Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: jaki star    21/07/2014    4 recensioni
Ad ogni persona corrisponde sempre una canzone.
Cosa potrebbe succedere se affiancassimo i meravigliosi capolavori Disney al mondo di Fairy Tail?
Per ogni coppia ed ogni personaggio, una canzone!
Gale - Uno sguardo d'amore
Gerza - Baciala
Gray Fullbuster - Ce la posso fare
Ur ed Ultear - Sei dentro me
Leo ed Aries - Sei un briccone
Lucy Heartphilia - Riflesso
Elfman Strauss - Farò di te un uomo
Lluvia Locksar - Parte del mio mondo
Elfever - Ti vada o no
Gerard Fernandes - Via di qua
Silver & Gray Fullbuster - Lui vive in te
Gale - Storie
Genere: Romantico, Slice of life, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gerard, Lluvia, Natsu
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Elfman Strauss ~ Farò di te un uomo









 
Un raggio di sole gli colpì gli occhi: sfregandosi il viso, il ragazzino si svegliò completamente, sbadigliando.
Pigramente constatò l’ora: era solamente l’alba…
Chissà, magari poteva rifugiarsi ancora nel suo nido e…


“SVEGLIA! È ORA DI SPUTARE SANGUE!” la voce di Laxus pose fine ai suoi buoni propositi.

“Avanti, sbrigati: tua sorella è già in campo” fece il biondo, guardando il ragazzino dai capelli bianchi: Elfman abbassò gli occhi, finendo di infilarsi i calzoni…

… Per poi essere scaraventato cinque metri più in là.

“Natsu, bastardo! Oggi le prendi!” scattò un ragazzino in mutande, alzandosi con un balzo energico: Elfman rimase con la faccia schiacciata a terra, sotto il peso di Gray Fullbuster.

Senza dire nulla, il bambino si massaggiò la guancia dolorante, con una lacrima all’angolo dell’occhio: Laxus sbuffò, scuotendo la testa, per poi osservare il ragazzino avviarsi fuori dai dormitori.
Così debole non sarebbe sopravvissuto più di tanto, si ritrovò a pensare, per poi seguirlo.
 



“Figlioli!” tuonò la voce del master: tutti si misero in riga, smettendo immediatamente di fare baccano.
 
Elfman si concentrò sulla punta delle sue scarpe per smettere di tremare: aveva paura di ciò che il destino gli riservava.
Avvertiva freddo… Bè, quello forse perché al suo fianco, un imbronciato Gray emanava potere gelido da tutti i pori.
Il bianco avrebbe pagato per essere forte ed inflessibile come lui.
 

“Vi riunirete veloci ed in silenzio ogni mattina: chi si comporterà diversamente, ne risponderà a me” disse, passeggiando davanti alla schiera di maghi.
“Uh, tosto il nonnetto” mormorò l’alchimista del ghiaccio, attento a non farsi sentire.
 

“QUANDO INIZIAMO VECCHIO?! SEI ANCORA CAPACE DI MUOVERE LE TUE OSSA DECREPITE?! IO VOGLIO COMBATTERE!” sbraitò un poco accorto Natsu, sputando fuoco dalla bocca.

Un pugno dalle dimensioni colossali gli si abbatté sulla testa, schiacciandolo a terra.
 

Se cercate un fatto, io ve lo darò!
Gli Unni han vita corta chi vivrà vedrà!



“Ora che ho dimostrato quanto mi dobbiate portare rispetto…” disse Makarov, avvicinandosi a Laxus e prendendo dalle sue mani dei bastoni “Si comincia! Laxus mi aiuterà, quindi ubbiditegli” esclamò, lanciando le armi: i ragazzi cercarono di afferrarli al volo.

Gray fece roteare il legno fra le dita, mentre Mira ed Erza agguantarono il loro con un gesto secco: per Elfman non fu la stessa cosa.
Il bastone lo colpì in testa, facendolo cadere con il sedere per terra.

