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Autore: madewithasmile    21/07/2014    2 recensioni
Qual è la linea sottile tra amicizia e amore?
In bilico c'è Federica, innamorata del suo migliore amico.
E poi c'è Gabriele, il migliore amico, all'oscuro di tutto.
L'amicizia si può trasformare in amore? O è sempre stato amore?
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Amore ed estate sono un mix perfetto. Infatti Federica sta vivendo un sogno, si sente costantemente felice, sarà l'aria del mare, l'amore, Lele, i baci. Ha tutto ciò che si possa desiderare. Si è felice, sembra strano, ma lo è. Ed ha paura che tutto cambi, c'è una continua sensazione che la tormenta, forse è paura di lasciarsi andare, forse pensa troppo, forse dovrebbe vivere di più e pensare di meno.

 

Adoro casa di Lele, mi mette tranquillità, quando ovviamente non c'è suo padre. Ormai mi sento a casa, mi sdraio tranquillamente e leggo sul suo letto, mentre lui è intento a giocare alla play. Il mare oggi è da scartare perché fuori diluvia, tant'è che per arrivare da lui, mi sono bagnata dalla testa ai piedi, non avendo portato l'ombrello (insomma è estate, perché dovrei uscire con l'ombrello?), anche per questo motivo mi ritrovo con una maglietta molto larga che mi fa da vestito. Sono nella mia pace dei sensi, quando sento la suoneria di un cellulare. E' quello di Lele, gli è arrivato un messaggio.

<< Chi è ? >>. Chiedo con finto disinteressamento, negli ultimi tempi la mia gelosia sta aumentando.

<< Roberto. >>. Risponde velocemente e chiudendo subito la schermata del cellulare. Cerco di ripetermi mentalmente che non sono gelosa e che non voglio sapere cosa c'è scritto in quel messaggio e perché c'è così tanta segretezza. Cerco di non pensarci e mi immergo di nuovo nella lettura, purtroppo con scarsi successi, visto che continuo a leggere sempre la stessa pagina da un'ora e a guardare il suo cellulare. Non sono una pazza fidanzata che vuole controllore ogni suo singolo messaggio, ma è da un po' di tempo che cerca di nascondermelo. E si sa, meno si può fare una cosa, più si vuole fare. Così visto che non posso vedere i messaggi, automaticamente sento il bisogno di leggerli. Forse detta così sembra una cosa da folli, ma nella mia mente sembra tutto fin troppo normale.

Così quando Lele si alza, dandomi un bacio, andando in bagno, io non perdo l'occasione e mi fiondo sul cellulare. Lo so, mossa sbagliatissima. Non si deve fare. 

N.B. Non rifare a casa.

Mi sto mettendo nei guai da sola, ne sono consapevole, considerando poi che sono facilmente poco credibile nel mentire e che mi faccio beccare sempre. Dovrei fermarmi, provo a posare il telefono, ma la curiosità vince e i sensi di colpa aumentano.

Scorro tra i messaggi, effettivamente l'ultimo messaggio ricevuto è quello di Roberto, quindi sto per chiudere l'applicazione, quando mi salta all'occhio un nome. Ludovica. Rileggo il nome non ben sicura di aver letto bene. Ricompare sempre quel nome. Apro, senza esitazione questa volta, i messaggi. Ci sono cuoricini ovunque e un messaggio attira in particolare la mia attenzione : " Ci vediamo per un caffè? " scrive lei. " Vediamo, ci sentiamo in questi giorni". Risponde lui. 

Deve esserci un malinteso. Sicuramente. E' uno scherzo. Sicuramente. Sono su scherzi a parte. 

Lascio cadere il telefono a terra nello stesso momento in cui entra Lele. 

<< Fefè ma che cazzo fai? Hai rotto lo schermo! Ma che stai combinando? >>.

<< Ma chi se ne frega dello schermo! Cretino che non sei altro. Perché stavi massaggiando con Ludovica? Ah perché? E non mi dire che è lei, perché ho letto i messaggi! >>. Non mi interessa se sa che ho letto i suoi messaggi, voglio capire.

<< Hai spiato i miei messaggi, quando sai benissimo che basta che lo prendi? >>.

<< Non cambiare discorso traditore! Quando ti dovresti vedere con lei? >>.

<< Traditore? Pensi che ti abbia tradita? Fefè sono dei messaggi! E non mi devo vedere con lei. >>.

<< Si traditore, perché non stai massaggiando con una persona a caso, ma con lei, Ludovica, quella di cui eri cotto, quella per cui mi hai supplicato di aiutarti. Quindi si sono gelosa, da morire anche. E poi non mi hai detto che ti devi vedere con lei, mi hai tenuto all'oscuro. Lei ti ha chiesto di prenderti un caffè e tu le hai scritto ci sentiamo. >> Traditore bastardo.

<< Infatti ci sto massaggiando e non te l'ho detto proprio perché sapevo la tua reazione e le ho detto ci sentiamo così non dovevo più parlare con lei, credi davvero che uscirei con lei? E poi se ti volessi tradire, cancellerei i messaggi. Non sono così stupido. Stai scherzando spero e in più mi hai spaccato lo schermo, per fortuna è in garanzia. >>.

<< Ancora con questo cellulare, te lo ricompro sei contento? Sai che fai? Vediti con lei, stronzo. >>. Mi metto le scarpe e mi avvio verso la porta di casa quando Lele inizia a chiamarmi. 

<< Che vuoi? >>. Gli urlo dietro, sperando che corra verso di me e mi dica che non mi tradirà mai.

<< Sei senza pantaloni e non mi va che tutta la città ti veda nuda. >>. Lo ammazzo. Anche se ha ragione.

Prendo i pantaloni ancora bagnati e li metto camminando verso l'uscita. Appena apro la porta mi ritrovo suo padre di fronte. Mi guarda male, vedendo il mio abbigliamento e non capendo il mio sguardo deluso. 

<< Tutto bene? >>. Chiede il proprietario della casa.

<< No. Arrivederci. >>. Lo sorpasso ed esco furibonda. Non mi interessa dell'educazione e di come gli ho risposto male al momento. Voglio solo piangere perché Il cretino parla con Ludovica e non mi ha detto niente.

 

Mi sto dirigendo, correndo più che altro, verso casa, quando vado a sbattere contro una signora, che mi fa cadere a terra per le buste della spesa che porta, non si degna nemmeno di aiutarmi e se ne va per la sua strada. Mi compare una mano davanti e io la accetto. Appena sono alla stessa altezza del mio salvatore, noto che è Francesco. Stento a crederci.

<< Tutto bene? >>. Mi domanda anche lui, forse la mia faccia non è delle migliori al momento. E' la seconda persona che me lo chiede.

<< No, colpa della tua specie. >>. Si, do la colpa ai maschi. A tutti.

<< Non generalizziamo prego. Dai ti offro un caffè, così mi racconti. >>. Mi sorride in modo dolcissimo. Accetto senza neanche pensarci. Vaffanculo Lele.

 

  
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