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Autore: Kange    21/07/2014    6 recensioni
Urli, urli con tutto il fiato che hai in gola pensando che sia arrivata la fine.
Non sai che questo è solo l’inizio, l’inizio di una straordinaria avventura che ti porterà a scoprire cose che mai avresti mai neppure immaginata, e che ti regalerà un amore magico ….
//Dopo ben 4 anni mi sono decisa a riprendere in mano questa storia, o almeno a provarci. I 14 capitoli + prologo che sono stati pubblicati fino ad ora verranno via via risistemati, anche se ciò non avverrà subito; la priorità l'avrà il portare avanti la storia.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Sesshoumaru, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Attenzione:

Vi ricordo che nel grassetto blu si trovano i pensieri di Amaya ed in grassetto nero quelli di Yukio (il vermicello ^.^)




... ciò che non avevo neanche sognato ...

CAPITOLO 11

Ti guardi al grande specchio, indossi un kimono blu notte che alla fine reca dei rami di rose che sembrano risalire lungo la gonna regalando vivaci macchie rosse, ti hanno messo un grosso strato di polvere bianca sul viso ed i capelli sono stati legati in una elegante e molto resistente crocchia   che ti deve resistere per tutta la sera, anche se in  realtà non ci credi molto, non ti hanno mai retto certe acconciature.


"Signorina, è perfetta" ti dice una ragazza dai capelli biondi cenere, quella che ti ha truccata, è rimasta solo lei nella stanza, le altre due, una per l'abito e l'altra per i capelli sono già uscite, la  giovane ti fa un piccolo inchino "Vado ad avvertirli" dice prima di uscire e tu rimani finalmente sola.


Le ultime parole di Izayoi durante la passeggiata ti risuonano nelle orecchie: "L'importante è non mentirgli", sospiri, te ti sei creata un mondo di bugie e temi che questo possa distruggere il tuo      sogno. Senti gli occhi inumidirsi ma non ti puoi permettere il lusso di piangere a causa del trucco   ed è proprio in quel momento che senti un acuto dolore all'altezza del cuore, come se qualcuno te lo stesse stritolando tra le sue due grandi mani.


Cadi in ginocchio, le braccia strette al petto, sul volto un'espressione di dolore, respiri in modo affannoso, l'ossigeno sembra non entrarti più nei polmoni, appoggi un palmo a terra per sorreggerti, è già la seconda volta che ti succede in quel giorno, inizi a spaventarti, ti gira la testa, chiudi gli occhi cercando di regolarizzare la respirazione facendo delle grosse inspirazioni e tentando di calmarti, pian piano il dolore ti lascia e finalmente sul tuo volto ritorna il tuo classico colorito roseo di sempre.


Ti alzi ancora frastornata ed hai giusto il tempo di riprendere un minimo di lucidità che Izayoi irrompe nella stanza tutta sorridente “Su forza tesoro, gli ospiti staranno per arrivare”, lei si ferma un secondo ad osservarti e poi mettendo su un’espressione preoccupata avvicina il suo viso al tuo “Ti senti male”, scuoti la testa fingendo un sorriso “No, non preoccuparti, sto bene” le rispondi senza quasi accorgertene che le hai dato del tu.


Da quanto lo fai?


Non sapresti dirlo. Tuttavia lei non sembra farci molto caso e ti trascina velocemente fuori dalla porta che si richiude alle vostre spalle con un tonfo sordo.


Raggiungete la grande sala del ballo, è la prima volta che la vedi e la sua imponenza ti lascia senza parole, è la stanza più grande del palazzo, di una bellezza unica nella sua semplicità, ad illuminare tutt’intorno a voi ci sono grandi candelabri d’argento d’una bellezza indicibile, la stanza è piena di finestre al tuo lato sinistro che in quel momento mostrano il Sole che inizia la sua discesa, le tende sono perfettamente bianche legate da una parte con dei piccoli pezzetti di corda chiara.


Ad un lato della stanza si trova il tuo amato pianoforte e:“Mio, ora sto iniziando a pretendere troppo, non è mio, tento troppo spesso a dimenticarmene” è ciò che aggiungi subito dopo.


Al lato destro si trovano molte tavole riempite con ogni cibo che possa venire in mente ad una persona, e cosa più importante quei deliziosi dolci dei quali non ricordi il nome che la donna ti preparò un paio di volte.


