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Autore: iloveryuga 2000    21/07/2014    6 recensioni
Una maschera di vetro le persone indossano e il loro vero volto nascondono.Credete alla teoria dei mondi paralleli?Neanche lei ci credeva.M dovette ricredersi.Perché quando un sentimento e verace e puro,va oltre il tempo e lo spazio.[Questo è il link del trailer:https://www.youtube.com/watch?v=C4fHF3laN94&feature=youtu.be] Questo è il link di un altro trailer che ho fatto: http://youtu.be/PlEsrQIjHWw
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Ryuga, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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capitolo 24 Erano di nuovo sull'areo.Rotta Francia.Parigi per la precisione era la loro meta ufficiale.Julie continuava a rigirarsi tra le mani il portagioie trovato nel castello del conte Dracula.Era convinta che quel piccolo oggettino nascondesse un segreto di inestimabile valore.Strano a dirsi,però lei aveva questa fortissima sensazione.Sì,perchè lei aveva l'innata abilità di andare oltre le apparenze.Anche con Ryuga aveva dovuto scavalcare quel muro enorme che l'albino si era creato,e dietro cui si barricava per paura di soffrire ancora.Ed ora con il portagioie avrebbe dovuto fare la stessa cosa.Dietro alla polvere che lo avvolgeva c'era un mondo totalmente nuovo.Di questo era fermamente convinta.Solo che non aveva la più pallida idea di come fare a scoprire quel nuovo universo che in futuro l'avrebbe portata a vivere l'avventura più grande e avvincente della sua intera esistenza.Sbuffò,per quel giorno aveva provato abbastanza a tentare di aprire quel cosetto,come lo chiamava lei.Lo rimise in borsa,facendo attenzione a non graffiarlo.Poi guardò affettuosamente Ryuga che,come di consueto,era seduto accanto a lei,sonnecchiando.La bruna ridacchiò fra sè,incredibile come,anche se il viaggio era brevissimo,il suo ragazzo riuscisse a farsi una profonda ronfata.Julie aveva una teoria tutta sua.Secondo lei il blader di notte non dormiva,o almeno,dormiva molto poco.Perciò tentava di recuperare le ore di sonno perse,appisolandosi qua e la.Gli fece una carezza sulla testa,scompigliandogli i capelli bianchi.Quanto adorava guardarlo dormire,aveva un'espressione così...tranquilla,pacifica.In effetti a dirla tutta lei era un po'preoccupata per Ryuga.Da qualche tempo a quella parte l'albino era spesso stressato e con i nervi a fior di pelle.Julie lo capiva,dopo tutto doveva sopportare il fardello del comando.Oltretutto aveva da gestire anche i nuovi misteri che facevano capolino da tutti gli angoli.E doveva anche preoccuparsi di proteggerla,e fare in modo che non le accadesse mai niente di male.La bruna sospirò,come faceva il blader a non lamentarsi mai?Se lo chiedeva spesso.Eppure non doveva essere una situazione facile la sua.Scosse la testa.Decise di non pensarci,altrimenti avrebbe finito per tempestarlo di domande e consigli,che a lui davano particolarmente fastidio.Improvvisamente l'altoparlante segnalò l'imminente arrivo.Julie diede una scossa all'albino:"No Tiana,ancora cinque minuti"Mugugnò lui nel sonno.La ragazza sorrise,le dispiaceva molto doverlo svegliare,poichè non si vedeva spesso Ryuga immerso in un sogno.Però a minuti sarebbero arrivati in aereoporto.Scelse di adottare un metodo poco ortodosso per destarlo.Gli diede un bacio sulla guancia e si strusciò sulla sua maglia,spiegazzandogliela:"Amore,dobbiamo andare..."Sussurrò.Queste tre parole mischiate ai gesti sensuali che la bruna stava compiendo,furono efficaci tanto quanto una secchiata d'acqua gelata in pieno viso.Ryuga aprì lentamente gli occhi e sbattè due o tre volte le palpebre,per poi baciare dolcemente la testa della ragazza,ancora accoccolata contro il suo petto muscoloso:"Buongiorno"
"Buongiorno"Julie si alzò,con un sorisetto beffardo stampato in faccia:"Sai che parli nel sonno?"L'albino strabuzzò gli occhi:"Ti prego dimmi che non ho detto cose sconce..."La bruna scoppiò in una delle sue risate cristalline,che lo facevano impazzire:"No,tranquillo,non hai detto niente di compromettente"Il blader fece finta di asciugarsi il sudore dalla fronte con il dorso della mano:"Meno male.Per un attimo avevo temuto di aver descritto cosa mi passava per la testa..."La ragazza incrociò le braccia:"E sentiamo,cos'è che ti passava per la testa?!"
"Pensieri non troppo casti....comunque credo che sia il momento di scendere"Ammiccò in direzione della pista d'atterraggio.Eccoli finalmente arrivati nella città dell'amore,dello shopping e di chissà che altro.Quali avventure avrebbero atteso i nostri eroi?

Ryuga rimase sbalordito.Julie sapeva parlare perfettamente anche il francese!E non si confondeva neanche una volta!Aveva appena finito d'interloquire con la signora che stava al banco informazioni,per avere un'indicazione sull'ubicazione del loro albergo.Come al solito i risolutori non si erano risparmiati.Avevano lasciato una prenotazione al"Principe di Savoia"l'hotel più rinomato di tutta Parigi.Un cinque stelle superior.Julie riferì le informazioni al blader,che sbuffò pesantemente,chidendosi a cosa servisse il servizio più caro dell'universo:"Adesso non vorrai dirmi che non ti sono piaciute le camere enormi degli alberghi che abbiamo visitato fin ora"Disse la ragazza,annotandosi sull'agenda l'indirizzo.Sul volto di Ryuga comparve un ghigno:"A me quei posti sono piaciuti solo per il fatto che c'era un letto solo a due piazze"Cinse i fianchi di Julie,baciandole il collo"Dai Ryuga!Non qui in mezzo ad un sacco di gente!"