“Ne abbiamo di strada da fare…” mormorò il master, dando il via ai combattimenti.
 

E anche se voi siete deboli, lavoreremo ancor di più… Si vedrà l'uomo che non sei tu!
 

“Ti ammazzo, lurida bambina in armatura!”
“Abbassa la cresta, dark assatanata!”
 
Elfman guardava stranito sua sorella ed Erza: come potevano essere così violente?
Una bastonata lo raggiunse alla tempia: cadde rovinosamente a terra, portandosi le mani alla parte lesa: davanti a lui, con gli occhi chiari e severi, stava Laxus.

“Elfman, dov’è la grinta? La voglia di combattere? Guardati: ti sciogli in lacrime per la minima cosa, ti lasci mettere i piedi in testa da chiunque! Come può permetterti un comportamento simile? Non hai rispetto per te stesso! Prendi in mano quel cazzo di bastone e cerca di piantarmelo in mezzo agli occhi, sono stato chiaro?!” lo aggredì il biondo mettendosi in posizione: i minuti che seguirono furono un vero e proprio inferno, per il ragazzo dai capelli bianchi.
 
Cadde nuovamente faccia a terra, assaporando il gusto amaro della polvere: alzò gli occhi velati di lacrime, mentre il nipote del master sospirava, sconsolato.
Con stizza lanciò a terra il bastone, dandogli le spalle “Non sarai mai un vero uomo”.

Elfman spinse la fronte contro il terreno secco: perché non era capace di fare nulla?
Aprì gli occhi di scatto, avvertendo un tocco gentile sulla spalla: Makarov lo guardava dall’alto in basso, con un’espressione di dispiacere.

“Alzati, figliolo: siamo solo all’inizio”.
 


La foresta è calma, ma nasconde in sé mille e più minacce: vi trasformerò fino a far di voi degli uomini sempre pronti a tutto e poi degli eroi, come me, anche voi!
 
 
I polmoni di Elfman bruciavano.
Attraverso la coltre di sudore che sostava davanti ai suoi occhi, poteva vedere i suoi compagni sfrecciare come fulmini: osservò Gray scavalcare con un balzo il muro da tre metri, mentre Natsu era impegnato in un testa a testa con Jet.
Avvertiva le gambe tremare per lo sforzo: si fermò, cercando di riprendere fiato.
Un potente schiaffo sulla testa lo fece cadere faccia avanti nel pantano: alzò lo sguardo, per incontrare l’espressione rabbiosa di Laxus.
Con un cenno del mento gli indicò il muro da scavalcare: il bianco strinse i denti, cercando di fare leva sulle braccia per sollevarsi.
Non riusciva nemmeno a scalare il primo metro.
Laxus sbuffò, oltrepassando con un sol balzo l’ostacolo: riservò un’ultima occhiataccia ad Elfman che, miracolosamente giunto in cima, cadde di schiena dalla sommità del muro.

“Non riuscirai mai a imparare qualcosa di buono: nelle condizioni in cui ti trovi, perfino tua sorella Lisanna ti stenderebbe al tappeto”.

Osservò la schiena di Laxus allontanarsi, mentre Makarov, dall’alto di un ramo, lo osservava scuotendo la testa.
 
 
Lisanna era aggrappata alla roccia con tutte le sue forze: le lacrime scendevano copiose sul suo viso, mentre l’altezza a cui si trovava alimentava le sue paure.
Elfman, pochi metri sopra di lei, non osava muoversi: avrebbe voluto muoversi, balzare agilmente per poi prenderla fra le braccia, salvandola dalla caduta imminente.
Quello che fece, invece, fu di stare fermo a piangere, chiamando il nome della sorella ad alta voce.

“Dannazione Elfman!” urlò la voce acuta di Gray, il quale cercava con gli occhi un sentiero che lo potesse condurre all’albina “Fa qualcosa! Sali di un metro e spostati verso sinistra: sei praticamente di fianco a lei!”.