Ti volti verso Izayoi che ti stava osservando da quando eravate entrate nella grande stanza, ed ancora una volta sorridi nel pensare che Inu no Taisho abbia fatto un vero affare ad incontrare una donna come lei, nella sua altezza, che diciamocelo non era molta, era perfetta, aveva tutto ciò che si poteva volere in ogni donna, una grande cortesia, gentilezza, dolcezza, sensibilità, vocabolario, cultura, curve al punto giusto e talmente tanto perfette che il pancione la rendeva ancora più bella di quanto non fosse già normalmente.


“Che ti sembra?” ti chiede con una voce leggermente ansiosa “Izayoi, è .. è …” ti manca la parola adatta a descrivere l’ambiente, quindi ti limiti ad aprire le braccia ed ad indicare l’intera sala, lei però sembra fraintendere “Ho esagerato quindi?” ti chiede mentre un’ombra di tristezza le passa sul volto “No, è semplicemente perfetto, fantastico, stupendo”, lei torna subito a sorridere. “Lo pensi d’avvero?” annuisci “Non ho mai visto qualcosa di più bello”, questa frase sembra appagarla e farla tornare tranquilla che i suoi sforzi nello spiegare tutto come voleva ai servitori fossero ben riusciti.


“Conto molto sul fatto che la musica riesca ad accontentare tutti, è così difficile trovare un musicista decente in questo periodo”, questa frase ti fa tornare in mente la presenza del pianoforte situato sul lato sinistro davanti ad una grande finestra “Giusto, chi è che suonerà?” le chiedi cortesemente ed il suo sguardo malizioso ti fa capire improvvisamente tutto.


Inutili tutte le preghiere di non fartelo fare, inutile il fatto che tu continuassi a ripeterle di non avere spartiti adatti ma solo veloci, lei desiderava te e nessun altro.

 

“Te ne prego Amaya, ho tentato di trovare qualcun altro, ma la tua musica è senz’altro la migliore, inoltre ho scelto dei brani che sono adatti”, questa frase, palesemente una bugia nella prima parte, ti costringe ad annuire e quando lei esce fuori dalla sala tutta contenta dicendo che deve raggiungere il marito ti rendi conto che ti ha fregata.


Ti vengano fatti presente i testi poco tempo dopo, circa una mezz’oretta quando davanti a te si ripresentò Izayoi che si mise a sfogliare con te i vari spartiti, tra quelli scelse anche la sigla de “Pirati dei Caraibi” nella versione lenta che avevi presentato loro, e quasi quasi ti piacerebbe vederli danzare al ritmo vero.


“Devi stare tranquilla, per la musica delle danze c’è un’orchestra a parte, la tua musica servirà solo di tanto in tanto per alleviare l’atmosfera”

“Ma perché non possono continuare a suonare quelli ingaggiati per le danze?”.


Lei ti ignora andando avanti “Poi tra uno spartito e l’altro potrai gironzolare fra le persone e fare conoscenza”.


A quel punto non sapevi più cosa ti spaventava maggiormente, se l’idea di suonare davanti a molte persone spartiti che te avevi modificato per rendere lenti, tranne pochi eletti che lo erano già, oppure quella di dover conversare con persone con le quali non ritenevi che avresti mai avuto rapporti, oltre che per il fatto che sarebbero stati tutti demoni anche per la loro situazione sociale, della quale non t’intendi molto certo, ma certe cose le hai chiare persino te.


Ti siedi nel piccolo salottino adiacente alla grande sala, prima quella stanza ti sembrava tanto grande, ma dopo la vista di quella dove sarebbe avvenuta la festa sembra quasi lo sgabuzzino delle scope, eppure proprio il fatto che adesso ti appaia così piccola te la fa sembrare ancora più cara.


La piccola poltroncina dove ti sei seduta ti accoglie dolcemente con le piume del suo cuscino, ti senti stanca e piccola in questo mondo così totalmente diverso dal tuo, e le grandi diversità ti appaiono ora più chiare che mai.


“Amaya, stanno iniziando ad arrivare gli ospiti, che ci fai ancora lì seduta, su forza muoviti!” ti alzi velocemente raggiungendo la donna con una breve corsa e presto siete nel corridoio dove poco distanti si trovano due donne ed un uomo che avanzano verso di voi delicatamente.

Vi inchinate tutte e cinque com’è regola e dopo questo osservi meglio il piccolo gruppo, la donna sembra essere più giovane di Izayoi, eppure sai bene che quell’impressione può non essere veritiera in quanto i demoni hanno la durata della vita e della crescita alterata rispetto a quella degli umani.