"Ufff,perchè tu devi avere sempre ragione"Mugugnò il blader,mollando la presa.La ragazza gli sorrise,per poi spronarlo a prendere i bagagli.A quanto pareva l'hotel era piuttosto distante da dove erano loro.

Una suite all'ultimo piano.Ecco dove avrebbero dormito per i giorni che sarebbero seguiti.Julie buttò il trolley e la borsa sul letto,per fiondarsi contro la finestra.Da lì il panorama era favoloso,si vedeva tutta Parigi.Tour Eiffel compresa.Alla ragazza non sembrava vero tutto questo.Molte volte si era domandata se tutto quello che le stava accadendo non fosse stato solo un sogno.Un sogno meraviglioso dal quale presto si sarebbe svegliata.Poi si tirava un pizzicotto e si accorgeva che invece era tutto vero.Anche se era consapevole di star vivendo le esperienze più belle della sua vita,con la persona più importante della sua vita,ancora non si capacitava di come tutto fosse successo così in fretta.Il giorno prima era una nobile aristocratica,costretta a sposare un emerito imbecille,e il giorno dopo era un'avventuriera che aveva viaggiato per il mondo e che ne aveva viste di tutti i colori.E tutto questo era stato possibile solo grazie a Ryuga.Se lui non ci fosse stato lei non avrebbe mai potuto attraversare il tempo e lo spazio e non avrebbe potuto provare tutte quelle emozioni travolgenti.Probabilmente non avrebbe nemmeno mai conosciuto il vero amore.Le vennero le lacrime agli occhi a pensare tutto questo.Ryuga vide il riflesso della sua ragazza nel vetro della finestra.Aveva gli occhi bassi e umidi.Le si avvicinò da dietro:"Julie...che c'è,che ti prende?"Le chiese dolcemente.In quel momento alla bruna venne in mente il suo futuro matrimonio,e quel beota del suo promesso sposo.Mille dubbi l'assalirono:"Perchè...?"Sussurrò:"Cosa?"
"Perchè...perchè ci siamo incontrati?"L'albino tentò di stemperare:"Beh,perchè abbiamo trovato entrambi un cristallo"Julie scosse la testa:"Non mi riferivo a quello...sai bene di cosa parlo"Il blader abbassò lo sguardo:"Mi dispiace.So cosa ti turba in questo momento,però..."
"Però devo essere forte.Sì,lo so.Me lo dici sempre"
"Magari...magari non sarà così male..."Lo stava dicendo solo per rassicurarla,ma in realtà doverla lasciare era la cosa che più gli doleva al mondo.Sentire il suono di quelle parole pronunciate dalla sua bocca,per Julie furono come stilettate nel fianco.Aveva sempre creduto che quando sarebbero venuti sull'argomento lui avrebbe tentato di dissuaderla dal ritornare nel suo mondo.E invece cercava di convincerla che sarebbe andato tutto bene,addirittura la stava spronando a rivalutare quel dannato figlio di papà,con i capelli più impomatati di un nobile del settecento.La ragazza strinse i pugni,come poteva Ryuga rimanere sempre indifferente e totalmente esterno alle situazioni e alle persone che lo circondavano?Possibile che non vedesse la sofferenza dilaniante che la stava torturando in quel momento?Julie non aveva mai pretesto di essere al primo posto nei pensieri del blader,ma nemmeno di valere quanto una qualsiasi avventuretta destinata a finire entro breve.Calde lacrime iniziarono a rigarle le guance,nonostante la resistenza che lei aveva strenuamente opposto fino a quel momento.Mostrarsi debole davanti all'albino era l'ultima cosa che avrebbe voluto in quel momento.Ma non poteva farne a meno,era come se le fosse stato strappato un pezzo di cuore.Singhiozzi la fecero sussultare vistosamente.Ryuga strinse i denti:non doveva lasciarsi intenerire.Anche se aveva deciso di godersi la bruna per più tempo possibile,non era concepibile che lei si rifiutasse di sposare Banjo.Del resto,lo aveva affermato anche lei stessa,per quanto le piacesse il suo mondo,la realtà dalla quale proveniva era quella dei suoi genitori e del suo matrimonio combinato.Però,anche se Julie continuava a fare finta di niente per non causare problemi a nessuno,il fatto che Ryuga si disinteressasse,o almeno dava a vedere questo,era troppo per lei,davvero una cosa insopportabile.Presa da un improvviso scatto di rabbia si voltò.Eccoli.Quegli oceani infiniti che non ti lasciavano via di scampo,costringendoti a tenere lo sguardo fisso nel blu acceso dei suoi occhi,ora appannati da un velo di lacrime.Ryuga accettò la sfida.Per trenta lunghissimi secondi nessuno dei due parlò,finchè Julie esplose,non riuscendo più a contenersi:"Ma che diavolo ne vuoi sapere tu di come sarà!!Eh?!Tanto non te ne importa vero?!Tanto io sono solo una delle tante!Maledizione Ryuga!Non voglio più vederti!"Urlò queste parole così forte che la sua voce risultò addirittura stridula.Non appena ebbe finito di sputare questa frase,scostò malamente Ryuga e corse via.L'albino rimase fermo sul posto,incapace di compiere un qualsiasi movimento.