Ma Elfman stava fermo: piangeva, in preda ad una crisi di paura e… Vigliaccheria.

“Non fare la femminuccia!” lo incalzò Natsu “Vai a prenderla!”.

 
Il bambino dai capelli bianchi stava fermo lì, sulla parete di roccia.
Una forte raffica di vento colpì in pieno i maghi: la presa di Lisanna venne meno.
Un urlo di disperazione lasciò la gola di Elfman, sbilanciandolo.
Ci fu un grande bagliore, tanto che fece chiudere gli occhi al ragazzino: Laxus, contornato di energia gialla, stava correndo verticalmente sulla parete, con Lisanna fra le braccia.

Un respiro di sollievo abbandonò le sue labbra… Prima che l’appiglio a cui era aggrappato si sgretolasse sotto il suo peso.

Non aveva nemmeno la forza di gridare.
Con un tonfo sordo atterrò su una superficie ruvida e calda.
Aprì gli occhi, trovandosi su… Una mano enorme?

Master Makarov aveva raccolto lui, Laxus e Lisanna, trasportandoli in salvo.

Elfman tenne gli occhi bassi, sentendosi lo sguardo rovente di Laxus addosso.

“Altro che eroe… Donnicciola senza onore” lo apostrofò, dandogli un leggero spintone.
“NON C’E’ NIENTE DA GUARDARE: SI RICOMINCIA!” urlò, per poi dirigersi vero il fitto del bosco.

“Alzati, Elfman” disse solamente Makarov, esortando il “figlio” a mettersi in cammino.


 
“Davvero non ne posso più” sbottò Gray, sollevando sulle esili spalle un carico da sei tonnellate: correva sotto il sole estivo lungo un sentiero, seguito dallo sguardo attento del master, con le ossa e la pelle scottata che gridavano pietà.
“Qui ci lascerò le penne!” esclamò Natsu, osservando la carrucola (un mezzo di trasporto!) che doveva usare per attraversare uno strapiombo.
“Oh ma che schifo la ginnastica…” piagnucolò Levy, reggendosi la mano ferita: rompere i blocchi di granito non era proprio il suo sport…


“Così li distruggerà!” commentò Macao, mentre Wakaba gli dava ragione.


“Spero che non se ne accorga…” disse Elfman, controllando che Laxus non lo osservasse: non riusciva a sollevare quel dannato zaino pieno di sassi!


“Di nuotare non sarò capace mai…” tremò Droy, in piedi su un palo in mezzo al fiume impetuoso.


E sarai veloce com'è veloce il vento,


Elfman cercò disperatamente di mantenere il passo di Gray, che ogni tanto si buttava un’occhiata alle spalle per assicurarsi che lo seguisse: gli faceva un po’ pena, così impacciato…
Si schiaffò una mano in faccia subito dopo: il bianco era caduto faccia a terra proprio davanti a Laxus e Makarov.

 
Un uomo vero senza timori,


“Vedi? Basta solo che mi segui!” esclamò eccitato Natsu, correndo su un ponte malandato: le ginocchia di Elfman tremavano dal terrore.
Nemmeno un’occhiataccia di Laxus riuscì a strapparlo al tronco d’albero a cui si era attaccato.

 
Potente come un vulcano attivo,


“Forza Elf, puoi farcela” cercò di incitarlo Erza.
Elfman cadde di sedere, con i due dischi di bronzo, che dovevano fungere da pesi, penzolanti dai suoi polsi: davanti a lui, un palo di legno alto dieci metri dalla superficie completamente liscia.
 

Quell'uomo sarai che adesso non sei tu!

 

Laxus sospirò pesantemente, scuotendo la testa: possibile che quel ragazzino avesse paura della sua stessa ombra?!

“Avanti, vieni giù donnicciola” esalò il biondo, mentre il bianco scendeva tremante all’alberello su cui si era arrampicato.
“Era un dannatissimo demone-cinghiale! Te lo giuro, Laxus!”
“Oh, per Mavis” si schiaffò la mano in faccia il Dragon Slayer, esasperato.
 