Ha i capelli verdi lunghi sino alla schiena ed indossa un kimono azzurro chiaro che reca disegni marini, alla sua sinistra quella che dovrebbe essere la figlia, i capelli come quelli della madre ed un semplice kimono giallo, alla destra dalla donna il marito anch’esso coi capelli verdi ed indossa un kimono maschile che ricorda molto il colore delle alghe marine.


Al tuo fianco Izayoi gli fa segno di accomodarsi dentro l’ampia sala e per un attimo sul volto della ragazza che dimostrerebbe solo pochi anni meno di te passa l’ombra dello sbalordimento per poi ritornare al volto gelido assieme ai suoi genitori, continui ad osservarla, i suoi occhi arancioni sono di una bellezza indicibile, sei talmente presa da essi che non ti accorgi nemmeno che vi hanno raggiunti i due uomini della casa e sussulti quando senti la voce di Inu “Speriamo di non avervi fatto attendere troppo Maestro Gensho”.


Ti volti a guardarli, Inuken indossa un kimono maschile marroncino, i capelli lasciati sciolti, al suo fianco poco più basso di lui Sesshomaru con i capelli legati in una coda bassa ed il kimono nero, lo sguardo fisso sull’uomo che è da poco entrato all’interno del castello “Siamo appena arrivati” risponde lui gelidamente.


“Inizia a fare un po’ freddino”.


“Già”.


Per una volta ti trovi d’accordo con Yukio e questo ti ribadisce il concetto che quella non sarebbe stata una serata tranquilla, o comunque normale.


“Lei d’essere la dominatrice” dice la donna squadrandoti dall’alto in basso, ti inchini “Si signora” dici cercando di mantenere il controllo sulla tua voce che nei momenti meno opportuni si diverte a tradirti.


“Il tuo caro Sesshomaru la sta congelando con lo sguardo”.


“Yukio ti prego, sono già abbastanza imbarazzata, non ti ci mettere pure tu”, ti rialzi tornando ad osservare i demoni davanti a te, la moglie di quello che hai capito chiamarsi Gensho apre la bocca ma è costretta a richiuderla a causa dell’intervento della figlia “Siamo impazienti di vedere la sua esibizione” dice con una dolcezza incredibile che ti lascia sbalordita “Già, e spero che mi lasci entusiasta” aggiunge l’uomo facendoti tornare tutto il nervosismo. Ti sta già antipatico.


“Tesoro, stanno arrivando altri ospiti” dice Inu alla maglie dolcemente così che lei possa almeno volgersi alla porta ed essere pronta ad accogliere altri demoni in casa sua.


Ben presto le persone cessano di arrivare per tua grande gioia, tutti ti guardano freddamente, a dire il vero squadrano sia te che Izayoi, forse perché non accettano la presenza di umane e ti chiedi perché se odiano gli umani sono venuti ben sapendo chi avrebbero trovato.


“Speriamo bene” sussurra la donna al tuo fianco, le posi una mano sulla spalla sorridendole incoraggiante “Sarà tutto perfetto e gli faremo rimangiare tutte le brutte idee che hanno su noi due” le sussurri con la voce più bassa che puoi all’orecchio e solo Inuken ed il figlio che vi stanno accanto vi sentono, sui loro volti compare un tenero sorriso, anche se si raffredda presto.


Finiti i nuovi arrivi, finiti gli inchini finito e l’obbligo di stare lì immobili finalmente ti puoi buttare sui mochi, il dolce che ti piaceva tanto e del quale finalmente ti sei ricordata il nome, ti dirigi velocemente verso il grande tavolo pronta a prendere uno di quei deliziosi spiedini quando una mano ti si posa sulla spalla e ti allontana lasciando che il tuo braccio rimanesse sospeso nel vuoto senza poter afferrare niente.


Ti volti incontrando i suoi occhi ambrati, arrossisci immediatamente, lui ti sposta delicatamente verso l’inizio del tavolo “Puoi mangiare i dolci solo in fondo”, sbatti le ciglia incredula “Ma è ingiusto” dici a bassa voce facendolo sorridere “È la regola” annuncia subito dopo facendoti arrossire, perché il suo sorriso ha questo potere?


