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Autore: Ramosa12    21/07/2014    5 recensioni
Percy Jackson è uno dei ragazzi più popolari della scuola,simpatico e affascinante.
Annabeth Chase è una ragazza dai seri disturbi alimentari.
Eppure le loro vite si incontreranno e forse veramente il rotto si potrà riparare solo grazie all'amore.
{Percabeth}
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Percy Jackson, per una volta nella sua vita, era felice.
Uno strano sentimento che partiva dal cuore per poi scorrere in tutto il corpo come linfa che si diffonde in un albero.
E tutto per colpa di una ragazza che si era fatta amare da lui.
L'unica che gli avesse fatto capire quanto bello fosse innamorarsi di una persona e pensare a lei costantemente, peggio di un maniaco- no che lui lo fosse per carità.
Annabeth l'aveva cambiato, cambiato dallo stronzo che non capiva niente dell'amore, e che si metteva con una solo per aumentare la sua popolarità, al ragazzo che pochi conoscevano.
Annabeth era speciale.
Non la solita ragazza che pensava solo al trucco o al fisico...ehm no l'ultima parte è da rivedere.
Ma scacciò il pensiero, aveva un mese per renderla felice e ci avrebbe messo veramente se stesso.
Nessuno mai avrebbe dovuto rovinare i suoi progetti e la sua felicità. Nessuno.
Camminò felice nei corridoi con il cuore che batteva a mille e la voglia di vedere la sua Sapientona che aumentava.
Non riusciva a togliersi dalla mente le sue labbra sulle sue, il sapore che pregustava ogni volta che la baciava, il suo odore penetrante alla vaniglia.
Tutte cose capaci di fargli perdere la testa, Annabeth era capace anche di questo.
Era fragile, dolce, bella -soprattutto bella- e sua.
Si perché ormai lei era una parte di lui.
Si incamminò nella scuola in cerca di una massa riccia, che lui segretamente adorava,  e bionda e quando la vide, intenta a sistemare i libri nel suo armadietto, Percy sorrise.
Sorrise di vederla un altro giorno viva e vegeta, e sperò che almeno quella mattina non avesse vomitato.
Non voleva che lei stesse male, non lo voleva.
Perché lei non se lo meritava.
Le si avvicinò piano e quando le fu abbastanza vicino le afferrò, da dietro, i fiachi attirandola più vicino a lui.
Subito un improvviso odore di vaniglia invase le sue narici come droga fresca.
Annabeth era la sua droga preferita.
Altro che cocaina, se i tossicodipendenti conoscessero l'amore smetterebbero di usare quella che usano.
Perché l'amore è peggio della marijuana o altro.
Era capace di renderti felice prima e poi triste l'attimo dopo.
Sospirò tra i suoi capelli stringendola ancora più a lui.
-Buongiorno luce dei miei occhi- le sussurrò dolcemente nell' orecchio.
-Mh, come mai tutta questa dolcezza?-domandò invece lei continuando a sistemare le cose nel suo armadietto e tenendo poco conto alla presa di lui.
-Annie tutto bene?-chiese preoccupato lui sentendo il suo tono duro e freddo, tagliente come una lama.
-Si si tutto benissimo- rispose lei sorridendogli  dolcemente e abbracciando con le braccia magre, coperte da un grosso pullover blu avio, il collo di Percy.