Era rannicchiata su quella panchina da chissà quanto.Il tempo attorno a lei pareva essersi fermato del tutto.Aveva la gambe strette in grembo e la testa infilata in mezzo.Continuava a rafforzare sempre di più la presa che le sue mani esercitavano sulle ginocchia,convinta che,se si fosse fatta abbastanza piccola,i problemi non l'avrebbero attaccata.Non sapeva con certezza nemmeno dove si trovasse,e non le interessava minimamente.Si sentiva vuota,persa in un mare di emozioni negative che non accennavano ad andarsene.Ryuga diceva sempre che se tieni la mente e il corpo occupato,il dolore si attenua,poichè il cervello è troppo occupato a svolgere la sua attività piuttosto che crogiolarsi nella sofferenza...oh,ma che importava quello che diceva sempre Ryuga...in quel momento,l'ultima cosa a cui voleva pensare era lui.Ogni volta che l'immagine del blader che le sorrideva le veniva alla mente,sentiva una fitta allo stomaco.Come era possibile che una sola persona potesse avere il potere di cambiare la tua vita così radicalmente?Perchè era inutile mentire dicendo che l'albino era stato solo una cotta,che prima o poi sarebbe passato tutto e che sicuramente qualcun altro avrebbe preso il suo posto.Nessuno avrebbe potuto sostituirlo,nemmeno se avessero creato un suo sosia con lo stesso identico carattere scontroso e con lo stesso strambo taglio di capelli,neppure in quel caso sarebbero riusciti ad eguagliarlo.Ecco perchè,nonostante fossero passati quasi cinque mesi da quando la bruna aveva ricevuto la notizia del suo matrimonio,lei non era riuscita ancora a capacitarsi della cosa.Certo,se non avesse incontrato Ryuga e tutti i suoi nuovi amici sarebbe stato tutto molto più facile.Ben presto si sarebbe fatta una ragione,sarebbe rimasta schiava tutta la vita,vivendo felice,nell'ignoranza che potesse esistere qualcosa di meglio.E invece il destino era stato crudele con lei...il destino.Si ricordò di quando,sulle splendide spiagge hawaiiane,aveva posto quella domanda all'albino.Un quesito difficile non c'è che dire,il destino esiste o no?Credere che esista da una ragione in più per vivere,cioè che niente capita per caso.Questo avrebbe dato un senso anche al loro incontro...e se invece non esisteva?Se tutto ciò che era accaduto fino a quel momento,fosse stato solo una mera coincidenza?Troppe domande,nessuna risposta.La testa di Julie stava per scoppiare,riempita fino all'orlo da questi pensieri.Alzò lievemente il capo,gli occhi ancora umidi per il pianto.Un piccolo uccellino stava lì davanti a lei,fissandola stortando la testina.La ragazza appoggiò le gambe per terra.Era indolenzita per la posizione scomoda nel quale era rimasta per ore.Prese delicatamente tra le mani il piccolo pennuto,accarezzandolo lievemente.Mentre stringeva tra le mani quella creatura,un pensiero fulmineo le attraverso la mente.Forse doveva solo immaginarsi lei sull'altare,mentre si maritava con un partito niente male,e tutto il resto le sarebbe sembrato solo una fugace avventura passata.Appoggiò il passerotto sulla panchina,tirandosi su.Incrociò le mani,come se stesse tenendo un bouchet e si sforzò di sorridere e di inchinarsi.Ma nessuno di quei gesti le risultò naturale e spontaneo,al contrario sembrava un personaggio di una qualche recita scolastica.L'uccellino cinguettò due volte in segno di assenso,come per convincerla che quello che stava facendo era più che giusto.Julie però non ne era per niente convinta.Abbassò lo sguardo sospirando...

Guardami,non potrei sembrare una sposa mai
o una buona figlia
Ma lo so,questo ruolo non mi va!
Mentre cantava si era incamminata nel tentativo di uscire dal parco nel quale si trovava.Arrivò ad un ponticello sospeso sopra la Senna,e saltellò da un pomello all'altro della balaustra...
Sono qui,ma se io facessi ciò che vorrei
i miei cari perderei!
Si specchiò nel fiume...
Dimmi,dimmi chi è l'ombra che
riflette me
Non è come la vorrei perchè
non so
Aveva ancora i capelli pettinati perfettamente,come se li acconciava di solito.Ma quella non era la vera lei.Con una mano se li scompigliò,rispecchiandosi.Ma quello che vide ancora non le piaceva...
Chi sono e chi sarò,
lo so io e solo io
E il riflesso che vedrò
mi assomiglierà!
Quando il mio riflesso avrò
sarà uguale a me

Una lacrima increspò la superficie dell'acqua:"Che cosa vedi?"Domandò una voce gentile e profonda alle sue spalle.La ragazza non si voltò,riconoscendo di chi si trattava:"Vedo una ragazza senza speranze..."Ryuga sorrise debolmente,inginocchiandosi di fianco a lei.Fece finta di scrutare nell'acqua,una mano sotto al mento e l'aria interrogativa:"Invece io vedo una giovane donna,forte e combattiva,che non si lascia intimidire da niente"Julie chiuse gli occhi.L'albino sospirò,poi ebbe un lampo di genio:"Vieni con me,ti mostro una cosa..."La bruna accettò,prendendo la mano di Ryuga.
Attraversarono il parco da un capo all'altro,schivando rami di alberi ed evitando cespugli di rose.Giunsero ad una piccola radura appartata,molto somigliante al loro luogo segreto.Ryuga scostò una pianta che copriva la visuale di quello che sarebbe dovuto essere la loro vera meta.La ragazza rimase un po'delusa quando trovarono solo degli alberi spogli,ai quali l'autunno aveva tolto le foglie.Ryuga le sfiorò una guancia con l'indice:"Guarda,l'autunno sta ormai per trasformarsi in inverno e tutte le foglie sono cadute.Ma oh...toh guarda..."Indicò una quercia davanti a loro.Da essa spuntava ancora una fogliolina,restia ad abbandonare la sua casa:"Una è in ritardo...forse non voleva uniformarsi al gruppo e ha deciso da sola la sua strada.Magari verrà sballottata dal vento e colpita dalla pioggia.Ma mai si romperà sotto il peso di una scarpa,vivendo contenta della scelta fatta"Julie ridacchiò:"Ma è solo una foglia..."