 
Manca poco tempo: gli Unni ormai son qui!
Sopravvivrete? Spero ma non so…



I ragazzini di Phantom Lord avevano praticamente dichiarato guerra ai maghetti di Fairy Tail: Makarov osservò i suoi ragazzi.
Laxus, Erza e Mirajane erano una roccaforte: Gray e Natsu erano davvero migliorati, Mystgun non finiva mai di stupire.
Ma poi c’era anche il lato negativo della squadra: Lisanna era piccola, altri feriti e/o piuttosto incapaci ed Eflman… Bé, sapeva a malapena impugnare una spada dal verso giusto.

Ce l’avrebbero fatta?

“Laxus, ti affido il test finale: non credo che ce la faranno a sopravvivere…” sospirò il master, osservando Elfman cercare di scalare nuovamente il palo da dieci metri: il bianco cadde ancora a terra.

Mira cercò di avvicinarglisi, con un’ombra di dispiacere sul volto: il mago dei fulmini le sbarrò la strada.

“Torna al tuo posto: sono io l’allenatore, qui”.

Mira gli ringhiò contro, per poi voltarsi verso il fratello: sperava solo che Laxus non ci andasse pesante.
 

Io combatterò ma senza voi: quindi va’, non servi più…
L'uomo che cerco io, non sei tu…



“Elfman”.
La voce di Laxus lo fece rabbrividire: erano solo loro davanti a quel dannato palo, con le stelle come spettatori.
Quasi con gentilezza gli levo lo zaino pieno di pietre dalle spalle: gli occhi neri del bambino incontrarono quelli azzurri del ragazzo.

“Non sei riuscito ad ottenere una sola sufficienza, lo sai? Non ho più tempo da perdere con te”.

Il nipote di Makarov se ne andò.
Elfman restò fermo ed immobile al centro della piazza per gli allenamenti: restava con lo sguardo fisso sul terreno, completamente vuoto.
Poi, qualcosa scattò in lui.
Fissò lo sguardo sul palo: in cima splendeva una freccia di ghiaccio.
Gray l’aveva lanciata su là quella stessa mattina.

“Puoi farcela, ragazzo”.

La voce del Master accese la scintilla.

 
E sarai veloce com'è veloce il vento,

 

Si sistemò i pesi sui polsi.
 

Un uomo vero senza timori,
 

Si diede una bella spinta.
 

Potente come un vulcano attivo,


Digrignò i denti, utilizzando la forza delle braccia per sollevarsi ancora più in alto.
 

Quell'uomo sarai che adesso non sei tu!
 

La freccia si conficcò ai piedi di Laxus: il biondo alzò lo sguardo stupito, mentre Mira, al suo fianco, sorrideva.
Le urla selvagge di Natsu, Gray e gli altri raggiunsero il ragazzino dai capelli bianchi: a petto nudo, vestito solo con dei pantaloni, se ne stava appollaiato in cima al palo.

“Te l’avevo detto, che quel ragazzo aveva la mia stoffa” sogghignò Mira, accarezzando il petto del ragazzo: ci godeva a prenderlo in giro e farlo sentire in imbarazzo.
“Ritira le unghie, demonietta” fece il mago, rabbrividendo però al contatto.
“Bene, ricordati che stasera mi devi la cenetta romantica, biondino: hai perso la scommessa!”
“Quale scommessa? Mira!”
“Ciao ciao Laxus!”.
 
Elfman rise, osservando la scena: ora la musica cambiava.
 

E sarai veloce com'è veloce il vento,


Elfman s’abbassò di colpo, roteando velocemente sui talloni: sferrò un montante che colpì la guancia di Laxus, che vacillò fino a cadere.
Un ghigno si dipinse sul viso del biondo “Così si fa, scemotto!”.
 

Un uomo vero senza timori,
 

“TI ARRENDI DI GIA’, GRAY?!”

“NON PENSO PROPRIO ELF!”.

