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Autore: vaniglia_lovefantasy    21/07/2014    3 recensioni
Sono passati sette anni dalla battaglia contro Nidhogrr e ormai i ragazzi si sono rifatti una vita, ma i draghi non sono usciti dalle loro vite come Thuban aveva predetto: Ofnir scappa dalla sua prigione a Draconia e rapisce Nidafjoll per poi rifugiarsi sulla Terra. Ed è qui che draghi e Draconiani si reincontrano nell'ennesima battaglia contro il male, aiutati da un personaggio in cerca dei genitori biologici. Hamal sarà in grado di aiutare i Draconiani come la madre o soccomberà alle tenebre come il padre? Non lo troverete scritto qui... "
Smettiamo di fare i seri ora. Questa storia racconta dei nostri ragazzi preferiti che, come al solito, non hanno un attimo di pace, perchè i cattivi non riposano mai. Spero di avervi incuriosito, buona lettura!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fabio, Nuovo personaggio, Ofnir, Sofia, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'gli anni dopo la battaglia'
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POV SOFIA:

Dopo tre estenuanti ore a fare da manichino a Chloe, poiché gli altri erano usciti a cena, mi “ rilascia “ e osservo il suo operato: mi ha costretta ad indossare un vestito al ginocchio nero attillato con una scollatura tonda e la schiena lasciata scoperta tranne che per alcune strisce argentate. Ha abbinato dei tacchi alti e una borsa coordinati con le strisce. Al polso mi ha messo un bracciale largo d’argento. In viso mi ha fatto un trucco naturale, con una linea sottile di eye-liner nero sulla palpebra. I capelli, probabilmente con qualche aiuto divino, me li ha fatti sembrare più mossi che crespi. L’effetto mi piace, e la vado ad abbracciare.
<< Grazie. >> le dico.
<< Prego, ma ora va, ho sentito una macchina, probabilmente è lui… >> e mi spinge fuori dal mio bagno.
Esco da camera mia e scendo velocemente -tacchi permettendo- le scale. Appena arrivo davanti alla porta faccio un bel respiro e gli apro sorridendo. Indossa uno smoking, qualcosa che non pensavo che gli avrei mai visto addosso, al di fuori di anniversari, matrimoni e funerali.
<< Vogliamo andare madame? >> e mi porge il braccio.
<< Certamente monsieur >> gli afferro il braccio e usciamo.
Ci avviamo verso la sua macchina, parcheggiata lì vicino. Come un gentiluomo mi apre la portiera, e io entro. Lui fa altrettanto dopo pochissimo.
<< Ho prenotato in un posto speciale… >> inizia, e io mi incuriosisco << …ma non te lo dirò. >> finisce ghignando.
<< Crudele >> e metto un finto muso.
<< Ti amo tanto anche io >> passando dal ghignare al ridacchiare.
<< Sono le parole che ci siamo detti al nostro primo appuntamento perché non volevi dirmi dove mi avresti portata… >> dico accorgendomene un istante dopo.
<< Già… ti va di ascoltare un po’ di musica? >> mi domanda.
<< Perché no… >> rispondo, e fa partire un cd. Parte Unintended dei Muse, la riconosco subito. È la canzone che stavamo ascoltando quando ci siamo dati il nostro primo bacio ad Edimburgo.
Per i quattro minuti della canzone restiamo in silenzio, immersi nei ricordi.
Appena finisce lo guardo e gli dico << Grazie >> e lui mi sorride.
<< Ti ricordi del nostro primo appuntamento ufficiale sette anni fa? >> gli domando, e lui sorride.
<< Come dimenticare. Ti portai nel parco per fare un pic-nic sotto le stelle, e tu eri talmente contenta che pensavo saresti svenuta da un momento all’altro… >> dice ridacchiando.
<< E te? Tu eri schizzofrenico! >> qui tocca a me ridacchiare.
<< Certo certo… Siamo arrivati. >> e mi fa scendere.
Siamo al Claire De Lune, un ristorante a bordo piscina - illuminata vista l’ora -. Adoro questo posto.
<< Grazie! >> e gli salto addosso baciandolo.
<< Se ogni volta mi bacerai così, sappi che lo farò molto ma molto più spesso. >> dice appena ci stacchiamo.
<< Spiritoso. Andiamo! >> e lo trascino all’ingresso.
<< Salve, abbiamo un tavolo prenotato a nome Szilard. >> dice alla ragazza bionda che è all’ingresso, la quale lo guarda in un modo che non mi piace neanche un po’.
<< Seguitemi. >> e ci guida ad un tavolo per due più lontano rispetto agli altri.
<< Ecco i menù. Sono Isabella, e sarò la vostra cameriera per stasera. Chiamatemi appena vi servo. >> tutto questo sermone fissando Fabio, molto intensamente –anche troppo secondo me- e senza degnarmi di uno sguardo, mentre lui è impegnato a guardare me. Ma decido di vendicarmi, e vedendo una radice lì vicino, la faccio crescere. Lei andando via inciampa e cade lunga per terra.
<< Oddio! Sta bene? >> chiedo alzandomi sorridendo maligna.
<< Sì benissimo >> e se ne va bofonchiando.
<< Sofia… >> mi rimprovera.
<< Quella ti stava spogliando con gli occhi… Mi dovevo vendicare. Far crescere una radice di per se lunga è talmente facile che non devo neanche concentrarmi… >> e insieme scoppiamo a ridere.
<< Ti va di organizzarle insieme degli scherzi? >> mi chiede con aria malandrina, e io scoppio a ridere e annuisco. La ragazza torna sorridendo.
<< Avete deciso cosa prendere da bere? >> domanda.
<< Certo. Per me una coca cola, per lei un’aranciata e per il suo grembiule dell’acqua. >> risponde Fabio serio ma lo conosco, e vedo che sta trattenendo una risata.
<< Perché al mio grembiule dovrebbe servire un bicchiere d’acqua? Oddio! >> urla non appena vede che sta andando a fuoco, troppo poco per farle male ma abbastanza per spaventarla.
<< Scusate… >> detto questo si fionda alla piscina e lo immerge nell’acqua. Poi si dirige verso le cucine, inciampando in una mia radice e finendo di nuovo lunga a terra. Appena vediamo che la nostra “ vittima “ si è volatilizzata, scoppiamo entrambi a ridere e ci battiamo il pugno.
<< Io sono stato per anni con Nidhogrr, te che scusa hai per essere così crudele? >> mi domanda appena finiamo di ridere.
<< La scusa che nessuno può guardare il mio fidanzato ad eccezione della sottoscritta. >> dico con espressione seria.
<< Dopodomani si parte a cercare Hamal… >> se ne esce con tono sconsolato dopo poco.
<< Considera che nell’ultimo viaggio che abbiamo fatto insieme ci siamo dati il nostro primo e secondo bacio… Magari anche Budapest ci riserverà qualcosa di bello… >> considero io.
<< Hai ragione >> mi dice sorride.
<< Sono una donna, è ovvio che io abbia ragione. >> e ridacchiamo.
Passiamo così la serata, ridendo e scherzando, e facendo scherzi alla povera cameriera che si ritrova lunga a terra per non so quante volte e con i capelli bruciacchiati da una torcia, un secondo grembiule colpito e i pantaloni all’inizio bianchi neri dal fumo.
<< Hai visto la sua faccia quando le ho fatto bruciare un laccio della scarpa? >> chiede ridendo a crepapelle in macchina.
<< E quando il cespuglio le ha teso l’agguato bloccandole una gamba? >> domando io unendomi alla sua risata.
<< Povera Isabella… Dopo questa serata l’avremo traumatizzata… >> dice Fabio e entrambi scoppiamo in una risata finché non arriviamo alla villa.
<< Mi sono divertita da morire stasera. >> dico davanti alla porta.
<< Questa era l’intenzione Sofi. Buonanotte >> mi sussurra all’orecchio e, prendendomi i fianchi con le mani, mi da un bacio a stampo, dopodiché se ne va.
<< Buonanotte Fabio. >> dico a mia volta, ed entro in casa, dove mi levo quelle trappole mortali note ai più come scarpe coi tacchi, e mi fiondo in camera mia, dove mi strucco, mi svesto, e mi infilo sotto le coperte sognando felice.