"No Julie,sarebbe stata solo una foglia se avesse seguito incodizionatamente le altre sue compagne.Ma lei è speciale perchè non ha seguito il gruppo.Non tutti hanno il coraggio di fare le proprie scelte indipendentemente dal giudizio e dalle imposizioni degli altri"In quell'istante la bruna realizzò che il blader aveva appena usato una metafora per farle comprendere una cosa importante:a volte nella vita dobbiamo prendere il comando di noi stessi.La fece voltare,stringendole le spalle:"Stammi bene a sentire Julie Casterville.Tu hai la stoffa per compiere grandi imprese,ma devi prendere in mano il timone e tracciare la tua rotta.E devi seguirla!Anche in caso di burrasca!E quando finalmente dimostrerai al mondo di che pasta sei fatta,beh,spero di essere lì per godermi lo splendore emanato dal tuo bey"Aveva pronunciato quelle parole con un tale pathos che chiunque fosse stato presente sarebbe rimasto ad ascoltarlo.Era fermamente convinto di ciò che aveva appena detto,non era la solita manfrina per tirare su di morale una bambina a cui si è rotto un giocattolo.Julie non sapeva assolutamente cosa rispondere,ed era di nuovo sul punto di piangere.Strinse le labbra per non lasciare che le lacrime le offuscassero per l'ennesima volta la vista,e questo gesto non sfuggì all'occhio attento di Ryuga.L'albino sorrise dolcemente e prese tra due dita una ciocca di capelli della bruna,baciandola dolcemente.Quel gesto,quel semplice gesto fu più esauriente di mille altre perifrasi.Dopo aver annusato ancora per qualche secondo la fragranza emanata da quei pochi capelli che aveva in mano,il blader fece dietrofront,andandosene come se niente fosse e scomparendo tra le piante,mimetizzandosi come solo lui sapeva fare.Solo alcuni istanti dopo Julie riprese a respirare regolarmente,poichè fino a quel momento aveva trattenuto il fiato.Mentre cercava di ritornare lucida,le saltò nuovamente all'occhio la sua immagine riflessa sull'acqua.Decise di specchiarsi meglio,come poche volte faceva,perchè riteneva che ammirarsi fosse una perdita di tempo con un viso orrendo come il suo.Non le era mai balenato per la mente che in realtà lei potesse essere molto bella,infatti molte volte si era chiesta come mai tanti ragazzi la corteggiassero.Ecco uno dei suoi più grandi difetti:la scarsa autostima.Julie,nonostante tentasse in tutti i modi di dimostrare il contrario,aveva pochissima fiducia in sè stessa e in quello che faceva.Seppur riuscisse bene in tutti i campi,chiaramente per imposizione,non aveva mai creduto a sufficienza nelle sue potenzialità per far nascere una passione.Per contro,era anche una ragazza molto ingenua,che tendeva a dare la sua fiducia a chiunque si dimostrasse gentile o,per lo meno,a chiunque la capisse almeno un poco.Era successo per quasi tutte le persone che le stavano intorno:Ryuga,Tabatha,Cordelia e tutti gli amici che aveva conosciuto recentemente.L'avevano sempre messa in guardia da questa sua caratteristica,ma era più forte di lei.Cordelia diceva sempre che lei riusciva a vedere il buono in qualunque persona,e che non contemplasse la solitudine.Secondo lei nessuno amava stare solo e in ognuno si nasconde qualcosa che lo rende amabile e caritatevole,persino nel più oscuro dei cuori si cela una piccola luce.E lei era sempre stata brava a far venire fuori il lato migliore della gente.O meglio,quasi sempre.Con Ryuga aveva funzionato,ma forse perchè l'animo del blader non era completamente corrotto.Però non si può essere certi che si verifichi la stessa cosa con altri,magari più cattivi,come N per esempio.Ecco perchè questa sua qualità poteva,da un momento all'altro,trasformarsi in una rovina totale.Cordelia diceva sempre che l'ingenuità si paga a caro prezzo.Ma purtroppo Julie era fatta così,e non c'era stato verso di cambiarla.L'unica cosa che non si riusciva veramente a comprendere di lei è come lei vedesse solo il lato bello di tutte le cose...meno che in lei stessa.Fino ad ora nessuno aveva trovato il modo di farle capire quanto fosse dolce e perfetta così com'era.Ma...forse...Ryuga si stava avvicinando alla meta.La bruna,dopo un breve istante di indecisione,si sporse in avanti,per poter vedere meglio la sua immagine.Rimase senza parole.Era cambiata davvero molto dall'ultima volta che aveva contemplato se stessa davanti ad uno specchio.Prima aveva la corporatura di poco più di una bambina e la faccia pulita,senza macchia nè timore.Ora invece sembrava proprio una donna fatta e finita.Si osservò meglio gli avambracci,c'erano dei muscoli che non aveva mai avuto,e i capelli le si erano allungati notevolmente,arrivandole ormai quasi a metà schiena.Quelle due borse sotto gli occhi la facevano sembrare una donna in carriera,che sprecava ore di sonno per lavorare.Il viso era più sottile e meno pieno,evidentemente era dimagrita.Lì in quel piccolo specchio d'acqua,Julie scoprì una nuova sè stessa.Per caso si passò una mano tra i capelli,e incappò nella ciocca che Ryuga aveva baciato.Arrossì lievemente,abbozzando un mezzo sorriso.Se la rigirò più volte tra le dita,per poi sistemarla dietro un orecchio,sbattendo un paio di volte le ciglia.Forse se un ragazzo bello,forte sicuro di sè e acuto come Ryuga,che di ragazze ne aveva viste a iosa la trovava bella,beh,magari non era solo un apprezzamento di circostanza,si disse.Era stata troppo dura con l'albino,dopo tutto lui voleva solo il suo bene e la sua felicità.Si mise in piedi,spolverandosi la gonna e asciugandosi sulle calze le mani sudate.Era decisa a raggiungere l'unica persona che aveva lo straordinario potere di farle battere il cuore.