Afferri la piccola ciotola di porcellana mettendovi svogliatamente del riso e munendoti di bacchette che hai miracolosamente imparato ad usare dopo vari e vari tentativi e lezioni da parte della donna che tutte le volte rideva chiedendoti che strani strumenti usavate nel tuo paese per mangiare se non le bacchette, e descriverle le posate italiane era molto molto difficile.


“Mi dispiace per come l’hanno trattata i miei genitori”, a quella voce ti volti sorpresa di rivedere la ragazzina dagli occhi arancioni “Non c’è problema, sono convinta che a fine si ricrederanno”, lei ti sorride come a dirti “Certo, l’importante è crederci” e ti dà leggermente fastidio ma tenti di nasconderlo dietro un bel sorriso “Sono molto curiosa di vedere la sua esibizione e sono sicura che ci stupirà tutti” dice prima di andarsene “Che gentile” ti lasci sfuggire “Già” è il freddo commento del ragazzo al tuo fianco.


Ti volti sorridendogli perché hai capito che il suo atteggiamento è solo il frutto della paura che anche solo uno di quei demoni tenti di attaccare te o Izayoi.


La cena avviene in modo tranquillo anche se nessuno ti parla ma tutti ti fissano, cosa che sinceramente odi, al temine di essa inizia la musica per le danze e vedi che si formano le varie coppie per il ballo, afferri l’ennesimo mochi, ne hai già mangiati cinque “Ma non ti vengano mai a noia sti cosi?” ti chiede in modo alquanto sgarbato Sesshomaru e te ti limiti a scuotere il capo convinta “Se a te le cose dolci non piacciono non significa mica che io non ne possa essere golosa” ribatti dolcemente mentre mangi l’ultimo boccone.


“Ti va di ballare?” sgrani gli occhi davanti a quella domanda prima di divenire completamente rossa e noti che anche per lui è lo stesso.

“Non sono in grado” riesci a dire a bassa voce, “Ma come, Izayoi non ti aveva insegnato in questi giorni?” annuisci lentamente “Ma comunque non ho imparato molto” ammetti passando dal rosso al viola, “Bene, vorrà dire che ti condurrò io” ti dice facendo un sorriso, ti afferra per il polso e ti trascina in mezzo alla pista da ballo mettendoti in posizione con le braccia e posandoti una mano sulla vita e prendendo l’altra con la mano “Ti pesterò i piedi” inizi spaventata di fare una figura terribile, ma la sua risposta è semplicemente una risata “Ti renderò zoppo a vita” ribatti.


In quel momento si blocca e ti guarda in modo serio “No. C’è, stai parlando sul serio?” inizia “Tu rendermi zoppo, ti devo forse ricordare che sono un demone?” ti chiede in tono ironico “Un’umana dovrebbe riuscire a rendermi zoppo?” concluse con un sorriso divertito, te cerchi di trattenerti dal ridere ma ti limiti ad annuire “Ti devo forse ricordare che ho la straordinaria capacità di rompere tutto ciò che tocco?” gli chiedi riferendoti ai sette incidenti che sono avvenuti in soli tre mesi dove hai distrutto un tavolo, tre vasi, un servito e sciupato due abiti a causa degli attacchi dei demoni serpente uno e l’altro per un allenamento particolarmente terribile da parte di Yume.


“Non sono né un abito né un vaso, quindi non ho niente da temere” ti sussurra all’orecchio facendoti aumentare terribilmente i battiti del cuore, perché lui ha questo potere terribile su di te?


Seriamente non se ne accorge o si diverte?


“Ed ora lasciati condurre” dice prima di farti iniziare a danzare ignorando totalmente le tue lamentele e le tue suppliche, che poi non sono state molto e nemmeno dette in modo convinto perché fondamentalmente ti piace stare tra le sue braccia.


Inizi a goderti il ballo nonostante sei sicura ogni tanto di pestargli i piedi ma lui non fa un pio, guardi le facce intorno a voi, tutti si sono scostati e vi guardano rabbiosi, poche coppie di giovani sono rimaste a danzare con voi e vi ignorano.


Capisci improvvisamente il perché di tutti quei volti bui, te sei un’umana e lui un demone “Non posso fargli questo” pensi tristemente cercando di porre fine alla danza, ma la sua risposta è di stringerti ancora più forte a sé “Lasciali perdere” ti sussurra in un modo che ti fa tornare immediatamente rossa “Ma te-” lui ti blocca con un sorriso di quelli che tanto ami “A me importa di te” ammette e questo ti fa tornare a goderti il ballo.