-Okay -affermò poco convinto perdendosi in quel sorriso perfettamente bianco e gli occhi grigi tempestosi.
Un grigio che gli faceva perdere la testa e, mentre  le portava una ciocca bionda dietro l'orecchio, ricambiò il sorriso e le baciò la punta del naso.
Annabeth sorrise divertita arricciando il naso: -Quindi che facciamo? Lo diciamo o rimane un segreto?-domandò ma negli occhi luccicava di una luce strana.
Una luce che chiedeva di non lasciarla andare come avevano fatto tante altre persone.
Percy le sorrise divertito per un istante prima di salire su una panchina attirando l'attenzione di mezza scuola.
-Devo fare un annuncio- esclamò poi e Annabeth spalancò gli occhi sorpresa.
-Mi sono innamorato di una ragazza che è qui tra voi. Il suo nome è Annabeth Chase ed è la persona più bella e favolosa di questo mondo- continuò poi e alcune matricole scoppiarono a piangere per la disperazione.
Annabeth gli regalò un sorriso unico, splendido, luminoso come il sole.
Le brillavano gli occhi dalla felicità.
Come se in quelle iridi ci fossero le stelline luccicanti.
Era così bella che nemmeno lei lo sapeva, si ritrovò a pensare Percy non smettendo di osservare tutta quella perfezione.
-E questo è tutto, alla prossima con radio confessioni divine- terminò scendendo dal suo 'palcoscenico' e avvicinandosi alla sua ragazza.
-Ecco fatto, ora lo sa tutta la scuola. Felice amore mio?-domandò divertito abbracciandola.
-Tu sei pazzo-rise lei baciandogli dolcemente le labbra carnose.
-Dovresti baciarmi più spesso sai?-chiese stringendola e poi afferrandole la mano -Che hai alla prima ora?-
-Latino, Brunner- rispose lei pronta -tu?-
-Fortunata, comunque matematica, Dodds- sospirò pesantemente.
Odiava quella professoressa, era un'arpia fatta in persona.
Odiava il suo sorriso malefico, la sua voce stridula quando chiamava gli alunni 'dolcezza' ma in verità ti stavi solo per beccare una punizione.
-Ti accompagno- disse Percy accarezzandole la guancia e perdendosi in quei occhi così così...belli.
Tempestosi, come lo era lei.
Una tempesta in pieno che ti travolgeva con lei, Annabeth aveva trascinato anche lui in quel tornado di emozioni.
Avvicinò il suo volto al suo poggiando delicatamente le labbra sulle sue.
Le spinse dolcemente e afferrò Annabeth per la vita baciandola più appassionatamente di prima, pregustando quel dolce sapore che era tra le sue rosee labbra.
Chiese dolcemente il permesso guardandola e lei annuì leggermente socchiudendo, poi, la bocca.
Le loro lingue giocarono in una lotta forte, di cui nessuno era vincitore poi però la ragazza si tirò indietro distogliendo lo sguardo.
-Bacio male?-chiese innocentemente Percy guardandola allarmato.
-No no, Testa d'alghe...detto tra noi baci benissimo ma...non so davanti a tutti...-spiegò timidamente Annbeth torturandosi le mani.
-Annabeth guardami. Degli altri non ci importa niente okay? L'importante siamo io e te- disse lui afferrandole il mento e Annabeth annuì.
-Ora vai in classe, che se la Dodds ti becca in ritardo ti uccido- minacciò con un sorriso lei non appena la campanella suonò annunciando l'inizio delle lezioni.