Uscendo dal parco in cui si trovava,era finita proprio davanti alla cattedrale di Notre Dame,la più famosa di tutta Parigi.Chiamò Ryuga un paio di volte,ma nessuno rispose al suo appello.Per fortuna riuscì,aguzzando la vista,a scorgere l'albino seduto su una panchina dall'altro lato della strada.Lo raggiunse correndo,rischiando anche di cadere,inciampando su un sasso.Appena gli fu abbastanza vicina,gli saltò al collo,abbracciandolo.Lui ricambiò,stringendosela al petto e accarezzandole la testa.Julie adorava come Ryuga alternasse momenti seri,in cui bisognava ragionare e rimanere razionali,e momenti invece in cui si lasciava trasportare dai sentimenti.Ma questa cosa le piaceva ancora di più perchè solo con lei era così dolce.In quell'istante realizzò che altre persone stavano passando di lì e magari non avrebbero apprezzato tali manifestazioni pubbliche d'affetto,ma non le importava affatto.Invece l'albino,che ebbe la sua stessa intuizione,si schiarì la voce,allontanadola da sè.La ragazza ci rimase un po'male,ma comprese e si alzò lentamente da lui.Ryuga le regalò una lieve carezza sulla guancia,per poi tirarsi in piedi,affiancandola:"Mi hai perdonato?"Scherzò il blader,sfregandole un pugno sul cranio.Julie sapeva perfettamente che prima o poi il dolorosissimo momento dell'addio sarebbe giunto,ma non era il caso di pensarci ora:"Mmmm...dipende da come ti comporti"Disse con aria furbetta.Ryuga buttò gli occhi al cielo e sospirò:"E va bene,cosa devo fare ottenere il vostro perdono,altezza?"La canzonò,inchinandosi:"Credo che un bacio sia sufficiente"Rispose lei con una mano sotto al mento.Il blader alzò un sopracciglio e sorrise beffardo.Le cinse la vita e le lasciò un breve bacio sulle labbra:"Eh no Ryuga,non hai capito...non ho detto un bacio...ho detto due"
"Allora scusami"Le prese il volto tra le mani e la baciò,stavolta con passione e ardore.Quando si staccarono si sorrisero,e si presero per mano,cominciando a camminare.Julie osservò le loro dita intrecciate:la mano dell'albino sembrava essere stata creata apposta per la sua,ogni singolo polpastrello si incastrava perfettamente.Ryuga trasse una busta marroncina dalla tasca posteriore dei pantaloni:"Guarda che ti ho preso per farti felice"Disse,porgendole l'involucro.La bruna lo esaminò per qualche secondo,prima di aprirlo e scoprire che dentro c'era una squisita crepe al cioccolato.Il suo volto si illuminò.Diede un morso al dolce,sorridendo con la bocca piena:"Come facevi a sapere che ne andavo pazza?!"Bofonchiò,inghiottendo un boccone enorme:"Mmmm,intuito maschile...comunque stavo pensando che non abbiamo la più pallida idea del perchè ci troviamo qui..."La ragazza annuì.In effetti,da che erano arrivati non si erano mai concentrati sulla missione.Il portagioie li aveva condotti in quella splendida città...ma poi?Che c'era d'altro da scoprire?Come al solito ci sarebbero dovuti arrivare da soli,poichè nessuno li aiutava con qualche indizio.Julie ci pensò su un momento,buttando il sacchettò ormai vuoto in un cestino.Le cose erano più complicate del previsto.Almeno quando erano andati in Transilvanya,avevano avuto le coordinate esatte,non avevano dovuto cercare qualcosa in una città intera.Serviva un'indicazione che restringesse il campo....ma cosa?A quel punto un suggerimento qualunque sarebbe bastato ad indirizzarli,o servivano dettagli più precisi?Queste domande vorticavano nella mente della bruna,che era sul punto di scoppiare.Si grattò freneticamente la cute,sotto lo sguardo stranito del blader:"Ryuga,non so assolutamente cosa o dove cercare!"Esclamò,sull'orlo di una crisi di nervi:"Ahhh,ti capisco.Nemmeno io..."Julie era davvero disperata,quella caccia al tesoro sembrava non avere mai fine.In più dovevano sempre cavarsela da soli!Mentre si martoriava le unghie per il nervoso,una voce soave le venne alle orecchie:"Julie..."La ragazza sobbalzò:"Hai sentito qualcosa?"Domandò all'albino:"No...nulla"Come se niente fosse la voce continuò:"Julie..."La bruna sbattè un paio di volte le palpebre,e in un nanosecondo si ritrovò catapultata in uno spazio bianco indefinito.Si guardò intorno perplessa ed alquanto spaventata.Una luce abbagliante davanti a sè la costrinse a coprirsi gli occhi con un braccio.In mezzo a quel bagliore etereo si distingueva,non troppo chiaramente,una figura di donna.Julie si sforzò di rimanere lucida:"Sei tu la persona che mi ha chiamato?"Chiese con un po'di fatica:"Sì,mia cara Julie...Notre Dame ha in serbo il segreto...la fede vince sempre..."Pian piano la figura femminile svaniva,e la voce appariva sempre più lontana:"Aspetta!Dimmi chi sei!"
"Ricorda...credi sempre!"E in un attimo lo spazio intorno a lei si dissolse.Ora davanti aveva solo le dita di Ryuga che schioccavano:"Ehi!Terra chiama Julie!"Lentamente la bruna riprese a respirare e si rese conto di essere tornata sulla terra,per così dire:"Notre dame..."
"Che?!"
"Notre Dame ha in serbo il segreto...è lì che dobbiamo andare!"Il blader era senza parole e con la bocca spalancata per lo stupore:"Ma che vai blaterando?!Secondo me sei davvero stressata..."
