Nel fantastico vortice
dei sogni intrappolato
dilapidò stagioni su stagioni,
finché del suo essere così vasto,
così ardente, non restò niente…
La vita un tempo libera, audace,
i giorni luminosi, senza pioggia,
solo dolci ricordi
a San Leo, fortezza dell’amarezza
e del perpetuo esilio, dove vegeta
come il salice piangente sull’argine
del ruscello, come il fiore nel fango.
Lui, figlio della Luna
e del Sole, re dello Spazio Cosmico,
non gode più il favore delle stelle;
il suo destino, graduale declino,
dolente discesa dal Paradiso
all’Inferno, dalla luce alle tenebre.
Confuso da miriade di segni
che non sa decifrare,
è in attesa della rivelazione,
ma non crede alla seconda venuta
del Dio-uomo, la fede che professa
non potresti chiamarla religione:
è gioco, sortilegio, ambizione,
furia cieca, sedizione, amore…
Nella cella è il suo mondo,
aquila nel nido del pettirosso
trafitto da una lacrima di sangue
dove ieri batteva forte il cuore.
Il Mago è stato legato in catene,
Bruno il Nolano bruciato sul rogo,
la Verità bandita dalla Terra,
e tradita la Legge dei Profeti…
By Chladenius (Domenico Turco) - Proprietà letteraria riservata@