano cerca di svegliarsi.
È un incubo. Un incubo. Svegliati, maledizione!
Sono rimasti solo loro. Lei, Malfoy e le macerie.
Si avvicina, piano, quasi fluttuando, tant’è che nemmeno se ne accorge.
Poi le sue labbra le accarezzano piano la bocca e finalmente la sua mente si riempie di oscurità.
Aprì gli occhi e respirò forte, accasciandosi contro la testiera del letto.
Scosse la testa con violenza e ricacciò indietro le lacrime. Affondò il volto angosciato nel cuscino cercando un conforto che non sarebbe mai arrivato.
È solo un incubo. Solo un incubo.