"Ma no!Non chiedermi come faccio a saperlo...perchè sarebbe troppo complicato da spiegare...ma ti dico che ciò che cerchiamo è nella cattedrale a Notre Dame!"L'albino sbuffò pesantemente:"E va bene...mi fido"Julie annuì.Guardò in alto:la possente chiesa si stagliava austera sopra le loro teste.La loro meta non era mai stata tanto vicina.

Come previsto dalle acute supposizioni di Ryuga,Notre Dame era solo una chiesa.Non c'era niente di speciale in quel posto,a parte i fedeli che pregavano e accendevano ceri.Ma Julie era fin troppo convinta di ciò che affermava.Era sicura che la donna non le avesse mentito.Le era parso,solo per un momento,che quel viso fosse familiare.Ed era anche sicurissima di aver già udito quella dolce voce.Quindi sia il suo cuore che la sua mente le suggerivano di fidarsi.Finalmentte,dopo estenuanti ricerche e dopo parecchi sbuffi di Ryuga,Julie riuscì a trovare una scala in pietra che portava direttamente al...piano di sopra.Le salirono tutte d'un fiato,ritrovandosi in una sorta di soffitta,che altro non era che il luogo dove si recava il campanaro per segnalare lo scoccare dell'ora.La bruna era alquanto delusa,nonostante avessero cercato in ogni anfratto,non era saltato fuori uno...:"Schifosissimo mucchio di niente!Ecco cosa c'è qui!Spero tu sia contenta ora!"Gridò arrabbiato l'albino,mettendo stizzitamente le mani sui fianchi.La bruna si morse il labbro,di nuovo era stata così ingenua da lasciarsi guidare dalla prima...allucinazione che le si presentava davanti!Sospirò,sistemandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.Però...però...a pensarci bene lei non aveva seguito TUTTA la pista.La voce aveva detto che Notre Dame aveva in serbo il segreto...però aveva aggiunto che la fede vince sempre...perchè sottolinearlo se non era un dettaglio rilevante...?Evidentemente quella frase voleva dire di più.La fede vince sempre...Julie cominciò a camminare avanti e indietro per la stanza,una mano sotto al mento e una dietro la schiena.Ryuga cominciava davvero a perdere la pazienza:"E adesso che stai facendo?!"
"La voce ha usato l'espressione la fede vince sempre...perchè...perchè?"
"Quale...voce?!"
"La fede vince sempre...forse vuol dire che siccome siamo in chiesa dovremmo metterci a pregare...no,no è stupido!Allora a cosa si riferiva..."Il blader non ci capiva ufficialmente più niente.Sospirò e si sedette su uno scatolone,rassegnandosi ad aspettare che gli intricati ragionamenti della sua ragazza cessassero.Ma Julie non aveva la benchè minima intenzione di darsi per vinta.Le si accese una lampadina:"Aspetta!Ma certo!La fede vince sempre!"Si voltò di scatto verso Ryuga:"Ma è così ovvio!La campana più importante di tutta Notre Dame è...!E'...!La  fideles!La fedele!La fede vince sempre!Ecco cosa voleva dire!La fideles è la chiave!E sta ad un centimetro da noi..."Era vero.La campana era a due passi,bastava salire quattro scalini di legno e il mistero era svelato.La bruna non se lo fece ripetere due volte.Si precipitò a vedere,seguita a ruota dall'albino,che dopo tutto aveva deciso di ascoltarla.La Fideles era stupenda,la campana più preziosa che esitesse.Tutta d'oro e piena di pietre preziose di inestimabile valore.Ma dovevi andare sotto di essa per poter ammirarne lo splendore,poichè non era adornata fuori,ma dentro.I due ragazzi rimasero sbalorditi per un secondo,poi la bruna venne colpita da uno scintillio particolare.Si avvicinò per vedere meglio e tastò la superficie dorata.In rilievo c'era una piccola catenina anch'essa d'oro,con attaccato un ciondolo rotondo con i bordi zigrinati.Tirò leggermente e il gioiello venne via senza resitenze.Se lo rigirò tra le mani più volte,per poi scoprire che su di esso c'era la stessa scritta che era incisa sul portagioie,ovvero:"Insieme a Parigi".Ryuga le si avvicinò,ma quando vide la catenina,diede libero sfogo ai suoi bollenti spiriti:"E noi abbiamo fatto tutta sta strada per un dannato ciondolo?!Oh bene!"Cominciò ad urlare ed a imprecare contro tutto e tutti.Ma Julie era troppo concentrata ad osservare prima il portagioie e poi la catenina,in questa sequenza.Non riusciva a fare a meno di pensare che quei due oggetti fossero indissolubilmente legati.Ma proprio mentre rimuginava su questo ipotetico legame,venne bruscamente trascinata via da Ryuga,che aveva deciso di mandare tutto al diavolo.La strattonò finchè non furono fuori dalla cattedrale.Julie lo fissò in cagnesco:"Ma che ti è saltato in mente?!"Cominciarono a discutere in mezzo alla strada,attirando anche l'attenzione dei passanti...e non solo.Da una guglia di Notre Dame,un elfo di nostra conoscenza aveva osservato ogni cosa con estrema attenzione.Come suo solito Gish aveva fatto fare il lavoro sporco ai suoi nemici,che non solo avevano trovato il portagioie ma ora anche la chiave per aprirlo!Sfortunatamente,dati i suoi recenti insuccessi,non era stato affidato a lui l'incarico di rubare il tutto.Infatti un'altra figura gli comparve alle spalle,furtiva come un'ombra:"Ottimo lavoro Gish,adesso ci penso io"Da come era vestito,poteva sembrare benissimo un uomo d'affari.Indossava un abito nero gessato con dei mocassini neri lucidi.La cravatta rossa accuratamente infilata nella giacca completava l'outfit.Aveva un viso rilassato,i lunghi capelli corvini  che spuntavano dal cilindro nero,gli ricadevano morbidi sulle spalle e i piccoli occhi osservavano compiaciuti la scena che gli si parava davanti.Sarebbe stato un bell'uomo,se una brutta cicatrice che percorreva per intero lo spazio tra l'occhio destro e il mento non avesse deturpato il volto.Gish fece un verso di disprezzo quando lo vide:"Perchè non ti cambi quegli abiti da damerino ogni tanto?!"Chiese assai sarcastico,prima di sparire nel nulla.L'uomo sorrise beffardo.Nel frattempo Julie e Ryuga non erano ancora riusciti a venire a più miti consigli,e continuavano a sbraitarsi addosso un sacco di parole.Si interruppero bruscamente quando videro il cielo farsi improvvisamente nero:"Ho un brutto presentimento..."Sussurrò Ryuga.Esattamente dopo che lui ebbe pronunciato queste parole,l'uomo che fino a prima era sull'albero si materializzò davanti a loro:"Miei signori,enchanted"Si inchinò e si levò il cilindro:"Si toglie il cappello il dottor Facilier"Ryuga ringhiò:"Che diavolo vuoi"
"Sono lieto che tu mi abbia posto questo quesito,mio ottuso amico...sono qui per un'equa sfida se per voi non è un disturbo,si intende"L'albino stava già per scattare,quando Julie si intromise:"Che genere di sfida?"Chiese seria:"Una sfida beyblade,mia cara,una semplice prova per testare le tue capacità"
"Mi dispiace ma Julie non accetta sfide da uno come te!"
