Anime & Manga > Lupin III
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Autore: sommalexiel    03/09/2008    1 recensioni
Lupin III e i suoi amici: Jigen, Goemon e Fujiko, incrociano le proprie strade con la seconda ladra più ricercata dopo di loro, una misteriosa ragazza che cambierà le cose ... ma soprattutto, cambierà la vita di uno di loro. (Molte parti di fanfic le ho ricavate prendendo spunto da delle scene di alcuni film che ho visto e che mi sono piaciute tantissimo non uccidetemi per questo ^^ comunque spero sia di vostro gradimento lasciate commenti se volete mi farebbe piacere. grazie a tutti ^^)
Genere: Azione, Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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-NO!!! ESMERALDA!!!- gridò lui disperato. Il ladro fuggì vigliaccamente dimenticandosi del rubino e Goemon rimase solo e disperato con il corpo di Esmeralda fra le braccia disteso per terra:

-Anf … coff coff … Goe …. Goemon …. –

-Esmeralda! Non devi ne parlare ne muoverti!-

-Ascolta Goemon … mi dispiace … io volevo che andasse tutto bene e invece … vi ho amaramente deluso a tutti quanti voi .. –

-NON DIRLO NEANCHE PER SCHERZO! Tu sei andata benissimo l’unica cosa stupida che hai fatto è stata proprio questa! AVREI DOVUTO ESSERE COLPITO IO NON TE!- la rimproverò lui.

-Io … non volevo che ti uccidesse Goemon … non avrei mai potuto … lasciarti morire … preferisco morire io … per te … non voglio vedere la luce dei tuoi occhi che si spegne … per sempre … -

A Goemon vennero le lacrime agli occhi, le posò una mano sul viso e l’accarezzo anche per farla stare tranquilla:

-Appena arriveranno con l’elicottero ti curerò la ferita, so come fare non ti devi preoccupare Zoe … ti salverò … - disse lui sperando di poter mantenere la promessa.

-Si Goemon … sai … non mi sono pentita … anf …. Nemmeno per un secondo … - ansimava in un modo terribile – di ciò che ho fatto, lo rifarei dovessi tornare indietro anche mille volte, non lascerei … anf … mai che … qualcuno ti ferisse … mi spiace solo che le cose non sono andate come il previsto … ti voglio bene Goemon … e non sai la gioia che provo nel vederti salvo … - Al samurai intanto le lacrime gli scesero inesorabilmente lungo il viso, la sua piccola Esmeralda si era sacrificata per lui … le accarezzava continuamente il viso –Anche io Esmeralda … te ne voglio infinitamente piccola mia … - poi le diede un bacio, un bacio semplicissimo come a volte lo si da alle madri ma era l’unico modo giusto per ringraziarla.

Lei gli sorrise, lamentandosi di tanto in tanto per il dolore … lui non la lasciò un solo secondo, continuava a tenerla fra le braccia con una mano sul viso e con le lacrime agli occhi, aveva tanta paura per lei … voleva salvarla al più presto, non poteva … non voleva lasciarla morire …

Lei era li, avvolta dal calore della sua sola presenza, orgogliosa di averlo salvato ma profondamente delusa per come aveva fatto andare le cose …

Aveva un gran male alla schiena dove era stata colpita, ed ogni respiro era come se gli sparassero altre pallottole nello stesso punto …

Vedeva i suoi occhi riflessi nei suoi … entrambi erano opachi, privi di quella luce che avevano di solito quando erano felici insieme … entrambi soffrivano e pregavano perché quella non fosse l’ultima volta in cui sarebbero stati insieme, troppo poco tempo trascorso fianco a fianco … non era giusto … entrambi desideravano fermamente vivere insieme momenti bellissimi senza che nessuno li separasse … mai …

Dopo poco arrivò l’elicottero, Lupin e Jigen rimasero sconvolti vedendo la loro compagna ridotta in quel modo …