 
***
 

All'ora di pranzo, Annabeth Chase corse verso la palestra.
Chiuse la porta alle sue spalle appoggiando sul pavimento freddo la borsa nera.
Si tolse delicatamente le sue amate vans rosse e a il jeans aderente e  abbandonandolo poi, su una panchina che era nei dintorni.
Sospirò mentre il pullover blu avio che indossava quel giorno copriva la culottes nera.
Annabeth Chase non aveva mai smesso di ballare, diceva alle persone di si ma in verità quando era triste o sola la danza era la sua dose di felicità.
Prese il suo Ipod inserendo il cavo per lo studio monitor e selezionò la canzone 'Word' di Skyler  Grey.
Iniziò piano, quasi timorosa di sbagliare qualcosa.
Erano solo lei, i passi e la musica.
Niente problemi, niente Voce a farla sentire male.
Si, perché quel sogno l'aveva distrutta completamente e per una volta Annabeth non riusciva a togliersi di dosso lo sguardo di miss mondo che la scrutava dalla testa ai piedi con disgusto.
Lei si odiava con tutta se stessa, ogni cosa del suo corpo odiava, anche un piccolo neo.
I suoi passi riecheggiarono nella palestra vuota come amplificatore e delle calde e saltate lacrime però, iniziarono a bagnarle il giovane volto.
Perché lei? Perché proprio lei doveva soffrire così?
Che aveva fatto di male nella sua vita?
Eppure neanche in quel momento la sua malattia poteva rovinare la sua danza.
Si sentiva a casa finalmente, dopo tanto tempo si sentiva come a casa sua.
Sorrise tra le lacrime luminosa come il sole e con il dorso della mano scacciò via le gocce d'acqua che aveva perso tra i suoi occhi.
Sentiva ancora la presenza di Atena quando ballava, sentiva il suo sguardo calcolatore ma materno addosso proprio quando era piccola e lei ballava nella stanza mentre lei la spiava da dietro la porta.
Non meritava quella fine, e lei non meritava la sua malattia.
Nessuna delle due meritava un destino del genere.
Bastava poco che l'albero vitale di Annabeth bruciasse, cosa che avrebbe distrutto un sacco di persone.
Come Percy.
Ma come sarebbe stato il ragazzo senza di lei? Avrebbe continuato la sua vita? Conosciuto un'altra dimenticandola?
Non ci volle nemmeno pensare.
Anche solo pensare che lui potesse mai smettere di stare male la faceva sentire male, debole.
Ancora più debole.
Poi un grosso applauso la riportò alla realtà e Annabeth si voltò istintivamente sperando che non fosse un professore.
E invece si trovò due occhi verdi mare che la guardavano come un bambino guardava le sue caramelle.
-Brava!-esclamò Percy senza smettere di applaudirla e avvicinandosi a lei.
La ragazza abbassò lo sguardo e arrossì violentemente.
-Ma che dici...-bofonchiò non appena lui le fu vicino.
-Quel salto era stupendo e...e meno male che tu non ballavi più eh?-disse lui gesticolando e Annabeth rise perdendosi in quel mare salato dei suoi occhi.
-Ah Annie sei veramente sexy così, lo sai vero?-le sorrise malizioso indicando con lo sguardo la culotte nera e poi afferrandole la vita e attirandola a sé.
Quel commento, però, non fece che peggiorare il rossore di Annabeth tra le sue guancia.
-Idiota- mormorò lei dandogli un leggero pugno sulla spalla.
Percy l'osservò.
Osservò le gambe lunghe e magre, terribilmente magre, il volto sciupato e gli occhi grigi leggermente arrossati.
Eppure lei era fin troppo bella, un angelo di perfezione sceso per mano degli Dei.
Le accarezzò il volto incantato in tutta quella bellezza e l'alzò e Annabeth estivamente avvolse le gambe alla sua vita.
-Ti amo-le sussurrò Percy nell'orecchio e Annabeth lo guardò accigliata.
-Non era troppo presto per il 'ti amo'?-chiese e lui le regalò un sorriso luminoso.
Il loro volti erano terribilmente vicini.
-Mi sono accorto che darei la vita in cambio della tua felicità- confessò Percy e lei quasi non scoppiò a piangere dalla felicità.
Baciò quelle labbra così perfette travolgendosi entrambi in un bacio passionale e pieno di amore.
Percy strinse ancora di più Annabeth tra le sue braccia approfondendo il bacio.
Si amavano.
Era come se le loro vite fossero essere destinate a stare insieme e il loro amore era già stato deciso per mano delle stelle.
Nessuno mai avrebbe potuto rovinare quel pezzo di felicità che avevano creato.
Nessuno avrebbe potuto rovinare le loro vite ora felici.
Non appena si staccarono per riprendere fiato Annabeth lo guardò con gli occhi pieni di felicità.
Quel ragazzo era capace di regalarli la felicità anche sbattendo le palpebre.
-Ti amo anche io Perce- disse lei mentre la musica cambiava in 'Happy' di Pharrell Williams .
-Odio quella canzone- rise storcendo il naso poi la ragazza e Percy la fece scendere.
-OH andiamo non è male- e detto questo Percy incominciò a ballare.
Se si poteva chiamare ballare.
Moveva le braccia a caso e canticchiando il ritornello.
-Because I’m happy
Clap along if you feel like a room without a roof
Because I’m happy
Clap along if you feel like happiness is the truth
- urlò lui movendo la testa a ritmo -Forza Annie bella canta con mee- esclamò poi sopra le parole.
-E tu questo lo chiami ballare?-rise forte Annabeth -Ma in discoteca che fai? Il ballo della gallina?-
-Spiritosa- commentò lui facendo un espressione da ragazzo offeso -Allora fammi vedere come si balla grande ballerina-
-Okay- concordò lei si avvicinò la borsa e indossò le punte che portava sempre con sé.
L'affiancò ed eseguì un  Fouettés en tournant  e poi sorrise divertita.
Appena cominciò il ritornello lasciò perdere il classico e andò con l'hip hop anche se con un po' di difficoltà visto che si era dimenticata di togliersi le punte.
-Ecco io lo sapevo che mi battevi- sbuffò però sorridendo Percy e con lei iniziò a ballare proprio come l'ultima sera che si videro.
-Sei unica- le mormorò nell'orecchio.
-Tu lo sei- ribatté lei guardandolo negli occhi.
-Perché io sono felice solo con te- disse non appena il ritornello disse 'Bicause I'm Happy'.
-Ti amo- confessò Annabeth abbracciandolo e Percy la strinse a sé.
-Non sai io principessa- continuò poi -Ora che ne dici di andare a mangiare grande ballerina sexy?-