Elfman sorrise al compagno, afferrando un altro appiglio: il forte vento premeva per trascinarlo giù, ma lui non mollava.
Un’onda raggiunse i due, frustandogli la schiena: con un ghigno, il ragazzone dai capelli bianchi si diede una grande spinta.
Come se niente fosse, si mise a correre verticalmente sulla roccia.
Sfidava la forza di gravità, incurante del pericolo.
Alle sue spalle, il mago del ghiaccio rise, ricordandosi del ragazzino impacciato che non riusciva a salire le scale senza tremare per le vertigini.


Potente come un vulcano attivo,


Elfman ruggì, mostrando i muscoli possenti: la corazza del Take Over Bestiale ricopriva il suo fisico massiccio, conferendogli un aspetto minaccioso.
Con gli occhi neri iniettati di determinazione osservò l’avversario, pronto a farlo a fette.

“TI DISTRUGGERO’!” urlò, lanciandosi alla carica, imitato dall’avversario.

L’impatto fu violentissimo.
Il bianco cadde in ginocchio, sotto gli occhi sbalorditi di tutti: il sangue colava dalle numerose ferite.
Laxus, dagli spalti, strinse le labbra.

“Forza, ragazzino” pensò, mentre Mira, con le lacrime agli occhi, gli si stringeva contro.
 


“Tu lo sai… Sei un vero uomo!” esalò il nemico, prima di cadere a terra privo di sensi.
 
“BACCHUS E’ A TERRA! IL VINCITORE E’ ELFMAN STRAUSS DI FAIRY TAIL!”
 

La gilda ed il resto dello stadio esplosero in grida di acclamazione.
Il ragazzo puntò lo sguardo verso Makarov e Laxus: il vecchietto piangeva emozionato, mentre il biondo gli fece un cenno d’assenso col capo.
 

Quell'uomo sarai che adesso non sei tu!
 


“ELFMAN, VITTORIA FANTASTICA CONTRO UN UOMO COSI’ POTENTE!”
 
Il bianco alzò gli occhi al cielo: gli vennero in mente i ricordi di quando era ragazzino.
Sorrise: ora era cambiato.
 
“ORA SONO UN VERO UOMO!”.


 



 



Angolo dell'autrice:

Ehilà!

Mi scuso per il ritardo immane: tecnicamente avrei dovuto pubblicare un paio di giorni fa, ma ho dovuto improvvisare una corsa contro il tempo per scrivere una OS di compleanno ad una mia amica...
Spero che mi perdonerete in ogni caso.
Ed eccoci qui: dai, questa canzone non può non abbinarsi ad Elfman!
Cioè... Si parla di VERI UOMINI! xD
Da piccolo mi pare che Elfman fosse un bambinone timido ed impacciato: quindi, perché non scrivere della sua metamorfosi in uomo?
Mi sono accorta solo ora di avere usato due canzoni di fila di Mulan: prometto che il prossimo capitolo sarà di genere completamente diverso e la canzone apparterrà ad un altro cartone.
Dovrei riuscire a pubblicare un pochino più velocemente: ho in mente già molte idee, devo solo metterle su "carta".
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che non abbia deluso le vostre aspettative!

Passiamo ai ringraziamenti!
Ringrazio chi ha recensito lo scorso capitolo: 
bea_kron
Ronnie Stregatto
Fra_tonny99
YellowKlimt91

Un caloroso abbraccio a voi!

Ringrazio Bloody Mary In Wonderland per essere qui di fianco a me a scassare le balle visionare ciò che sto scrivendo e per aver scoperto che attraversando una nuvola in cielo ci si bagna (Aiutatemi gente?)

Ringrazio inoltre chi ha messo la storia fra le preferite/seguite/ricordate e per ultimi, ma non meno importanti, ringrazio tutti i lettori silenziosi!
Siete una marea ragazzi e questo mi fa piacere :)


Alla prossima,

Jaki Star

 
 
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: jaki star