Non ti curi dei loro sguardi e ti lasci condurre dalla musica e dai suoi movimenti, è uno dei momenti più felici che tu abbia mai avuto e desidereresti che tutto si fermasse a quel momento con te tra le sue braccia a ballare, eppure tu non sei un demone e dopo un po’ inizi a sentire la stanchezza, ti sforzi di ignorarla ma ben presto è troppa, Sesshomaru sembra capirlo e ti propone di fare una pausa, e tu sei costretta ad annuire anche se di malavoglia.


Tornate alla zona del buffe e guardate la sala da ballo dove Inuken e Izayoi danzano, lentamente a causa dell’ottavo mese nel quale si trova la donna, guardarli è una festa per gli occhi, lui la guida con una dolcezza e delicatezza incredibile, quasi temendo di poterla rompere e lei lo guarda con occhi pieni d’amore, entrambi sorridono felici della loro vita seppure piena di difficoltà.


“Mio padre è stato molto fortunato a trovare Izayoi” dice il ragazzo al tuo fianco e te sorridi dolcemente “Si amano in un modo incredibile” affermi, vuoi cercare di entrare nel discorso che dovrebbe comportarsi diversamente con suo padre poiché se si vogliono bene non possono comportarsi così freddamente quando improvvisamente senti nuovamente una leggera fitta all’altezza del cuore che tuttavia non è così forte da farti cadere a terra ma ti fa iniziare un forte giramento di testa.


Ti porti una mano alla fronte mentre riprendi a respirare a fatica, senti la vista oscurarsi “Amaya tutto bene?” ti volti recuperando lucidità, tutto ciò che non vuoi è farlo preoccupare “Si tranquillo, mi manca solo un po’ d’aria”, lui annuisce prendendoti delicatamente il polso e trascinandoti verso l’uscita della sala attirando molti sguardi curiosi, freddi e rabbiosi, ma non perché state uscendo, la perché la vostra pelle è a contatto.


In men che non si dica ti ritrovi fuori dal castello.


L’aria fresca ti circonda e la respirazione ti sembra più facile, ti rilassi mentre tutto torna alla normalità. “Va meglio?” la voce del ragazzo che hai accanto è tesa e preoccupata, annuisci “Si grazie, forse mi faceva troppo caldo”, lui ti guarda attentamente cercando di capire se gli stai mentendo, ti senti arrossire anche perché sai bene che se continuasse per molto rischierebbe di capire che non è tutto, devi cambiare argomento ed il prima possibile.


“Senti, mi sento molto meglio, ti va di tornare a ballare?” dici velocemente per poi voltarti ed iniziare a camminare verso la porta, poi tutto accade velocemente, lui ti afferra per il polso e ti impedisce di muoverti, ti sposta ancora più lontano dalle finestre sbattendoti in modo decisamente poco delicato al muro.


“Sesshomaru” riesci appena a sussurrare mentre lui ti fissa senza dire una parola “Sesshomaru lasciami” dici con una finta sicurezza ma lui sembra non darti ascolto ed è in quel momento che ti rendi conto con orrore che i suoi occhi hanno cambiato colore diventando rossi come il sangue, un brivido gelido ti scende lungo la schiena.


“Qualcosa o qualcuno ha preso il possesso della sua mente”, una rabbia cieca ti sale addosso.


“Nessuno può permettersi di fare questo al mio Sesshomaru” pensi non rendendoti neanche conto dell’aggettivo qualificativo che hai usato.


“Yukio, mi serve qualcosa che lo allontani senza fargli del male”.


“Un’onda d’energia” ti risponde prontamente lui, la immagini e quanto questa avviene lui si ritrova spostato di un paio di metri, lo vedi tirare fuori la sua spada e ti si lancia contro, lo schivi con non sai nemmeno te bene quali riflessi “È il potere dei dominatori, ti fa diventare estremamente rapita nei momenti di vero bisogno, lo acquisti solo che hai fatto amicizia con la tua emanazione”.


Sorridi leggermente “Bene, questo vuol dire che siamo amici quindi?”, Yukio ride “Non ti estendere troppo ragazzina”, la sua risposta ti fa ridere inconsciamente ma ben presto il riso ti si spegne a causa di un altro attacco da parte del demone.


“Come faccio a liberarlo?”, gli chiedi mentre schivi l’ennesimo fendente che però questa volta ti lascia un leggero graffio sul kimono, e tenti saluti anche al terzo vestito “Devi risvegliare la sua mente”.


