Mi alzai finalmente dal mio amato letto.
La sera prima decisi come vestirmi: un paio di jeans aderenti a vita alta, una maglia con la scritta ‘Real eyes. Realise. Real lies’ con sfondo a galassia e infine le mie amatisse converse.
Stavo cominciando ad essere sicura di me stessa.
Mi lisciai i capelli e mi truccai con una riga di eleyner, tanto mascara e un gloss lucido.

Ok,ero pronta.

Salutai mio padre con un bacio,e cominciai a camminare con la musica a palla che mi rimbombava nelle orecchie a ritmo di ‘Miley Cyrus-Drive’ per poi procedere con la sua playlist.
La scuola distava all’incirca dieci minuti ,e poco prima di girare l’angolo e di trovarmela davanti mi fermai per un secondo e dentro di me continuavo a ripetere ‘ Ok, ce la posso fare. Niente può andare storto. Ok Demi?Okay.’

Merda, la campanella era già suonata e io in ritardo come sempre, complimenti Demi.
Ero in 5°A, mi affrettai a trovare la classe e fortunatamente il prof non era arrivato. Mi sono sentita molto in imbarazzo, ad entrare da sola con tutti i miei compagni che mi fissavano. Sbrigai a trovarmi un posto per passare inosservata, ma non so perché mi sentivo gli occhi puntati a dosso.
Entra il professore di inglese, e ovviamente non poteva farmi vergognare ulteriormente facendomi fare la presentazione.

Un po’ titubante mi alzai verso la cattedra e cominciai a parlare improvvisando: ‘Ciao a tutti, io sono Demi. Ho 17 anni e vengo da Roma.’
Mi giro verso il professore e faccio: ‘Può bastare?’ Mi fa cenno di si con la testa, nel frattempo scrutavo un attimo la folla e ho notato un ragazzo che stava tirando delle palline di carta al suo compagno.
‘E’ così bello. Oddio, la sua risata.’ Fu la prima cosa che pensai.

Aveva gli occhi sull’azzurrino che tendevano al verde e i capelli castani. Dio se era bello. Ho sentito i suoi compagni che lo chiamavano ‘Louis’, mh bene. Andai subito al posto.
Fortunatamente la lezione finisce, e al cambio dell’ora rimasi seduta al mio posto scrivendo sul mio quadernino ‘privato’ le prime impressioni che ho avuto sulla nuova classe.

Concentrata a scrivere, in una frazione di secondo vedo il mio quadernino che mi sparisce dalle mani, incazzata mi giro e vedo Louis che comincia a sfogliare le pagine. Mi stavo alquanto arrabbiando.
E con i nervi a fior di pelle gli dico: ‘Senti, ridammi subito quel quadernino.’
E lui mi risponde: ‘Non ti hanno insegnato le buone maniere?’
‘Con chi fa lo stronzo con me sono stata anche fin troppo educata, quindi vedi di ridarmi questo quadernino e piantala.’ Gli risposi.

‘Hey hey, piccolina. Abbassa la cresta.’ Sembra intento a provocarmi.
‘Altrimenti?’ Contrattacco alzando un sopracciglio.

Per un attimo ho notato nel suo sguardo che non sapeva che rispondere. Porsi la mano per riavere il mio quadernino. Me lo ridiede, ahah 1 a 0 per me stronzetto, pensai.
Nemmeno due secondi dopo quando se ne stava per tornare al suo posto, mi fa:

‘Uh, comunque lo stronzo non si è presentato.’ Mi fa un occhiolino.

‘ Sono Louis, Louis Tomlinson bellezza.’
‘Beh, piacere LOUIS TOMLINSON, io sono Demi,Demi Lovato.’

Lo vidi sorridere, e una sorta di mandria di farfalle mi invasero lo stomaco.

A ricreazione..



#spazio autrice
Spero che questo secondo capitolo vi sia piaciuto, e aspetto sempre un tot. di numero di visualizzazioni e qualche recensione per procere. Perdonati alcuni errori ortografici, ma non ho avuto modo di rileggerlo come si doveva. Un bacio e a presto!♥