Angolo autrice:

Salve semidei...lo so sono in un ritardo mostruoso, per carità avevo il capitolo pronto da settimane ma non avevo nessuna voglia di aggiornare.
Non perché voglia interrompere la storia ma perché voglio godermi un po' le vacanze.
Beh se ne vedono delle belle eh nel capitolo?
Percy urla ai quattro venti che è innamorato di Annabeth (Le matricole piangono povere ahahah) e lei poi va a ballare perché era diciamo 'scoinvolta' dal suo sogno.
Eh si perché ormai è deciso che la Percabeth è secciata e non può avere pace.
Infatti l'altro giorno ho letto una fanfiction,non ricordo su quale sito di fanfiction, su Percy Jackson e che succedeva? Percy moriva.
Ci sono rimasta malissimo ahaha.
Tra i tanti ragazzi chi doveva morire?
Togliendo questa parentisi del tutto inutile voglio ringraziare a voi lettori che aumentate sempre.
Aumentano le aggiunte alle preferite,alle seguite e alle ricordate (grazie mille), aumentano le visite (Grazie mille)  e aumentano le recensioni (GRAZIE MILLE *-*)
Davvero se non fosse per voi avrei già cancellato le mie storie e aver passato dalla selezione 'autore' a quella del 'lettore'.
Vi adoro e non smetterò mai di ringraziarvi.
A fine capitolo però voglio lasciare un po' di materiale dai ;).
Se avete voglia di vedere il balletto di Annabeth è più o meno, più o meno davvero, così.(un mix tra questi due ahah,perché non sapevo quale scegliere)
http://www.youtube.com/watch?v=hqmQODSnKEY
http://www.youtube.com/watch?v=rg2b5wJnH0s
E poi giù vi lascio qualche gif *-*
Bacii Ramosa
ps grazie ancora!



 

Questo è il
Fouettés en tournant *-*



lady and gentlemen sono felice di presentarvi il più bel, dolce e amorevole ragazzo di tutto il mondo:
Percy Jackson!



E poi ecco a voi la bellissima
Annabeth   nonbionda  Chase
(ammiriamo il suo sorriso *-*)


 
 


 
  
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