Con molta delicatezza la sollevarono cariandola sul velivolo, ma il dolore si faceva sentire e lei di tanto in tanto lanciava degli urli di sofferenza …. Temeva di non farcela tanto si sentiva soffocata da quel dolore … infatti dopo un po’ perse i sensi …

Goemon l’adagiò con delicatezza e preparandosi per la medicazione:

-Adesso ti curo! Non ti preoccupare piccola mia non ti lascerò al braccio della morte! Lupin aiutami a girarla e a sollevarle la maglietta … -

Lupin intervenne subito, e quando Goemon vide chiaramente la ferita si tranquillizzò un pochino nel vedere che, anche se il proiettile era penetrato, era rimasto abbastanza esternamente dato che riusciva a vederlo da fuori, ciò voleva dire che l’imbracatura l’aveva salvata, in parte.

Disinfettò accuratamente la ferita poi, facendole mordere uno straccio per sfogare il male che sentiva, le estrasse il proiettile della schiena (che per fortuna non le aveva nemmeno sfiorato la spina dorsale), il dolore fu immenso e lei lanciò un urlo, ma per fortuna, il proiettile aveva solo perforato la carne, ne le ossa ne i muscoli, per cui aveva buone probabilità di farcela. Così Goemon le ripulì bene la ferita e la chiuse con dei punti fasciandole poi il busto con una stoffa provvisoria, intanto Jigen fece rotta verso casa, dove avrebbero potuto prendersi cura di lei maggiormente, anche se adesso era fuori pericolo…

Il volo durò alcuni minuti, il samurai tenne per tutto il tempo il corpo addormentato di Esmeralda fra le sue braccia con gli occhi fissi su di lei, si sentiva frustrato e amareggiato. La sua piccola stella si era sacrificata per lui e non aveva potuto fare niente sul momento per far si che non si ferisse … il minimo che avrebbe potuto fare era salvarla da quel tragico incidente di cui si sentiva colpevole in prima parte … chi poteva essere quell’uomo che aveva sparato per riprendersi il rubino? Nessuno ci pensava al momento, ma era un enigma che presto o tardi sarebbe stato da risolvere. Finalmente giunsero a destinazione, Goemon si caricò il suo dolce peso sulle spalle, aiutato dagli altri due compagni e la portarono in camera adagiandola sul letto a pancia in giù.

Lui le tolse di nuovo la maglietta e vide che la ferita durante il viaggio aveva sanguinato ancora, quindi le tolse la benda e le disinfettò di nuovo la ferita stendendole poi una specie di crema che aiutava a combattere i batteri il dolore e anche a cicatrizzare, poi prese una garza e glie l’avvolse intorno.

Quando ebbe finito la girò mettendola coricata, avrebbero passato li la notte e il giorno dopo sarebbero tornati subito a casa. O almeno così erano i piani, perché dopo un po’ Esmeralda si rianimò, emettendo inizialmente dei piccoli gemiti e poi chiamando molto chiaramente il suo nome:

-Goemon… dove sei … - lui corse vicino a lei tenendole la mano sussurrandole:

-Piccola … sono qui accanto a te … -

-Goemon … mi fa male … mi fa tanto male … ho paura Goemon … -

-Sei fuori pericolo adesso Zoe … non ti accadrà nulla mi prenderò cura io di te vedrai … - disse lui. Gli salirono le lacrime agli occhi, non riusciva a vedere la sua Esmeralda così sofferente e per colpa sua. Anche se non era stato lui a ferirla si sentiva in colpa per non essere riuscito a salvarla sul momento e per solo per quello si vergognava di lui, mai nella sua vita si era disprezzato fino a tal punto. Lupin e Jigen uscirono fuori lasciandoli soli, entrambi sconvolti dall’accaduto e anche loro preoccupatissimi per la loro amica, quando poi si sarebbero sistemate le cose avrebbero chiesto informazioni su quello che era accaduto ma al momento era giusto che restassero insieme, da soli.

