1.

«L'amore si scopre soltanto amando.»

Harry rimase un po' sorpreso dall'affermazione, abbastanza famosa ma che sfuggiva alla sua raccolta di aforismi gelosamente conservata in un angolo della sua mente, del poeta brasiliano Paulo Coelho, scritta a inizio pagina del ventiquattresimo capitolo del suo libro di letteratura, aperto in una pagina a caso, ormai ne aveva fin sopra i capelli di tutti i poeti e scrittori antichi di cui la sua professoressa di lettere si ostinava a parlare per ore, senza considerare la scarsa, o, per meglio dire, non proprio presente, attenzione dei suoi alunni.

L' amore si scopre soltanto amando.. continuava a ripetere a bassa voce.

«Styles, ha qualcosa da dire alla classe pertinente all'argomento o stava forse parlando con il banco?»

«No, assolutamente nulla»

«Nulla? Nega l'evidenza? La vedo un po' stanco, vada un po' fuori, e torni quando si sarà schiarito le idee, per favore»

Così si alzò, tanto sarebbe stato inutile anche solo provare a protestare qualsiasi cosa detta da quella vecchia racchia: una donna orribile, tanto che tutti si chiedevano come avesse fatto a trovare marito, “magari sotto sotto è simpatica”, pensavano gli studenti, pur non essendone realmente convinti, ma quella sembrava l'unica cosa logica. Si diresse fuori dalla porta, sospirando, e dopo averla chiusa si avviò verso il corridoio, fermandosi non molto distante dalla porta del bagno maschile, sulla parete opposta. Si appoggiò con la schiena, stendendola sul muro, appoggiandoci anche il piede destro, che inspiegabilmente gli si stava addormentando, fissando il muro color crema, che originariamente doveva essere all'incirca di un giallo chiaro, ma quello sicuramente non veniva imbiancato da decenni, come minimo.

Ad interrompere la sua riflessione sull'ultima volta che il muro del corridoio venne imbiancato fu un rumore di passi lontani, preceduti dal rumore di una porta che si chiudeva. Alzò piano lo sguardo e da lontano vide una figura non molto alta, vans blu scuro ai piedi, jeans chiari appena strappati sulle ginocchia, camicia bianca arrotolata sulle maniche e leggermente sbottonata, che lasciava intravedere dei segni neri, sicuramente una qualche scritta tatuata, dato che gli sembrava di riconoscere qualche lettera, capelli castani un po' scompigliati, apparentemente senza un verso -come realmente era, solo che il ragazzo che li portava li amava così, pensava impressionassero la gente, in positivo, si intende- e barba poco accennata, forse causata dalla dimenticanza di qualche giorno. Più si avvicinava, più Harry cercava di cogliere altri particolari di quel ragazzo che gli pareva di non avere mai visto, o forse qualche volta, di sfuggita all'uscita da scuola, in mezzo alla folla, ma non aveva mai avuto l'occasione di osservarlo così bene. Aveva lo sguardo basso, probabilmente era immerso nei suoi pensieri, prima di girare verso i bagni, proprio vicino a dove si trovava Harry, alzò velocemente lo sguardo, incontrando il suo, ed abbozzando un sorriso, che venne subito ricambiato.

Dopo che il ragazzo misterioso varcò la porta del bagno, Harry cominciò a pensarlo, a pensare all'incontro con quegli occhi color cielo, probabilmente fra i più belli che avesse mai visto, a confronto dei quali tutte le foto su tumblr e weheartit scomparivano, anche quelle che potevano sembrare le più belle al mondo. Perché lui in quegli occhi non ci vedeva solo il cielo, in una bellissima giornata soleggiata, ma anche il mare, quello calmo delle giornate passate in spiaggia con i suoi amici a giocare a racchettoni, o trascorso con sua sorella e sua madre a prendere il sole, nonostante la sua pelle tendesse a non abbronzarsi più di tanto, la strada che faceva tutti i giorni per andare a scuola, che magari faceva anche il ragazzo sconosciuto, quando con le cuffie nelle orecchie canticchiava a bassa voce il ritornello della sua canzone preferita, che lo preparava alla dura giornata da affrontare, i momenti passati in casa cucinando la pizza per le feste che ogni tanto si tenevano in casa sua, l'infanzia, il periodo più bello della sua vita. Ma non solo, oltre ad avere un colore particolarissimo gli sembravano anche gli occhi di una persona speciale, di un amico da tenere stretto, di quelli che darebbero la vita per te e che si farebbero in quattro per farti stare bene, o si metterebbero in ridicolo per strapparti un solo sorriso. E se gli occhi sono davvero lo specchio dell'anima, allora Harry avrebbe fatto di tutto per diventare suo amico, per conoscere quel ragazzo particolare che non aveva mai notato e mentre rifletteva il ragazzo uscì dalla porta, indirizzandosi verso la sua aula, con passo sicuro, spettinandosi i capelli con una mano ed aggiustandosi la camicia, prima entrare nell'aula e sparire dietro un rumore che sembrò fortissimo, dovuto all'immenso silenzio di quel corridoio, ed Harry allora si diresse anche lui verso la sua aula, non avendo più dubbi, lo avrebbe conosciuto, a qualunque costo.


Angolo autrice:
Ciao a tutti, innanzitutto grazie di essere arrivati fino qui,
ci tengo a dire che non pubblico qualcosa qua su efp da una vita e che mi trovo un po' spaesata, devo rifarci l'abitudine hahaha.
Comunque, spero vi sia piaciuto il primo capitolo, ho già pronto il secondo e sto lavorando al terzo, se vi va lasciatemi una recensione, mi farebbe davvero molto molto piacere :), anche negativa, accetto tutto: critiche, consigli e anche complimenti (che mi renderebbero felicissima) hahaha. 
Ora me ne vado, al prossimo capitolo e grazie ancora :)
Ah, qui sotto vi lascio i link di twitter e ask, se avete domande o volete parlarmi sono sempre disponibile.
-strawberrytaste♥
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