"E perchè mai...in fondo è solo una partita amichevole"La ragazza assottigliò gli occhi:"E io che ci guadagno se vinco?"
"Beh...se vinci tu ti rivelerò il segreto della donna che hai visto..."Quelle parole furono come una stilettata per Julie,che anelava a scoprire la verità sulla sua visione:"Ma se vinco io,tu mi consegnerai il Cristallo di Luna"Ryuga le prese un braccio:"Julie non ascoltarlo"Provò a dissuaderla,ma lei senza pensarci due volte annuì:"Accetto"Il ghigno sul volto di Facilier si allargò vistosamente:"Ottimo,ma,mia cara,come tutte le sfide che si rispettino,ci sono delle condizioni..."
"Parla"
"Il tuo amichetto non potrà in alcun modo aiutarti e..."In un secondo la ragazza venne colpita da una scarica elettrica,che la fece urlare dal dolore:"Non potrai trasformarti in Sailor Moon"Julie ansimò e strinse i pugni,mentre uno spazio intorno a loro venne circoscritto,lasciando fuori Ryuga,che tentò in ogni modo di rompere la barriera,ma inutilmente.Dal centro dell'area fuoriuscì uno stadio beyblade.Facilier prese il suo bey e lo puntò,imitato da Julie.Dopo il consueto conto alla rovescia,i due lanciarono le trottole.Il bey di Facilier,Dark Serpent,aveva una potenza tale,che già dal primo impatto riuscì a scaraventare Ancient Veritas e Julie l'una dall'altra parte dello stadio,e l'altra per terra.Ryuga strabuzzò gli occhi,era chiaro che quel bastardo di Facilier non avrebbe mai sfidato la ragazza se non avesse avuto la certezza più che matematica di vincere.Serpent cominciò subito a tempestare Veritas di attacchi veloci e precisi,che non lasciavano scampo:"Non l'avrai vinta così!Forza Veritas!"Il bey riuscì miracolosamente a staccarsi da quello dell'uomo,che rise istericamente:"Cosa pensi di fare?!"Raggiunse di nuovo Veritas dall'altra parte dello stadio,bloccandole qualsiasi via di fuga:"Sei così patetica!Sei pronta a morire pur di sapere la verità!"Biascicò il suo avversario,per poi ordinare un'offensiva ancora più crudele,che generò una piccola esplosione.Ryuga cadde in ginocchio,chiedendosi come poteva finire tutto a quel modo.La sua Julie...distrutta da un omuncolo presuntuoso...gli attacchi non cessavano,e più Serpen colpiva,più aumentava la potenza con cui assestava le offensive.Si vedeva che la bruna era allo stremo delle forze,e anche Veritas cominciava a perdere forza di rotazione.Una lacrima scivolò dalla guancia di Ryuga fino a terra.No,non doveva essere debole proprio in quel momento.Doveva essere forte per supportare al meglio la persona che amava di più al mondo.Si tirò su,picchiando entrambi i pugni contro la cupola trasparente che aveva avvolto l'area del duello:"Combatti Julie!Non puoi arrenderti proprio ora!Su fagli vedere di che pasta sei fatta!"Gridò con tutto il fiato che aveva in gola.La ragazza,udendo queste parole e sapendo di avere il sostegno di Ryuga,si rialzò e pensò:-Ryuga ha ragione,non posso cedere proprio adesso...ma Veritas è al limite...la mia unica possibilità sarebbe trasformarmi in Sailor Moon...però non posso...-una voce la scosse:"Julie..."Era sempre lei!E di nuovo la bruna si ritrovò avvolta da un indefinito spazio bianco,con una bellissima donna davanti:"Julie,tu hai un potere immenso dentro te...devi solo trovare il modo di lasciarlo uscire..."Dalle tasche delle gonna,uscirono,sospesi in aria come sorretti da fili invisibili,il portagioie e la catenina,ora risplendenti di una luce dorata.La ragazza li prese uno in una mano e una nell'altra.Incredibilmente,come guidata da una forza misteriosa,la mano sinistra infilò la catenina nell'unica fessura del portagioie,compiendo un quarto di giro a destra.Il portagioie si aprì da sopra,rivelandosi per quello che era...un carillon.Due personaggi,un uomo e una donna,danzavano girando su loro stessi al tempo della dolce musica suonata dal carillon:"Segui il tuo cammino Julie...ti voglio bene...non scordarlo mai..."E tutto svanì di nuovo.In fronte a sè aveva di nuovo Veritas che stava per vacillare e Facilier che rideva sguaiatamente.Di nuovo sentì delle parole salirle dal petto:"Tu non vincerai mai Facilier,perchè il bene sarà sempre un passo avanti al male!"L'uomo smise di contorcersi e strabuzzò gli occhi quando,davanti a lui,non trovò più una ragazza,ma un intenso bagliore,da cui spuntavano due accesi occhi blu e una specie di cristallo,il quale non era altro che il carillon trasformatosi grazie alla forza di volontà della sua padrona.La ragazza lanciò in aria il cristallo e scandì:"Potere del cristallo d'argento,vieni a me!"Il cristallo brillò due o tre volte per poi posizionarsi