“Grazie mille e come faccio genio?"


“E che diavolo ne so io!”


“Molto utile, molto utile davvero” dici con un tono ironico.


Fai un piccolo salto indietro mentre con la coda dell’occhio vedi uscire tutti i vari ospiti attirati probabilmente dai rumori esterni, in prima fila Izayoi ed Inu vi guardano la prima terrorizzata ed il secondo immobilizzato dalla sorpresa.


“Sesshomaru ma cosa stai facendo?” urla la donna mentre il marito si avvicina a grandi falcate verso di voi “Non permettere che si intromettano o non potrai risvegliarlo, solo una persona lo può fare e sei tu!”, osservi il demone “Signor Inu non si avvicini!” ma lui ti ignora e continua ad avanzare, schivi l’ennesimo fendente “La prego, si fidi di me!” niente, ti guardi intorno cercando di capire come impedire la sua intromissione “Yukio, uno scudo di ghiaccio!” gli ordini immaginandolo velocemente nella tua mente, vedi un piccolo verme spuntare fuori dal terreno e creare la barriera sottile e quasi indistruttibile.


“Aiutami, non so come fare”, per un bel pezzo c’è silenzio e te continui a tentare di schivare gli affondi sempre più numerosi a forti, fuori dalla barriera tutti vi guardano smarriti ed impauriti, perfino i demoni più forti non vorrebbero trovarsi al tuo posto.


“Yukio, ho bisogno di aiuto!” urli dentro di te disperatamente, le gambe ti bruciano e non riesci più ad essere così pronta di riflessi, velocemente sul tuo corpo si creano piccoli graffi più e meno superficiali “Non ce la faccio più!” aggiungi dopo poco sentendo solo il silenzio “Non so come aiutarti Amaya” ammette dopo poco.


All’ennesimo fendente che schivi con un piccolo salto di lato lo chignon ti cede definitivamente ed effettivamente devi ammettere che ti ha retto più di quanto avresti mai pensato.


Senti le gambe cederti e ti ritrovi in ginocchio ansimante, appoggi le mani a terra, non ce la fai più e non puoi chiedere aiuto a Yukio perché può impegnarsi in una sola cosa per volta.


Alzi lo sguardo verso Sesshomaru incontrando i suoi occhi rossi, lo vedi alzare la lama, il volto inespressivo “Maru-kun” sussurri appena vedendo scendere l’arma velocemente verso di te, chiudi gli occhi ma il colpo non arriva, aspetti pochi secondi terrorizzata, quando riesci a recuperare abbastanza coraggio per riaprirli li alzi verso quelli del demone e noti che si schiariscano passando dal rosso all’arancione fino al suo solito ambrato, in circa dieci secondi.


Il cuore ti fa una capriola nel petto quando riconosci il suo sguardo dietro ai suoi occhi “Ce l’hai fatta” dice Yukio dolcemente e pieno di felicità mentre lentamente fa scendere la barriera.


“Amaya” dice appena in un sussurro il demone davanti a te, lascia cadere la spada al tuo fianco e si mette in ginocchio davanti a te poggiandoti una mano sulla spalla ma nel sentire un tuo gemito soffocato la ritrae subito scoprendola insanguinata del tuo stesso sangue.


“Amaya, io, mi dispiace, non so cosa mi sia preso”, gli sorridi notando che la barriera non è ancora stata riassorbita per la metà, gli appoggi una mano sulla guancia “Non è stata colpa tua, è stata un’entità che ha preso possesso della tua mente, va tutto bene” gli dici dolcemente.

“No che non va tutto bene io ti ho-” lo blocchi velocemente “Non è stata colpa tua punto” dici sorridendogli e stringendogli delicatamente la mano, lo vedi alzarsi, ti tende la mano aiutandoti a rimetterti in piedi, la barriera è stata quasi riassorbita tutta ed Izayoi ed Inuken si stanno avvicinando velocemente mentre gli altri spettatori rimangono immobili.


Sentite dei passi veloci allontanarsi e voi due vi guardate “Dev’essere stata l’entità che ha preso possesso della sua mente” ti dice Yukio e sei sicura che anche lui lo sospetti infatti subito dopo aver lanciato uno sguardo al padre che si era anch’esso fermato per ascoltare il rumore parte in corsa verso la direzione dei passi seguito a ruota dall’uomo.