ANGOLO AUTRICE:
Io-sorry sorry sorry sorry sorrry!!!!!! Non uccidetemi!!! Sono stata fino al diciassette a Londra, e sono tornata la sera tardi, il diciotto me lo sono preso sabbatico, sabato mi sono svegliata tardi e il pomeriggio dovevo prepararmi per una festa. E domenica non stavo bene. Oggi mi sono imposta di scrivere ed è uscita questa porcheria! Scusate non uccidetemi! Inoltre sto lavorando a ben due nuove storie, e la voglia di scrivere in estate è pari a zero…
F-Tutte scuse! Tu ci hai abbandonati! Vergognati Vaniglia!
Io-Fabio, già i lettori saranno incavolati neri, non ti ci mettere anche tu…
S-Ha ragione Fabio… Tu ci hai abbandonati! *mi lancia contro un pomodoro spuntato da chissà dove*
Io-*scansa il pomodoro con un’agilità improbabile per non macchiare la maglietta nuova* Sofia! Non mi lanciare contro le cose!
L-Chi lancia cosa a chi?
Io-Niente Lidja. Un’altra cosa: non conosco la zona dei Castelli (dove vivono loro), perché io vivo da tutt’altra parte, perciò il ristorante me lo sono inventato.
L-Ok.
N-Dille le cose vere ogni tanto però Vaniglia…
Io-Nidhogrr, che sorpresa vederti! Come stai?
*iniziano una conversazione fra viverna e Slytherin*
S-Ok chiudiamo noi… Speriamo che il capitolo vi sia piaciuto…
F-Recensite!
L-Kiss kiss!!!
(P.S.- Ecco il link del vestito di Sofia:
http://www.ebay.it/itm/Tubino-vestito-donna-abito-fasce-bicolore-aderente-attillato-nuovo-party-DL-993-/231275142092)

  
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