-Goemon … - disse lei con un filo di voce – voglio tornare a casa … ti ricordi quando … quando ci siamo visti al lago … voglio tornare a quei momenti … voglio riviverne tanti altri … come quello … -

Ogni parola era un sospiro, una lacrima, un dolore alla schiena una pena incredibile, ma doveva, voleva assolutamente parlargli, sentire la sua voce e il suo caldo tocco …

Goemon si sentiva troppo in colpa e anche se forse non era il momento più adatto si sfogò con lei esprimendole ciò che provava in quel momento, con le lacrime che gli scendevano lungo le guance:

-Esmeralda … sono stato un’incosciente … se solo fossi stato più accorto ti avrei potuto salvare risparmiandoti questo dolore e la disgrazia che ti è capitata, ma sono stato un debole e non ho potuto fare niente per salvarti … ti chiedo scusa io … non ti obbligo a perdonarmi voglio solo che tu sappia cosa sto sentendo in questo momento … -

-Goemon … Goemon smettila ti prego … non è colpa tua … non è colpa di nessuno, ti h voluto proteggere perché … non volevo che tu venissi ferito e … sono felice di averlo fatto, ma tu non ti devi attribuire nessuna colpa è stato il ladro che ha voluto sparare e non ha nemmeno soccorso, tu non hai fatto nulla di male, non avresti potuto intervenire Goemon … il proiettile era troppo veloce .. -

-Zoe … piccola io volevo … proteggerti … ma non ce l’ho fatta io … -

-Goemon ti prego .. non pensarci più non sono arrabbiata con te … ok? Coff coff … - dei colpi di tosse la scossero un po’, Goemon per calmarla le accarezzò il viso.

-Sai Goemon … anche se forse le condizioni non sono eccezionali … è comunque una bellissima sensazione … per me … stare tra le tue braccia … -

-Ma tu non eri cosciente sull’elicottero … -

-No non lo ero … ma .. il tuo caldo abbraccio lo sentivo lo stesso … ed era stupendo .. penso sia … stata la forza che mi ha tenuto in vita … un tepore che mi ha fatto arrivare in fondo ad ogni mio respiro .. senza lasciarmi andare … - si interruppe un momento per tentare di sollevare il braccio al fine di posargli la tenera mano sulla sua guancia lacrimante, quando lui sentì quel tocco le prese la mano baciandogliela.

-Stai piangendo per me Goemon … ? –

Lui non rispose e continuò a guardarla tristemente, le faceva una pena incredibile.

La guardava e in quel momento era incredibilmente debole, sospirava, parlava a bassa voce quasi come se la sua voce fosse un soffio di vento, gli occhi semi aperti opachi … un piccolo pulcino …

Si sdraiò accanto a lei mettendola il braccio intorno alla spalla:

-Esmeralda tu … devi riprenderti … presto … devi farlo … devi … - Zoe lo guardò facendogli un debole sorriso, poi guardò il soffitto in alto, con lo sguardo un po’ più illuminato, sembrava quasi che la sua anima si fosse riaccesa magicamente della sua luce.

Rimase silenziosa per un po’ guardando sempre in alto poi gli parlò di nuovo: - … ricordi quel giorno che abbiamo lottato? … –

-Nella sala del covo … non potrò mai dimenticarmelo … -

-Io ti ho risposto in giapponese a ciò che tu mi dicevi … -

-E con lo sguardo io capii che persona meravigliosa avevo incontrato … -

-Si … eravamo con … gli occhi .. negli occhi … -

-E qualcosa ci ha legato … -

-Per la vita e per la morte … -

-Qualcosa di forte … -

-e segreto … che nessuno potrà spezzare … -

-Esmeralda … -

-Si … ? –

Goemon voleva confessarsi ma non aveva il fegato di farlo in quel momento, l’immagine di lei, che lo guardava con quella debolezza di una vita appesa ad un filo, che così teneramente gli parlava … lo aveva bloccato.