Senti nuovamente quel dolore al cuore ancora più forte di quello che ti era preso nella tua stanza prima di scendere nella sala, ti porti le mani al cuore stringendole fino a farti male, nuovamente la sensazione di non riuscire a ricevere abbastanza ossigeno, la vista ti si oscura e torni nuovamente in ginocchio.


“Amaya!” urla Izayoi prima di iniziare a correre per quanto possibile dal suo stato, ma quell’urlo richiama i due demoni che si voltano verso di te ed il più giovane ti raggiunge prima della donna, torna ad inginocchiarsi accanto a te “Amaya, Amaya che succede?” ti chiede allarmato, vorresti dirgli che è tutto apposto ma non riesci ad emettere un singolo suono presto ti ritrovi circondata da quella che è diventata la tua nuova famiglia, “Tesoro, ma cosa le sta succedendo”, la voce della donna ti pare lontana e flebile.


I volti sembrano oscurarsi davanti a te fino a scomparire, improvvisamente tutto diventa più scuro “Amaya, Amaya, cerca di resistere”.


Poi le forze ti abbandonano, ti lasci cadere in avanti, senti due forti braccia accoglierti, l’ultima cosa che vedi sono i suoi occhi ambrati.





N.D.A.:

 

 

Kange: Oggi la nota d'autrice sarà a cura mia e di Sesshomaru-sama!!

Il quale è ovviamente molto felice di vedere quante persone seguono la storia e la recensiscono non è vero Maru emh ... Sesshomaru-sama?


Sesshomaru: Stai scherzando spero! Diamine! Io dire certe cose? Non lo farebbe nemmeno quel bastardo di Inuyasha, voi che seguite la storia siete tutte pazze!! 25 recensioni pe' sta roba? Ma poi chi diavolo sono quelle 5 persone  che l'hanno messa tra le preferite? Le 3 tra le ricordate e le 6 tra le seguite? Ma dico io siete tutti sce-


*L'autrice tira una padellata in testa a Sesshomaru-sama in stile Rapunzel facendolo svenire*


Kange: Scusate molto, ma non pensava davvero le cose che diceva è solo molto tim-


Sesshomaru: Certo che le pensav-


*Altra padellata in testa*


Kange: Dicevo che è solo MOOOOLTO timido, ed è felicissimo che ci siano così tante persone che la seguono, non avrei mai creduto di trovare così tante persone gentili che accogliessero questa storia! E mi scuso per il ritardo, ma come sapete ero (e sono) al mare e internet è un pò mancante, ma è arrivato un mio amico con la connessione super potente (si, in pratica la sto scroccando U.U) e molto gentilemente me l'ha data senza neanche ribattere (non abbiamo fatto il tira e molla eh! ^^'').Spero che il capitolo vi sia piaciuto, come vedete è anche un po' lunghino, sono quasi 8 pagine tonde tonde, l'ho riletto un paio di volte e spero quindi che non ci siano orrori grammaticali, inoltre ho ricontrollato che i pensieri dei vari personaggi fossero sistemati a dovere, ma se me ne sono persa qualcuno chiedo umilmente venia! >_<

Il prossimo capitolo arriverà ad Agosto (credo), forse un po' prima e così io vi lascio, ci vediamo all'angolo dei consigli di lettura!

Un bacione K-chan.

P.S. Mi sono divertita molto a lasciarvi con lei che sviene lo devo ammettere! Ihihih. E voi? :D



A.C.L.:


Kange: Ronfff ... Zzzzz ... Ronfff ... Zzzz ....


*L'autrice si è addormentata a causa dei salti mortali che ha fatto per scrivere il capitolo*


Rin: Quindi sta a Rin consigliarvi la lettura! Ebbene ... non sa sinceramente quale storia consigliarevi perché le piacciono tutte, però vi lascia questo link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2668072&i=1

La storia si intitola Kagome in Wonderland e a Rin piace tantissimo.

L'autrice è Sesshomaru_sama che tra le tante segue la storia (non sto cercando di ingraziarti giuro! N.D. Autrice che si è appena svegliata).

Quindi passate.

Un bacione dalla vostra Rin.


Kange: Cavolo come sei carina! La prossima volta lascio a te la cura del mio angolo dell'autrice invece che a Maru-kun.


Sesshomaru: Chi hai chiamato Maru-


*Altra padellata in testa*.


Kange: MOOOOLTO timido!!


 

  
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