in mezzo al petto di Julie.La bruna compì due giri su se stessa,prima che dei fasci rosa le avvolsero il busto,trasformandosi nel solito corpetto bianco con un fiocco rosso in mezzo.Mentre Julie girava alzò le braccia,che vennero ricoperti dai guanti al gomito bianchi.Poi fu il turno dei piedi,dove apparvero gli stivali rossi al ginocchio.Julie si accovacciò e un fascio rosa lunghissimo le si posò sulla gonna blu,diventando un fiocco rosso.Con un gesto che sembrava una specie di salto,la ragazza fece apparire la tiara,la collana rossa e gli orecchini.Poi fece con le braccia il solito tre sopra la testa.In sostanza la sua divisa era uguale,ma aveva qualcosa in più...Come la prima volta,Veritas riprese a girare più velocemente,come se la salute e i poteri della sua padrona ne influenzassero l'andamento.In mano Julie aveva un piccolo scettro a forma di mezza luna:"Eh ma che succede?!"L'espressione sul volto di Facilier era puro terrore.La ragazza fece roteare lo scettro nella sua mano più volte,per poi farlo incontrare con la tiara che aveva in testa.La pietra al centro dello scettro brillò di diversi colori.Julie lo staccò e creò un cerchio di luce:"Cerchio dello scettro lunare,entra in azione!"Il circolo si riversò su Ancient Veritas,conferendogli una potenza inaudita.Dal bey uscì il drago blu che spazzò via Serpent e il suo possessore in un lampo di luce folgorante.La battaglia era conclusa.Julie aveva vinto e con il suo trionfo sparirono sia la barriera,che lo stadio,che la sua trasformazione.La bruna,consapevole di ciò che aveva fatto,si avvicinò a Facilier:"Ho vinto io,adesso devi mantenere la promessa"L'uomo rise,stavolta divertito.Si rimise in piedi e si spazzolò l'abito con la mano:"Hai ragione.Purtroppo non so molto della tua visione,nè del carillon.So solo che la donna che hai visto si chiamava Akiza,ed era la Principessa della Luna"Julie sorrise:"Grazie mille"Facilier si inchinò:"Dovere madmoiselle,dovere..."Svanì,così come aveva fatto Gish.La bruna non fece in tempo a girarsi che si ritrovo stretta tra le braccia di Ryuga:"Stupida...cosa avrei fatto se fossi morta?"Le sussurrò teneramente.Finalmente,dopo giorni di ansie e paure,potevano rilassarsi e godere della presenza l'uno dell'altra.

Quando tornarono a casa,Julie riflettè a lungo sulle parole di Facilier.Akiza...perchè non le suonava nuovo quel nome?E perchè la Principessa della Luna aveva deciso di comunicare direttamente con lei?Non sapeva darsi una risposta,anche se cercava strenuamente di trovarla.Si buttò sul letto,esausta,ma proprio mentre cercava di prendere sonno,il suo cellulare vibrò.Lo prese stancamente e lo sbloccò.C'era un messaggio.Lo aprì.Diceva:"Cara signorina Casterville,siamo lieti di informarla che lei ha superato l'audizione.L'importante proprietario di una casa disografica americana ha deciso di metterla alla prova.Dovrà presentarsi qui al nostro studio fra esattamente una settimana,con una canzone scritta da lei.La suddetta dovrà avere un testo scritto in lingua inglese,come condizionato dal produttore.Grazie e arrivederci"La bruna era a bocca aperta.Non poteva credere di aver superato la tanto agognata audizione.Decise di dare immediatamente la notizia agli altri.Saltò giù dal letto,ma appena mosse un passo svenne.Ryuga si precipitò dalla stanza accanto,poichè aveva sentito un sonoro tonfo:"Julie!O mio dio!Ragazzi venite presto!Julie si sente male!"I suoi fratelli accorsero per dare una mano.E ora la povera Julie come avrebbe fatto a scrivere il pezzo per il produttore?

Angolo Autrice
Eccomi qui gente,come al solito vi ho fatti aspettare troppo...sono molto desolata!Ma prima di passare al capitolo ho da fare degli urgentissimi ringraziamenti:allora innanzitutto voglio ringraziare tantissimo Veiss e Forzabeyblade per la loro grandissima collaborazione!Grazie ragazze!Poi un altro ringraziamento speciale va a Keyra D Hanako Hono,che non manca un capitolo!Poi sono grata anche a Silvertiger che ha messo la mia storia tra le preferite e a Pandah per averla messa tra le seguite!Ora finalmente il capitolo.Beh che dire,Julie ha ottenuto il potere del cristallo d'argento,un aiuto in più contro i persistenti attacchi di N!Ma...chi è questa Akiza?E per quale motivo ci ha tenuto ad aiutare la nostra sbadata protagonista?E come la mettiamo per l'audizione?Julie si è sentita male e le sue condizioni non miglioreranno...Chi l'aiuterà a scrivere la canzone?Tutto questo e molto altro nel prossimo capitolo:Talento musicale!Non mancate!
   
 
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