Lui alzò un poco la testa, sfiorandole la fronte con le labbra e tenendola abbracciata a se le disse:

-Sei la persona più importante che io abbia mai avuto … prima ti temevo ma ora mi rendo conto, che il fato mi ha dato una grande gioia facendoci incontrare quella notte a New York … -

-Non smetterò mai di venerare la mia madre per aver avuto l’onore … di incontrare un uomo come te … -

-Per madre intendi la Dea Cristiana?-

-Si … ma non è una Dea … è la Madonna, una donna umana un tempo che diventò santa … pietosa e misericordiosa, bella, gli occhi come il mare, la pelle come i petali di una rosa e il loro profumo è la sua fragranza,  mi è stata vicino nei momenti più difficili quando non avevo nessuno .. –

- Anche se io credo in un’altra religione, credo di conoscere questa vostra protettrice, e se è per merito suo che ora ti conosco, la ringrazio dal più profondo del cuore …. E anche … la sua bambina … -

Esmeralda a quella frase si ricordò di un pezzo dell’ave Maria che aveva cantato quel giorno al lago e apprezzò il fatto che si ricordava delle parole.

Passarono la notte insieme, Goemon non dormì per poter aver cura di lei in ogni momento alla perfezione, verso le quattro del mattino Esmeralda si addormentò profondamente e lui ne approfittò per riprendere un po’ di forze lasciandosi un pochino andare anche lui. Ma tre ore dopo il sole entrò nella loro stanza e si svegliò, lei era accanto a lui che dormiva tranquillamente. Sembrava che il riposo e le cure le stessero giovando e la sua salute pareva migliorare di gran lunga.

Infatti quando la guardò, il suo viso aveva ripreso un bel colorito e la sua pelle sentendola col tatto era molto più tiepida e l’espressione del suo viso era molto più rilassata.

Quando si svegliò, Goemon le baciò la fronte e le chiese gentilmente di girarsi, così l’avrebbe medicata di nuovo; la ferita era meno sporca di sangue e stava già iniziando il processo di cicatrizzazione e questo tranquillizzò il samurai.

-Ti fa ancora molto male?-

-Ahi … più al tatto … anf … però va molto meglio … - rispose lei ansimante.

Successivamente l’aiutò a rigirarsi e la rimise coricata:

-Te la senti di cominciare ad alzarti e provare a fare qualche passo? Più tardi .. –

-Più tardi ci proverò .. – rispose

-Hai fame?-

-Si ma anche sete .. –

-Tieni. – le disse lui appoggiandole dolcemente il bicchiere sulle labbra, lei bevve qualche sorso e dopo mangiò una fetta di una strana torta, che le diede un po’ di energia.

Sul tardi della mattinata Goemon l’aiutò ad alzarsi dal letto tenendola per le spalle e lei provò a camminare cavandosela egregiamente nonostante il male:

-Ascolta … possiamo anche tornare a casa … posso farcela .. in fondo … sarò seduta in aereo e non mi sforzerò … -

-Sei ancora troppo debole, non penso sia una buona idea .. – le rispose lui poco convinto della sua proposta.

-Lo so ma … è solo un tratto di strada a piedi, poi è tutta macchina e aereo … davvero posso farcela … ti prego … - dopo avergli detto quel “ti prego” le prese la mano come se volesse supplicarlo.

Lui non poté resistere a quegli occhi che lo guardavano così profondamente e acconsentì a patto però che si sarebbe fatta aiutare per tutto il viaggio a muoversi, anzi, l’avrebbe portata in braccio senza che lei contestasse la sua decisione. Esmeralda acconsentì, in fin dei conti era una specie di sogno stare fra le sue braccia quindi perché rifiutare?

Ciao ragazzi! allora bene o male vi piace la mia fic? cmq volevo ringraziari tutti quanti voi che state seguendo la mia fanfic con così tnt passione capitolo x capitolo e nonostante tutto h apprezzayo anche le annotazioni critiche (chiamiamole così ^^) che sto utilizzando per perferzionare il mio modo di scrivere e per creare altre fanfic su Lupin! chiedo scusa x le mie imperfezioni di scrittura ecc ecc cmq spero che la storia vi piaccia e che continuiate a seguirla fino all'ultimo! grazie tutti a presto!

  
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